Netanyahu: "Iran aspetti nervosamente nostra risposta". Difese aeree di Teheran in allerta
Israele risponderà all'attacco dell'Iran. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi. Intanto aumentano gli appelli a uno stop immediato delle ostilità. L'Iran avverte: "Se Israele intraprenderà una nuova azione contro l'Iran, dovrà sicuramente affrontare una risposta molto forte". Gli Stati Uniti "non sono coinvolti nell'eventuale risposta" israeliana, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby
Tajani, 'sanzioni G7 all'Iran? Decisione da prendere insieme'
Sull'eventualità di nuove sanzioni da parte del G7 nei confronti dell'Iran "dobbiamo prendere decisioni tutti insieme, si vedrà". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine di un convegno del Ppe sull'agricoltura.
Scholz, 'Israele contribuisca a de-escalation, Teheran non vada avanti'
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato oggi Israele a contribuire ad una de-escalation dopo l'attacco iraniano nel fine settimana. La riuscita difesa contro circa 300 droni e missili è stata "un successo che forse non dovrebbe essere sprecato", ha dichiarato Scholz a Shanghai, seconda tappa della sua visita in Cina. "Da qui il nostro consiglio (a Israele) di contribuire alla de-escalation", ha aggiunto.
Tuttavia, ha anche lanciato un altro avvertimento all'Iran, sottolineando che il primo attacco della Repubblica islamica al territorio israeliano è stata una "terribile escalation" che non avrebbe dovuto avere luogo. "Questo non deve proseguire da parte da parte iraniana", ha avvertito Scholz.
Meloni: "Al lavoro sulla de-escalation, contenta dell'unità di intenti del G7". VIDEO
Ambasciatore d'Israele a riunione del comitato di crisi di Milei
Il presidente argentino, Javier Milei, durante la riunione del "comitato di crisi" da lui convocata dopo l'attacco dell'Iran a Tel Aviv ha fatto sedere accanto alla sua vice, Victoria Villerruel, l'ambasciatore israeliano a Buenos Aires, Eyal Sela. A quest'ultimo è stato chiesto di avviare formalmente la riunione di gabinetto. A causa dell'escalation del conflitto in Medio Oriente, il leader ultraliberista aveva anticipato il suo ritorno nel Paese dal viaggio che stava effettuando negli Stati Uniti. E invece di stabilire una posizione neutrale sulla questione, come hanno fatto la maggior parte dei suoi omologhi della regione e del resto del mondo, Milei ha espresso il suo sostegno a favore del governo di Benjamin Netanyahu. "L'Argentina sostiene con forza lo Stato di Israele in difesa della sua sovranità", ha detto il portavoce presidenziale, Manuel Adorni, al termine della riunione presso la Casa Rosada. La "chiara condanna dell'Iran" da parte dell'Argentina dimostra che il Paese si è collocato "dalla parte giusta della storia e dei fatti", ha affermato a sua volta Sela.
Meloni: "Ferma condanna per l'attacco dell'Iran, ma ora de-escalation"
Nella riunione di ieri del G7 "si è ribadita la necessità di fare tutti la nostra parte per dialogare con tutti gli attori interessati e far passare messaggi di responsabilità". Lo ha detto a Verona la premier Giorgia Meloni, a margine della sua visita al Vinitaly. "Ribadiamo come governo - ha aggiunto - la nostra ferma condanna per l'attacco iraniano contro Israele. Credo però sia molto importante una de-escalation nel conflitto all'interno di quella regione, tutti quanti ci rendiamo conto che una escalation potrebbe avere conseguenze molto significative".
