Si vota il 4 aprile, dopo che a febbraio lo sceicco Meshal Al Ahmad aveva emesso un decreto di scioglimento del Parlamento. È la quarta volta in quattro anni che i cittadini si recano alle urne. Sono state 255 le candidature e sono 47 -su 50- i membri dell'Assemblea nazionale che cercano la rielezione
In Kuwait, il 4 aprile, si tengono le elezioni parlamentari, in coincidenza con gli ultimi 10 giorni del mese sacro del Ramadan. L'emiro del Kuwait, lo sceicco Meshal Al Ahmad, aveva emesso un decreto di scioglimento del Parlamento a febbraio, dopo una disputa sui commenti fatti all'Assemblea nazionale dal deputato Abdul Karim Al Kandari, considerati offensivi nei confronti del sovrano.
Lo stallo politico
Lo scioglimento dell’Assemblea era avvenuto nel contesto di una prolungata situazione di stallo politico che ha impedito al Parlamento di approvare riforme per diversificare l'economia del Kuwait, mentre il deficit di bilancio e i bassi investimenti stranieri hanno aumentato la frustrazione dei cittadini. L'Assemblea nazionale è stata sciolta due volte dal dicembre 2020 e un'elezione è stata annullata, il che significa che i kuwaitiani si recheranno alle urne per la quarta volta in quattro anni. Gli osservatori però temono una bassa affluenza ai seggi soprattutto perché il voto si terrà durante il mese sacro del Ramadan.
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I candidati
Come scrive il sito Thenationalnews, il Kuwait ha chiuso la registrazione per i candidati il 14 marzo. Ci sono state in totale 255 candidature. Il numero di candidate donne all’Assemblea nazionale è diminuito a 13 quest’anno, rispetto alle 27 del 2022 e alle 15 dell’anno scorso. Jenan Boushehri – l'unica donna ad aver ottenuto un seggio alle ultime elezioni – si candida come presidente in carica. Mentre Ahmed Al Saadoun, presidente del parlamento uscente e figura venerabile nel parlamento del Kuwait sin dalla sua nascita nel 1962, è il candidato più anziano con i suoi 89 anni. Come scrive il Kuwait Times, sono 47 i membri - su 50 - dell'Assemblea nazionale che cercano la rielezione e hanno esortato gli elettori a presentarsi in gran numero e a non sentirsi frustrati a causa delle ripetute elezioni.
