Iran-Israele, Netanyahu: “Abbiamo diritto a autodifesa”. Attacchi da Hezbollah

Il premier israeliano prepara la risposta all'attacco dell'Iran nonostante le forti pressioni internazionali contrarie, con gli Usa e il G7 che puntano sulla leva delle sanzioni contro Teheran. Si infiamma anche lo scontro con gli Hezbollah al confine nord di Israele. Il comandante delle forze aeree dell'Esercito iraniano minaccia: "Pronti a colpire i nemici con i caccia Sukhoi-24, i bombardieri tattici supersonici russi"

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Israele: tutti soldati i 14 feriti in Galilea, 6 gravi

Sono tutti i soldati i 14 feriti nell'attacco degli Hezbollah nella cittadina di Arab al-Aramashe. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che 6 sono gravi, 2 in forma moderata e altri 6 leggeri. Sono stati tutti trasportati in ospedale. Poco fa aerei da guerra hanno colpito "un complesso militare degli Hezbollah e infrastrutture del terrore a Naqura e Yarine, nel Libano del sud". 

G7: Tajani, "pace e de-escalation, lavoriamo a sanzioni Iran"

“Il G7 è orientato a costruire la pace attraverso la de-escalation in una situazione tesissima”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, appena giunto a Capri dove da oggi presidierà la riunione dei ministri degli Esteri del G7. "Lavoriamo -ha detto- per cercare l’unità: vedremo se possibile infliggere le sanzioni all'Iran, vedremo di che tipo. Ieri durante la riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea mi pare che l'orientamento europeo emerso fosse di dare sanzioni a chi dà missili e droni come quelli utilizzati contro l'Ucraina, contro Israele e contro le navi mercantili nel Mar Rosso."  Sulla possibile reazione israleina, Taiani ha aggiunto: Noi ci auguriamo sempre che prevalga la prudenza.". Infine, ha concluso: - "Abbiamo chiesto, anche attraverso il

G7 convocato dal presidente del Consiglio, il cessate-il-fuoco,

la liberazione degli ostaggi e l'invio di beni alla popolazione

civile. Questa e' la nostra posizione, vedremo cosa accadrà."

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Ateneo francese annulla conferenza Melenchon su Palestina

Una conferenza sulla Palestina del leader della sinistra radicale Jean-Luc Melenchon e dell'attivista franco-palestinese Rima Hassan, prevista per domani, è stata annullata dall’Università francese di Lilla, come richiesto da diversi leader di destra. Si terrà ma "in un altro posto", ha affermato il partito La France Insoumise (LFI), fondato da Melenchon, di cui Rima Hassan è una delle candidate alle elezioni europee del 9 giugno. "Non ci sono piu' le condizioni per garantire la serenità dei dibattiti" a causa dell'aumento "preoccupante" delle tensioni dopo "l'escalation militare avvenuta il 13 e 14 aprile in Medio Oriente", ha indicato l’università, riferendosi all'attacco con droni e missili lanciato dall'Iran contro Israele. "Non rimarremo in silenzio. La conferenza di Jean-Luc Melenchon e Rima Hassan si terrà giovedì a Lilla. La comunicazione sulla nuova sede sarà inviata agli iscritti", spiega Lfi in un comunicato stampa, accusando le autorità universitarie di essere incapaci di resistere alle pressioni che attentano alla libertà di espressione

Nuovo bilancio dell'attacco degli Hezbollah: 18 i feriti di cui uno gravissimo

Nuovo bilancio dell'attacco missilistico lanciato da Hezbollah contro Arab al-Aramshe, villaggio nel nord di Israele vicino al confine con il Libano: il Galilee Medical Center ha fatto sapere che sono 18 i feriti, uno in condizioni critiche e due gravi. Quattro persone sono in condizioni moderate mentre gli altri sono stati leggermente ferito


Baerbock, in visita in Israele, invita alla prudenza

"Ora tutti devono agire con prudenza e responsabilità", "un'escalation vertiginosa non servirebbe a nessuno, nè alla sicurezza di Israele, nè alle molte decine di ostaggi ancora nelle mani di Hamas, ne' alla popolazione sofferente di Gaza, ne' alle molte persone in Iran che soffrono sotto il regime, e nemmeno alla paesi terzi della regione che vogliono semplicemente vivere in pace". Lo ha detto la ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock al termine della sua visita in Israele

Netanyahu: "Israele si riserva il diritto all'autodifesa dopo l'attacco dell'Iran"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato i ministri degli Esteri tedesco Annalena Baerbock e britannico David Cameron in visita a Gerusalemme e ha ribadito che Israele si riserva il diritto all'autodifesa in seguito all'attacco missilistico e di droni iraniani. "Voglio che sia chiaro, apprezzo i consigli di tutti, ma prenderemo le nostre decisioni e lo Stato di Israele farà tutto il necessario per difendersi", ha affermato. 

