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Guerra Israele-Hamas, licenziati due alti ufficiali dell'Idf per la strage del Wck

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Nel raid, sette operatori umanitari della World Central Kitchen erano rimasti uccisi. Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Biden a Egitto e Qatar: "Convincete Hamas a fare accordo". Massima allerta per il timore di rappresaglie iraniane dopo l'uccisione del comandante dei pasdaran Mohamad Reza Zahedi a Damasco

Onu: "Israele sia ritenuto responsabile di crimini di guerra"

Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi a Gaza. Ventotto paesi hanno votato a favore, 13 si sono astenuti e sei hanno votato contro la risoluzione. Lo riporta Sky News. Nella risoluzione si chiede anche il divieto di armi a Israele, a causa della sua condotta nella guerra a Gaza. Prima del voto, scrive la Bbc, si sono verificate delle spaccature tra i Paesi europei, con Germania e Bulgaria che hanno dichiarato che avrebbero votato contro perché la risoluzione non condannava esplicitamente Hamas anche se condannava il lancio di razzi su Israele da Gaza e chiedeva il rilascio degli ostaggi.   La Francia si è astenuta, definendo "catastrofica" la situazione umanitaria a Gaza. Il voto, pur non essendo vincolante, proviene dal principale organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani e aumenterà la pressione diplomatica su Israele affinché cambi rotta. 

Turchia, arrestate 8 spie di Israele

I servizi di intelligence turchi hanno realizzato un'operazione questa mattina a Istanbul, al termine della quale sono state arrestate 8 presunte spie di Israele attive su suolo turco. A renderlo noto il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, che specifica che per 2 degli arrestati è stata già predisposta la detenzione, mentre per altri 6 sono scattate forme di controllo giudiziario. Yerlikaya ha reso noto che i sospetti, arrestati nell'ambito dell'operazione "Talpa 3", sono stati intercettati e tracciati mentre svolgevano attività di raccolta di informazioni riguardo cittadini palestinesi e aziende appartenenti a quest, ultimi. I sospetti, nessuno dei quali di cittadinanza israeliana, avrebbero anche incontrato spie dello stato ebraico, cui avrebbero regolarmente inviato dei dossier contenenti informazioni riguardanti attività e spostamenti di palestinesi residenti in Turchia. 

"Fermi la vendita armi a Israele", Sunak sotto pressione

Sta crescendo la pressione sul primo ministro britannico, Rishi Sunak, perché fermi la vendita di armi a Israele sulla scia del raid su Gaza in cui hanno perso la vita sette operatori dell'ong World Central Kitchen, tra cui tre cittadini britannici. "Credo che non abbiamo altra scelta di sospendere le vendite di armi", ha dichiarato alla Bbc Radio 4 la deputata conservatrice e presidente della commissione Affari Esteri, Alicia Kearns. "Le licenze per l'esportazione di armi del Regno Unito richiedono che il destinatario rispetti il diritto umanitario internazionale", ha aggiunto. Intanto ieri circa 600 giuristi ed avvocati hanno firmato  una lettera aperta a Sunak chiedendo che il Regno Unito cessi la vendita di armi a Israele, citando il rischio di infrangere il diritto internazionale

Sunak

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Gaza, avvocato palestinese cita in giudizio il governo italiano

