A scriverlo è Al Arabiya, citando un alto funzionario del gruppo palestinese. I rappresentanti di Hamas dovrebbero recarsi al Cairo nei prossimi giorni per discutere gli ultimi dettagli. Nell'ambito dell'operazione dell'Ue Aspides, la nave Duilio ha abbattuto due droni nel mar Rosso. Salpata Open Arms con un carico di 200 tonnellate di aiuti umanitari; è la prima dal 2015. Morte 11 persone e 14 ferite negli attacchi aerei condotti da Stati Uniti e Regno Unito su città portuali nello Yemen occidentale
Crosetto: "Non basta approccio militare ma servono trattative diplomatiche per far cessare attacchi"
"Non basta l'approccio militare, quello che serve per dare sicurezza facendo la scorta alle nostre navi mercantili e in più autodifesa, ma nelle prossime settimane si tratta di affiancare altri sistemi, altre trattative politiche e diplomatiche per far cessare questi attacchi che alla fine non incidono, come vorrebbero nelle dichiarazioni degli Houthi, sulla guerra a Gaza ma soltanto sull'economia in questo caso italiana o dell'Europa". Lo ha detto il Ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo nel corso di LetExpo 2024.
Houthi, "l'Italia si è schierata con i nostri nemici"
"L'abbattimento di nostri droni da parte della marina militare italiana costituisce una nuova conferma che l'Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici e a difesa di Israele". Lo ha detto stamani all'ANSA Abdennaser Mahamed, funzionario del dipartimento dei media della presidenza della Repubblica (Houthi) di Sanaa, precisando tuttavia che "l'Italia per il momento non è un nostro obiettivo diretto". "L'Italia e gli altri Paesi della coalizione filo-israeliana dimostrano di non voler calmare la situazione o contenere il raggio del conflitto. Vogliono invece espanderlo in tutto il Mar Rosso. Ma saranno le forze yemenite a determinare il teatro delle operazioni", ha aggiunto il funzionario. "Queste operazioni - ha detto Mahamed - rimangono mirate su due obiettivi: impedire alle navi israeliane di dirigersi verso la Palestina occupata e colpire le navi americane e britanniche, per il sostegno americano e britannico a Israele nell'aggredire Gaza".
Giordania critica restrizioni Al-Aqsa, "Israele gioca con il fuoco"
Israele "gioca con il fuoco" e sta spingendo la situazione verso "un'esplosione". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, commentando le restrizioni annunciate dalle autorità israeliane per l'accesso alla moschea di Al-Aqsa, il terzo luogo più importante dell'Islam, durante il mese sacro di Ramadan. Citato dai media giordani, Safadi ha detto che la Giordania, che è custode dei luoghi santi musulmani di Gerusalemme, respinge il provvedimento stabilito da Israele come misura di sicurezza per la guerra a Gaza. "Avvertiamo che profanare la santità della moschea di Al-Aqsa è giocare con il fuoco", ha detto Safadi in una conferenza stampa congiunta con l'arcivescovo Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Santa Sede.
Gaza, sale a 31.184 bilancio morti raid Israele
E' salito a 31.184 il numero delle persone che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza dall'inizio della rappresaglia israeliana lo scorso 7 ottobre per l'attacco subito da Hamas. Ad aggiornare il bilancio è il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che 72.889 sono rimaste ferite. Nelle ultime 24 ore sono 72 i palestinesi rimasti uccisi e 129 quelli feriti negli attacchi israeliani, spiega il ministero.
Mar Rosso, Crosetto: "Crescono attacchi; abbattuti due droni"
L'area del Mar Rosso è "una zona diventata pericolosa e si è passati (dagli attacchi, ndr) dalle navi mercantili a quelle militari, una evoluzione continua delle modalità di attacco. Anche questa notte gli attacchi sono stati condotti in modo diverso e piu' pericoloso rispetto alle altre volte". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto parlando dell'abbattimento di due droni nella notte, senza fornire ulteriori dettagli per ragioni di sicurezza, nel corso di un videocollegamento con la fiera LetExpo. "La situazione si evolve di settimana in settimana - ha poi aggiunto - dovremmo con i nostri alleati e il massimo del coinvolgendo arrivare ad una soluzione in tempi brevissimi perché l'intensità e la pericolosità sta aumentando di settimana in settimana".
