Guerra Ucraina Russia, news. Caccia italiani intercettano aerei russi nel Mar Baltico

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Eurofighter italiani schierati nella base polacca di Malbork hanno effettuato una doppia intercettazione di velivoli. L'esercito russo ha lanciato un potente attacco missilistico contro le strutture energetiche dell'Ucraina: interruzioni elettriche di emergenza in tre regioni dell'Ucraina. Nove persone accusate di avere contatti con gli autori della strage del Crocus City Hall sono state arrestate a Dushanbe, capitale del Tagikistan. Comitato investigativo russo: attentatori stavano andando a Kiev

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Mosca, 'inaccettabili i raid israeliani sulla Siria'

Mosca ha definito "inaccettabili" i bombardamenti israeliani della notte scorsa sulla Siria. "Tali azioni aggressive contro la Siria costituiscono un'aperta violazione della sovranità di questo Paese e delle norme fondamentali della legge internazionale", e possono portare a "conseguenze estremamente pericolose", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti. 

Ex consigliere sicurezza Danilov possibile nuovo ambasciatore in Moldova

L'ex segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina,  Oleksii Danilov, potrebbe diventare il prossimo ambasciatore in Moldova. Lo scrive Ukrainska Pravda, citando fonti della presidenza Ucraina.

Danilov è stato destituito a sorpresa il 26 marzo dall'incarico che ricopriva dal 2019. In cambio gli è stato offerto di guidare un'ambasciata. Secondo le fonti, la Moldova è la scelta "più probabile". Proprio oggi è stato destituito l'ambasciatore a Chisinau, Marko Shevchenko. Anche se la Moldova è un piccolo paese, si tratta di una sede cruciale. Il paese confinante ha, come l'Ucraina, lo status di paese candidato all'ingresso dell'Ue. Inoltre la Moldova deve affrontare continui tentativi di destabilizzazione da parte di Mosca, che sostiene l'autoproclamata repubblica separatista della Transnistria. 

In precedenza, l'ex comandante delle forze armate ucraine, generale Valery Zaluzhny, è stato nominato ambasciatore a Londra dopo essere stato destituito dall'incarico.

Syrsky, 'Mosca ci supera di 6 a 1 in termini di munizioni'

La Russia sta superando di sei volte le forze ucraine in prima linea in termini di munizioni, causando perdite di truppe e posizioni. Lo ha detto il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, in una rara intervista pubblicata oggi da Ukrinform. "Qualche giorno fa il vantaggio del nemico in termini di munizioni sparate era di circa sei a uno", ha detto Syrsky, secondo cui le forze di difesa ucraine stanno operando al fronte "con poche o nessuna arma e munizioni" sottolineando che situazione è difficile e "tesa" in alcune aree. "Gli occupanti russi continuano ad aumentare i loro sforzi e hanno un vantaggio numerico in termini di uomini", ha aggiunto Syrsky riferendo che negli ultimi mesi e settimane la Russia ha "aumentato in modo significativo l'attività aerea". E "ci auguriamo di ricevere dai nostri partner un maggior numero di sistemi di difesa aerea e, soprattutto, missili, considerando che il nemico è passato alla tattica di massicci attacchi aerei contro le truppe ucraine, le infrastrutture civili e le pacifiche città ucraine". "Saremmo ancora più grati" ai partner "se questa assistenza arrivasse più rapidamente e in quantità sufficiente", ha affermato il comandante ucraino. "La mancanza di risorse e di quantità necessaria di munizioni hanno permesso ai russi di scavare in profondità nel sud" e in altre zone come Avdiivka. "Manterremmo sicuramente queste posizioni se ci fosse un numero sufficiente di sistemi di difesa aerea e di proiettili di artiglieria". 