Reuters: "L’attacco dell’Iran a Israele non ha solo intensificato le tensioni in tutto il Medio Oriente, ma ha anche scatenato il caos nelle compagnie aeree di tutto il mondo"
L'ambasciatore di Israele a Roma: "La nostra risposta? Non è buona idea dire a nemici cosa faremo"
"Non so e non sarebbe una buona idea dire ai nostri nemici cosa faremo". Lo ha detto a Start Sky Tg24 l'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, rispondendo alla domanda se Israele risponderà all'attacco di sabato dell'Iran. "Il mio Paese è stato attaccato da centinaia di missili e droni e con successo abbiamo bloccato l'attacco - ha aggiunto - Questo è parte di uno sforzo continuo dell'Iran per portare una escalation, con attacchi dal Libano, dallo Yemen, dalla Siria, dall'Iraq e dall'Iran stesso. Finché non troveremo un modo per fermare l'Iran, il rischio di escalation continuerà a esistere".
"L'Iran è impegnato direttamente e indirettamente in attacchi contro Israele, negli ultimi sei mesi molto intensi - prosegue Bar - L'Iran ha fornito ad Hezbollah armi e infrastrutture e le persone uccise a Damasco erano comandanti della Guardia rivoluzionaria nazionale ed erano lì per coordinare gli attacchi proprio contro Israele. Non so se si fermeranno, ma se non lo faranno sarà importante una risposta internazionale più forte. La Guardia rivoluzionaria è coinvolta negli attacchi a Israele e deve essere trattata come organizzazione terroristica. I missili e i droni usati in Israele sono gli stessi che vengono usati anche in Ucraina e in altri posti. E' presto per parlare di una de-escalation e noi continueremo a fare pressione per fermare questi attacchi contro Israele".
"Non so chi ha attaccato le Guardie iraniane a Damasco - dice ancora l'ambasciatore - ma l'Iran è coinvolto in attacchi in molti Paesi nel mondo e negli ultimi mesi molte ambasciate, inclusa la nostra, sono state sotto minaccia in Europa. L'Iran che dice che le ambasciate non dovrebbero trovarsi dentro al conflitto lo ritengo qualcosa di molto ipocrita. Lì c'erano comandanti di un'organizzazione terroristica, la Guardia rivoluzionaria, che erano coinvolti negli attacchi a Israele".
Mitsotakis: "Occorre evitare un'escalation in Medio Oriente"
"Qualsiasi escalation in questo momento sarebbe una minaccia fondamentale per la stabilità e la sicurezza regionale. Continuiamo a sostenere Israele, ma allo stesso tempo esortiamo tutte le parti a mostrare la necessaria moderazione per evitare un'ulteriore escalation potenzialmente molto pericolosa": lo ha dichiarato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, all'inizio dell'incontro con la vicepresidente della Commissione europea, Vera Jourova ad Atene, presso la residenza istituzionale di Villa Maximos. Lo riporta l'agenzia Ana-mpa. Il discorso del premier si è poi concentrato sulle tematiche relative allo Stato di diritto in Grecia. Parlando con Jourova, responsabile del coordinamento delle politiche sui valori e la trasparenza, Mitsotakis ha ribadito: "Credo che (in Grecia) siano stati compiuti progressi significativi, riconosciuti anche dalla Commissione europea. Prendiamo sempre molto sul serio le raccomandazioni della relazione annuale sullo Stato di diritto e cerchiamo di rispettarle nel miglior modo possibile". La vicepresidente della Commissione Ue ha ricordato che il nuovo rapporto sullo Stato di diritto sarà pubblicato all'inizio di luglio. "Sapete che tutti e quattro i temi che trattiamo nel rapporto sono essenziali per i nostri sistemi democratici, che si tratti del sistema giudiziario, dello stato dell'informazione, della lotta alla corruzione o del sistema complessivo istituzionale" ha dichiarato Jourova.
Baerbock: "La rappresaglia non è una categoria nel diritto internazionale"
"Il diritto all'autodifesa significa difesa da un attacco. La rappresaglia non è una categoria nel diritto internazionale": Così la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha esortato Israele a guardare alle norme internazionali nel considerare la possibilità di una risposta all'attacco iraniano. Baerbock ha risposto alla domanda di un giornalista sul diritto di Israele ad una rappresaglia.
L'Iran, ha quindi sottolineato la ministra, ha portato la regione sull'orlo di una guerra totale. "Al tempo stesso, tuttavia, questa escalation ha anche dimostrato che la regione è al fianco di Israele quando si tratta di frenare il pericoloso atteggiamento dell'Iran. Teheran è isolata", ha dichiarato Baerbock a Parigi.
