Netanyahu: "Iran aspetti nervosamente nostra risposta". Difese aeree di Teheran in allerta
Israele risponderà all'attacco dell'Iran. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi. Intanto aumentano gli appelli a uno stop immediato delle ostilità. L'Iran avverte: "Se Israele intraprenderà una nuova azione contro l'Iran, dovrà sicuramente affrontare una risposta molto forte". Gli Stati Uniti "non sono coinvolti nell'eventuale risposta" israeliana, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby
Media: 'Israele valuta risposta a Iran ma senza guerra regionale'
Il gabinetto di guerra ha concluso la sua riunione sull'Iran. Secondo la tv Canale 12 sono state discusse "diverse opzioni" ognuna delle quali rappresenta "una risposta dolorosa" all'attacco di Teheran ma senza scatenare "una guerra regionale". Secondo la stessa fonte, l'obiettivo è di scegliere un'opzione che "non sia bloccata dagli Usa". Il gabinetto, secondo i media, tornerà a riunirsi domani.
Onu: aiuti per Gaza restano una priorità
Assicurare a Gaza gli aiuti necessari attuando la risoluzione 2027 dell'Onu resta una priorità, nonostante il contesto geopolitico viva nuove tensioni. Lo ha detto la coordinatrice Onu per gli Affari umanitari e la ricostruzione a Gaza, Sigrid Kach, che ha incontrato oggi al Cairo il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry. L'incontro - ha riferito il portavoce del ministero egiziano Ahmed Abu Zeid - è servito a fare il punto sul meccanismo degli aiuti, come previsto dalla risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu e a coordinare i vari sforzi in corso per farlo funzionare il più rapidamente possibile. Il ministro Shoukry ha colto l'occasione per ribadire la responsabilità giuridica e umanitaria delle parti internazionali nel garantire l'attuazione delle disposizioni della Risoluzione 2027 del Consiglio di Sicurezza e di tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell'Assemblea Generale relative alla situazione di Gaza. "Affrontare seriamente e urgentemente la travolgente crisi umanitaria nella Striscia di Gaza" - ha detto - non può che passare per "un cessate il fuoco immediato e permanente, nonché implementando gli aiuti in modo completo, sicuro e intensivo in tutte le aree di Gaza, rimuovendo gli ostacoli posti da Israele a questo riguardo".
Ben Gvir: 'Non sono più vincolato a coalizione di governo'
Il ministro della Sicurezza nazionale - e leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir ha fatto sapere di non sentirsi più "vincolato dalla disciplina di coalizione" dopo che i partiti religiosi della maggioranza di governo Shas e Torah Unita hanno espresso opposizione a un'espansione della sua autorità. "Nelle ultime ore - ha sostenuto una nota del partito di Ben Gvir, 'Potere ebraico' - i rappresentanti delle fazioni religiose hanno informato il ministro che non permetteranno il trasferimento della Divisione di controllo immobiliare al Ministero della Sicurezza nazionale". Per questo, Ben Gvir ha informato "il presidente della coalizione che da oggi 'Potere ebraico' non è vincolata dalla disciplina della coalizione e fino al trasferimento dell'autorità voterà come ritiene opportuno".
Wsj, risposta Israele possibile già oggi
Israele risponderà presto all'attacco iraniano, forse già oggi. E' quanto scrive il Wall Street Journal, che cita fonti americane e occidentali, che esprimono tuttavia l'auspicio che questo non avvenga, avendo sia Tel Aviv che Teheran rivendicato la vittoria nell'attacco di sabato sera, che gli permette di avere una via d'uscita dall'escalation.
Iran, cargo sequestrato vicino agli Emirati ha infranto la legge
"L'Iran ha sequestrato una nave battente bandiera portoghese sabato perché ha infranto le leggi marittime e non rispondeva alle chiamate da parte dei rispettivi funzionari iraniani". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, in riferimento al sequestro nel fine settimana da parte delle Guardie della rivoluzione del cargo Aries della Msc, nel Golfo di Hormuz, a 80 chilometri dalle coste degli Emirati Arabi Uniti. Il percorso della nave commerciale è stato deviato verso acque territoriali iraniane, ha aggiunto Kanani. "Non c'è dubbio che la nave sia legata al regime sionista", ha detto il funzionario della Repubblica islamica, come riporta Irna.
