Mosca: "L'Occidente non è riuscito interferire sulle votazioni". Dichiarata un'affluenza record. Casa Bianca: "Voto né libero né giusto". File di persone si sono formate davanti ad alcuni seggi elettorali nel centro di Mosca e San Pietroburgo intorno a mezzogiorno, orario della protesta pacifica indetta da Navalny: oltre 70 le persone fermate. Putin: "Protesta non ha avuto effetto. Navalny? È morto, è triste. Volevo liberarlo per scambiarlo con alcuni prigionieri"
Zelensky: Putin malato di potere, vuole regnare per sempre
Vladimir Putin è un uomo "malato di potere" che vuole "regnare per sempre". Lo dice scrive sui social Volodymyr Zelensky, mentre arrivano i primi dati che confermano il plebiscito nei confronti del leader russo. "È chiaro a tutti che questo personaggio, come è successo tante volte nella storia, è semplicemente ubriaco di potere e sta facendo tutto il possibile per regnare in eterno e non c'è male che non commetterà per prolungare il suo potere personale", ha detto il presidente ucraino, definendo il voto russo "senza alcuna legittimità".
Russia, affluenza totale alle 20 al 73,33%
L'affluenza totale alle elezioni presidenziali russe in tutto il paese alle 20:00 ora di Mosca è stata del 73,33%. Lo rende noto la Commissione elettorale centrale della Federazione Russa. I dati non tengono conto dell'affluenza alle urne nel voto elettronico a distanza. Alle 20:00, ora di Mosca, i seggi elettorali avevano completato il loro lavoro in tutte le regioni del paese, a eccezione della regione di Kaliningrad.
Exit poll: gli altri tre candidati russi sotto il 5% ciascuno
Secondo i primi exit poll diffusi dalla televisione di Stato russa, i tre candidati che correvano alle elezioni presidenziali con Vladimir Putin hanno ottenuto percentuali ciascuno al di sotto del 5%. Il candidato comunista Kharitonov è dato al 4,7%, quello di Gente Nuova, Davankov, al 3,6% e quello del Partito liberaldemocratico Slutsky al 2,5%.
Mosca: "Putin all'88% con il 25% di seggi scrutinati"
Vladimir Putin ottiene l'88% delle preferenze alle presidenziali in Russia quando sono stati scrutinati già il 25% dei seggi. Lo rende noto la commissione elettorale, secondo quanto riporta la Tass.
Navalnaya: 'Putin è un assassino e un gangster'
Vladimir Putin è "un assassino" e un "gangster". Lo ha detto ai giornalisti davanti all'ambasciata russa a Berlino la leader dell'opposizione Yulia Navalnaya, vedova di Alexei.
Trump: "Non so se Putin è responsabile per la morte di Navalny"
"Non so" se il presidente russo Vladimir Putin è responsabile per morte di Alexei Navalny. Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox. "Non so" se è responsabile, "forse ma non lo so", ha aggiunto, spiegando che Navalny era "giovane, quindi statisticamente avrebbe dovuto ancora vivere a lungo".
Putin all'87,8% dei voti secondo i primi exit poll
Kallas, 'Putin minaccia ma ha paura di una guerra con la Nato'
"Certo, dobbiamo prendere seriamente le minacce di Vladimir Putin sul nucleare" ma Putin "sta usando la trappola della paura contro le nostre società. Putin vuole che noi abbiamo paura. In questo modo, cerca di farci desistere dalle decisioni che altrimenti prenderemmo. Per evitare di cadere nelle sue trappole, dobbiamo ricordare ciò di cui Putin stesso ha paura, e lui ha paura di andare in guerra con la Nato". Lo ha detto la premier estone Kaja Kallas in un'intervista alla Bbc.
Mosca: l'Occidente non è riuscito interferire sul voto
L'Occidente ha fallito nel suo tentativo di interferire nelle elezioni presidenziali in Russia. Lo ha affermato il ministero russo degli Esteri citato dalla Tass.
