Dal Consiglio europeo arriva la richiesta di "una pausa umanitaria immediata". Ma Russia e Cina hanno bloccato con il veto in Consiglio di Sicurezza Onu la risoluzione elaborata dagli Usa sulla tregua a Gaza. Spagna e altri tre Paesi dell'Ue pronti a riconoscere la Palestina. Netanyahu a Blinken: "Andremo a Rafah anche senza gli Usa". Almeno otto morti la scorsa notte nei bombardamenti israeliani a nordest della città meridionale della Striscia
L'Onu vota sulla tregua a Gaza ma l'esito è incerto
La bozza di risoluzione sulla tregua a Gaza verrà votata alle 14 italiane (le 9 locali) dal Consiglio di Sicurezza Onu, ma l'esito è ancora incerto. Nel testo degli Usa, che hanno ripetutamente bloccato le precedenti richieste di tregua a Gaza, si sottolinea la necessità di "un cessate il fuoco immediato e prolungato per proteggere i civili da tutte le parti, consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale e alleviare le sofferenze umanitarie", ma la Russia spinge per richieste di pace ancora più esplicite. Il testo non usa esplicitamente la parola "chiede", ma afferma semplicemente che è imperativo un cessate il fuoco, cosa che secondo Mosca è troppo debole. Resta il rischio quindi di un veto russo (il vice ambasciatore all'Onu Dmitry Polyanskiy ha spiegato che "non siamo soddisfatti") anche se l'ambasciatrice Usa Linda Thomas-Greenfield si è detta "ottimista" per la sua adozione. Oltre al cessate il fuoco, il testo americano "respinge ogni tentativo di cambiamento demografico o territoriale a Gaza" e condanna "tutti gli atti di terrorismo, compresi gli attacchi guidati da Hamas del 7 ottobre" contro Israele. Se verrà adottata, la risoluzione segnerebbe la prima volta che il Consiglio di Sicurezza condanna specificamente l'attacco di Hamas. Nei giorni scorsi diversi membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza avevano fatto circolare un'altra bozza di risoluzione che "richiede un cessate il fuoco umanitario immediato per il mese del Ramadan" e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Se il testo americano verrà bocciato, la bozza "tornerà sul tavolo, messa ai voti e spero che sarà adottata", ha sottolineato l'ambasciatore francese all'Onu Nicolas de Riviere, aggiungendo che ora è "il momento di salvare vite umane".
Portogallo dona a Unrwa 10 mln euro: "Modo migliore per far arrivare aiuti"
Il governo del Portogallo ha annunciato la donazione di 10 milioni di euro all'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi. Si tratta di un contributo una tantum destinato a fornire cibo, medicine e aiuti umanitari ai palestinesi, ha spiegato il ministro portoghese ad interim degli affari di gabinetto Mariana Vieira da Silva. ''Il Portogallo non può accettare di restare indifferente rispetto alla terribile situazione umanitaria del popolo palestinese'', ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri di Lisbona Jao Gomes Cravinho. ''Sostenere l'Unrwa è il modo migliore perché gli aiuti arrivino a chi ne ha bisogno. Israele deve con urgenza favorire la consegna di questi aiuti umanitari'', ha aggiunto Cravinho.
Unrwa: "Situazione nel nord di Gaza è disperata"
La situazione nel nord di Gaza è "più che disperata". E' quanto sostiene in un post sul social X l'agenzia Onu per il soccorso ai rifugiati palestinesi (Unrwa), precisando che il suo staff ha visitato l'ospedale Kamal Adwan nella zona devastata. "Sono stati consegnati carburante e forniture mediche, ma gli aiuti sono solo un rivolo. Il cibo deve raggiungere il nord ora per evitare la carestia", ha aggiunto l'Unrwa.
