Medioriente, Israele: "Accordo solo se Hamas libera almeno 33 ostaggi, i soli ancora vivi"

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Israele mette in guardia Hamas: o si arriva a "un accordo nel prossimo futuro, o l'esercito entrerà" nella città del sud della Striscia di Gaza. Il messaggio è stato inviato attraverso l'Egitto che ha inviato a Tel Aviv una delegazione guidata dal capo dell'intelligence Abbas Kamel. Israele ha trasmesso le sue condizioni: Hamas deve liberare almeno 33 ostaggi. Si tratta del numero di donne, anziani e feriti rimasti ancora in vita, sui circa 130 rapiti trattenuti - vivi o morti - nella Striscia

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Guerra Medioriente, sit-in di protesta nei campus Usa. VIDEO

Iran: "Le relazioni militari con Mosca si stanno approfondendo"

Le relazioni tra Mosca e Teheran stanno raggiungendo un nuovo livello, ha affermato il ministro della Difesa iraniano, Mohammad Ashtiani. Lo riporta Ria Novosti. "Le nostre relazioni si stanno solo approfondendo ed espandendo, raggiungendo un nuovo livello", ha detto Ashtiani durante i negoziati con il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu ad Astana. Il ministro iraniano ha espresso gratitudine al collega russo per il sostegno fornito da Mosca nell'attacco al consolato della Repubblica islamica a Damasco. "Vorrei cogliere l'occasione per ringraziarvi per la vostra posizione giusta e onesta nei confronti della Repubblica islamica dell'Iran, per il vostro sostegno durante l'attacco al nostro consolato a Damasco, nonchè per la vostra reazione equilibrata alla nostra risposta proporzionata", ha affermato Ashtiani.

Tajani: "L'attacco a Rafah? Gli israeliani si stanno preparando"

"Come G7 abbiamo chiesto un cessate il fuoco immediato a Gaza e la liberazione di tutti gli ostaggi. Per l'attacco a Rafah l'esercito israeliano si sta preparando, noi facciamo di tutto per scongiurarlo e soprattutto stiamo lavorando per fare in modo che ci sia il minor numero possibile di vittime civili". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Un giorno da pecora su Rai Radio 1. 

Media: "Colloqui Hamas-Fatah a Pechino". La Cina non conferma né smentisce

Colloqui a Pechino tra fazioni palestinesi, Hamas compreso. La notizia è arrivata nelle scorse ore da media sauditi, secondo cui l'obiettivo sarebbe superare le annose divisioni. Dalla Cina non arrivano né conferme né smentite. Stamani il ministero degli Esteri di Pechino si è limitato a confermare che il gigante asiatico sostiene "la riconciliazione". 

"La Cina sostiene la riconciliazione interna tra tutte le fazioni palestinesi e il rafforzamento dell'unità attraverso il dialogo e le consultazioni", ha detto il portavoce Wang Wenbin in dichiarazioni riportate dal Global Times.

Il South China Morning Post sottolinea come, dopo l'accordo 'made in China' dello scorso anno tra Iran e Arabia Saudita, la Repubblica Popolare ripeta di voler fare da mediatore per la fine della guerra a Gaza e come non abbia mai condannato esplicitamente Hamas per l'attacco del 7 ottobre in Israele.

Medio Oriente, la polizia arresta due manifestanti durante le protesta davanti casa di Gantz

La polizia ha arrestato due manifestanti durante una manifestazione antigovernativa davanti alla casa del ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz. I due detenuti sono accusati di aver violato l'ordine pubblico.

Secondo quanto riportato dai media israeliani, uno dei manifestanti è stato arrestato dopo aver attaccato le forze di polizia e l'altro per aver tentato di sfondare una barriera di sicurezza eretta per la manifestazione.

I manifestanti chiedono il rilascio di oltre 100 ostaggi detenuti dai gruppi terroristici a Gaza dal 7 ottobre e la sostituzione del governo del primo ministro Benjamin Netanyahu. Chiedono anche a Gantz di dimettersi dal governo di emergenza a cui si è unito il suo partito di Unità Nazionale nei giorni successivi al massacro di Hamas del 7 ottobre.