"Israele ha vinto in modo difensivo, grazie alla sua forte difesa aerea e al coraggioso intervento di Stati Uniti, Gran Bretagna e Stati arabi", ha continuato Baerbock. "Questa vittoria difensiva deve ora essere assicurata diplomaticamente. La nostra priorità deve essere quella di evitare una conflagrazione nella regione". Baerbock ha detto di aver parlato con il Ministro degli Esteri iraniano Hussein Amirabdollahian per metterlo in guardia contro qualsiasi ulteriore escalation da parte di Teheran.
Israele rilascia due membri della Mezzaluna Rossa palestinese
La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito, in un post su X, che le forze israeliane hanno rilasciato questa mattina due componenti degli equipaggi delle sue ambulanze dopo 50 giorni di detenzione. Erano stati sequestrati a un posto di blocco militare a Khan Younis mentre trasportavano pazienti dall'ospedale Al-Amal. Tuttavia, sei membri dell'equipaggio della Mezzaluna rossa palestinese restano in mani israeliane e il loro destino rimane sconosciuto.
La Cina torna a chiedere "moderazione" per evitare l'escalation
Dopo il lancio di decine di droni e missili da parte dell'Iran contro Israele, la Cina ha chiesto ancora una volta "moderazione" a tutti le parti interessate. "La Cina invita le parti a mantenere la calma e la moderazione per evitare un'ulteriore escalation delle tensioni", ha risposto il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian, quando gli è stato chiesto se la Cina abbia timore di essere coinvolta in un
conflitto. Domenica il ministero cinese degli Affari esteri aveva espresso preoccupazione "per l'attuale inasprimento della situazione" nella regione e aveva invitato "tutte le parti alla calma e alla moderazione"; aveva inoltre invitato la comunità internazionale, "soprattutto i Paesi influenti", a svolgere "un ruolo costruttivo nel mantenimento della pace e della stabilità regionale".
Gaza, sale a 33.797 il numero dei palestinesi uccisi dal 7/10
E' salito ad almeno 33.797 il numero dei palestinesi che sono stati uccisi nella Striscia di Gaza e a 76.465 il numero dei feriti dal 7 ottobre. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza spiegando che nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 68 palestinesi mentre 94 sono rimasti feriti.
L'Iran: "L'Occidente apprezzi la nostra moderazione su Israele"
L'Occidente dovrebbe "apprezzare la moderazione dell'Iran" nei confronti di Israele. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, dopo l'attacco su larga scala allo Stato ebraico sabato notte in risposta al raid contro il consolato di Teheran a Damasco del 1 aprile scorso nel quale sono morti diversi Pasdaran, tra cui il generale Mohammad Reza Zahedi. I Paesi occidentali "dovrebbero apprezzare la moderazione adottata dall'Iran negli ultimi mesi", "invece di lanciare accuse... dovrebbero incolpare se stessi e rispondere all'opinione pubblica per le misure che hanno adottato contro i crimini di guerra commessi da Israele" nella sua guerra contro Hamas a Gaza, ha affermato Kanani.
Idf: "Gli aerei da combattimento dell'Iaf hanno intercettato con successo un Uav che si è avvicinato a Israele da est durante la notte"
Kenya: "Dall'Iran minaccia alla sicurezza internazionale"
Il presidente keniano William Ruto ha denunciato gli attacchi iraniani con missili e droni contro Israele, definendo la mossa di Teheran "una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale". In un comunicato reso ai media, riporta il sito Capital News, Ruto ha espresso la sua preoccupazione per quello che ha definito uno "sviluppo inquietante" che aggrava ulteriormente la già delicata situazione in Medio Oriente. "L'attacco rappresenta una minaccia reale e attuale alla pace e alla sicurezza internazionale, contravviene alla carta delle Nazioni Unite e dovrebbe essere condannato da tutti i Paesi che tengono alla pace", ha aggiunto Ruto, esprimendo anche un parere sull'eventuale risposta israeliana: "Nel rispondere a questo atto di aggressione, il Kenya esorta Israele a mostrare la massima moderazione, tenendo conto dell'urgente necessità per tutte le parti di allontanarsi dall'orlo del baratro, oltre il quale la ripresa sarà enormemente difficile".
