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Israele, Hamas accetta accordo su tregua proposto da Egitto. Israele: è un trucco

©Ansa

Il leader del gruppo palestinese Haniyeh lo ha comunicato ai mediatori egiziani e del Qatar. La replica israeliana: "Gli egiziani hanno unilateralmente forzato tutti i parametri in modo che Hamas fosse d'accordo e questa proposta è inaccettabile". E un ministro aggiunge: "Hamas non ha accettato l'accordo. E' il loro solito trucco". Tel Aviv: "Avanti l'azione a Rafah ma delegazione al Cairo". Intensi raid aerei israeliani sulla parte orientale della città di Rafah. Colloquio telefonico tra Biden e Netanyahu

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Hamas: "La palla è ora nel campo di Israele"

"La palla è ora nel campo di Israele". Lo ha detto un esponente di Hamas citato dai media internazionali dopo che il leader Ismail Haniyeh ha fatto sapere che la fazione islamica "accetta" la proposta di mediazione di Qatar e Egitto sul cessate il fuoco a Gaza. 

Onu, impossibile evacuazione sicura da Rafah

L'"evacuazione di massa" di una parte della popolazione di Rafah ordinata da Israele è "impossibile" da fare in modo "sicuro". Lo afferma il portavoce del segretario generale dell'ONU, assicurando che le Nazioni Unite non sono coinvolte in "evacuazioni non volontarie". "Gli ordini di evacuazione di oggi per Rafah orientale aumenteranno la sofferenza dei civili. E' stato dato loro l'ordine di spostarsi verso al-Mawasi che è già sovraffollato e manca di sicurezza e dei servizi umanitari di base. Un'evacuazione di massa di questa portata è impossibile da fare in modo sicuro", ha detto Ste'phane Dujarric alla stampa.

Hamas: "Accettiamo l'accordo sul cessate il fuoco"

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha informato il premier del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel "dell'approvazione da parte del movimento della loro proposta sull'accordo di cessate il fuoco". Haniyeh ha chiamato direttamente i due leader al telefono, annuncia un comunicato di Hamas su Telegram. 

Raid israeliano a Rafah, in fiamme deposito con aiuti umanitari

Un raid israeliano ha colpito un deposito di aiuti umanitari sul lato palestinese di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo fa sapere Sinai for Human rights, ong che fa capo a una organizzazione di Londra. Sul suo profilo X, Sinai for human rights ha pubblicato foto che mostrano mezzi antincendio egiziani in azione per spegnere l'incendio. Secondo le fonti, questo attacco ha danneggiato alcuni camion utilizzati per trasportare gli aiuti alla popolazione palestinese ammassata a Rafah.

Al Jazeera, 'Hamas accetta l'accordo sul cessate il fuoco'

Hamas ha detto ai mediatori egiziani e del Qatar che accetta l'accordo sul cessate il fuoco. Lo riferisce al Jazeera che cita media internazionali, ripresa anche da Haaretz. 

Arabia Saudita a Israele, non attaccate Rafah

L'Arabia Saudita ha messo in guardia Israele dal prendere di mira Rafah come parte di quella che ha definito una campagna "sanguinosa e sistematica" per assaltare tutte le aree di Gaza e sfollare i suoi cittadini. Lo afferma il ministero degli Esteri saudita in una nota.

Usa, Netanyahu promette riaprire il valico di Kerem Shalom

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu "ha concordato di garantire che il valico di Kerem Shalom sia aperto per l'assistenza umanitaria a chi ne ha bisogno". Lo afferma una nota della Casa Bianca riferendo il contenuto del colloquio con Joe Biden, che ha inoltre aggiornato l'interlocutore "sugli sforzi per garantire un accordo sugli ostaggi, anche attraverso i colloqui in corso oggi a Doha, in Qatar".

Gallant: "Costretti a operazione a Rafah da no Hamas ad accordo su ostaggi"

"Il rifiuto di Hamas di qualsiasi piano che consentirebbe il ritorno degli ostaggi ci costringe ad avviare l'operazione a Rafah", nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, incontrando le famiglie degli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre in "Anche dopo l'avvio dell'operazione a Rafah, continueranno tutti gli sforzi per riportare a casa gli ostaggi", ha assicurato il ministro. "Le attività per il ritorno dei vostri cari proseguono, anche adesso - ha detto - Siamo impegnati per il raggiungimento degli obiettivi della guerra". Intanto l'Onu in un comunicato ha definito l'ordine di evacuazione dei civili da Rafah impartito dall'esercito israeliano come "disumano"

Palestinesi d'Italia: sabato indossate la Keffiah

Sabato 11 maggio è la giornata internazionale della Keffiah e l'associazione dei Palestinesi in Italia invita sui suoi social a indossarla "per mostrare il nostro sostegno e la nostra vicinanza alla causa palestinese". La Keffiah - ricorda Api - è il simbolo della lotta palestinese per l'autodeterminazione, la giustizia e la libertà. Il motivo a foglie di olivo rappresenta la perseveranza, la forza e la resilienza, il motivo a rete rappresenta i pescatori palestinesi e il legame del popolo con il Mediterraneo, mentre quello in grassetto rappresenta le rotte commerciali. "L'11 maggio - si legge sui social dell'Api - rappresenta un'opportunità unica per tutti noi di esprimere solidarietà con il popolo palestinese attraverso la partecipazione alla Giornata Mondiale della Keffiah! Indossare la keffiah non è solo un gesto simbolico, ma un modo per dimostrare che siamo uniti nel desiderio di un futuro in cui il popolo palestinese possa vivere libero sulla propria terra".

