Guerra Medioriente, Onu chiede inchiesta internazionale su fosse comuni a Gaza

L'Alto Commissario Onu per i diritti umani ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito". Israele si prepara a un offensiva a Rafah. Tensioni tra gli studenti manifestanti filo-palestinesi e gli amministratori scolastici

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Fosse comuni a Khan Yunis, Idf respingono accuse

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno negato qualsiasi coinvolgimento nel ritrovamento da parte della Protezione civile palestinese di centinaia di corpi all'interno di fosse comuni scavate nel complesso dell'ospedale di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. "L'affermazione secondo cui le Idf hanno seppellito i palestinesi è completamente priva di fondamento", hanno dichiarato le forze israeliane dopo che anche le Nazioni Unite hanno chiesto un'inchiesta "credibile e indipendente" sull'accaduto. Secondo l'Onu, alcuni dei corpi sono stati "trovati con le mani legate e spogliati dei vestiti".

Le Idf hanno chiarito che durante l'operazione nell'area dell'ospedale Nasser sono stati esaminati i cadaveri sepolti dai palestinesi "come parte di uno sforzo per localizzare gli ostaggi". L'esercito israeliano ha precisato di aver operato in "maniera mirata" all'interno del complesso ospedaliero, solo dove disponeva di informazioni sulla possibile presenza dei corpi degli ostaggi. "Gli esami sono stati effettuati in modo ordinato, rispettando la dignità del defunto e in modo rispettoso", hanno aggiunto le forze israeliane, evidenziando che i corpi sono stati "riportati al loro posto in modo ordinato e corretto".

Media: Israele ordina nuove evacuazioni nel nord di Gaza

Israele ha ordinato nuove evacuazioni in un'area del nord di Gaza che definisce una "zona di combattimento pericolosa". Lo riporta Sky News citando un portavoce dell'esercito israeliano secondo il quale le persone vengono invitate a fuggire da Beit Lahia, nel nord-est della regione. L'area si trova a breve distanza dalla città di Beit Hanoun, dove i carri armati israeliani hanno effettuato una nuova incursione durante la notte. Ci sono state segnalazioni di bombardamenti anche nella vicina città di Jabalia e nel distretto di Zeitoun.

L'Iran insiste, 'se Israele ci attacca non resterà nulla'

"Se il regime sionista farà ancora una volta un errore e invaderà la sacra terra dell'Iran, la situazione sarà diversa e non è chiaro se rimarrà qualcosa di questo regime". Lo ha affermato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante una visita in Pakistan. "Oggi la nazione iraniana si oppone alla corruzione, alla stravaganza e all'oppressione del regime sionista e continuerà a farlo. Sia l'Iran che il Pakistan sono stati difensori dell'oppressa nazione palestinese e continueranno questa difesa con orgoglio", ha aggiunto Raisi, come riporta Tasnim.

Iraq, esplosione in base causata da munizioni e non raid

L'esplosione che ha scosso lo scorso fine settimana nella base militare irachena di Kalsu, che ospitava ex miliziani filoiraniani, è stata causata da munizioni immagazzinate sul posto e non da un attacco aereo. E' il risultato a cui è giunta l'inchiesta sull'incidente che ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre otto. Inizialmente i funzionari avevano attribuito la colpa a un "bombardamento aereo", ma ora le autorità hanno escluso la possibilità di un drone o di un attacco dal cielo. La base ospita "caserme e depositi di armi" appartenenti all'esercito iracheno, al ministero degli Interni e alle Forze di mobilitazione popolare, o Hashed al-Shaabi, si legge nella nota. "Le dimensioni del cratere" che si è formato dopo l'accaduto "confermano che c'è stata una fortissima esplosione di armi e materiali altamente esplosivi presenti nel sito".

L'indagine ha appurato che l'intensità dell'esplosione e la

dimensione dei vari armamenti lanciati in aria "non avrebbero

potuto essere causati da uno o piu' missili in volo in nessuna

circostanza". Anche l'aeronautica irachena ha affermato che

nella notte tra venerdì e sabato scorsi non c'erano aerei da

combattimento o droni che volavano nella provincia al momento dell'attacco. Gli Usa hanno negato qualsiasi coinvolgimento nell'esplosione, mentre l'esercito israeliano si è rifiutato di commentare. 

