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Medioriente, Israele: ritiro truppe dal sud di Gaza per preparare attacco a Rafah

©Getty

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ritirato tutte le truppe di terra combattenti dal sud della Striscia, dopo circa 4 mesi di forti combattimenti. "Non è Israele a impedire un accordo ma Hamas", ha detto il premier israeliano. A sei mesi dall'inizio della guerra, centomila persone sono scese in piazza a Tel Aviv per chiedere la liberazione degli ostaggi e le elezioni anticipate. Alla Farnesina unione tra Katz e Tajani per Food for Gaza

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Netanyahu, Israele a un passo dalla vittoria a Gaza

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele è a un passo dalla vittoria nella guerra di Gaza e ha promesso che non ci sarà alcun cessate il fuoco finché Hamas non avrà liberato tutti gli ostaggi. "Siamo a un passo dalla vittoria. Ma il prezzo che abbiamo pagato e' doloroso e straziante", ha detto in un discorso in occasione dei sei mesi di guerra scoppiata il 7 ottobre. "Non ci sarà un cessate il fuoco senza il ritorno degli ostaggi. Semplicemente non accadra'", ha aggiunto.


Netanyahu: nessun cessate il fuoco senza rilascio ostaggi

"Ho detto chiaramente alla comunità internazionale: non ci sarà cessate il fuoco senza il ritorno degli ostaggi". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella riunione d governo. "Questa - ha aggiunto - è la politica del governo israeliano e accolgo con favore il fatto che l'amministrazione Biden abbia chiarito l'altro giorno che questa è anche la sua posizione". "Vorrei chiarire ancora una cosa: non è Israele a impedire un accordo ma Hamas. Le sue richieste estreme hanno lo scopo di porre fine alla guerra e lasciare intatta" la fazione islamica, ha aggiunto. 

Hamas, '33.175 morti a Gaza dal 7 ottobre'

Sono 33.175 i palestinesi che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza dall'inizio della rappresaglia israeliana per l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza a sei mesi esatti dall'inizio della rappresaglia. Nelle ultime 24 ore 38 palestinesi sono stati uccisi e altri 71 feriti.

Mo: lanciati 5 razzi da sud Gaza verso Israele, in azione Iron Dome

Cinque razzi sono stati lanciati verso Israele dalla Striscia di Gaza. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, precisando che il sistema Iron Dome ne ha intercettati alcuni. I razzi, sottolinea l'emittente, sono partiti dalla zona di Khan Yunis, nel sud dell'enclave, da dove nella notte sono state ritirate le truppe israeliane

Mo: consigliere Khamenei minaccia Israele, 'nessuna ambasciata è al sicuro'

"Nessuna delle ambasciate del regime sionista è più al sicuro". Lo ha dichiarato Seyyed Yahya Safavi, consigliere della Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, minacciando nuovamente Israele di ritorsioni per il raid contro il consolato iraniano a Damasco. Venerdì lo Stato ebraico ha chiuso una trentina delle sue ambasciate nel mondo, tra cui quella di Roma, per il timore di rappresaglie.

"Il fronte della resistenza determinerà il destino di questa regione sotto la guida dell'Iran", ha aggiunto il consigliere di Khamenei, secondo quanto riporta l'agenzia Tasnim. "Ovviamente - ha sottolineato - tutti i crimini che accadono nella regione si stanno verificando con il sostegno dell'America e nel silenzio di alcuni Paesi arabi".-

Israele, 'soldatessa ferita in un attacco in Cisgiordania'

E' una soldatessa israeliana di 19 anni la persona ferita in modo grave in un attacco a colpi d'arma da fuoco lunga la strada 55 in Cisgiordania all'altezza di due villaggi palestinesi. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui "il terrorista è arrivato in auto allo svincolo di Nabi Ilyas, ha lasciato il veicolo ed ha aperto il fuoco verso una serie di mezzi che erano nell'area". "Come risultato della sparatoria - ha aggiunto - la soldatessa è stata gravemente ferito e portata in ospedale". L'altro ferito - ha spiegato ancora - è un civile le cui condizioni non sono gravi. L'esercito ha circondato l'area di Nabi Ilyas in caccia dell'autore dell'attacco. 