Tajani: 'Sempre detto non bisognava attaccare Rafah'

"Noi abbiamo sempre detto che non bisognava attaccare Rafah per i rischi per la popolazione civile, ma di fronte a un irrigidimento generale bisogna continuare a insistere, anche se non si può essere sempre ottimisti" specialmente "a breve termine". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Stampa estera a Roma. "Mi pare che ci sia stato un peggioramento nel corso delle trattative, Hamas ieri ha attaccato di nuovo Israele" e per il momento "non si trova un accordo sui contenuti dell'accordo", ha aggiunto il titolare della Farnesina.


Mattarella: conflitti divorano risorse, costruire la pace

"Pace e Sviluppo hanno destini incrociati. Non può esservi l'uno, senza l'altra. Viviamo in un'epoca con il maggior numero di conflitti dalla fine della seconda guerra mondiale che divorano enorme risorse nella corsa agli armamenti, sottraendole allo sviluppo. L'appello alla costruzione delle condizioni necessarie per la pace e per porre fine ai conflitti non potrebbe essere più necessario e urgente". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alle Nazioni Unite.

Media arabi: 'Hamas ha sospeso i negoziati al Cairo'

Hamas ha deciso di sospendere i negoziati al Cairo. Lo ha riferito Haaretz che cita media del Qatar.

Mezzaluna Rossa: 'In migliaia lasciano Rafah est'

"Migliaia" di abitanti di Rafah stanno lasciando la parte orientale della città che si trova nel sud della Striscia di Gaza. Lo afferma la Mezzaluna Rossa palestinese.

Francia ribadisce 'ferma opposizione a offensiva a Rafah'

La Francia ribadisce la sua "ferma opposizione" ai piani israeliani di un'offensiva militare di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e il ministero degli Esteri francese "ricorda che lo sfollamento forzato di civili costituisce un crimine di guerra secondo il diritto internazionale". All'indomani del colloquio telefonico tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, Parigi insiste per il rilascio "immediato" degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre in Israele e per "un cessate il fuoco duraturo che garantisca la protezione di cui hanno bisogno i civili".

Cooperante palestinese a Rafah: 'Gente impazzita non sa dove andare'

A Rafah ''la gente è impazzita, non sa più dove andare''. E' ''una situazione gravissima'' quella che il cooperante palestinese Sami Abu Omar descrive ad Adnkronos dopo ''l'annuncio da parte dell'esercito israeliano di voler invadere Rafah''. Lui, come moltissimi altri, a Rafah aveva trovato rifugio insieme alla famiglia dopo che a dicembre era stato costretto a lasciare la sua casa a Khan Yunis, poi distrutta nei raid israeliani. Oggi ha visto arrivare ''i volantini lanciati su Rafah dai droni per chiedere a chi si trovava a est di Rafah di andare verso ovest''. Ovvero, ''hanno chiesto a centomila persone che si trovano a est di Rafah di andare verso la zona vicino al mare''. Ma, spiega, ''si tratta di una zona già strapiena di gente, dove sono concentrate quelle persone che sono venute dal nord, da Gaza city e da altre città'' dell'enclave palestinese. ''Sono a Rafah e vedono persone che vanno avanti e indietro, c'è molto traffico, davvero non si sa che fare'', aggiunge.

C'è stato il colloquio tra Biden e Netanyahu su Rafah

Si è svolta ed è terminata la telefonata tra il presidente Biden e il premier Benyamin Netanyahu su Rafah. Lo ha riferito Haaretz che cita media internazionali.

Anp: 'Contatti intensi per evitare massacro a Rafah'

La presidenza dell'Autorità palestinese afferma di essere impegnata in "contatti intensi" con le parti nella regione e a livello internazionale, Stati Uniti "in particolare", per evitare un "massacro" a Rafah, la città dell'annunciata offensiva militare israeliana su vasta scala nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa che dà notizia di un comunicato con la rinnovata richiesta "all'Amministrazione Usa di intervenire immediatamente per impedire questo massacro" che avrebbe "ripercussioni pericolose".

Belgio a favore ingresso Palestina come membro Onu

"Il Belgio sosterra' l'ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite. E' un primo passo importante per la pace". Lo ha scritto su X la ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib, dopo aver incontrato a Bruxelles Riyad al-Maliki inviato speciale del presidente dell'Autorita' palestinese, Abu Mazen. 

Egitto: Israele eviti escalation in momento delicato negoziati

"Chiediamo a Israele di mantenere il massimo della moderazione e di evitare un'ulteriore escalation in questo momento delicato dei negoziati sull'accordo per il cessate il fuoco". E' il monito arrivato dall'Egitto con una nota del ministero degli Esteri, mentre sembra imminente l'offensiva israeliana a Rafah. "L'Egitto sta tenendo colloqui con tutte le parti per trovare una soluzione che impedisca un'esplosione", si legge nella nota.

Giordania su Rafah: 'Impedire altro massacro di palestinesi, ora basta'

"Un altro massacro di palestinesi è in divenire. Israele avverte i palestinesi affinché lascino Rafah mentre minaccia un attacco". Scrive così su X il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi, convinto che "tutti" debbano "agire ora per impedirlo" perché un fallimento nel fermare l'annunciata offensiva militare israeliana su vasta scala in questa città nel sud della Striscia di Gaza lascerebbe una "macchia indelebile" sulla comunità internazionale. "Sono stati permessi troppi massacri - aggiunge - E' abbastanza".

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