L'ambasciatore di Israele: "Rispetto Crosetto ma Hamas rifiuta la tregua"
"Rispetto assolutamente il ministro della Difesa italiano Crosetto, ascoltiamo sempre quello che i nostri amici hanno da dirci, i loro suggerimenti per migliorare. Ma la preoccupazione per le persone a Gaza deve essere condivisa anche da Hamas, che però si rifiuta di accettare le condizioni per un cessate il fuoco. Finché Hamas continuerà a danneggiare gli israeliani e i palestinesi non ci sarà possibilità di un progresso politico. Perché Hamas non vuole che ci siano progressi politici". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano a Roma Alon Bar in un'intervista a Sky TG24. In precedenza il ministro Crosetto aveva dichiarato che c'è preoccupazione per l'azione israeliana a Gaza.
Scholz: "Anche Israele contribuisca alla de-escalation"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha condannato l'attacco iraniano contro Israele, che -ha detto- "non sarebbe mai dovuto accadere" e ha invitato sia Teheran che il governo di Benjamin Netanyahu a contribuire ad una "allentamento" delle tensioni. "Ribadisco il mio avvertimento: l'Iran non può continuare a gestire la situazione in questo modo. Per questo è importante che venga fatto tutto il possibile per ottenere una de-escalation sul terreno", ha detto incontrando la stampa tedesca nella citta' cinese. Scholz ha fatto riferimento alla videoconferenza tenutasi con gli altri capi di Stato e di governo del G7 e ha affermato che esiste una grande "unità" e che tutti condividono una "valutazione molto simile". Interrogato su una possibile ritorsione israeliana, il cancelliere tedesco ha affermato che il modo in cui Israele è riuscito a respingere l'attacco iraniano con la cooperazione di partner regionali e internazionali e' stato "molto impressionante". "Rappresenta una grande prestazione da parte dell'esercito e della difesa aerea israeliana. E' un successo che non dovrebbe essere sprecato. Da qui il nostro consiglio (a Israele) di contribuire essi stessi alla riduzione dell'escalation" e di non reagire in risposta
all'attacco.
Cremlino: "Moderazione, escalation non giova a nessuno"
Dopo l'attacco dell'Iran a Israele, il Cremlino ha invitato tutti i Paesi del Medio Oriente alla moderazione e fatto notare che "un'ulteriore escalation non giova a nessuna delle due parti".
Schlein: "Importante la richiesta di de-escalation del G7"
"Ieri c'è stato un incontro del G7" con "la richiesta di de-escalation" che "troviamo importante"."La richiesta al governo è fare tutto il possibile per contribuire ad una cessazione del conflitto e del fuoco".Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein intervistata alla Stampa Estera."Siamo allo scontro su tutto in politica interna ma su questi temi, a partire dalle nostre posizioni, dialoghiamo", ha aggiunto."Il Pd, sin dall'inizio di questa recrudescenza del conflitto, chiede con forza un cessate il fuoco,di liberare gli ostaggi e portare aiuti umanitari. E' importante trovare un terreno di dialogo in politica internazionale".
Ambasciatore Israele: "Iran dietro minacce a ambasciate, anche Roma"
"Ci sono minacce contro le ambasciate israeliane nel mondo, anche in Italia. E abbiamo indizi sul coinvolgimento dell'Iran". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano a Roma, Alon Bar, in un'intervista a Sky TG24, aggiungendo che Israele "condivide le informazioni" con le varie polizie locali. "Siamo preoccupati per i diplomatici e per i cittadini israeliani. E siamo grati alla polizia italiana che fa tutto il possibile per garantire la sicurezza degli israeliani", ha concluso. Nei giorni scorsi l'ambasciata israeliana a Roma era stata chiusa per motivi di sicurezza.