"L'ingresso a Rafah serve a due principali obiettivi di guerra: il ritorno dei nostri ostaggi e l'eliminazione di Hamas". Così Netanyahu secondo cui "la proposta di ieri di Hamas mirava a silurare l'operazione a Rafah. Non è successo". Un responsabile del gruppo islamista ha definito i colloqui del Cairo come "l'ultima possibilità" per Israele di recuperare gli ostaggi. Una delegazione israeliana è giunta al Cairo per continuare i negoziati sulla proposta di tregua accettata da Hamas
Msf, offensiva a Rafah disastroso per un milione di persone
L'offensiva militare a Rafah, al sud di Gaza, avrà conseguenze disastrose per oltre un milione di persone. E' l'allarme lanciato in una nota da Medici Senza Frontiere (Msf). "L'impatto di un'offensiva su Rafah - denuncia Aurélie Godard, responsabile del team medico di MSF a Gaza - avrà effetti disastrosi per oltre un milione di persone. Le condizioni di vita in tutta Gaza sono già estremamente precarie, e non faranno altro che peggiorare per tutte queste persone che saranno nuovamente sfollate e dovranno vivere in tende di fortuna con un accesso estremamente limitato ai beni di prima necessità, come l'acqua. Questa offensiva aggraverà ulteriormente i danni al sistema sanitario, che funziona a malapena. Come abbiamo visto al nord della Striscia, alcuni ospedali non saranno più accessibili e rischiano di essere colpiti o distrutti. I nostri team hanno iniziato a dimettere i pazienti che sono in grado di camminare dall'ospedale da campo indonesiano di Rafah, e ci stiamo preparando anche a una possibile evacuazione. I pochi ospedali da campo o le altre strutture che sono state messe in piedi non saranno in grado di far fronte all'afflusso di feriti, oltre agli altri quotidiani bisogni medici come i parti e le malattie croniche. I bisogni sanitari - prosegue Godard - aumenteranno in modo massiccio, mentre l'accesso all'assistenza sanitaria diminuirà ulteriormente. Attualmente, fornire assistenza medica e umanitaria a Gaza è una sfida enorme. Un cessate il fuoco immediato è il primo passo per iniziare a rispondere agli immensi bisogni della popolazione di Gaza. Msf chiede ancora una volta un cessate il fuoco immediato e duraturo per risparmiare le vite dei civili e consentire l'ingresso a Gaza di un numero sufficiente di aiuti disperatamente necessari".
Haaretz: delegazione Israele arrivata al Cairo
La delegazione israeliana per continuare i negoziati sulla proposta di tregua accettata da Hamas è atterrata al Cairo. Lo ha riferito Haaretz.
Hamas, i colloqui al Cairo ultima chance per gli ostaggi
Un responsabile di Hamas definisce i colloqui del Cairo come "l'ultima possibilità" per Israele di recuperare gli ostaggi.
Guterres a Israele, fermi escalation e riapra valichi
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha lanciato un appello a Israele chiedendo di "fermare l'escalation" e riaprire "immediatamente" i valichi di Kerem Shalom e Rafah a Gaza.
Abu Mazen: "Gli Usa fermino Israele, non occupi Rafah"
Abu Mazen fa appello agli Usa "per impedire alle autorità di occupazione israeliane di invadere Rafah e di sfollarne i cittadini". Lo ha detto Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente palestinese, ricordando che "il valico di Rafah e il resto del territorio di Gaza sono terra palestinese occupata in conformità con le risoluzioni sulla legittimità internazionale. L'occupazione, sostenuta dall'America con armi, denaro e copertura politica, insiste nel continuare a sfidare la legittimità internazionale, visto che il veto Usa la protegge".
Nbc, "Israele vuole ostaggi rilasciati nella prima fase siano tutti vivi"
Uno dei punti di contrasto che impediscono il raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas riguarda le condizioni dei 33 ostaggi che verrebbero rilasciati nella prima fase dell'intesa. Lo ha riferito un funzionario israeliano citato dalla Nbc. Secondo il testo dell'accordo, Hamas si impegnerebbe a rilasciare 33 persone, ma secondo l'organizzazione palestinese questi potrebbero essere sia vivi che morti. La posizione di Israele è che Hamas rilasci 33 ostaggi tutti in vita, ha precisato il funzionario. Altri nodi riguardano il numero degli ostaggi che dovrebbe essere rilasciato per ogni settimana di cessate il fuoco.