Netanyahu ha ringraziato i ministri per il loro sostegno "senza precedenti" nella difesa dall’attacco di Teheran, si legge in una nota su X del suo ufficio. Li ha inoltre informati sulla portata degli aiuti umanitari che entrano a Gaza, si legge nella dichiarazione, e ha respinto completamente le affermazioni delle organizzazioni internazionali secondo cui a Gaza si soffra la fame

Berlino preoccupata per le armi nucleari di Corea, Iran e Cina

Berlino, nel notare il grave pericolo per "l'architettura di sicurezza europea" rappresentato dall'esercito e dalle armi atomiche russe, "osserva con preoccupazione" anche il proliferazione degli armamenti nucleari in Corea del nord, Iran e Cina. E' quanto emerge da una sintesi del "rapporto annuale sul disarmo del 2023" adottato oggi dal governo tedesco come ha riferito un portavoce dell'esecutivo a Berlino. "Rischi persistono anche al di fuori dell'Europa. Il governo federale osserva con preoccupazione le irrisolte crisi di proliferazione dei programmi nucleari e missilistici della Corea del Nord e dell'Iran", ha detto il vice-portavoce del governo, Wolfgang Buechner aggiungendo che "il rapporto fa anche riferimento alle crescenti capacità nucleari della Cina, che stanno cambiando la situazione di sicurezza in Asia". "La Russia, con la sua continua guerra di aggressione illegale contro l'Ucraina, continua a infliggere gravi danni all'architettura di sicurezza europea", ha premesso Büchner sempre sintetizzando il rapporto durante la conferenza stampa governativa del mercoledì. "La Russia mina pilastri fondamentali del controllo degli armamenti, come il Trattato Cfe" sulle forze armate convenzionali in Europa e "l'accordo New Start" sulla riduzione delle armi nucleari, ha aggiunto.

Netanyahu respinge gli allarmi sulla carestia a Gaza

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu "ha respinto le affermazioni delle organizzazioni internazionali sulla carestia a Gaza e ha affermato che Israele sta facendo ben oltre" ciò che è necessario "sulla questione umanitaria". Lo ha riferito il suo ufficio, dopo l'incontro del capo di governo con i ministri degli Esteri di Regno Unito e Germania, David Cameron e Annalena Baerbock. Le agenzie umanitarie e dell'Onu hanno ripetutamente avvertito che Gaza e' sull'orlo della carestia. 

Von der Leyen: "L'attacco dell'Iran una virata verso uno scontro aperto"

L'attacco dell'Iran contro Israele "segna uno spostamento verso uno scontro aperto. E ci mostra la natura della guerra moderna. Le armi utilizzate erano di gran lunga maggiori in numero e potenza di fuoco rispetto a quelle precedentemente impiegate dai delegati dell'Iran". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Summit sulla sicurezza e la difesa europea. "La seconda questione riguarda la natura della difesa. E' davvero notevole la rapidità e l'efficacia con cui i sistemi di difesa sono stati in grado di intercettare praticamente ogni singolo drone e missile. Ma non è un miracolo. Mostra piuttosto il valore reale di investimenti coerenti a lungo termine in capacita' e tecnologie di difesa avanzate. E soprattutto dimostra il valore della costruzione di partenariati e della cooperazione con gli alleati. Il ruolo centrale di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e altri non dovrebbe essere sottovalutato. E non dovrebbe nemmeno essere considerato il ruolo dei paesi arabi nella regione nell'evitare un danno ben piu' grande", ha aggiunto.

