Medioriente, Israele: ritiro truppe dal sud di Gaza per preparare attacco a Rafah

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L'esercito israeliano ha annunciato di aver ritirato tutte le truppe di terra combattenti dal sud della Striscia, dopo circa 4 mesi di forti combattimenti. "Non è Israele a impedire un accordo ma Hamas", ha detto il premier israeliano. A sei mesi dall'inizio della guerra, centomila persone sono scese in piazza a Tel Aviv per chiedere la liberazione degli ostaggi e le elezioni anticipate. Alla Farnesina unione tra Katz e Tajani per Food for Gaza

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Artificieri israeliani neutralizzano grosso ordigno esplosivo in Cisgiordania

Gli artificieri israeliani hanno neutralizzato un grosso ordigno esplosivo che si trovava nel veicolo di un terrorista che ha compiuto un attacco sulla Route 55 in Cisgiordania, che ha ferito gravemente una soldatessa di 19 anni e ha lasciato un uomo lievemente ferito. L'uomo risulta essere al momento ricercato. Lo riporta Ynet News.

Tajani, a Katz ribadito che noi contrari ad attacco Rafah

"Ho ribadito al ministro" israeliano Israel Katz "la posizione italiana di un cessate il fuoco e di sospendere la decisione di attaccare Rafah ma allo stesso tempo gli ho ribadito che l'Italia chiede l'immediata liberazione degli ostaggi israeliani che sono nelle mani di Hamas, cosa che ho ribadito anche ai familiari degli ostaggi che ho incontrato con una particolare attenzione alle donne". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo aver incontrato l'omologo israeliano Katz. "Noi non siamo assolutamente favorevoli all'attacco a Rafah ma allo stesso tempo siamo per la liberazione immediata degli ostaggi senza condizioni".

Bilaterale Tajani-Katz, in corso riunione Food for Gaza

E' iniziata alla Farnesina la riunione operativa sull'iniziativa Food for Gaza presieduta dal ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, alla presenza del ministro israeliano, Israel Katz. Lo rende noto la Farnesina. La riunione operativa è stata preceduta da un incontro bilaterale tra Tajani e Katz. Alla riunione partecipano anche la vicedirettrice della Fao, Beth Bechdol, il vicedirettore esecutivo del Programma alimentare mondiale, Carl Skau, il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il presidente della Croce rossa italiana, Rosario Velastro, anche in rappresentanza della Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna

rossa. Le agenzie internazionali e il ministero degli Esteri

italiano stanno illustrando al ministro israeliano le loro valutazioni sulla drammatica situazione a Gaza e sulle

necessità della popolazione civile, elencando le richieste dei passi necessari a far entrare immediatamente materiali a Gaza e garantendo al tempo stesso la sicurezza degli operatori internazionali.

Rabbino capo di Milano, 'il 7 ottobre è stato dimenticato'

"È un dovere ricordare perché c'è stato un inizio di grande solidarietà dopo gli attacchi del 7 ottobre e dopo col tempo le cose sono state dimenticate. Soprattutto è importante ricordare dopo che abbiamo assistito a un'ondata di antisemitismo. Sentiamo molto questo problema". Così Alfonso Arbib, rabbino capo della Comunità Ebraica di Milano, prima di un evento a 6 mesi dal 7 ottobre alla Sinagoga di via della Guastalla. "E poi l'altro elemento che si ricorda poco è che ci sono ancora 130 persone che sono state rapite e stanno ancora subendo delle violenze e non sono state liberate. Chiediamo che queste persone - ha concluso - siano liberate senza condizioni immediatamente e credo che questa debba essere la richiesta di tutti.

Jarach, il popolo israeliano vuole raggiungere la pace

"Sono di parte ma sono convinto fermamente che la volontà del popolo israeliano è quello di raggiungere la pace e tornare, anzi, arrivare finalmente a una vita di sicurezza e in pace per tutti gli abitanti della zona". Così il presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach prima di un evento alla Sinagoga di Milano. "Sappiamo tutti che il governo Netanyahu non sia un governo di larga maggioranza, per cui in situazioni di poco equilibrio la popolazione inizia a dare segni ancora più forti di non consenso" ha aggiunto Jarach replicando a chi chiedeva delle proteste contro il governo.   "Io sono convinto che la lotta armata sia sempre perdente e non può mai essere la soluzione perché non crea le premesse per la vita futura, di distensione di pace. Sono ancora non ottimista - ha concluso - ma penso che si stiano facendo degli sforzi molto seri per riuscire a sbloccare la situazione. Sono un po' preoccupato da certe interferenze di Emirati, Egitto e Usa. Anche in buona fede, difficilmente ciascuno riesce a fare qualcosa che porti veramente a uno sblocco".