Affluenza alle urne di persona in Russia al 73,3%. Manca voto online
L'affluenza alle urne di persona alle elezioni presidenziali russe ha raggiunto il 73,33% alla chiusura dei seggi. Lo riferisce la Tass citando i dati della commissione elettorale centrale. I dati non includono l'affluenza alle urne online. A partire dalle 20 ora di Mosca (le 18 in Italia), i seggi elettorali sono chiusi in tutte le regioni del Paese ad eccezione dell'exclave più occidentale di Kaliningrad.
Navalnaya, 'sulla scheda ho scritto il nome di Alexei'
Yulia Navalnaya, moglie del defunto oppositore del presidente russo Vladimir Putin, Alexei Navalny, ha dichiarato di aver scritto il nome del marito sulla scheda elettorale. Navalnaya ha votato per le presidenziali russe a Berlino, acclamata dai suoi sostenitori.
Russia, chiusi i seggi a Mosca e nei distretti nordoccidentali
Tutti i seggi elettorali a Mosca e nei distretti federali nordoccidentale, centrale, Volga, meridionale e settentrionale del Caucaso hanno chiuso alle ore 20 locali, le 18 in Italia, e le commissioni elettorali hanno iniziato a contare i voti, lo riporta Ria Novosti
Germania: 'Voto in Russia non è libero, in aree ucraine è nullo'
"Le pseudo-elezioni in Russia non sono né libere né corrette, il risultato non sorprenderà nessuno. Il governo di Putin è autoritario, si basa su censura, repressione e violenza. Le 'elezioni' nei territori occupati dell'Ucraina sono nulle e non valide e costituiscono un'altra violazione del diritto internazionale." E' quanto si legge sull'account su X del ministero degli Esteri tedesco.
Generale Tricarico: 'Macron indebolisce coesione Occidente agli occhi di Putin'
"La cifra o una delle cifre che hanno contraddistinto il conflitto russo-ucraino, e non solo quello, è lo stravolgimento sistematico di ogni regola scritta o di buon senso. Nel caso di Macron, di ambedue le fattispecie. Sia il trattato del Nord Atlantico all’art 4., sia il Trattato del Quirinale, sia soprattutto il buon senso rendono inevitabile oltre che saggio un processo di consultazione multilaterale - bilaterale per 'il Quirinale' - con il quale mettere a punto una posizione comune. Macron quindi ha trasgredito platealmente più norme indebolendo come risultato finale la coesione occidentale agli occhi e nella percezione di Putin. E, sia detto per inciso, anche nostra". Questo il commento, rilasciato all'Adnkronos, del generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa, sulle parole del presidente francese che non esclude l'invio di truppe in Ucraina.
Secondo Tricarico "le armi in dotazione, fatte salve quelle nucleari, non sono in grado da sole di ribaltare le sorti della guerra. E’ certo tuttavia che un irrobustimento delle capacità militari di Zelenski attraverso la fornitura di sistemi moderni e precisi conferirebbe all’Ucraina considerevoli capacità di resistere più a lungo e quanto meno di congelare i confini delle aree controllate alla attuale geografia".
Elezioni Russia, la protesta "Mezzogiorno contro Putin". Ong: "Oltre 70 fermi".
Nell’ultima giornata di votazioni va in scena la dimostrazione degli oppositori del Cremlino con lunghe code solo in alcuni seggi e poche centinaia di persone che hanno partecipato all'iniziativa. Yulia Navalnaya tra i manifestanti anti-Putin a Berlino. Una persona ha lanciato due bottiglie molotov contro l'ambasciata russa a Chisinau, in Moldavia. LE FOTO
Mosca: 'Boom di affluenza nelle regioni ucraine annesse'
Boom di affluenza, secondo le autorità russe, nelle regioni ucraine occupate. La commissione elettorale centrale, citata dalla Tass, ha fatto sapere che nella regione di Lugansk ha votato per le presidenziali l'87,12% degli aventi diritto, mentre in quella di Kherson il dato dell'affluenza finale è dell'83,87%.