Zelensky cambia l'ambasciatore dell'Ucraina in Moldavia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha destituito Marko Shevchenko dalla carica di ambasciatore dell'Ucraina in Moldavia, posizione ricoperta dall'inizio del 2020. Lo scrive Ukrainska Pravda citando un decreto presidenziale che recita: "Destituire Marko Oleksandrovych Shevchenko dalla carica di Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario dell'Ucraina presso la Repubblica di Moldavia". Non è stato ancora reso noto il nome del successore di Shevchenko. 

Gershkovich, un anno fa l'arresto del giornalista

Evan Gershkovich compie oggi un anno in carcere a Mosca, primo giornalista occidentale accusato in Russia di spionaggio dai tempi della guerra fredda, in una vicenda tutta politica che lo ha trasformato in una possibile pedina di scambio. "Evan Gershkovich, un anno rubato. Un anno di storie rubate, di gioie rubate, di memorie rubate. Il suo crimine: il giornalismo", titola oggi il sito del suo giornale, il Wall street Journal, che nell'edizione cartacea esibisce un grande spazio bianco in prima pagina a sottolineare che lì doveva esserci un suo articolo. 

Gershkovich, 32 anni, è cresciuto in New Jersey, figlio di genitori emigrati dall'Unione Sovietica. La sua storia personale e la perfetta conoscenza del russo lo hanno portato a lavorare in Russia per il Moscow Times fra il 2017 e il 2020. Poi è passato all'Afp e infine al Wall Street Journal nel 2022. Mentre molti colleghi hanno lasciato la Russia con l'invasione dell'Ucraina, Gershkovich ci è rimasto, continuando a fare il suo lavoro fino al 29 marzo 2023, quando è stato arrestato a Yekaterinburg per accuse di spionaggio, mai provate o sostanziate.

Blinken a Mosca, le persone non sono merce di scambio

"Le persone non sono merce di scambio. La Russia dovrebbe porre fine alla pratica di detenzione arbitraria di individui come leva politica e dovrebbe rilasciare immediatamente Evan e Paul": lo afferma in una nota il segretario di stato Usa Antony Blinken nel primo anniversario dell' "ingiusta detenzione" del reporter del Wsj Evan Gershkovich e dell'ex marine Paul Whelan. "Ad oggi, la Russia non ha fornito prove di illeciti per un semplice motivo: Evan non ha fatto nulla di male. Il giornalismo non è un reato", accusa Blinken. 

Kuleba in visita in India, incontro con il collega Jaishankar

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in India per la sua prima visita ufficiale dallo scoppio della guerra, ha incontrato oggi a New Delhi l'omologo indiano Subrahmanyam Jaishankar. Nel corso del meeting, Jaishankar ha espresso ottimismo sul consolidamento delle relazioni tra New Delhi e Kiev, e ha sottolineato l'importanza della commissione intergovernativa ucraino-indiana, che si è riunita in seguito. Aprendo l'incontro, Jaishankar aveva ringraziato Kuleba affermando che la visita offre "l'opportunità di comprendere la situazione nella vostra regione". Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa Ani, Kuleba ha enfatizzato la "tradizionale amicizia" tra India e Ucraina e ha espresso il desiderio di sperimentare nuove forme di cooperazione. "I nostri due Paesi sono stati amici da sempre; ora credo ci sia molto di più che possiamo e dobbiamo fare, non solo nell'interesse reciproco, ma per sviluppare un quadro di sviluppo e di sicurezza globale. Ripristineremo su larga scala ciò che esisteva prima dell'invasione del nostro Paese da parte della Russia". Nei giorni scorsi, il portavoce del ministero indiano, Randhir Jaiswal, a proposito della proposta della Conferenza di pace in Svizzera, aveva detto che "l'India continua a incoraggiare le iniziative per una soluzione pacifica del conflitto attraverso il dialogo e la diplomazia; siamo aperti a tutte le strade che aiutino a ottenere l'obiettivo". 