Isw: "Hamas e le fazioni palestinesi stanno prendendo di mira il molo umanitario nella Striscia di Gaza centrale che dovrebbe distribuire aiuti alla Striscia settentrionale"

Dall'Ue altri 68 mln di euro per l'assistenza umanitaria a Gaza

L'Unione europea ha stanziato altri 68 milioni di euro sotto forma di aiuti umanitari da incanalare attraverso le organizzazioni partner che già assistono i palestinesi a Gaza e in tutta la regione. Il sostegno - spiega l'esecutivo europeo - mira ad aumentare l'assistenza alimentare, la nutrizione, la salute, l'acqua e il sostegno ai servizi igienico-sanitari e ai rifugi, tra gli altri, disperatamente necessari. Il sostegno porta l'assistenza umanitaria totale dell'Ue a 193 milioni di euro per i palestinesi bisognosi all'interno di Gaza e in tutta la regione nel 2024. 

Media: "Biden non sanzionerà il battaglione israeliano Netzah Yehuda"

Joe Biden non imporrà sanzioni al battaglione Netzah Yehuda, secondo quanto riferito da Abc News, che cita una lettera scritta dal segretario di Stato americano Antony Blinken. L'amministrazione Biden ha stabilito che tre battaglioni delle forze di difesa israeliane hanno commesso "gravi violazioni dei diritti umani" contro i civili palestinesi in Cisgiordania, ma rimarranno idonei per gli aiuti militari statunitensi, indipendentemente dalle misure che Israele afferma di voler intraprendere per affrontare il problema.

La valutazione dell'amministrazione, che non è stata ancora resa pubblica, è stata delineata in una lettera di Blinken al presidente della Camera Mike Johnson e ottenuta da Abc News, nella quale il segretario di Stato afferma che la decisione degli Stati Uniti "non ritarderà la fornitura di alcuna assistenza americana e Israele sarà in grado di ricevere l'intero importo stanziato dal Congresso". Le accuse che coinvolgono ciascuna delle unità sono avvenute prima che iniziasse la guerra del 7 ottobre. Nessuno dei casi riguarda operazioni contro Hamas a Gaza o contro l’Iran o i suoi proxy. Tuttavia, la decisione rischia di irritare i critici dell’amministrazione Biden che sostengono che non si sta facendo abbastanza per ritenere Israele responsabile delle operazioni militari a Gaza che hanno spinto la popolazione civile verso la carestia. 


Blinken: "La Cina dissuada l'Iran per evitare l'allargamento del conflitto"

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha sollecitato la Cina a sfruttare la sua influenza "per dissuadere l'Iran e i suoi proxy dall'allargamento del conflitto in Medio Oriente". Lo ha detto ai giornalisti lo stesso Blinken dopo i colloqui a Pechino con il leader cinese Xi Jinping e il capo della diplomazia Wang Yi.

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Morta la bimba nata a Gaza col cesareo dalla mamma uccisa

E' morta la piccola Sabreen, la neonata venuta alla luce con un parto cesareo dopo che la mamma era stata colpita mortalmente in un raid israeliano nel sud di Gaza. Lo rende noto la Bbc precisando che la piccola è sopravvissuta solo 5 giorni, dopo essere stata ricoverata in un'unità di terapia intensiva neonatale.  E' stata sepolta, riferiscono alcuni media internazionali, accanto alla mamma. 

Gaza: "34.356 palestinesi uccisi dall'inizio della guerra"

Almeno 34.356 palestinesi sono stati uccisi e 77.368 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Lo riferisce il ministero della Sanità della Striscia, aggiungendo che 51 persone sono state uccise e 75 ferite nelle ultime 24 ore.

Blinken: Cina può favorire calo tensioni in Medio Oriente

La Cina "può aiutare a far calmare le tensioni in Medio Oriente". E' quanto ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, in merito al dossier sul conflitti intorno a Israele e Hamas trattati nei suoi incontri in Cina. 