Iniziativa legale di un avvocato palestinese, Salahaldin Abdalaty, contro il governo italiano per "corresponsabilità civile" nelle "violazioni ai diritti umani commesse a Gaza dalle autorità israeliane". Con l'assistenza di un pool di quattro colleghi, tutti del Foro di Torino, Abdalaty ha depositato al tribunale di Roma un ricorso con cui, richiamandosi a una serie di norme nazionali e internazionali, chiede ai giudici di ordinare "con urgenza" alla Presidenza del consiglio e ai ministeri di esteri e difesa una serie di provvedimenti: tra questi figurano l'immediata imposizione del divieto di vendita e trasferimento di armi. Altri provvedimenti sono il ristabilimento della partecipazione dell'Italia ai finanziamenti a Unrwa (l'agenzia dell'Onu per il soccorso dei profughi palestinesi), la sospensione di qualsiasi sostegno "diretto o indiretto" alle operazioni militari israeliane, il voto favorevole del governo in sede Onu, Consiglio europeo "e ogni altro organismo internazionale" a ogni iniziativa finalizzata "a far cessare incondizionatament le operazioni militari nella Striscia di Gaza". Abdalaty è patrocinato dagli avvocati torinesi Stefano Bertone, Marco Bona, Gianluca Vitale ed Emanuele D'Amico. I legali, nel ricorso, citano i "danni gravissimi patiti dal ricorrente", osservando che lo scorso 7 dicembre durante un bombardamento israeliano nella striscia di Gaza sono morti la madre, il fratello, la sorella, la cognata, un nipote e un sesto familiare. L'avvocato, che è un componente del Palestinian Bar Association (l'ordine degli avvocati palestinesi) ora si trova in Egitto. 

Hamas: "Oltre 33mila morti a Gaza dal 7 ottobre"

Sono oltre 33mila i palestinesi che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza dall'inizio della rappresaglia israeliana per l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, aggiornando il bilancio a 33.091 morti e a 75.750 feriti. Nelle ultime 24 ore 54 palestinesi sono stati uccisi e altri 82 feriti.

Onu: "45 mln dollari per bonifica Gaza da ordigni inesplosi"

Una volta finita la guerra per iniziare la bonifica della Striscia di Gaza da ordigni inesplosi serviranno almeno 45 milioni di dollari. Lo ha detto il capo del Servizio di azione contro le mine dell'Onu (Unmas) in Palestina, Charles Birch, in una intervista al sito delle Nazioni Unite. Allo stato attuale, ha affermato, "ci sono più macerie a Gaza che in Ucraina, e come parte del processo di rimozione delle macerie, un compito già enorme di per sé, c'è lo sgombero di esplosivi e munizioni. Sono anni e anni di lavoro. Si tratterà di un'operazione senza precedenti".   Secondo Birch, "l'enorme quantità di bombe sganciate su Gaza dal 7 ottobre significa che ci vorranno milioni di dollari, e molti anni, per bonificare l'enclave da ordigni inesplosi". 

Blinken: "Bene gli annunci di Israele per gli aiuti, ora i risultati"

"Accogliamo con favore i passi annunciati da Israele con l'apertura di nuovi passaggi aerei e con le spedizioni che vanno direttamente dal porto di Ashdod massimizzando la rotta dalla Giordania. Sono sviluppi positivi ma il vero test sono i risultati ed e' quello che vorremmo vedere nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, che gli aiuti raggiugano effettivamente le persone che ne hanno bisogno in tutta Gaza". Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una conferenza stampa a Bruxelles. 

Blinken

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In Iran i funerali dei 7 pasdaran, "milioni" in piazza per la Giornata per al-Quds

Si sono tenuti a Teheran i funerali dei sette ufficiali dei pasdaran uccisi lunedì scorso a Damasco in un raid attribuito a Israele contro il consolato iraniano. Le esequie si sono svolte in contemporanea con un altro importante evento che si celebra nella Repubblica islamica ogni anno dal 1979 l'ultimo venerdì del mese di Ramadan: la Giornata per al-Quds (Gerusalemme). I media locali parlano di manifestazioni in corso nella capitale e in tutte le città del Paese e di una partecipazione di "milioni" di persone all'evento voluto dal leader della rivoluzione islamica, Ruhollah Khomeini, in segno di solidarietà con la causa palestinese.

Le tv iraniane hanno trasmesso in diretta i funerali degli ufficiali dei Guardiani della Rivoluzione, per la cui morte i vertici della Repubblica islamica hanno giurato vendetta. Durante la cerimonia sono stati scanditi slogan contro Israele e gli Usa. 