Manifestanti pro-Palestina irrompono al convegno di Torino

Un gruppo di una decina di ragazzi e ragazze hanno fatto irruzione al grido di 'Palestina libera' nel Castello del Valentino di Torino, dove è in corso la Conferenza degli addetti scientifici e spaziali. I ministri Tajani, Bernini, Lollobrigida e Pichetto avevano già lasciato l'edificio dopo aver partecipato alla sessione mattutina del convegno. La maggior parte dei ragazzi - che affermavano di essere studenti del politecnico di Torino - è stata bloccata prima dell'ingresso nel Salone d'Onore, dove si attendeva la ripresa pomeridiana dell'evento. Solo una ragazza è riuscita ad entrare con una bandiera palestinese. 

Borrell, 90 miliardi il costo stimato ricostruzione a Gaza

"Le città a Gaza sono distrutte più di quelle tedesche nella Seconda guerra mondiale, tanto per capire il paragone. Una recente valutazione dei danni, condotta da Onu e Banca mondiale e sostenuta finanziariamente dall'Ue, ha valutato in circa 90 miliardi i danni diretti. Si tratta del costo della ricostruzione delle infrastrutture a Gaza. Sono dati di fine gennaio, quindi la situazione sarà ora peggiorata. Oltre il 60% delle infrastrutture fisiche è danneggiato e il 35% completamente distrutto". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, nel dibattito in plenaria sulla situazione a Gaza. 

Cameron, 'ostaggi prigionieri da 200 giorni, Hamas consenta ritorno a casa'

"Duecento giorni fa Hamas ha sferrato l'attacco più sanguinoso contro il popolo ebraico dall'Olocausto. Passati 200 giorni, gli ostaggi restano prigionieri e i loro cari continuano a sopportare sofferenze inimmaginabili. Oggi torniamo a chiedere ancora una volta a Hamas: fate tornare a casa gli ostaggi". Lo scrive su X il ministro degli Esteri britannico, David Cameron.

Anp, in Cisgiordania 487 palestinesi uccisi dal 7/10

Sono 487 i palestinesi uccisi in Cisgiordania dall'inizio della rappresaglia israeliana sulla Striscia di Gaza dopo l'attacco subito da Hamas. Lo afferma il ministro della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) aggiungendo che circa cinquemila palestinesi sono rimasti feriti in Cisgiordania in 200 giorni. Responsabili degli attacchi contro i palestinesi in Cisgiordania non sono solo i militari israeliani, ma anche i coloni estremisti, fanno notare i media locali.

Hamas, 'non accetteremo un mediatore diverso dal Qatar'

Hamas ha informato coloro che sono coinvolti nei negoziati per la tregua che non accetterà un mediatore diverso dal Qatar: lo sostiene la tv libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, che cita un'importante fonte palestinese, come riporta Haaretz. Secondo la stessa fonte, gli Stati Uniti hanno chiesto alla Turchia di partecipare agli sforzi di mediazione e di fare pressione su Hamas. Da parte sua, la fazione palestinese ha accolto con favore il coinvolgimento turco nei colloqui, ma ha chiarito che non sarebbe un'alternativa al ruolo del Qatar. La fonte ha aggiunto che Israele e Stati Uniti hanno chiesto al Qatar di fare pressione su Hamas affinché raggiunga un accordo.

Onu chiede inchiesta internazionale su fosse comuni a Gaza

L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito" dalla distruzione dell'ospedale Shifa di Gaza e del complesso medico Nasser di Khan Yunis. In un comunicato stampa, l'Alto Commissario per i diritti umani Volker Türk, ha sottolineato la necessità di "indagini indipendenti, efficaci e trasparenti" nel "clima prevalente di impunità".