Usa, 'Biden frustrato con Israele, deve fare di più'

L'amministrazione Biden è sempre più frustrata con la condotta militare di Israele e "questo è stato il messaggio centrale che il presidente ha recapitato al premier Benyamin Netanyahu nella telefonata dei giorni scorsi. Devono fare di più". Lo ha detto il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

Israele andrà al Cairo per colloqui su tregua a Gaza e rilascio ostaggi

Una delegazione israeliana prenderà parte all'ultimo round di negoziati al Cairo volti a raggiungere una tregua nel conflitto di Gaza e un accordo sulla liberazione degli ostaggi. Lo scrive il Guardian riferendosi a un funzionario del governo israeliano, secondo cui Israele era in precedenza indeciso se partecipare, poiché l’evento sarebbe stato “più un teatro politico che un progresso reale”.

Le richieste di Hamas includono un cessate il fuoco permanente, il ritiro delle forze israeliane da Gaza, il ritorno degli sfollati e un “serio” accordo di scambio di prigionieri palestinesi con ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Israele ha affermato, in una precedente tornata di colloqui, che le discussioni sul cessate il fuoco avrebbero vacillato se Hamas non avesse presentato un elenco degli ostaggi.

Universitari musulmani, sospendere lezioni per Ramadan

Sospendere le lezioni in occasione delle due grandi feste musulmane, la fine del Ramadan e per la festa di Eid al-Adha, a giugno: è la richiesta che sta valutando l'Associazione studenti musulmani del Politecnico di Milano alla quale potrebbero aderire anche altre associazioni di studenti musulmane presenti in alcune città italiane, sulla scorta di quanto deciso già quest'anno dall'università per stranieri di Siena che sospenderà la didattica il 10 aprile. "Sarebbe una richiesta sensata - spiega una delle responsabili dell'Associazione studenti musulmani del Politecnico - e se arrivasse anche dagli studenti di altri atenei sarebbe ancora meglio". 

Katz, 'grazie Papa, suo sostegno aiuterà ritorno ostaggi'

"Ringrazio il Papa per aver risposto alla richiesta di incontrare le famiglie dei rapiti per rafforzarle e sostenere il ritorno dei sequestrati a casa. Il sostegno del Papa ha un grande peso morale e pratico, e sono convinto contribuirà al ritorno a casa dei sequestrati". Lo ha affermato in una nota il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, da oggi in visita a Roma, dopo che il Vaticano ha annunciato che Papa Francesco incontrerà domani le famiglie degli ostaggi che accompagnano il capo della diplomazia israeliana nel suo viaggio in Italia. 


Fonte Israele, 'mandato significativo a team negoziale'

Il Gabinetto di guerra ha  conferito "un mandato significativo" alla squadra negoziale israeliana per i negoziati che da stasera ripartono al Cairo per una tregua e il rilascio degli ostaggi. Lo ha detto una fonte israeliana, citata dai media. Della squadra dovrebbero far parte il capo del Mossad David Barnea, quello dello Shin Bet Ronen Bar e il generale Nitzan Alon, responsabile dello sforzo di intelligence per liberare i rapiti. 


Ministro Esteri Iran incontra leader Houthi in Oman

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha incontrato a Muscat il portavoce dei ribelli Hounthi Mohammed Abdel Salam e ha riaffermato il sostegno di Teheran agli attacchi sferrati dagli yemeniti contro le navi nel Mar Rosso. La visita di Amir-Abdollahian in Oman è la prima tappa di un "tour regionale", ha affermato il ministero degli Affari Esteri, senza specificare quali altri paesi saranno visitati. Secondo il quotidiano filogovernativo siriano Al-Watan il ministro si recherà domani a Damasco per una visita ufficiale e, al centro dei colloqui, potrebbero essere le ripercussioni dell'attentato del primo aprile, attribuito a Israele, contro il consolato iraniano a Damasco. A Muscat il capo della diplomazia iraniana "ha descritto gli attacchi americani e britannici contro lo Yemen come una violazione della sovranità e dell'integrità territoriale di questo paese, nel contesto del loro pieno sostegno alla continuazione dei crimini del regime sionista contro la nazione palestinese oppressa e resistente", ha detto il ministero. Due nuove navi sono state intanto prese di mira al largo delle coste dello Yemen, ha annunciato domenica la società di sicurezza britannica Ambrey. 

Il Papa domani incontra 5 famiglie di ostaggi israeliani

Domani mattina, intorno alle 8.30, papa Francesco riceverà in Vaticano i familiari di cinque ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Lo apprende l'ANSA da fonti diplomatiche. I familiari degli ostaggi sono giunti oggi a Roma con il ministro degli Esteri Israel Katz, che, sempre a quanto si apprende, domani incontrerà a sua volta in Vaticano il segretario per i Rapporti con gli Stati mons. Paul Richard Gallagher. L'incontro col Papa è invece riservato ai soli familiari.