Zaki: "Netanyahu continua a rifiutare il cessate il fuoco"
"I palestinesi da anni vivono un genocidio. Netanyahu continua a rifiutare il cessate il fuoco e l'Europa ha una chiara responsabilità in questo". Lo ha detto Patrick Zaki, nell'auditorium dell'università Kore a Enna. Lo studente egiziano del programma di studi di genere "Gemma" dell'Università di Bologna, è stato imprigionato in Egitto il 7 febbraio 2020 e rilasciato (ma non assolto) dopo quasi due anni, l'8 dicembre 2021. Il 18 luglio è stato condannato a tre anni dal tribunale di Mansura e poi è arrivata la grazia concessa dal presidente Al-Sisi. Oggi l'attivista ha raccontato la sua storia, ha parlato delle condizioni disumane delle carceri, ha chiesto il supporto del popolo italiano per Ilaria Salis, ha contestato le accuse che gli hanno rivolto accusandolo di essere un terrorista e di sostenere Hamas. Zaki ha ricordato come "le proteste degli studenti italiani a sostegno della Palestina siano state represse anche con la violenza". Il presidente dell'università Kore, Cataldo Salerno ha lanciato un appello al presidente della Repubblica per concedere la cittadinanza italiana a Remon Karam, il giovane egiziano arrivato in Italia con un barcone e che ha conseguito in Sicilia non solo il diploma liceale ma anche due lauree proprio alla Kore e per tutti i meriti legati alla sua battaglia per i diritti umani.
Famiglie ostaggi, "serve pressing internazionale su Israele per accordo"
Un appello affinché arrivino pressioni su Israele e sulle altre parti interessate per concludere un accordo con Hamas che riporti a casa gli ostaggi trattenuti da sette mesi nella Striscia di Gaza arriva dalle famiglie delle persone tenute prigioniere nell'enclave palestinese. Il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi parla di "momento cruciale" con una "opportunità concreta per il rilascio degli ostaggi" e rivolgendosi ai governi con cittadini tenuti prigionieri sottolinea come sia di "massima importanza manifestare il più forte sostegno per un simile accordo". Il messaggio, riportano i media israeliani, è stato inviato alle ambasciate di Paesi con propri cittadini tra gli ostaggi rapiti nell'attacco in Israele del 7 ottobre dello scorso anno, dopo che ieri Hamas ha detto di accettare una proposta di cessate il fuoco presentata dai mediatori di Egitto e Qatar.
Molo galleggiante dinanzi coste Gaza pronto domani (media)
Il molo marittimo galleggiante costruito dall'esercito americano al largo della costa di Gaza dovrebbe essere completato domani. Lo scrive la stampa israeliana, secondo cui il primo carico di aiuti per gli abitanti dell'enclave palestinese assediata dovrebbe raggiungere le coste della Striscia il giorno dopo, giovedì. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato la costruzione del molo a marzo, perchè da mesi cadono nel vuoto le richieste della comunità internazionale che implora Israele di facilitare l'accesso alle rotte terrestri di Gaza.
L'Iran condanna l'attacco israeliano su Rafah
"L'Iran condanna l'attacco di Israele contro la città di Rafah a Gaza e ritiene che una mossa del genere punti a fare fallire gli sforzi internazionali per porre fine al genocidio e alla guerra a Gaza, per preservare gli interessi dei criminali sionisti". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. "Un attacco di questo tipo, che ha avuto luogo nonostante opposizione e avvertimenti a livello internazionale, indica la natura selvaggia del regime sionista, che non si impegna a rispettare alcuna norma internazionale ed è chiaramente la maggiore minaccia contro la pace e al sicurezza internazionale", ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica, come riferisce Irna.
Cnn, il capo della Cia torna al Cairo per nuovi colloqui
Il capo della Cia, William Burns, torna oggi al Cairo per nuovi colloqui. Lo conferma una fonte informata alla Cnn, secondo cui i negoziati nella capitale egiziana sono a livello tecnico e Burns, che non dovrebbe partecipare queste trattative, sarà invece impegnato in incontri con varie delegazioni. Poco fa i media hanno confermato l'arrivo al Cairo di una delegazione del Qatar.
Hamas, "chiusura dei valichi porta al disastro umanitario"
"Decidendo di chiudere i valichi di frontiera di Rafah e Kerem Shalom, Israele sta portando la regione verso il disastro e continua la sua politica di fame e persecuzione dei palestinesi". E' quanto ha dichiarato Hamas in una nota in cui - riporta il Guardian - condanna lo Stato ebraico per aver chiuso i valichi verso Gaza. "È necessario - sottolinea - un intervento internazionale. L'amministrazione Biden e la comunità internazionale hanno la piena responsabilità della continuazione della guerra".