La Finlandia riprende i finanziamenti all'Unrwa
La Finlandia ha annunciato l'intenzione di ripristinare i finanziamenti all'Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi) dopo aver sospeso in gennaio i pagamenti annuali di 5 milioni di euro all'organizzazione. Lo riporta il Guardian. Helsinki è stato uno dei 16 principali donatori che hanno sospeso i pagamenti dopo che Israele ha accusato una dozzina di dipendenti dell'organizzazione umanitaria di essere coinvolti nell'attacco di Hamas del 7 ottobre . Ville Tavio , ministro finlandese per il commercio estero e lo sviluppo, ha detto che non ci sono informazioni sufficienti sui presunti collegamenti con Hamas per continuare a sospendere i finanziamenti.
Blinken incontra Gabinetto di guerra dopo incontro con Netanyahu
Il segretario di stato Usa Antony Blinken, dopo aver incontrato il premier Benyamin Netanyahu, sta ora vedendo il Gabinetto di guerra israeliano a Tel Aviv. Lo hanno riferito i media.
Aiuti per Gaza arrivati in Egitto dalla Russia
Continuano all'aeroporto di Al Arish, nel Nord Sinai, gli arrivi di aerei carichi di aiuti per la popolazione della Striscia di Gaza. Mohamed Selim, portavoce ufficiale del governatorato del Nord Sinai, ha riferito che questa mattina lo scalo ha accolto un aereo proveniente dalla Russia che trasportava 29 tonnellate di cibo e medicine per la Striscia di Gaza. Atterrato anche un aereo dagli Emirati che trasportava 20 tonnellate di aiuti oltre a 12 barili di carburante per l'ospedale degli Emirati nella Striscia di Gaza. Ieri erano arrivati due aerei dal Qatar e dagli Emirati, tra i Paesi più attivi negli aiuti per Gaza, con un carico complessivo di 61 tonnellate di generi di prima necessità. Le merci vengono scaricate e trasferite ai magazzini logistici della Mezzaluna Rossa in attesa del via libera ai varchi. Dal 12 ottobre, giorno di apertura del valico di Rafah, ad Al-Arish sono arrivati 689 aerei.
Erdogan affida 'Netanyahu ad Allah', Katz convoca ambasciatore turco
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha convocato l'ambasciatore turco in Israele per esprimere un richiamo formale rispetto alle parole usate dal presidente Recep Tayyip Erdogan nei confronti del premier Benjamin Netanyahu. Nelle scorse ore, durante un comizio elettorale, Erdogan ha infatti tuonato contro Netanyahu, dicendo di volerlo ''mandare da Allah, in modo che si prenda cura di lui, lo renda infelice e lo maledica''. Parole di fuoco che, secondo quanto scritto da Katz in un tweet, meritano che sia ''trasmesso un messaggio chiaro a Erdogan''. Il presidente turco aveva espresso nei giorni scorsi il proprio sostegno a Hamas e Katz, su 'X', ha affermato che ''voi che sostenete chi brucia bambini, gli assassini, gli stupratori e i mutilatori criminali di Hamas, siete gli ultimi che potete parlare di Dio''. Il capo della diplomazia israeliana ha aggiunto: ''non c'è Dio che ascolterà coloro che sostengono le atrocità e i crimini contro l’umanità commessi dai vostri barbari amici di Hamas''.
Media: nuovi progetti di insediamenti nella valle del Giordano
Un'area di 800 ettari situata nella valle del Giordano e' stata definita di recente 'terra demaniale' su iniziativa di Bezalel Smotrich, il ministro della finanze che funge anche da responsabile nel ministero della Difesa della Politica di insediamento ebraico. Lo ha reso noto la radio pubblica Kan. Quelle terre, situate attorno al villaggio ebraico di Yafit, potranno essere utilizzate in futuro - secondo la emittente - per la costruzione di alloggi e di un'area industriale. La progettazione, ha precisato Kan, richiedera' almeno un anno e necessitera' poi dell' approvazione del governo.