Usa confermano, Houthi hanno lanciato missile balistico prima di attacco Iran
Il Comando militare Centrale degli Stati Uniti ha confermato che i ribelli Houthi dello Yemen hanno lanciato un missile balistico nel Golfo di Aden sabato pomeriggio, poco prima dell'inizio dell'attacco dell'Iran contro Israele. Il lancio è avvenuto intorno alle 19:00 (ora locale di Sana'a). "Non ci sono stati feriti o danni su navi Usa o della coalizione o commerciali", ha dichiarato il Centcom in una breve dichiarazione pubblicata sul social network X. Le forze Usa avevano il giorno prima distrutto quattro droni lanciati da zone dello Yemen controllate dagli Houthi.
Netanyahu convoca leader opposizione per riunione su sicurezza
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha convocato i leader dell'opposizione per un aggiornamento sulle condizioni di sicurezza del Paese. Lo riporta la stampa locale, precisando che la riunione si terrà nella Kirya, dove si trova il quartier generale delle Forze di difesa israeliane a Tel Aviv.
Il Messico suggerisce ai connazionali di lasciare Israele
Il ministero degli Esteri messicano ha sconsigliato ai connazionali di effettuare viaggi non essenziali in Medio Oriente, soprattutto in Israele e in Iran, "poiché le azioni di assistenza e protezione consolare potrebbero essere seriamente compromesse a causa dell'escalation delle tensioni in questi Paesi". Il governo ha poi suggerito ai messicani in Israele di programmare l'uscita dal Paese "nel minor tempo possibile" e di mantenersi informati attraverso le autorità locali sulle vie di evacuazione più sicure e sui rifugi più vicini ai loro domicili.
Ambasciatore Iran in Spagna: "Se Israele reagisse nostra risposta sarà più dura"
La risposta dell'Iran sarà "più dura" in caso di rappresaglia israeliana all'attacco sferrato contro lo Stato ebraico nella notte tra sabato e domenica. Lo ha dichiarato l'ambasciatore iraniano in Spagna, Reza Zabib, confermando in una conferenza stampa che considera l'operazione "finita".
L'ambasciatore ha quindi esortato l'Unione europea a riflettere se sostenere il diritto internazionale o "una situazione caotica" prima di applicare eventuali sanzioni a Teheran per i suoi attacchi contro Israele. Secondo Zabib, infatti, "molti" Paesi europei "hanno evitato di condannare anche a parole" il raid contro il consolato iraniano a Damasco e "ora potrebbero voler imporre sanzioni".
"Viviamo sotto sanzioni da 45 anni", ha ricordato Zabib, che ha sottolineato che ciò non ha causato "problemi" alla Repubblica islamica, aggiungendo che l'Iran "si aspetta che i Paesi che sostengono il diritto internazionale reagiscano di conseguenza e pubblicamente". L'ambasciatore iraniano, che ha descritto Israele come "un'entità canaglia", ha sostenuto che, senza un attacco come quello di sabato, "nessuno potrebbe escludere che non ci siano più attacchi contro le strutture diplomatiche". In questo modo, ha concluso, le autorità iraniane hanno finora adottato la linea del "contenimento strategico" di fronte alle azioni di Israele, anche se dopo "l'ultima aggressione del regime sionista" Teheran è passata alla "deterrenza attiva".
Di Maio, 'Ue ha credibilità per chiedere moderazione a Israele'
"Gli Stati membri dell'Ue sono stati chiari nel condannare un attacco completamente sproporzionato. Il fatto che tutti insieme abbiamo difeso Israele quella notte ci permette di avere la credibilità per rivolgere a Israele un appello alla moderazione rispetto alla risposta. Lo abbiamo visto con il presidente degli Usa che va a Tel Aviv nei giorni successivi al 7 ottobre e dice 'non fate gli stessi nostri errori dopo l'11 settembre". Lo ha detto l'inviato dell'Ue per il Golfo, Luigi Di Maio, a 'L'aria che tira'. "Credo che l'Ue abbia la forza per rivolgere un appello a Israele per evitare una escalation. Domani ci sarà una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell'Ue e la settimana prossima a Lussemburgo è previsto un incontro tra i ministri degli Esteri dell'Ue e i ministri dei Paesi arabi del Consiglio di Cooperazione del Golfo", ha sottolineato Di Maio spiegando che "nelle prossime settimane saranno sempre più fondamentali i rapporti tra l'Ue e i Paesi moderati del Medio oriente per cercare di raggiungere un cessate il fuoco sostenibile a Gaza e ed evitare una escalation, per esempio in Libano".
