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Guerra Mo, Hamas: studiamo la proposta di una tregua di sei settimane

©Ansa

Una fonte di Hamas ha affermato che il gruppo sta studiando la proposta per un cessate il fuoco a Gaza. Secondo la fonte vicina ai negoziati, l'accordo vedrebbe una tregua di sei settimane e la liberazione di donne e bambini israeliani in ostaggio in cambio di un massimo di 900 prigionieri palestinesi. Stamattina papa Francesco ha ricevuto in Vaticano i familiari di 5 ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Ben Gvir: "Senza azione a Rafah, Netanyahu non più premier"

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Egitto ottimista su negoziato, chiede "più flessibilità"

I negoziati al Cairo tra Israele e Hamas si sono svolti "in un'atmosfera positiva": lo ha riferito una fonte egiziana all'emittente saudita Al-Sharq. La fonte ha però invitato a una maggiore elasticità: "Ci aspettiamo -ha detto- una maggiore flessibilità da parte delle parti". 

Edith Bruck, Netanyahu ha attizzato l'odio antisemita

"Netanyahu è il responsabile di una reazione enorme, ingiusta, così inappropriata da aver provocato uno tsunami contro gli ebrei, attizzando il fuoco di un antisemitismo che non aveva bisogno di prove per alzare alte le sue fiamme". Lo spiega Edith Bruck, scrittrice e poetessa in un'intervista a Il Fatto Quotidiano in cui parla del conflitto tra Israele e Hamas. "Bastava una scintilla per restaurare un sentimento antiebraico oramai radicato nei meandri di una storia manipolata e bugiarda. Netanyahu ha preparato un falò contro chi pensa che gli ebrei non abbiano diritto ad esistere - prosegue -. Penso che il governo non esprima la volontà del popolo. Non più, non adesso". La scrittrice contesta l'uso della parola genocidio per descrivere quello che avviene a Gaza. "Il genocidio è un'altra cosa. Quella di Gaza è l'esito di una terribile, abnorme risposta militare - conclude -. Trentaduemila morti, migliaia di bambini innocenti. Vivo l'angoscia di queste esistenze che si spengono". 

Iran, Usa non possono sottrarsi a responsabilità sostegno Israele

"L'Iran ha inviato un messaggio alla Casa Bianca attraverso la sua sezione d'interesse presso l'Ambasciata svizzera, affermando che gli Stati Uniti non possono sottrarsi alla loro responsabilità per il sostegno ai crimini del regime sionista": lo ha detto ieri sera il ministro degli Esteri, Hossein Amirabdollahian, in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri dell'Oman, Sayyid Badr Albusaidi, a Muscat. Amirabdollahian ha sottolineato che Teheran e Muscat si impegneranno per trovare soluzioni alle tensioni regionali, inclusa la crisi di Gaza, e ha invitato i Paesi islamici ad adottare misure forti e collettive per fermare gli attacchi israeliani. Secondo i media dell'Oman, Albusaidi ha affermato che il suo Paese sostiene gli sforzi per ridurre l'escalation nella regione, affrontare varie questioni e conflitti e far prevalere la voce della saggezza. 

Ministro Esteri Iran a Damasco dopo raid Israele su consolato

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha lasciato Muscat, in Oman, per recarsi a Damasco, in Siria, in visita ufficiale. Lo riporta l'agenzia di stampa Tasnim. La sua visita arriva una settimana dopo il raid aereo attribuito a Israele contro il consolato di Teheran a Damasco nel quale sono rimasti uccisi due importanti generali dei Pasdaran.

Hamas, da inizio guerra 33.137 morti a Gaza

Il ministero della sanità della Striscia di Gaza gestita da Hamas ha aggiornato il bilancio delle vittime della guerra: i morti sono 33.137, di cui 46 nelle ultime 24 ore, e i feriti 75.815. 