Al via missione Copasir a Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah
Inizia oggi la missione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica in Israele e presso l’Autorità nazionale palestinese. Il Copasir avrà occasione di incontrare a Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah i principali soggetti istituzionali israeliani e palestinesi e fare il punto sulle implicazioni per la sicurezza nazionale del conflitto in Medio Oriente. Lo rende noto la Camera.
Da gesuiti e Coreis appello per cessate il fuoco: "Ascoltiamo il Papa e Imam al-Azhar"
E' ''un appello interreligioso per un immediato cessate il fuoco a Gaza, per l'incondizionata liberazione di tutti gli ostaggi rapiti il 7 ottobre in Israele e per una pace duratura in Medio Oriente'' quello che arriva dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jrs) e dalla Comunità Religiosa Islamica Italiana (Coreis). Che, mentre i cristiani osservano la Quaresima e i musulmani il mese di Ramadan, sollecitano ''un radicale ritorno agli insegnamenti fondanti delle nostre rispettive religioni, le quali esortano ad amare l'unità al di sopra delle divisioni, nel rispetto delle differenze e a portare costante dignità per la vita di ogni persona''. E invitano ad ascoltare gli appelli al dialogo, alla collaborazione e alla conoscenza reciproca di Papa Francesco e dell'Imam di al-Azhar Ahmad al-Tayyeb.In una nota diramata da Fratello Michael Schopf SJ, Direttore Jrs International, e dall'Imam Yahya Pallavicini, Vicepresidente Coreis, si legge che ''l'impegno a nutrire e curare dalle ferite la nostra umanità condivisa ci spinge a piangere e pregare per ogni singola vittima della terribile violenza che pervade il mondo, senza distinzioni di provenienza''. I leader religiosi scrivono che ''durante questo tempo di preghiera e digiuno ci appelliamo ai credenti e a tutti coloro che si dispongono al bene per sostenere l'umanità condivisa che è tanto cara alle nostre fedi e in particolar modo per moltiplicare gli sforzi per l’ottenimento di una immediata e definitiva fine delle violenze di ogni genere a Gaza che permetta a Ebrei, Cristiani e Musulmani di vivere pienamente il beneficio sacro della Quaresima e di Ramadan e delle festività religiose di Eid al-fitr, Pasqua e Pesach''.
Tajani: "Caio Duilio ha abbattuto due droni, fieri dei nostri marinai"
"Congratulazioni all'equipaggio del cacciatorpediniere Caio Duilio che ha abbattuto due droni nel Mar Rosso nell'ambito della missione Ue Aspides. La Marina italiana garantisce la libera navigazione e protegge i nostri mercantili. Fieri dei nostri marinai!". Lo scrive sul social X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. La nave, nell’ambito dell'operazione dell'Unione Europea Aspides, ha abbattuto, in attuazione del principio di autodifesa. Lo fa sapere lo Stato Maggiore della Difesa ricordando che l'operazione Aspides ha il compito di difendere la libertà di navigazione e le rotte commerciali. Nave Duilio continua la propria attività.
Nave Duilio abbatte due droni nel mar Rosso
Nell'ambito dell'operazione dell'Unione Europea Aspides, nave Duilio ha abbattuto, in attuazione del principio di autodifesa, due droni aerei. Lo rende noto il ministero della Difesa. Duilio circa dieci giorni fa, quanto non era ancora base operativa di Aspides, aveva sventato un altro attacco degli Houthi abbattendo un drone.
