Elezioni Usa, domani le primarie democratiche in Alaska: cosa sapere

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Domani, 6 aprile, gli elettori democratici dello Stato sono chiamati a esprimersi nelle primarie. Il solo candidato rimasto è Joe Biden, che non dovrà nemmeno fronteggiare l’opzione di voto uncommitted, che in molti altri contesti è stata la sola alternativa valida al presidente. Lo scorso 5 marzo Donald Trump qui ha ricevuto l'87,6% delle preferenze dei repubblicani

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Mancano 214 giorni al voto del 5 novembre negli Stati Uniti, che eleggerà il prossimo inquilino della Casa Bianca. Come è noto, ci sono già i candidati sia del partito democratico che di quello repubblicano: sono il presidente Joe Biden e l’ex presidente Donald Trump, sconfitto dal primo nel 2020. In attesa delle rispettive convention che, come da prassi della politica americana, daranno il via alla campagna elettorale vera e propria, sono ancora in corso le primarie negli Stati, che possono fornire utili indicazioni ai candidati in vista del voto di novembre. Domani, 6 aprile, gli elettori democratici dell’Alaska sono chiamati al voto. Lo scorso 5 marzo, i repubblicani dello Stato hanno incoronato Donald Trump con una percentuale di voto dell'87,6%, contro il 12% di Nikki Haley, che si è poi ritirata.

 

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Le primarie in Alaska

Le primarie in Alaska per i democratici sono chiuse: questo significa che solo gli elettori già registrati possono esprimere la loro preferenza. Questo non permetterà di capire la percentuale di gradimento del presidente, che nel 2020 perse nello Stato come molti altri candidati democratici prima di lui (l’ultimo a vincere fu Lyndon Johnson nel 1964). Vista l’assenza di altri candidati maggiori, tutti ritirati, il presidente Biden avrà tutti i 15 delegati messi in palio dall’Alaska, senza nemmeno la preoccupazione di dover fronteggiare il voto uncommitted (non schierato), che in tanti Stati ha rappresentato l’unica alternativa valida all’inquilino della Casa Bianca. 

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