Cresce il pressing di Israele sul Brasile, 'condanni l'Iran'
Cresce il pressing sul governo brasiliano affinché condanni apertamente l'attacco compiuto sabato dall'Iran contro Israele: in un'intervista alla radio Cbn, l'ambasciatore israeliano in Brasile, Daniel Zonshine, ha affermato di aspettarsi che l'esecutivo del presidente Luiz Inacio Lula da Silva sia "più chiaro" nella sua presa di posizione ufficiale. Secondo lui, la nota emessa dal ministero degli Esteri "non è stata una condanna" vera e propria. Ieri anche l'Istituto Brasile-Israele, la principale rappresentanza della comunità israeliana nel Paese sudamericano, aveva criticato la generica "preoccupazione" espressa da Brasilia sull'aggravarsi del conflitto in Medio Oriente. Le relazioni diplomatiche tra Israele e Brasile sono entrate in crisi dopo alcune dichiarazioni di Lula, che ha paragonato all'Olocausto le azioni dello Stato ebraico nella Striscia di Gaza.
Lapid, 'Gantz ci aiuti a far cadere governo Netanyahu, potrebbe essere nuovo premier'
"Il modo per avere influenza è aiutarci a far cadere questo governo". E' questo l'appello che il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha rivolto a Benny Gantz, l'ex capo dello Stato Maggiore e ministro della Difesa, che dopo gli attacchi del 7 ottobre ha accettato di entrate nel governo di emergenza nazionale di Benjamin Netanyahu.
"Formeremo un nuovo governo e questo governo avrà molta più influenza, Benny Gantz potrebbe essere primo ministro e non c'è cittadino che non sarebbe contento di avere Gadi Eisenkot come ministro della Difesa", ha aggiunto, riporta Times of Israel, Lapid, riferendosi all'altro esponente dell'opposizione, anche lui ex capo dello Stato Maggiore, che ha accettato dopo gli attacchi di Hamas di sostenere il governo di Netanyahu.
Secondo Lapid, l'attule leadership israeliana, influenzata dalle componenti di estrema destra del governo, ignorano le posizioni di Gantz e Eisenkot e così loro aiutando ad far cadere il governo, potrebbero "veramente avere un impatto positivo, sostanziale e profondo sul destino del nostro Paese".
Macron, 'intercettati missili da nostra base in Giordania'
La Francia ha "intercettato" dalla Giordania missili e droni iraniani lanciati contro Israele nella notte fra sabato e domenica. E' quanto ha confermato a BFM TV il presidente Emmanuel Macron. "Noi - ha detto - abbiamo una base aerea in Giordania. Lo spazio aereo giordano è stato violato da questi lanci. Abbiamo fatto decollare i nostri aerei e abbiamo intercettato quello che dovevamo intercettare".
L'Argentina chiude 4 ambasciate in Medio Oriente per sicurezza
Il governo argentino ha ordinato la chiusura di quattro sue ambasciate all'estero in risposta all'allarme di sicurezza globale innescato dall'attacco dell'Iran a Israele. Si tratta delle sedi diplomatiche in Israele, Iran, Siria e Libano. Secondo le autorità, si tratta di una misura temporanea per motivi di sicurezza che è stata già comunicata con una circolare dal ministero degli Esteri e che sarà in vigore fino a quando il presidente Javier Milei definirà i prossimi passi da seguire nell'ambito dell'escalation del conflitto in Medio Oriente.
Mosca fa appello alla moderazione in Medio Oriente
Il Cremlino fa appello alla moderazione in Medio Oriente dopo l'attacco dell'Iran a Israele. "Siamo molto preoccupati per l'escalation della tensione e chiediamo moderazione a tutti i Paesi della regione", ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass. "Chiediamo di risolvere le differenze esclusivamente tramite la strada politica e diplomatica", ha aggiunto.