Mo: studenti occupano un altro edificio di SciencesPo Parigi

Alcune decine di studenti filo palestinesi hanno occupato un altro edificio del complesso di SciencesPo a Parigi. L'irruzione è avvenuta ieri sera, scrive Le Parisien, ricordando che il giorno prima la polizia aveva sfollato un altro palazzo occupato, sempre nel settimo arrondissement. Gli attivisti chiedono "la fine della repressione delle voci filo palestinesi nel campus"

Martedì torna Blinken, settimo viaggio dal 07/10

Il segretario di Stato americano Antony Blinken dovrebbe tornare in Israele martedì: lo riferisce l'emittente pubblica israeliana Ipbc. Sarebbe il settimo viaggio di Blinken nella regione da quando è scoppiata la guerra a Gaza dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele. Al centro dei colloqui di Blinken, secondo l'emittente, l'incombente operazione di Israele a Rafah e la liberazione degli ostaggi. 

Media, intensi bombardamenti israeliani nel sud del Libano

Intensi e prolungati bombardamenti israeliani si sono verificati nelle ultime ore nel sud del Libano, nel settore delle Fattorie di Shebaa, nella parte orientale del fronte di guerra tra Hezbollah e Israele. Lo riferiscono media libanesi, dando conto di diverse abitazioni danneggiate nella regione di Shebaa. Non si registrano al momento vittime. 

Houthi, ' attaccata nave israeliana nel Golfo di Aden'

Il portavoce dei ribelli Houthi, Yahya Sare'e, rappresentante dell'Iran nello Yemen, ha affermato che gli Houthi hanno attaccato la "nave israeliana Msc Darwin nel Golfo di Aden utilizzando diversi missili navali e uav" e ha aggiunto che "l'operazione ha raggiunto il suo obiettivo ." 

Sare'e ha anche affermato che gli Houthi hanno lanciato "un certo numero di missili balistici e missili da crociera contro obiettivi israeliani a Eilat". 

Idf, 'civile israeliano ucciso da attacco Hezbollah'

Un civile israeliano è morto a seguito di un attacco di Hezbollah. Lo riferisce l'Idf. L'uomo stava svolgendo lavori presso un'infrastruttura nell'area di Har Dov, al confine tra Israele e Libano, è stato gravemente ferito durante un attacco missilistico anticarro di Hezbollah durante la notte e in seguito è morto a causa delle ferite, ha aggiunto l'esercito israeliano.

Egitto si prepara ad attacco Rafah, "Allerta nel Sinai"

L'Egitto si sta preparando all'operazione israeliana a Rafah: il quotidiano qatariota Al-Arabi Al-Jadid sostiene che sono state impartite istruzioni a diversi settori nell'area del Canale di Suez e ai governatorati del Sinai per aumentare il livello di allerta. Le fonti che hanno parlato con il giornale hanno spiegato che gli amministratori degli ospedali di quelle aree sono stati istruiti a spostare gli interventi chirurgici programmati in ospedali di altre province vicine e invitati a richiamare tutti i medici al lavoro. 

Scontri a fuoco tra Hezbollah e Israele al confine libano

C'è stato un fuoco incrociato di colpi all'alba tra Hezbollah e l'esercito israeliano al confine con il Libano: i miliziani sciiti hanno attaccato le truppe nell'area del Monte Dov, nel Nord di Israele, con missili anticarro; l'esercito ha risposto con il fuoco dell'artiglieria mentre l'aviazione con la 'stella di David' colpiva altri obiettivi nel Sud del Libano. 

Proteste filo-palestinesi anche nelle università australiane

Le proteste contro la guerra a Gaza arrivano in Australia, dove gli studenti hanno montato delle tende all'Università di Sydney e hanno gridato slogan simili a quelli espressi negli Stati Uniti, e lanciato appelli a disinvestire dalle società collegate a Israele. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che gli studenti hanno anche scandito slogan contro il primo ministro Anthony Albanese per la sua politica nei confronti di Israele e Gaza, chiedendo al governo di condannare fermamente la violenza.

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