Hezbollah, attacco a basi militari Israele per rappresaglia

Hezbollah afferma di aver preso di mira due postazioni militari nel nord di Israele, al confine con il Libano meridionale, "come rappresaglia" per la morte di un suo miliziano ucciso in mattinata. Si tratta dell'attacco più profondo all'interno di Israele dal 7 ottobre. I combattenti di Hezbollah hanno "effettuato un attacco aereo come rappresaglia per l'assassinio" di un membro del gruppo filo-iraniano, si legge in un comunicato. L'esercito israeliano (Idf) intanto, ha dichiarato che due "obiettivi aerei sospetti" sono stati intercettati dalle difese aeree sul mare, al largo della costa di Acco (San Giovanni d'Acri).

Qatar, 'Hamas resta a Doha finché la sua presenza è utile

Il Qatar ha affermato che non c'è motivo di porre fine alla presenza di un ufficio di Hamas a Doha finché sarà "utile e positiva" per gli sforzi di mediazione nella guerra di Israele a Gaza. Lo riporta il Guardian. Il portavoce del ministero degli Esteri Majed Al-Ansari ha aggiunto in una conferenza stampa che il Qatar rimane impegnato nella mediazione per la tregua ma sta valutando il suo ruolo dopo "gli attacchi" ai suoi sforzi. 

Foto satellite mostrano allestimento tende a Khan Younis

Si avvicina l'operazione israeliana a Rafah: foto satellitari analizzate dall'Associated Press e rilanciate da Times of Israel sembrano mostrare un nuovo complesso di tende in costruzione a ovest di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. I lavori sono cominciati a metà mese e dalle immagini si vede che sono proseguiti nel tempo. Ieri il Wall Street Journal, citando funzionari israeliani ed egiziani, aveva riferito che le forze armate (Idf) stanno lavorando ai preparativi per evacuare i civili da Rafah a Khan Younis e in altre aree, operazione che richiederà due/tre settimane in coordinamento con Usa, Egitto ed Emirati.

Cisgiordania: media, 44enne ucciso in raid Israele a Gerico

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che un uomo di 44 anni è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco durante un raid militare israeliano eseguito stanotte nella città di Gerico, in Cisgiordania. Altre due persone sarebbero rimaste ferite nei vicini campi profughi di Aqbat Jabr ed Ein el-Sultan.

Iran: "Sanzioni Ue deplorevoli, ci siamo autodifesi"

"È deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran solo perché quest'ultimo ha esercitato il suo diritto all'autodifesa di fronte all'aggressione sconsiderata di Israele". Così il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian critica l'Europa per la decisione di inasprire le sanzioni contro Teheran. "È inoltre deplorevole che, mentre il regime israeliano continua il suo genocidio contro i palestinesi la reazione dell'Ue a tali crimini non sia altro che parole vuote", afferma chiedendo all'Ue "di sanzionare il regime israeliano".

Nuovo bilancio Hamas: 34.183 morti a Gaza da 7 ottobre

Il nuovo bilancio delle vittime del conflitto a Gaza fornito questa mattina dal ministero della Salute di Hamas è di 34.183 persone uccise dallo scorso 7 ottobre, di cui 32 nelle ultime 24 ore. I feriti sono invece 77.143. 

Il Cairo: "False accuse israeliane su contrabbando armi a Gaza"