Kiev, blackout programmati in 3 regioni dopo i raid russi

L'operatore nazionale ucraino Ukrenergo ha annunciato l'introduzione di interruzioni elettriche di emergenza in tre regioni del Paese dopo che massicci attacchi russi hanno preso di mira ancora una volta la rete energetica ucraina durante la notte. "Ukrenergo è costretto ad applicare programmi di blackout d'emergenza fino a sera nelle regioni di Dnipropetrovsk (centro-sud), Zaporizhzhia (sud) e Kirovograd (centro)", ha riferito in una nota. 

Zelensky, 'due centrali idroelettriche obiettivi dei raid russi'

"I terroristi russi hanno attaccato ancora una volta il settore energetico ucraino" e "le centrali idroelettriche di Kaniv e del Dniester sono diventati obiettivi del nemico". Lo scrive su X il presidente Volodymyr Zelensky dopo una riunione dello stato maggiore ucraino. "Il Paese terrorista vuole che si ripeta il disastro ecologico nella regione di Kherson. Ma ora non solo l'Ucraina è minacciata, ma anche la Moldavia. L'acqua non si fermerà davanti ai posti di frontiera, così come non si fermerà la guerra russa se non verrà fermata insieme e in tempo in Ucraina", ha aggiunto Zelensky. Nella riunione - ha proseguito Zelensky - è stato poi affrontato il tema dei "contratti per la fornitura di armi e munizioni per il prossimo futuro e per il futuro. È emersa la necessità di difesa aerea. A causa dell'intensità dei bombardamenti russi, è necessario rifornire le scorte più rapidamente. Ho dato l'incarico di rafforzare il lavoro con i partner. Contiamo sulla loro rapida reazione", ha affermato. 

Baerbock, 'Putin vuole trascinare la Nato in guerra'

"L'obiettivo di Putin era ed è quello di distruggere l'esistenza dell'Ucraina come Paese libero e di trascinare la Nato in una guerra", ma Berlino non lo permetterà mai. Lo ha detto Annalena Baerbock, ministra tedesca degli Esteri, in un'intervista al Funke Mediengruppe riportata da Tagesschau e Zeit. Baerbock continua a escludere il dispiegamento di truppe occidentali di terra in Ucraina: "Abbiamo chiarito fin dall'inizio che non permetteremo mai che questo accada", sottolinea Baerbock, "e questo vale". Poiché una vittoria russa in Ucraina metterebbe a rischio l'ordine internazionale, il sostegno all'Ucraina è però "una garanzia alla nostra stessa sicurezza", ha ribadito la ministra tedesca. Baerbock ha aggiunto che "da tempo non c'è limite alla brutalità della guerra di Putin" e che il presidente russo non è disponibile per appelli all'umanità e "non vuole certo negoziare". 

Parigi, raid russi su centrali Ucraina sono 'crimini di guerra'

La Francia denuncia i raid russi che hanno danneggiato tre centrali termiche dell'Ucraina evocando potenziali ''crimini di guerra''. ''I raid russi contro siti di produzione di energia nelle oblast di Dnipropetrovsk, Poltava, e Cherkassy confermano che Mosca non devia dalla sua strategia del terrore'', deplora il ministero degli Esteri della Francia,  omaggiando la ''resilienza dell'Ucraina" e ribadendo totale sostegno a Kiev. 

Russia, 1 aprile al via coscrizione primaverile

La Russia lancerà lunedì la sua campagna primaverile di coscrizione militare che riguarderà decine di migliaia di giovani tra i 18 e i 30 anni, ha annunciato lo Stato maggiore russo. L'esercito assicura che le nuove reclute non verranno inviate in Ucraina, ma la campagna, che viene organizzata due volte l'anno, arriva in un momento in cui molti russi temono una nuova mobilitazione. "La campagna di coscrizione militare primaverile inizierà il 1 aprile", ha detto in un briefing un alto funzionario dello stato maggiore generale, il vice ammiraglio Vladimir Tsimlianski. Secondo Tsimlianski, tutti i coscritti presteranno il loro servizio, della durata di un anno, sul "territorio della Federazione Russa". Le nuove reclute "non verranno inviate nelle postazioni di schieramento delle forze armate nelle nuove regioni russe", vale a dire le quattro regioni ucraine (quelle di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhia) annesse da Mosca nel 2022, e "non parteciperanno alla Operazione militare speciale russa, ha assicurato Tsimlianski.