Sunak respinge versione Iran, 'nessun avvertimento 72 ore prima attacco'
Il Premier britannico Rishi Sunak respinge la dichiarazione dell'Iran secondo cui aveva dato un preavviso di 72 ore prima dell'inizio dell'attacco contro Israele. Era stato ieri il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian a dire che l'Iran aveva dato ai Paesi vicini e agli alleati degli Usa 72 ore di tempo. "Respingiamo questa formulazione", ha dichiarato un portavoce di Downing Street, ribadendo "la condanna nei termini più fermi dell'attacco diretto a Israele".
Hezbollah, 'colpiti soldati israeliani entrati in Libano'
Nel rivendicare l'esplosione che stamani ha ferito dei soldati israeliani, Hezbollah ha spiegato di aver preso di mira militari che avevano "varcato il confine" con il Libano. Secondo il movimento armato libanese filo-iraniano, questa operazione avrebbe causato morti e feriti tra i soldati israeliani. "Dopo aver osservato il movimento delle truppe nemiche, la resistenza islamica (Hezbollah) ha piazzato esplosivi nel settore di Tell Ismail, all'interno del territorio libanese, vicino al confine con la Palestina occupata", si legge nel comunicato. "Questi esplosivi sono stati fatti esplodere quando un gruppo della brigata Golani ha attraversato il confine", si legge. È la prima volta da ottobre scorso che Hezbollah rivendica un'operazione del genere utilizzando esplosivi piazzati lungo la linea di demarcazione tra i due Paesi. Secondo media panarabi, quattro soldati sono rimasti feriti nell'esplosione di una mina mentre si trovavano a bordo del loro veicolo vicino al confine.
Berlino convoca ambasciatore iraniano
La Germania convoca oggi l'ambasciatore iraniano, all'indomani di un'analoga convocazione fatta a Teheran per l'ambasciatore tedesco, francese e britannico per la loro risposta all'attacco missilistico e con droni contro Israele.
"L'ambasciatore iraniano è stato convocato al ministero degli Esteri questa mattina e il colloquio è in corso", ha dichiarato il portavoce del ministero nel corso del suo briefing.
Madrid, 'per evitare escalation urgente riconoscere Palestina'
Il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ha valutato positivamente che, dopo l'attacco di sabato dell'Iran a Israele, i due Paesi "non abbiano avuto un'attitudine aggressiva". "Ma siamo molto lontani da quello che reclamano la Spagna e gli alleati", ha osservato Albares in un'intervista a Tve. Nei prossimi giorni sia la Spagna che le altre potenze saranno "molto attenti alla situazione che è incalzante e grave, e a fare il possibile per evitare un'escalation", ha detto il capo della diplomazia spagnola. "Ma tutti sappiamo qual è la soluzione del conflitto nella regione", ha aggiunto. "Sta nel cessate il fuoco a Gaza e nella pace e stabilità in tutto il Medio Oriente, che passa per il riconoscimento dello Stato palestinese e la soluzione dei due Stati", ha segnalato.
Iran alla Germania, fermate Israele a Gaza invece di condannarci
"Invece di condannare le azioni legittime dell'Iran, gli sforzi della Germania dovrebbero essere concentrati su come fermare la guerra a Gaza e come stabilire pace e sicurezza dal Mediterraneo al Mar Rosso". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, durante una telefonata con l'omologa tedesca, Annalena Baerbock. Il capo della diplomazia di Teheran ha definito "preciso" e "minimo" l'attacco dell'Iran contro Israele tra sabato e domenica, in ritorsione per il raid contro l'ambasciata iraniana a Damasco dove sono stati uccisi sette membri delle Guardie della rivoluzione. "Se il regime di Israele vuole continuare con le sue mosse avventuriste, la ritorsione sarà veloce e su larga scala", ha ribadito Amirabdollahian, condannando il sostegno di Berlino allo Stato ebraico. "I nostri sforzi congiunti dovrebbero essere concentrati su come impedire un'escalation delle tensioni", ha detto Baercok ad Amirabdollahian, secondo quanto riporta Mehr.