Ieri sera si è tenuta un'altra cerimonia in onore dei sette ufficiali diretta dalla Guida Suprema, Ali Khamenei, a cui ha partecipato l'establishment militari del Paese. Tra le vittime del raid su Damasco spiccano il generale di brigata e comandante della Forza Quds, Mohammad Reza Zahedi, ed il suo vice, Mohammad Hadi Haji Rahimi. I corpi delle vittime sono stati rimpatriati in Iran mercoledì notte.

Il leader degli Houthi: "37 morti dall'inizio dei raid americani"

E' di 37 morti e 30 feriti il bilancio degli oltre 400 bombardamenti effettuati dall'esercito americano contro obiettivi degli Houthi in Yemen in risposta agli attacchi dei ribelli contro le navi commerciali legate a Israele, Usa e Gran Bretagna nel Mar Rosso. Lo ha indicato il leader degli Houthi, Abdul-Malik al-Houthi, secondo quanto riporta l'emittente al-Masirah.

"L'aggressione nordamericana e britannica contro il nostro Paese si avvicina ai tre mesi durante i quali sono stati effettuati 424 attacchi e  bombardamenti navali" che hanno provocato "37 martiri e 30 feriti", ha affermato il leader dei ribelli, sottolineando che le operazioni di Washington contro di loro si sono rivelate "un fallimento" nel prevenire le azioni degli Houthi, che in un solo mese "hanno effettuato 34 operazioni in cui sono stati lanciati 125 missili e droni contro un totale di 90 navi".

Isw: "Le forze israeliane hanno continuato a condurre operazioni di sgombero in tutta la Striscia di Gaza. Hamas ha respinto l'ultima proposta israeliana di cessate il fuoco"

Medio Oriente, Meloni: "Avanti con lavoro su cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi"

"Bisogna continuare a lavorare, insistere, continuare a chiedere il rilascio incondizionato degli ostaggi, che deve camminare di pari passo con qualsiasi richiesta di cessate il fuoco. Il lavoro che sta facendo il governo italiano” sulla crisi in Medio Oriente “è molto importante, anche sull'aiuto alle popolazioni civili, un lavoro che come sempre ci qualifica sulla nostra umanità". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di 'Porta a porta' in onda ieri sera.

Sondaggio, Gantz potrebbe formare un governo di coalizione

Se si votasse oggi in Israele, il leader dell'opposizione e del partito Unità Nazionale, Benny Gantz, sarebbe in grado di formare un governo di coalizione. E' quanto emerge dall'ultimo sondaggio commissionato da Maariv, secondo cui il partito di Gantz otterrebbe 32 seggi, uno in meno rispetto a un precedente rilevamento fatto il mese scorso, mentre i partiti che componevano la coalizione guidata dal primo ministro, Benjamin Netanyahu, prima dello scoppio della guerra conquisterebbero  44 seggi, 20 in meno rispetto alle elezioni di novembre 2022. Il Likud di Netanyahu otterrebbe solo 17 seggi. Il sondaggio è stato condotto il 3 aprile dall'istituto Lazar in collaborazione con Panel4All su un campione di 528 persone maggiorenni. Il margine di errore è del 4,4%.

Unicef: "620.000 bambini senza scuola a Gaza"

Più della metà dei bambini di Gaza, 620.000, non può frequentare la scuola a causa della distruzione portata da sei mesi di guerra al sistema educativo dell'enclave. Lo ha reso noto il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia.

Otto scuole su dieci a Gaza sono danneggiate o distrutte, con circa il 10% delle strutture completamente decimate, afferma l’Unicef. Ma ricostruire le scuole sarà un compito più semplice che affrontare il trauma dei bambini e la perdita dell’istruzione, aggiunge David Skinner di Save The Children.