L'Egitto ha fermamente smentito le accuse "diffuse recentemente da funzionari israeliani tra cui lo stesso primo ministro Benjamin Netanyahu" di aver consentito il contrabbando di armi verso Gaza", ricordando di avere distrutto 10 anni fa 1.500 tunnel e affermando di avere il "pieno controllo" del confine tra Egitto e Striscia. Lo ha detto il capo dell'ufficio stampa statale egiziano Diaa Rashwan. "Tutti i Paesi del mondo conoscono bene la portata degli sforzi compiuti dall'Egitto negli ultimi 10 anni, per raggiungere sicurezza e stabilità nel Sinai e rafforzare la sicurezza al confine tra Rafah egiziana e la Striscia di Gaza - ha aggiunto - e come lo stesso Egitto abbia sofferto molto a causa di questi tunnel durante il feroce confronto con i gruppi terroristici nel Sinai dopo il rovesciamento del regime della Fratellanza musulmana nel giugno 2013 e fino al 2020". "Questa situazione ha spinto l'amministrazione egiziana a compiere passi più ampi per eliminare questi tunnel una volta per tutte. È stata creata una zona cuscinetto lunga 5 chilometri dalla città egiziana di Rafah fino al confine con Gaza, e più di 1.500 tunnel sono stati distrutti. L'Egitto ha inoltre rafforzato il muro di confine, per un settore che si estende per 14 chilometri, rafforzandolo con un muro di cemento lungo 6 metri sopra il suolo e 6 metri sotto terra, in modo che ci siano tre barriere tra il Sinai e la Rafah palestinese, con le quali qualsiasi contrabbando il funzionamento è impossibile, né in superficie né in sotterraneo. L'Egitto ha piena sovranità sul suo territorio e ha il controllo completo su tutti i suoi confini nordorientali, sia con la Striscia di Gaza che con Israele". "È sorprendente - prosegue - che Israele parli in questo modo inaffidabile delle accuse di contrabbando di armi dall'Egitto a Gaza, poiché l'esercito israeliano controlla la Striscia di Gaza e possiede i mezzi di ricognizione e monitoraggio più moderni e accurati, e le sue forze, gli insediamenti e le forze navali circondano la piccola Striscia di Gaza da tre lati". Rashwan definisce poi "un'affermazione vuota e ridicola" quella secondo cui le armi verrebbero contrabbandate sui camion degli aiuti, "perché qualsiasi camion che entra nella Striscia di Gaza da questo valico deve prima passare attraverso il valico di Kerem Shalom gestito dalle autorità israeliane. Secondo l'Egitto, "la continua commercializzazione di 'queste bugie' da parte di Israele è solo un tentativo di creare legittimità per il suo tentativo di occupare il corridoio Filadelfia o il corridoio Salah al-Din, nella Striscia di Gaza lungo il confine con l'Egitto, in violazione delle norme di sicurezza accordi e protocolli firmati tra esso e l'Egitto". E "qualsiasi mossa israeliana in questa direzione porterà a una minaccia seria e grave per le relazioni egiziano-israeliane".

Media: droni e missili contro truppe Usa in Siria e Iraq

Le forze Usa in Iraq e Siria sono state colpite da due distinti attacchi missilistici e di droni esplosivi in ;;meno di 24 ore. Lo hanno riferito all'agenzia Reuters fonti di sicurezza irachene e funzionari statunitensi. Si tratta dei primi attacchi dallo scorso 4 febbraio. Lo riporta la Reuters sul suo sito web. Due droni sono stati abbattuti vicino alla base aerea di Ain al-Asad che ospita truppe statunitensi nella provincia irachena occidentale di Anbar, mentre domenica cinque razzi sono stati lanciati dal nord dell'Iraq contro una base Usa a Rumalyn, in Siria nordorientale. Non ci sono notizie di vittime, feriti o danni significativi.

Usa, tensione nelle università per Gaza

Tensioni tra gli studenti manifestanti filo-palestinesi e gli amministratori scolastici in diverse università statunitensi, con lezioni in presenza cancellate e manifestanti arrestati. Le proteste, iniziate la scorsa settimana alla Columbia University con un folto gruppo di manifestanti che hanno allestito un cosiddetto "Accampamento di solidarieta' a Gaza" nei terreni scolastici, si sono estese ad altri campus, tra cui Yale, MIT e altri. Alcuni studenti ebrei della Columbia hanno denunciato intimidazioni e antisemitismo nel corso della protesta durata giorni, che chiede alla prestigiosa istituzione di New York di disinvestire dalle societa' con legami con Israele. Lunedi' le lezioni sono state spostate online, con il presidente dell'universita' Nemat Shafik che ha chiesto un "reset" in una lettera aperta alla comunita' scolastica. "Negli ultimi giorni ci sono stati troppi esempi di comportamenti intimidatori e molesti nel nostro campus", ha detto. "Il linguaggio antisemita, come qualsiasi altro linguaggio utilizzato per ferire e spaventare le persone, e' inaccettabile e verranno intraprese azioni appropriate. "Per attenuare il rancore e dare a tutti noi la possibilita' di considerare i prossimi passi, annuncio che tutte le lezioni si terranno virtualmente lunedi'", ha aggiunto. LEGGI DI PIU'



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