Fonti Gaza, migliaia tornano a Khan Yunis dopo ritiro Idf

Migliaia di famiglie palestinesi sfollate da Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, sono sulla via del ritorno in città dopo il ritiro dell'esercito israeliano dalla zona. Lo hanno riferito fonti locali che si trovano a Rafah dove si trovano centinaia di migliaia di sfollati. 

Media, 'possibile tregua temporanea per Eid al-Fitr'

Il quotidiano del Qatar 'Al-Arabi Al-Jadid', ripreso dai media israeliani, ha riferito da fonti egiziane di un possibile cessate il fuoco temporaneo a Gaza per la festa imminente di Eid al-Fitr che chiude il Ramadan. La festa dura tre giorni e comincia la sera di martedì 9 aprile.

Usa, ritiro Israele dal sud di Gaza forse solo per riposo truppe

Il ritiro delle truppe israeliane dal sud di Gaza è probabilmente solo un periodo di "riposo" per le truppe israeliane. Lo afferma la Casa Bianca.

Media, 'prossima settimana possibilità cessate il fuoco temporaneo a Gaza'

Ci sono possibilità di un accordo temporaneo di cessate il fuoco a Gaza durante la festività dell'Eid al-Fitr, che entrerà in vigore martedì e durerà fino a venerdì di questa settimana. Lo scrive il quotidiano del Qatar Alaraby Al-Jadeed riferendosi a fonti egiziane.

Houthi rivendicano 5 attacchi negli ultimi 3 giorni

Il portavoce delle milizie Houthi dell'Iran dello Yemen ha rivendicato in una dichiarazione ai media che il gruppo ha effettuato cinque attacchi negli ultimi tre giorni: un attacco con missili navali contro una nave britannica nel Mar Rosso, un attacco con missili balistici contro due navi israeliane in viaggio verso Israele dall'Oceano Indiano e dal Mar Arabico e raid con droni contro navi da guerra americane nel Mar Rosso. Lo scrive Ynet News.

Familiari di ostaggi israeliani incontrano i media domani a Roma

I familiari di alcuni ostaggi israeliani da sei mesi nelle mani di Hamas a Gaza terranno domani una conferenza stampa a Roma. Lo ha reso noto l'Ambasciata di Israele. Nella delegazione, accompagnata dal ministro degli Esteri Israel Katz, ci sono parenti dei due bambini ancora nella Striscia, Kfir (il più piccolo tra gli ostaggi, ha compiuto un anno in prigionia), il fratellino di 4 anni Ariel, la madre Shiri e il padre Yarden. Nei mesi scorsi, in un video diffuso dai miliziani, Yarden Bibas veniva informato in diretta della morte dei suoi familiari. Sulla circostanza non c'è stata finora alcuna conferma e non si conosce il destino dei due bambini e dei genitori rapiti il 7 ottobre nel kibbutz di Nir Oz. All'incontro con i giornalisti italiani prenderanno parte anche i familiari di Agam Berger, soldatessa di 19 anni, rapita nella base militare di Nahal Oz: di lei i terroristi hanno diffuso un filmato, insieme con altre ragazze, in cui appariva sporca di sangue e terrorizzata. Nessuna notizia invece sembrerebbe essere arrivata ai parenti (anche loro domani a Roma) del soldato 19enne Tamir Nimrodi, portato via da Hamas dalla base del Cogat, di Guy Gilboa Dalal, 22 anni, sequestrato al Festival Supernova, e Omri Miran, 46 anni, rapito a Nir Oz.

Unicef, 'bambini a Gaza hanno bisogno di cessate il fuoco ora'

"La guerra a Gaza ha ucciso oltre 13.000 bambini e ne ha feriti molti di più. In rovina case, scuole e ospedali. Uccisi insegnanti, medici e umanitari. La carestia è imminente. Il livello e la velocità della distruzione sono sconvolgenti. I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco ora". Lo ha scritto su X a direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell. "I due bambini ancora in ostaggio a Gaza, Kfir e Ariel, devono ancora essere rilasciati - aggiunge Russell - Sono passati più di 180 giorni di angoscia per gli ostaggi e le famiglie. I bambini hanno perso i familiari e mancano loro i genitori e i loro cari ancora in ostaggio. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati ora".

Suonano sirene a Eilat ma è falso allarme

E' stato un falso allarme a far suonare le sirene a Eilat, la città più a sud di Israele che si affaccia sul Mar Rosso, dove poco fa era scattato l'allarme a causa di una presunta "intrusione aerea ostile". Lo riportano i media locali.

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