"Ciò che spesso si perde nel parlare di Gaza è che si tratta di una catastrofe per i bambini", ha detto Skinner. “Si tratta di bambini che hanno subito un lutto, che hanno perso persone, che sono malati e malnutriti”.

"Slogan pro-terrorismo", 8 fermi alla Moschea di Al-Aqsa

Nell'ultimo venerdì di Ramadan la polizia di Gerusalemme ha fermato otto persone alla moschea di Al-Aqsa con l'accusa di aver scandito slogan che istigano al terrorismo. Lo indica il Times of Israel, sottolineando come un numero elevato di agenti sia stato dispiegato nella Città Vecchia in occasione dell'evento religioso che richiama migliaia di fedeli. I sospetti, quattro di Gerusalemme Est e quattro del nord di Israele, saranno interrogati a breve.

Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo

Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO

Wafa: "Palestinese ucciso da Israele in Cisgiordania"

Un palestinese è stato ucciso in scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di Nour Shams, a est di Tulkarem in Cisgiordania. Lo hanno fatto sapere fonti mediche, citate dall'agenzia Wafa, che hanno identificato l'uomo in Saed Abu Alawiya, ucciso "dai proiettili di un cecchino dell'occupazione".

Katz: "Mi congratulo con gli Stati Uniti per aver chiarito che qualsiasi cessate il fuoco a Gaza sarà subordinato al rilascio degli ostaggi"

Israele consentirà la consegna temporanea degli aiuti dal confine nord di Gaza

L'ufficio di Netanyahu afferma che consentirà la consegna “temporanea” di aiuti attraverso il confine con la Striscia di Gaza settentrionale. "Israele consentirà la consegna temporanea di aiuti umanitari attraverso Ashdod e il checkpoint di Erez", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del primo ministro.

"Questo aumento degli aiuti eviterà una crisi umanitaria ed è necessario per garantire la continuazione dei combattimenti e per raggiungere gli obiettivi della guerra", ha aggiunto l'ufficio del premier.

Israele: "Per gli Usa il cessate il fuoco è subordinato agli ostaggi"

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, si è congratulato con gli Usa "per aver chiarito che qualsiasi cessate il fuoco a Gaza sarà subordinato al rilascio degli ostaggi". "Continueremo a lavorare insieme ai nostri alleati in tutto il mondo - ha aggiunto su X - per preservare il diritto di Israele a continuare la guerra finché gli ostaggi non saranno rilasciati e Hamas sarà definitivamente sconfitto". 

Cia e Mossad al Cairo nel weekend per negoziato sugli ostaggi

Il direttore della Cia Bill Burns dovrebbe recarsi al Cairo nel fine settimana per colloqui con il capo del Mossad, David Barnea, e gli alti funzionari del Qatar e dell'Egitto, nel tentativo di garantire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Lo riporta il sito di notizie Axios che spiega che l'incontro avrà luogo dopo che il presidente americano Joe Biden ha esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "a dare ai suoi negoziatori il potere di concludere senza indugio un accordo per riportare a casa gli ostaggi".

Oltre a Cia e Mossad, nella capitale egiziana dovrebbero esserci anche il primo ministro del Qatar Mohammed Bin Abdul Rahman al-Thani e il capo dello spionaggio egiziano Abbas Kamel. Secondo fonti di Axios la posizione di Biden rimarebbe quella di un cessate il fuoco come parte di un accordo sugli ostaggi. L'attuale proposta in fase di negoziazione potrebbe portare a uno stop ai combattimenti di sei settimane a Gaza e al rilascio di 40 ostaggi - donne soldato e altre donne, uomini di età superiore ai 50 anni e uomini in condizioni mediche critiche - in cambio di circa 700 persone. La settimana scorsa, il governo israeliano aveva richiamato la sua squadra negoziale dal Qatar dopo che i 10 giorni di colloqui erano arrivati a un punto morto. 

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