Isw: "Alti funzionari iraniani hanno sottolineato che l'Iran colpirebbe nuovamente Israele “più velocemente e più forte” se Israele rispondesse all'attacco missilistico e di droni iraniano del 13 aprile"

Erdogan: "Incontrerò il leader di Hamas Haniyeh in Turchia"

"Ospiterò il leader della causa palestinese questo weekend, discuteremo di diverse questioni".  Così Tayyip Erdogan ha annunciato, parlando con deputati del suo partito Akp, che Ismail Haniyeh, leader di Hamas, si recherà in Turchia questo weekend, secondo quanto riporta l'emittente Ntv. Il presidente turco ancora una volta ha definito Hamas "un movimento di liberazione". 

Erdogan

©Ansa

Soccorso Israele: "13 i feriti in Galilea, 4 sono gravi"

E' salito ad almeno 13 feriti, di cui 4 gravi il bilancio dell'attacco degli Hezbollah nella cittadina di Arab al-Aramashe in Galilea, nel nord di Israele. Lo hanno fatto sapere i Servizi di pronto soccorso citati dai media. 

Israele: "7 i feriti in Galilea, l'Idf colpisce in Libano"

Dopo i lanci dal Libano sulla cittadina di di Arab al-Aramshe che ha provocato 7 feriti, di cui due gravi, l'Idf ha colpito "le fonti del fuoco" oltre confine. Aerei dell'aviazione - ha detto il portavoce - hanno centrato "un complesso militare Hezbollah nell'area di Ayta ash Shab nel Libano del sud da dove i terroristi stavano operando". 

Hezbollah rivendica altri due attacchi in Alta Galilea

Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato poco fa altri due attacchi compiuti stamani contro due diverse basi militari israeliane in Alta Galilea: contro la base del controllo aereo sul monte Meron, distante diversi chilometri dalla linea di demarcazione col Libano, e contro la caserma di Arab Aramshe, a ridosso invece del fronte di guerra. Nei comunicati gli Hezbollah affermano che questi altri due attacchi sono in risposta, come i primi del mattino, ai raid israeliani condotti ieri nel sud del Libano e nei quali sono stati uccisi tre combattenti del partito. 

Hezbollah

©IPA/Fotogramma

Hezbollah, presa di mira una base militare israeliana

Hezbollah ha reso noto di aver preso di mira con droni una base militare israeliana come rappresaglia per la morte di alcuni suoi combattenti.

Netanyahu a GB e Germania: "Abbiamo diritto all'autodifesa"

"Israele si riserva il diritto all'autodifesa". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu incontrando i ministri degli Esteri di Gb e Germania che ha ringraziato per il loro sostegno "inequivoco" allo Stato ebraico e per la posizione dei loro rispettivi Paesi nella difesa contro l'attacco senza precedenti dell'Iran a Israele. In precedenza sia Cameron sia Baerbock avevano chiesto di evitare escalation con Teheran.

Capo esercito iraniano: "Pronti a risposta con armi più letali"

Il comandante in capo dell'esercito iraniano Abdolrahim Mousavi ha affermato che "qualsiasi aggressione contro gli interessi dell'Iran incontrerà una "risposta ferma con armi più letali che farà pentire". Lo riporta il Guardian: "Siamo pronti a combattere possibili atti malvagi e ciò che abbiamo mostrato oggi in tutto il Paese era una piccola parte delle nostre capacità", ha detto Mousavi ai giornalisti a margine della parata dell'esercito iraniano durante la Giornata Nazionale dell'Esercito

Cameron: "E' chiaro che Israele sta decidendo di attaccare"

"È chiaro che gli israeliani stanno prendendo la decisione di agire", dopo l'attacco missilistico e di droni dell'Iran. Lo afferma il ministro degli Esteri inglese David Cameron in dichiarazioni alla stampa durante la sua visita in Israele. Lo riporta il Guardian. Cameron ha aggiunto che il Regno Unito "spera si faccia in modo che si aggravi il meno possibile la situazione".

Israele, nuove sirene in Galilea per i colpi dal Libano

Le sirene di allarme anti razzi dal Libano stanno risuonando di nuovo a Arab al-Aramsha, cittadina israeliana della Galilea, dove poco fa un colpo si è abbattuto su un edificio.

Medio Oriente, razzo sul nord Israele, 6 feriti tra cui uno grave

Almeno sei persone sono rimaste ferite, di cui una in maniera seria, a causa di un razzo caduto su un centro comunitario ad Arab al-Aramshe nel nord di Israele, vicino al confine con il Libano. Lo riferiscono i soccorritori. Secondo Times of Israel, le sirene di allarme non sono risuonate nel villaggio beduino nella Galilea occidentale.

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