medici di Gaza alla Bbc,: "Ecco cosa fanno i soldati israeliani negli ospedali"
Occhi bendati. Costretti a spogliarsi. Picchiati, ripetutamente. Costretti a rimanere in piedi per ore. Arrestati. Un reparto maternità diventato qualcosa di più simile a una "stanza delle torture". E' quello che il personale medico palestinese della Striscia di Gaza ha raccontato alla Bbc di aver subito durante un blitz delle forze israeliane nell'ospedale Nasser, nella città di Khan Yunis, nel sud dell'enclave palestinese. E' accaduto il mese scorso. Ahmed Abu Sabha, medico 26enne volontario della struttura, ha denunciato di essere stato trattenuto agli arresti per una settimana. Ha accusato un soldato israeliano di avergli rotto una mano. Un racconto, riporta la rete britannica, che somiglia a quello di altri due medici. Hanno riferito di essere stati picchiati, costretti a rimanere inginocchiati per ore. Di aver dovuto sopportare acqua gelida versata sui loro corpi e di essere stati agli arresti per giorni prima di essere rilasciati. La Bbc precisa di aver indagato per settimane, di aver parlato con medici, infermieri, farmacisti e sfollati, di aver fatto controlli incrociati e di aver fornito dettagli delle denunce alle forze israeliane (Idf), che non hanno risposto direttamente alle domande sui racconti dei medici, né negato le accuse di maltrattamenti. Hanno negato sia stato fatto del male al personale medico nell'operazione. Il blitz nell'ospedale Nasser risale al 15 febbraio scorso. "Abusi ai danni dei detenuti sono contrari agli ordini delle Idf e sono pertanto assolutamente proibiti", affermano le Idf secondo cui nell'ospedale si trovavano combattenti di Hamas.
Nella struttura, stando alle forze israeliane, sono stati tenuti prigionieri ostaggi rapiti durante l'attacco del 7 ottobre in Israele. Hamas, che nel 2007 prese il controllo della Striscia di Gaza, nega che i suoi combattenti operino all'interno di strutture sanitarie. I medici rimasti al Nasser hanno denunciato come il blitz israeliano li abbia di fatto lasciati nell'impossibilità di assistere i malati.
Australia, se Israele non cambierà direzione continuerà a perdere consensi
"Quello del 7 ottobre è stato un attacco terroristico e il mondo è stato giustamente molto solidale e vicino a Israele in quel momento. Credo che il mondo sia sconvolto per la situazione attuale...e direi che a meno che Israele non cambi rotta continuerà a perdere consensi". A dichiararlo, intervenendo all'Australian Financial Review Business Summit, è stata la ministra degli Esteri australiana, Penny Wong. Il mese scorso Canada Ustralia e Nuova Zelanda avevano rilasciato una dichiarazione comune chiedendo un immediato cessate il fuoco umanitario.
Giordania indaga su resti di un drone trovati nel nord del paese
Le autorità giordane hanno aperto un'inchiesta a seguito del ritrovamento nella provincia di Irbid, nel nord del paese, dei resti di un drone, senza che al momento siano trapelati dettagli sull'origine del lancio o sul suo obiettivo. I resti sono stati ritrovati in 'una zona aperta' e non si segnalano 'danni significativi'. Gli artificieri sono stati inviati in zona a seguito del verificarsi di un'esplosione. Poche ore prima, la Resistenza islamica dell'Iraq, coalizione di milizie irachene filoiraniane, aveva annunciato di aver sferrato un attacco con un drone dal paese verso il porto israeliano di Haifa.
Tajani: "Serve ingresso più camion da Rafah, aiuti dal cielo non bastano"
Per l'assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza "non è sufficiente l'aiuto che si lancia dal cielo. E' importante aumentare il numero dei camion che entrano da Rafah. Oggi sono troppo pochi", si tratta di poche decine. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ieri sera nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa 'Food for Gaza' alla Farnesina.
Von der Leyen: "Serve pausa umanitaria subito"
"Naturalmente Israele ha il diritto di difendersi e di combattere Hamas. Ma la protezione dei civili deve essere garantita in ogni momento, in linea con il diritto internazionale. E al momento c’è solo un modo per ripristinare un flusso adeguato di aiuti umanitari: la popolazione di Gaza ha bisogno di una pausa umanitaria immediata che porti a un cessate il fuoco sostenibile. E ne ha bisogno adesso". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante la plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo.