Russia, 'un civile ucciso da un drone ucraino a Belgorod'

Un civile è rimasto ucciso e altri due feriti oggi nella città russa di Belgorod quando un drone ucraino ha colpito un edificio residenziale. Lo ha detto il governatore, Vyacheslav Gladkov. Una dei feriti è la moglie della vittima. 

Ministro, saliti a 144 i morti nell'attacco al Crocus City Hall

Una delle persone ferite nell'attacco terroristico al Crocus City Hall è deceduta in ospedale e i morti nell'attentato sono quindi saliti a 144: lo ha dichiarato il ministro della Salute russo Mikhail Murashko, ripreso dall'agenzia Interfax. Secondo il ministro, le persone ancora in ospedale sono 69, mentre 98 sono state dimesse. Tra coloro che sono ancora ricoverati - afferma sempre Murashko - una persona verserebbe in condizioni "molto gravi", 16 in condizioni "gravi", mentre 19 dovrebbero essere dimesse nei prossimi giorni perché le loro condizioni migliorano.

Kiev: 'Rimpatriati i corpi di 121 soldati caduti'

L'Ucraina ha rimpatriato i corpi di 121 soldati morti combattendo contro la Russia. Lo ha riferito il Coordinamento ucraino per il trattamento dei prigionieri di guerra, aggiungendo che "dopo l'identificazione, i corpi dei nostri difensori saranno consegnati alle loro famiglie per una degna sepoltura", ha scritto in un post su Telegram. L'operazione per recuperare i soldati caduti è stata condotta in collaborazione con diverse agenzie governative e militari, tra cui il Servizio di sicurezza dell'Ucraina, il ministero degli Interni, il Servizio di emergenza statale e le Forze armate. Negli ultimi due anni più di 2.100 militari morti sono stati rimpatriati in Ucraina.

Kiev: online false foto passaporti ucraini a terroristi di Mosca

Falsi passaporti ucraini, ricreati da foto vere, dei terroristi tagiki che hanno compiuto la strage al Crocus, con il fine di avvalorare la tesi dei vertici di Mosca sul coinvolgimento di Kiev e degli Stati Uniti nell'attacco a Mosca, stanno circolando online, denuncia l'agenzia ucraina Ukrinform. "Nel tentativo di trovare una 'pista ucraina', i propagandisti (russi) hanno iniziato da subito a creare dei 'fake'. Secondo la storia falsa che stanno spargendo ora sulla piattaforma social X, i presunti autori (del Tagikistan) dell'attacco terroristico a Mosca sarebbero stati identificati come cittadini ucraini, i quali sarebbero stati arruolati dallo Stato usando soldi dei contribuenti americani. I propagandisti diffondono foto di quattro passaporti ucraini come presunta prova", scrive Ukrinform. Delle foto dei quattro passaporti, due sono ben visibili e due non sono leggibili perché di bassa qualità. Secondo la denuncia, i falsi sono stati realizzati sui social utilizzando vere fotografie di passaporti ucraini trovate su Internet. Per esempio, quello che viene attribuito al tagiko Tsiezar Yulii-Halarirohailalirozr Illich, secondo Ukrinform, apparteneva a un cittadino ucraino che fu arrestato per aver commesso un crimine nel 2020.

