
Migliaia di famiglie vivono nelle baracche ai piedi della discarica, in condizioni igieniche e sanitarie al limite della sopravvivenza. quasi tutti gli abitanti vivono dello smaltimentoi dei rifiuti, e solo una piccola Ong prova a dar loro una mano. A cura di Jacopo Arbarello

L'enorme collina della discarica di Ghazipur, ai cui piedi giace uno slum abitato da migliaia di famiglie

Le baracche dello slum sono circondate da enormi sacchi di spazzatura che gli abitanti vanno a prendere nella discarica per differenziarla e poi rivenderla

Ragazzi e adulti tra i vicoli di Ghazipur

L'interno di un vicolo, con uno dei tanti bambini che non vanno a scuola

Una intera famiglia al lavoro, padri madri e figli differenziano i rifiuti. La discarica da lavoro a tutta la comunità ma pregiudica gravemente la salute degli abitanti

Un padre e i figli al lavoro con i rifiuti

La plastica è uno dei materiali principali che vengono differenziati, divisa per genere, occupa decine e decine di sacchi tutto intorno allo slum

Anche i bambini lavorano alla differenziazione dei rifiuti

L'altro materiale principale che gli abitanti di Ghazipur vanno a cercare all'interno della discarica per poi andare a rivenderlo è il metallo, che assicura guadagni superiori

Famiglia di Ghazipur al lavoro

Le vacche, sacre per gli Hindu, riposano tra la spazzatura accumulata tra le case dello slum

Un anziano abitante di Ghazipur

La macelleria di Ghazipur

Gli allevamenti dei bufali, non delle vacche che qui sono sacre, giacciono esattamente ai piedi della grande discarica di Ghazipur.

Donne al lavoro nella sede dell'Ong Gulmeher, l'unica che aiuta le donne dello slum dando loro un lavoro, aiutandole nell'apertura dei conti correnti e facendo studiare i loro figli

La responsabile dell'Ong, Kamla Joshi, insieme ad una lavoratrice

Lo spazio dedicato dall'Ong ai ragazzi della scuola elementare

Per i più grandi c'è anche un internet point, con una serie di computer messi a disposizione degli adolescenti

La responsabile con tutte le donne che lavorano all'interno dell'Ong Gulmeher di Ghazipur.