Von der Leyen, bambini muoiono di fame; non è possibile
"La situazione sul campo è più drammatica che mai e ha raggiunto il punto critico. Abbiamo tutti visto le segnalazioni di bambini che muoiono di fame. Non è possibile. E dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per fermarlo. Tutti sanno quanto sia difficile spostare gli aiuti dentro Gaza. Tutti i percorsi devono essere utilizzati per raggiungere le persone bisognose. E' qui che entra in gioco ilcorridoio marittimo". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel dibattito in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.
Von der Leyen, nave aiuti verso Gaza; la prima dal 2015
"Mentre parliamo, una nave sta salpando da Cipro verso Gaza settentrionale. Porta il tipo più elementare di aiuti umanitari, che e' anche il piu' necessario oggi: il cibo, per una popolazione che affronta una catastrofe umanitaria". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo. "Questo corridoio marittimo è il risultato di una cooperazione internazionale senza precedenti, sotto la guida del presidente Nikos Christodoulides. Abbiamo lavorato mano nella mano non solo con Cipro, ma con gli Emirati Arabi Uniti, gli Stati Uniti e il Regno Unito. Ero al porto di Larnaca pochi giorni fa, per assistere ai preparativi finali prima della partenza della nave. Una volta pienamente operativo, questo corridoio marittimo potrebbe garantire un flusso di aiuti sostenuto, regolamentato e robusto a Gaza. E' la prima volta che una nave è autorizzata a consegnare aiuti a Gaza dal 2005. Ed è un'ulteriore ancora di salvezza per il popolo di Gaza", ha aggiunto.
Media, Nasrallah ha incontrato delegazione Hamas
Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha ricevuto una delegazione di Hamas guidata dal membro dell'ufficio politico del movimento palestinese, Khalil al-Hayya. Lo riferisce l'emittente libanese Lbci, precisando che durante il colloquio sono stati analizzati gli ultimi sviluppi a Gaza e in Cisgiordania. Le discussioni hanno inoltre riguardato i negoziati in corso per fermare l'operazione israeliana nell'enclave.
Hamas: "Netanyahu è ostacolo a qualsiasi intesa"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, "è un ostacolo a qualsiasi intesa". Lo ha dichiarato ad al-Jazeera il dirigente di Hamas, Mohammad Nazzal, secondo cui i mediatori - Egitto e Qatar - sono al lavoro per cercare di tirare fuori dall'impasse i negoziati per un potenziale accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco temporaneo. "I negoziati non si sono fermati. Negli ultimi giorni si è arrivati a un punto morto, ma il Qatar e l'Egitto stanno lavorando duramente per proseguire", ha dichiarato. "Hamas risponde ai mediatori e sta cercando di cooperare positivamente, ma Netanyahu è un ostacolo a qualsiasi intesa - ha aggiunto - I negoziati non si fermeranno finché Netanyahu non soddisferà le condizioni di Hamas".
Mo, salpata da Cipro la nave di Open arms: destinazione Gaza
E' finalmente salpata da Larnaca, dopo un rinvio di un paio di giorni dovuto a 'ragioni tecniche', la nave di Open Arms diretta a Gaza con un carico di 200 tonnellate di aiuti umanitari. Lo ha reso noto la ong World Central Kitchen, che ha raccolto gli aiuti destinati alla popolazione palestinese. Il viaggio della nave della organizzazione non governativa spagnola viene usato come 'progetto pilota' in vista dell'apertura di un corridoio marittimo umanitario annunciato nei giorni scorsi a Cipro dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Israele: "Circa 100 razzi lanciati oggi dal Libano"
Circa 100 razzi sono stati lanciati in due riprese dal Libano verso le Alture del Golan, nel nord di Israele, questa mattina. Lo ha fatto sapere, citato dai media, l'esercito israeliano secondo cui si tratta di una delle maggiori salve di tiri da Libano dall'inizio della guerra con Gaza. Alcuni dei razzi - secondo la stessa fonte - sono stati intercettati dal sistema di difesa anti missili, mentre la maggior parte sono caduti in aree aperte. Non si segnalano vittime al momento. Il risposta, l'aviazione israeliana ha colpito 3 siti di lancio da cu sono partiti i razzi.