Iran, 'nessuna ambasciata di Israele è più sicura'

Un alto funzionario iraniano Yahya Rahim Safavi ha dichiarato che nessuna delle ambasciate israeliane nel mondo è più sicura, come riferisce l'agenzia di stampa Tasnim citata dalla Reuters sul suo sito. Il funzionario, un consigliere della guida suprema Yahya Rahim Safavi, ha parlato in seguito all'attacco attribuito a Israele al consolato iraniano a Damasco del primo aprile. Per il quale Teheran ha minacciato ritorsioni. Nei giorni scorsi Israele ha chiuso 30 ambasciate, compresa quella a Roma. 

Papa: su Medioriente e Ucraina avere la forza di negoziare

Papa Francesco, dopo il Regina Coeli dal balcone di piazza San Pietro, ha rivolto nuovamente un appello alla pace e ha chiesto che "lo spirito del Signore illumini e sostenga quanti lavorano per diminuire la tensione e favorire i gesti che rendano possibili i negoziati. Il Signore dia ai leader la capacita' di fermarsi un po' per trattare e per negoziare". "Non venga meno -ha insistito il Pontefice- la nostra preghiera per la pace. Pace giusta e duratura per la martoriata Ucraina, Palestina e Israele". 

Medioriente, Tajani: serve soluzione per civili palestinesi e ostaggi

"Siamo lavorando" all'ooperazione "Food for Gaza". "Ci sono state diverse riunioni e oggi chiederò al ministro degli Esteri di Israele di aiutare questa operazione che stiamo concretizzando e per la quale investiremo 20 milioni di euro". Antonio Tajani, ministro degli Esteri, lo ha detto a margine della presentazione della nuova segreteria di Forza Italia per aiutare la popolazione civile palestinese, c'e' una situazione gravissima che nessuno vuole che prosegua. Poi serve il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi israeliani", ha aggiunto. L'apertura del valico a nord, ha insistito, è positiva "come tutto quello che serve ad aiutare i civili. Mi auguro che con il confronto delle parti e con il sostegno degli Stati uniti, dell'Egitto e con il nostro appoggio si possa arrivare a un cessate il fuoco. 

Medioriente, Israele: soldatessa ferita in un attacco in Cisgiordania

E' una soldatessa israeliana di 19 anni la persona ferita in modo grave in un attacco a colpi d'arma da fuoco lunga la strada 55 in Cisgiordania all'altezza di due villaggi palestinesi. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui "il terrorista è arrivato in auto allo svincolo di Nabi Ilyas, ha lasciato il veicolo ed ha aperto il fuoco verso una serie di mezzi che erano nell'area". "Come risultato della sparatoria - ha aggiunto - la soldatessa è stata gravemente ferito e portata in ospedale". L'altro ferito - ha spiegato ancora - è un civile le cui condizioni non sono gravi. L'esercito ha circondato l'area di Nabi Ilyas in caccia dell'autore dell'attacco. 

Israele ha ritirato tutte le truppe di terra da Gaza sud

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ritirato tutte le truppe di terra combattenti dal sud della Striscia, dopo circa 4 mesi di forti combattimenti. Lo hanno riferito i media spiegando che solo la Brigata Nahal è rimasta sul posto con il compito di tenere in sicurezza il cosiddetto 'Corridoio Netzarim' che attraversa la Striscia, lungo la costa dal confine nord, nei pressi del kibbutz Beeri, fino al sud.

Gallant: "Pronta risposta per qualsiasi scenario con l'Iran"

"L'apparato della Difesa ha completato i preparativi di risposta in caso di  qualsiasi scenario che si possa sviluppare con l'Iran". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant dopo tutte le valutazioni della situazione in atto. 

Medioriente, Gallant: pronta risposta per qualsiasi scenario con l'Iran

"L'apparato della Difesa ha completato i preparativi di risposta in caso di  qualsiasi scenario che si possa sviluppare con l'Iran". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant dopo tutte le valutazioni della situazione in  atto. 