Russia, presidenziali: l'affluenza ha superato il 70%
Secondo i dati pubblicati sul sito web della Commissione elettorale centrale russa, l'affluenza ai seggi nelle elezioni presidenziali alle 16:03 ora di Mosca (le 14:03 in Italia) e' stata del 70,01%. Nelle "nuove regioni" della Russia, le quattro ucraina annesse da Mosca senza il riconoscimento internazionale e dove si sono svolte per la prima volta le elezioni presidenziali, i seggi elettorali sono gia' chiusi. In tutte e quattro le regioni l'affluenza alle urne ha superato l'80%. Secondo gli analisti, il Cremlino si era prefisso come obiettivo almeno il 70% dell'affluenza per legittimare in modo plateale la riconferma di Vladimir Putin a presidente che, secondo le attese, dovrebbe registrare a suo favore intorno all'80% dei voti, in mancanza di reali concorrenti.
Russia, migliaia in coda ai seggi a mezzogiorno per protesta contro Putin: oltre 70 arresti
Migliaia di persone in tutta la Russia, non solo a Mosca e San Pietroburgo, ma anche a Ekaterinburg, Voronezh, Irkutsk, Vladivostok, Novosibirk, si sono presentate ai seggi a mezzogiorno, aderendo all'appello lanciato da Yulia Navalnaya per protestare contro Vladimir Putin, vincitore sicuro delle elezioni presidenziali che si chiudono oggi, dopo tre giorni di voto (di più nei territori occupati dell'Ucraina, dove i seggi sono stati aperti prima). Sono state arrestate 74 persone in 17 città diverse del Paese, registra Ovd-Info.
Anche all'estero si sono formate lunghe code di fronte alle sedi diplomatiche russe in cui erano stati allestiti seggi: in particolare, a Vilnius a mezzogiorno almeno 700 persone erano in coda di fronte all'ambasciata russa. Navalnaya è apparsa di fronte all'ambasciata a Berlino, dove è stata accolta dagli abbracci di numerosi russi che avevano accolto il suo appello a votare a mezzogiorno.
Russia, molotov esplosa a seggio Chisinau lanciata da cittadino moldavo
L'uomo arrestato, dopo aver lanciato due bottiglie con sostanze infiammabili, oltre la barriera di protezione dell'ambasciata di Chisinau, ha 54 anni ed è di nazionalità moldava. Ha detto di avere anche la cittadinanza russa. "Ha giustificato la sua azione per la sua insoddisfazione per le azioni delle autorità russe", ha spiegato la polizia in Moldova.
Radicali Italiani: 'Centinaia di persone per il Mezzogiorno contro Putin'
"Roma risponde all'invito di Navalny per il Mezzogiorno contro Putin. Centinaia di persone hanno aderito all'invito di Navalny e di sua moglie Yulia, mettendosi in fila a mezzogiorno per manifestare contro il criminale Putin. Attraverso il dark web abbiamo inviato una mail a oltre mezzo milione di russi per invitarli a partecipare al Mezzogiorno senza Putin. L'enorme quantità di persone che si è messa in fila a mezzogiorno dimostra chiaramente che molti manifestano per una Russia libera dal dittatore Putin", dichiara in una nota Matteo Hallissey, segretario Radicali Italiani. "Da questa mattina stiamo monitorando, insieme ai 'Russi contro Putin', il voto. Siamo passati da 50 persone ogni ora a oltre 200. Roma ha aderito all'invito di Navalny per il Mezzogiorno senza Putin e centinaia di russi hanno manifestato pacificamente contro il criminale Putin. Supportiamo i russi liberi in questa iniziativa e monitoreremo fino alle 20 di questa sera il voto dei russi, sottoponendoli a un sondaggio anonimo con domande sul voto, sull'età e sulla provenienza. Vogliamo ottenere dati credibili da confrontare con quelli ufficiali. Non ci fidiamo dei dati fasulli della Federazione Russa, per questo chiediamo nuovamente all'Italia e all'Europa di non riconoscere questa elezione farsa", conclude.