Anp, "Usa intervengano subito per evitare invasione Rafah"
L'Autorità palestinese sollecita gli Stati Uniti affinché "intervengano immediatamente per impedire" a Israele "l'ulteriore invasione di Rafah". Il rinnovato appello agli Usa è arrivato dal portavoce della presidenza, Nabil Abu Rudeineh, citato dall'agenzia palestinese Wafa dopo che i militari israeliani hanno confermato di aver preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. Abu Rudeineh ha parlato delle conseguenze per i civili, in particolare per gli sfollati arrivati per lo più dalle aree del nord e del centro della Striscia di Gaza. "Il valico di Rafah e il resto del territorio della Striscia di Gaza sono terre palestinesi occupate sulla base delle risoluzioni con legittimità internazionale", ma Israele, "sostenuto dagli Usa con armi, denaro e copertura politica, insiste per proseguire a sfidare la legittimità internazionale dal momento che il veto americano lo proteggerà", ha detto Abu Rudeineh.
Ue, "offensiva Rafah sarebbe catastrofe; aprire valichi"
"Un'offensiva di terra su Rafah è totalmente inaccettabile. Sommerebbe una catastrofe alla catastrofe. Invito inoltre Israele ad aprire immediatamente i due principali valichi di frontiera a Gaza. Nessun altro percorso puo' compensare cio'". Lo scrive su X il commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic.
Hamas, 'Israele ha attaccato valico Rafah per far naufragare accordo'
Il raid delle Idf al valico di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è una "pericolosa escalation contro una struttura civile protetta dal diritto internazionale" e ha l'obiettivo di far naufragare i negoziati per un cessate il fuoco. Lo ha dichiarato Hamas in una nota riportata dai media israeliani. Secondo l'organizzazione palestinese, "questo crimine" ha lo scopo di "peggiorare" la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.
Il fatto poi che l'operazione sia stata condotta "subito dopo che abbiamo annunciato l'approvazione della proposta dei mediatori", secondo Hamas, conferma "l'intenzione dell'occupazione di interrompere gli sforzi per un accordo". Hamas ha quindi chiesto agli Stati Uniti e alla comunità internazionale di "esercitare pressioni su Israele affinché fermi l'escalation, che minaccia la vita di centinaia di migliaia di civili sfollati a Rafah e nell'intera Striscia di Gaza".
Chiuso il valico di Erez. Ong: nessun aiuto entra a Gaza
Le forze di difesa israeliane hanno confermato che anche l'altro importante valico di frontiera con Gaza, il valico di Erez, è stato chiuso. Lo afferma Sky News dopo la chiusura anche dei valichi di Kerem Shalom e Rafah. ActionAid denuncia che attualmente nessun aiuto è in grado di arrivare a Gaza. "Siamo seriamente preoccupati che l'intensificarsi dell'attacco a Rafah abbia portato alla chiusura di tutte le rotte degli aiuti verso Gaza", ha detto un portavoce. "Non arriva alcun aiuto umanitario, creando una situazione disastrosa per i 2,2 milioni di persone che già lottano contro la fame, le malattie e carenze mediche".
Hamas: "Occupazione Rafah vuole interrompere la mediazione"
"L'occupazione di Rafah conferma l'intenzione dell'occupazione di interrompere gli sforzi di mediazione per il cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri, nell'interesse personale di Netanyahu e del suo governo estremista". Lo ha detto Hamas su Telegram. "Chiediamo all'amministrazione Usa e alla comunità internazionale - ha aggiunto - di esercitare pressioni sull'occupazione per fermare questa escalation che minaccia la vita di centinaia di migliaia di civili sfollati a Rafah e nell'intera Striscia di Gaza".
Israele: "Proposta Hamas inaccettabile ma andremo al Cairo"
La proposta di accordo di Hamas "è inaccettabile" ma una delegazione israeliana andrà al Cairo nelle prossime ore per condurre "una valutazione sulla capacità di Hamas di cambiare le sue posizioni". Lo ha detto una fonte israeliana citata dai media. Già ieri il Gabinetto di guerra aveva definito la proposta di accordo della fazione islamica " lontana dai requisiti necessari per Israele".
Israele: "Sirene di allarme al confine con il Libano"
e sirene di allarme sono suonate per due volte in meno di mezzora nel nord di Israele, al confine con il Libano. Lo ha riferito il portavoce militare. I Media parlano dell'infiltrazione di un sospetto velivolo.