Sei mesi da attacco Hamas,Israele pubblica nuovi dati guerra

L'esercito israeliano ha diffuso nuovi dati relativi alle operazioni compiute a Gaza e in Libano, dopo il 7 ottobre. Dal giorno del sanguinoso attacco di Hamas, sono rimasti uccisi un totale di 604 tra soldati, riservisti e agenti di sicurezza; e altri 3.193 sono stati feriti. I soldati morti durante l'offensiva a Gaza sono stati 260, 41 dei quali uccisi dal fuoco amico.


Spari contro bus in Cisgiordania, feriti 2 israeliani

Sospetto attacco contro un bus con a bordo israeliani in Cisgiordania, tra le località palestinesi di Azzun e Nabi Ilyas. Secondo quanto riporta il Times of Israel, due israeliani sono rimasti feriti. Uno si trovava a bordo del bus colpito dagli spari, il secondo in un'auto. La dinamica del presunto attacco non è ancora chiara e sul posto si trova un'equipe di medici.

Guterres a 6 mesi da strage Hamas: "Niente può giustificare orrore"

"Il 7 ottobre è un giorno di dolore per Israele e per il mondo. Niente può giustificare l'orrore scatenato da Hamas. Condanno ancora una volta l'uso della violenza sessuale, della tortura e del rapimento di civili e chiedo il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi". Così sul social X il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, a sei mesi esatti di distanza dalla strage di Hamas.

Katz partito per Roma, vedrà Tajani, Crosetto e Piantedosi

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz è partito questa mattina per Roma per una visita diplomatica. Con lui - ha fatto sapere il ministero - famiglie degli ostaggi. Katz incontrerà il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell'Interno Matteo Piantadosi e i vertici della Comunità ebraica in Italia. "Gli incontri - ha aggiunto il ministero - si concentreranno sugli sforzi per il rilascio degli ostaggi e preservare la legittimità internazionale per la continuazione della guerra a Gaza". 

Israele, "morti 4 soldati a Gaza sud, bilancio ora a 260"

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di 4 soldati in combattimento a Gaza, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, aggiungendo che "uomini armati usciti da un tunnel in un edificio distrutto hanno aperto il fuoco contro le truppe di pattuglia lungo la rotta logistica dell'Idf a Khan Yunis". Si tratta di Ido Baruch (21 anni), Amitai Even Shoshan (20), Ilai Zair (20) e Reef Harush (20). Il bilancio dei soldati uccisi dall'inizio dell'operazione di terra a Gaza sale ora a 260. 

Keret: "Israele come un bus guidato da un irresponsabile"

"La preoccupazione è generale: Israele è su un autobus che viaggia da mesi con un autista irresponsabile. I soldati siedono in posti più rischiosi di altri: ma in pericolo c'è l'intero autobus. Chi guida l'autobus sta usando i soldati e i loro sacrifici per condurre l'autobus in un posto più sicuro? A me non pare". Così a Repubblica lo scrittore israeliano Etgar Keret. "Andrò alle manifestazioni per chiedere le dimissioni del governo - aggiunge - Accanto a me ci saranno familiari degli ostaggi e riservisti appena tornati da Gaza. Facce diverse della società. Fra di noi c'è solidarietà, la stessa che c'è fra le diverse anime della società che in questo momento combattono in prima linea. Ma io so l'unità è solo di facciata: perché dietro c'è un vulcano di divisioni. C'è gente che parla di ricostruire insediamenti a Gaza, gente che è felice guardando la morte e la distruzione. Non ho mai pensato che potessero essere le minacce esterne a mettere a rischio Israele: né Hamas, né Hezbollah, né l'Iran. Ma il fanatismo e le divisioni".

Katz parte per Roma con famigliari ostaggi, vedrà Tajani

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz è partito alla volta di Roma con i parenti degli ostaggi. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri a Tel Aviv. Il capo della diplomazia israeliana avrà incontri con le autorità italiane, tra cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il vicepremier Matteo Salvini, e vedrà anche i capi della comunità ebraica. 

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