Wafa: 120mila fedeli su Spianata per il secondo venerdì Ramadan
Sono circa 120mila i fedeli musulmani che hanno pregato oggi sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme per il secondo venerdì di Ramadan. Lo ha riferito l'agenzia Wafa secondo cui il predicatore della moschea Al-Aqsa lo sceicco Khaled Abu Jumaa "ha confermato che il popolo palestinese è impegnato nella propria terra e farà fallire fallirà tutti i piani volti a sfollarlo e distruggerlo". Al-Aqsa, ha aggiunto, "rimarrà una moschea puramente islamica con tutte le sue sale di preghiera e cortili". Ad ora non sono segnalati incidenti. Secondo Wafa, le forze israeliane hanno impedito a centinaia di fedeli musulmani di entrare nella moschea di Al-Aqsa. Testimoni hanno riferito all'agenzia di stampa che le truppe hanno intensificato notevolmente la loro presenza militare nelle vicinanze dei checkpoint di Qalandiya, Zeitoun e Betlemme che conducono alla moschea sacra per i musulmani. Secondo quanto riferito, le forze israeliane hanno respinto centinaia di fedeli da questi posti di blocco, sostenendo che non avevano i permessi necessari.
Insegnante in classe con maglia pro Palestina, a Pavia scoppia il caso
E’ un caso, a Pavia, l’insegnante di una scuola superiore che è entrata in classe con una maglietta con la scritta ‘From the river to the sea. Palestine will be free’, slogan pro Palestina. A riportare la vicenda è il quotidiano ‘Il Giorno’. La frase non è passata inosservata tra gli allievi: una ragazza con la doppia cittadinanza, italiana e straniera, ha capito il messaggio e lo ha denunciato ai genitori, che si sono rivolti a un avvocato.
I genitori della minore hanno informato la direzione scolastica, l’ufficio scolastico provinciale, il ministero dell’Istruzione e alcuni esponenti istituzionali della Comunità ebraica e hanno inviato una pec nella speranza che la scuola prendesse dei provvedimenti nei confronti della docente ed evitasse che potessero esserci ancora dei contatti con la figlia ma al momento la scuola non avrebbe risposto. Il legale dei genitori è Andrea Cascio, noto a Pavia per essere il tutore legale di Ethan, il bambino unico sopravvissuto alla strage del Mottarone.
Israele a Erdogan, 'stai zitto e vergognati'
Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha convocato il vice ambasciatore turco per "un severo rimprovero" per le parole del presidente Erdogan che ha invocato che "Dio possa distruggere e rendere miserabile" il premier Benyamin Netanyahu. "Tu che sostieni i bruciatori di bambini, gli assassini, gli stupratori e i mutilatori dei corpi dei criminali di Hamas - ha detto Katz rivolto ad Erdogan - sei l'ultimo che può parlare di Dio. Non c'è Dio che ascolterà coloro che sostengono le atrocità e i crimini contro l'umanità commessi dai vostri barbari amici di Hamas. Stai zitto e vergognati!"
Iniziato l'incontro tra Netanyahu e Blinken
E' iniziato l'incontro tra il premier Benyamin Netanyahu e il segretario di stato Usa Antony Blinken con focus sulla situazione della guerra a Gaza. Lo ha fatto sapere un comunicato ufficiale. Subito dopo Blinken vedrà il Gabinetto di guerra.
Erdogan, 'Dio possa distruggere Netanyahu'
"Affidiamo al nostro Signore una certa persona chiamata (Benjamin) Netanyahu. Possa Dio distruggerlo e renderlo miserabile". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Yeni Safak.
In Cisgiordania elicottero dell'esercito uccide attentatore
Dopo scontri a fuochi protrattisi per cinque ore, l'esercito israeliano è riuscito ad uccidere un attentatore palestinese che stamane aveva aperto il fuoco contro un minibus israeliano nella zona di Talmon, presso Ramallah (Cisgiordania). Lo ha riferito la radio militare precisando che l'uomo si era nascosto in una fitta boscaglia e che per eliminarlo, oltre alle forze di terra, è stato fatto ricorso a due elicotteri da combattimento e ad un drone. I servizi di emergenza hanno aggiornato a 7 il numero dei feriti israeliani. Uno di essi appare in fin di vita e altri due sono giudicati in condizioni gravi.