Russia, verso designazione 'agente straniera' cantante Pugaciova

La Procura generale russa ha inviato al ministero della Giustizia una richiesta di designare come "agente straniero" la famosa cantante pop Alla Pugaciova, una leggenda del mondo musicale russo fin dai tempi dell'Unione Sovietica. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti citando un documento nel canale Telegram del capo del Progetto federale per la sicurezza e la lotta alla corruzione. Nel 2022 la cantante, che ha 74 anni, si è trasferita in Israele insieme con il marito, l'attore Maxim Galkin, già riconosciuto come "agente straniero", dopo che quest'ultimo aveva criticato l'intervento armato russo in Ucraina. Pugaciova ha ricevuto un'ondata di critiche sui social media, ai quali ha risposto dicendo che coloro che la attaccavano erano degli "schiavi". 

All'Ucraina 1,5 miliardi di dollari da programma Banca mondiale

L'Ucraina ha ricevuto un finanziamento di miliardo e mezzo di dollari (1,4 miliardi di euro circa) da un programma della Banca mondiale, e utilizzerà questi fondi per sostenere il bilancio statale, per le spese sociali e umanitarie, la ricostruzione e per la difesa contro l'invasione russa: lo ha dichiarato su X, citato dal Guardian, il primo ministro ucraino, Danys Shmyhal. Questi ha precisato che il fondo è stato finanziato da Giappone e Regno Unito, rispettivamente per 984 milioni e per 516 milioni di dollari.

Ambasciatrice polacca a Roma: 'Debolezza Ue incoraggia Putin a essere più aggressivo'

“La debolezza dell’Europa incoraggia Vladimir Putin a essere ancora più aggressivo, l’Ue aumenti le sue forniture di armi all’Ucraina”. In un’intervista all’Adnkronos, l’ambasciatrice polacca a Roma, Anna Maria Anders, arrivata alla conclusione del suo mandato, parla dell’ipotesi di una guerra tra la Russia ed i Paesi della Nato e del rischio di un’escalation in Ucraina dopo l’attentato a Mosca di una settimana fa. “La guerra continua – dice la figlia del generale Wladyslaw Albert Anders, vincitore della battaglia di Cassino contro i nazifascisti durante a Seconda guerra mondiale- e la paura della Russia non è irrazionale. Credo che conoscere la storia possa aiutare a comprendere il modus operandi della Russia. Possiamo certamente aspettarci un’escalation e una crescente disinformazione”. L’Europa deve dunque prepararsi alla guerra con la Russia? “Risponderò con il proverbio latino recentemente citato dai politici europei: ‘Si vis pacem, para bellum. Se vuoi la pace, prepara la guerra’. Purtroppo è ancora molto attuale. In Polonia, lo abbiamo già detto molte volte: Vladimir Putin comprende solo il linguaggio della forza – sostiene l’ambasciatrice, in Italia da quasi cinque anni - La debolezza dell'Europa lo incoraggia solo ad essere più aggressivo”. Anders contesta quanti pensano che “se faremo delle concessioni alla Russia riguardo all’Ucraina, il problema sarà risolto”. “Niente di più sbagliato – replica - per un politico come Vladimir Putin è solo un incoraggiamento a continuare con ulteriori azioni belliche”. 

Premier Polonia, guerra in Europa è rischio "reale"

La guerra in Europa, per la prima volta dal 1945, e' un fatto "reale": stiamo scivolando in una fase "prebellica" con la Russia. E' l'allarme lanciato dal premier polacco, Donald Tusk, nella sua prima intervista con media internazionali, quelli del consorzio Lena di cui fa parte anche La Repubblica. "Non voglio spaventare nessuno, ma la guerra non e' piu' un concetto del passato. E' reale, e' gia' iniziata piu' di due anni fa. La cosa piu' preoccupante e' che ogni scenario e' possibile. E' la prima volta dal 1945 che ci troviamo in una situazione del genere. So che sembra devastante, soprattutto per i piu' giovani, ma dobbiamo abituarci mentalmente all'arrivo di una nuova era. E' l'era prebellica. Non sto esagerando. Sta diventando ogni giorno piu' evidente", ha detto Tusk, sottolineando che "dobbiamo essere pronti" ma che "l'Europa ha ancora molta strada da fare". 


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