Tre morti in raid Israele in Libano, ucciso comandante Hezbollah

Tre persone sono state uccise in un raid aereo israeliano condotto nel sud del Libano. Lo riferiscono due fonti della sicurezza citate dall'emittente al-Arabiya, secondo le quali tra i tre morti si conta anche un comandante sul campo della forza di elite di Hezbollah, al-Radwan. Il raid aereo ha colpito il villaggio di Al Sultanya.

Israele, pronti a collaborare a indagine indipendente su raid Wck

Le autorità israeliane si sono dette disponibili a collaborare con una inchiesta esterna e indipendente sui raid aerei che hanno colpito un convoglio dell'ong World Central Kitchen (Wck) causando la morte di sette operatori umanitari. Lo riporta l'emittente televisiva Kan.

Fonti Israele: "Nessun accordo ancora all'orizzonte"

Israele minimizza le aspettative di un accordo con Hamas dopo che fonti egiziane hanno parlato di progressi nei negoziati al Cairo. "Non vediamo ancora nessun accordo all'orizzonte - ha detto una fonte israeliana a Ynet - La distanza tra le parti è ancora grande".

Gaza, media Israele: ai negoziati del Cairo l'accordo è vicino

"Questa volta è diverso, erano mesi che non eravamo così vicini a un accordo", afferma una fonte dell'emittente israeliana Channel 12 in merito ai negoziati del Cairo tra Israele e Hamas sulla Striscia di Gaza. Poco prima una fonte egiziana aveva rivelato che i colloqui hanno registrato "grandi progressi" e che le trattative continueranno nelle prossime 48 ore. 

Australia nomina perito per uccisione operatori a Gaza

L'Australia ha incaricato un ex comandante militare di investigare sull'uccisione dei sette operatori umanitari nella Striscia di Gaza a opera delle forze armate israeliane. Nel raid, che ha già portato al licenziamento di due ufficiali israeliani, è morto anche il cittadino australiano Lalzawmi "Zomi" Frankcom che faceva parte dello staff di volontari di World Central Kitchen. La ministra degli Esteri australiana Penny Wong ha rivolto una dura critica a Israele e ha nominato un consigliere speciale per la valutazione del caso nella persona del comandante in pensione Mark Binskin, che si aggregherà all'indagine in corso. "L'Australia ha chiarito al governo israeliano le nostre aspettative e la fiducia che il nostro impegno sarà assecondato", ha detto Wong, aggiungendo l'auspicio che siano chiarite fino in fondo le responsabilita' del caso. 

Gaza, delegazione Hamas a Cairo incontra capo 007 egiziani Kamel

Hamas afferma che la sua delegazione arrivata al Cairo per i negoziati sulla Striscia di Gaza si è incontrata ieri sera con il direttore generale dell'intelligence egiziana Abbas Kamel. In un comunicato citato dai media locali, il movimento islamista palestinese ha ribadito le sue richieste: la completa cessazione dell'aggressione da parte delle forze israeliane, il ritiro di queste dalla Striscia, il libero ritorno degli sfollati dell'enclave palestinese alle loro aree e luoghi di residenza, soccorsi per i palestinesi e inizio della ricostruzione, un accordo per il rilascio dei prigionieri palestinesi in cambio degli ostaggi israeliani.

Media egiziani, progressi significativi negoziati Gaza

I negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas hanno registrato "progressi significativi". Lo riporta Al-Qahera News, di orientamento filogovernativo egiziano, citando una fonte dei servizi di sicurezza del Cairo. Le delegazioni del Qatar e di Hamas sono ripartite dalla capitale egiziana e vi ritorneranno entro un paio di giorni per finalizzare i termini dell'accordo, spiega Al-Qahera News. Anche le delegazioni americana e israeliana lasceranno Il Cairo nelle prossime ore

Gaza, media: 7 morti in raid Israele su campo profughi Shujaiya

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno sette persone sono morte e diverse altre rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stamattina ha colpito il campo profughi di Shujaiya, nel centro della Striscia di Gaza. Altre sei persone erano rimaste uccise ieri sera in un raid a sud del campo di Nuseirat, sempre secondo la Wafa. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 33.175 morti e circa 75.886 feriti, rende noto il Ministero della Sanità locale gestito da Hamas

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