Media, il capo del Mossad in partenza per Doha per i negoziati
E' in partenza per il Qatar - su indicazione del premier Benyamin Netanyahu - la delegazione israeliana per una nuova tornata a Doha di negoziati su Gaza. Lo ha fatto sapere la Radio pubblica. La missione è guidata dal capo del Mossad David Barnea che incontrerà sul posto il direttore della Cia William Burns e i mediatori di Egitto e Qatar. Insieme a Barnea c'è anche il capo dello Shin Bet (Sicurezza interna) Ronen Bar.
Von der Leyen, 'Israele ha dovere di proteggere vite civili'
Israele "ha il diritto di fare tutto il possibile perché il 7 ottobre non si ripeta mai più, ma nell'ambito dei confini del diritto umanitario internazionale, ma ha anche il dovere di fare tutto il possibile per proteggere le vite dei civili". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ieri sera in conferenza stampa a Bruxelles.
Blinken arrivato in Israele, vedrà Netanyahu e familiari ostaggi
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Tel Aviv, in Israele, per l'ultima tappa del suo sesto viaggio nella regione dall'inizio della guerra. Lo riporta Haaretz. Blinken incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo gabinetto di guerra. E vedrà anche le famiglie degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.
Iran all'Onu, 'Israele fermi gli attacchi contro la Siria'
"Condanniamo fermamente gli attacchi militari israeliani in corso in Siria, illegali e provocatori, che servono solo ad aumentare le tensioni e minare la stabilità. Quel regime deve essere ritenuto responsabile e costretto a porre fine immediatamente a tali azioni aggressive". Lo ha affermato l'ambasciatore dell'Iran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, durante un incontro presso il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dove ha sottolineato che in questo mese cade il 13esimo anniversario dell'inizio del conflitto. "Ribadiamo il nostro appello per un immediato ritiro dalla Siria di tutte le forze straniere, che non sono state invitate. Precisamente, sottolineiamo come sia imperativo il ritiro delle forze degli Usa che occupano parte del territorio siriano", ha detto l'ambasciatore della Repubblica islamica, come riporta Irna, sottolineando come "il conflitto non possa essere risolto senza sostenere la totale sovranità, unità e integrità territoriale della Repubblica araba di Siria".
Iran a Hamas, 'Netanyahu è arrivato al capolinea'
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu "è arrivato al capolinea" e "sta cercando disperatamente di sopravvivere". Lo ha affermato il ministro degli Esteri dell'Iran, Hossein Amirabdollahian, durante una telefonata con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. "Come ha detto la Guida suprema della rivoluzione islamica, l'ayatollah Seyyed Ali Khamenei, il regime di Israele è rimasto intrappolato nel pantano della guerra a Gaza a causa della determinazione del popolo palestinese e dei gruppi di resistenza", ha detto il ministro iraniano durante il colloquio con Haniyeh, come riporta Irna. Chiedendo azioni da parte della comunità internazionale per inviare aiuti a Gaza, Haniyeh ha affermato che Israele non accetta le condizioni di Hamas per arrivare ad una tregua e che ritiene l'amministrazione di Netanyahu responsabile dei fallimenti nei negoziati che puntano a stabilire un cessate il fuoco a Gaza.
Attentato in Cisgiordania, feriti civili israeliani
Un minibus con civili israeliani a bordo e' stato attaccato oggi con colpi di arma da fuoco nella zona di Talmon (presso Ramallah, in Cisgiordania). I servizi di emergenza hanno riferito che almeno quattro persone risultano essere ferite, una delle quali in modo grave. La caccia all'attentatore (o più persone) e' in corso da ore nella zona vicina, secondo la radio dei coloni Canale 7. L'esercito, giunto in forze sul posto, ha fatto ricorso anche ad un elicottero da guerra per colpire un palestinese armato, rifugiatosi in un'area boscosa.