"La priorità - ha detto un portavoce del gruppo armato - è il completo impegno per la fine dell'aggressione e il ritiro del nemico". Sarebbe di 5 morti il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi da lanci difettosi di pacchi di aiuti umanitari oggi a ovest di Gaza City: il Pentagono però smentisce. Annunciato progetto Usa: costituire una missione militare d'emergenza sulla costa per creare un banchina off-shore temporanea in grado di accogliere grandi navi
Donne in piazza al Cairo in solidarietà per Gaza
Decine di donne egiziane hanno marciato oggi nel centro del Cairo in solidarietàcon Gaza e denunciando la "complicità dell'Egitto" con le autorità di occupazione israeliane nella chiusura del valico di frontiera di Rafah e Le forze di sicurezza hanno disperso le manifestanti. La protesta rientra nell'appello internazionale alla solidarietà con le donne palestinesi in occasione della Giornata internazionale della donna. Gli organizzatori non hanno annunciato in anticipo la protesta per evitare che le forze di sicurezza intervenissero per fermare la manifestazione. Tuttavia, le autorità hanno isolato le manifestanti prima di costringerle ad andarsene.
Scholz: "Urgente il corridoio marittimo umanitario per Gaza"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha scritto su X che "a Gaza devono arrivare più aiuti. Per questo motivo, insieme alla Commissione europea e ad altri Paesi, tra cui Stati Uniti, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, siamo a favore di un corridoio umanitario marittimo da Cipro a Gaza. Questo sostegno serve urgentemente".
Petraeus: "Operazione a Gaza sia più strategica e meno militare"
"Sono completamente d'accordo con l'obettivo del governo israeliano di cercare di distruggere Hamas, i terroristi e i loro leader, rendendo il nemico incapace di ricostituirsi, e ottenendo la restituzione degli ostaggi, ma penso che il mindset e l'approccio a questa campagna dovrebbe essere rivisto in una direzione più chirugica e meno militare". Lo ha detto l'ex direttore della Cia e presidente del Kkr Global Institute David Petraeus in una videointervista resa pubblica oggi al forum Open Dialogues for the Future, organizzato da Cciaa Pn-Ud e The European House-Ambrosetti, in corso a Udine. "Una strategia - ha continuato - che consiste nel 'ripulire' un'area dal nemico e poi tenerla sotto controllo, procedendo poi con l'area limitrofa allo stesso modo per togliere al nemico la possibilità di ricostituirsi altrove e riguadagnare terreno. Una volta ripulita un'area - ha precisato - si dovrebbe consentire ai civili di rientravi, e poi mantenerla sotto il proprio controllo per dare sicurezza e far capire alla popolazione civile che la loro vita sarebbe migliore senza Hamas. E ciò permetterebbe anche ai milioni di rifugiati nel sud di Gaza di tornare alle loro case nel settentrione della Striscia. Tutto questo richiederebbe diversi mesi, ma anche - ha ribadito - un cambiamento di mentalità". Secondo Petraeus, "in ogni operazione bisogna evitare di crearsi ulteriori nemici nella popolazione civile". "E' dunque fondamentale - ha concluso l'ex direttore della Cia - valutare se le azioni che si pongono in essere siano fatte in modo da non crearsi ulteriori nemici. In caso contrario, quell'operazione va riconsiderata".
Zuppi per il Ramadan: "Il digiuno aiuti la pace"
"Giustizia e pace sono come pane e acqua: senza pane e acqua si muore, così è per la giustizia e la pace. La disciplina del digiuno sia dunque quest'anno un grido a Dio e agli uomini per il raggiungimento della giustizia e della pace, anzitutto in Israele-Palestina e poi in tutti i luoghi dove si combatte e si versa il sangue innocente. Giustizia e pace, a partire dalla Terra Santa, apriranno a un traguardo più alto: il perdono, poiché non c'è futuro senza perdono". Lo scrive l'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, in un messaggio alla comunità islamica per l'inizio del Ramadan. "Desidero raggiungervi con il mio saluto e le espressioni della più cordiale amicizia, nelle quali associo l'intera Chiesa di Bologna, che cerco di servire come Pastore. Anche quest'anno il mese del vostro digiuno coincide in buona parte con la nostra Quaresima. Ci aiuta a trovare l'essenziale come ci ricordano tre elementi comuni: la supplica, il digiuno e la gioia. Possa dunque l'astinenza del mese di Ramadan, in parallelo a quella quaresimale, tracciare la Santa Via per tutto il prossimo anno: pace, giustizia, perdono, condivisione con i poveri, amicizia con tutti".
Erdogan: "Il mondo agisca contro il genocidio di Israele"
"L'umanità deve agire collettivamente contro la politica genocida di Israele". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza a Istanbul. "Gli americani e gli Stati europei che hanno incoraggiato e sostenuto Israele saranno ricordati nella storia come sostenitori di assassini di donne e bambini", ha aggiunto il leader turco, affermando che "l'amministrazione israeliana guidata dal premier (Benyamin) Netanyahu è omicida", riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
Onu: "Aiuti a Gaza via aria non sostituiscono quelli via terra"
La consegna di aiuti umanitari a Gaza tramite lanci aerei o via mare "non può sostituire" le consegne via terra. Lo ha detto Sigrid Kaag, coordinatrice degli aiuti Onu per il territorio palestinese dopo una riunione del Consiglio di Sicurezza a porte chiuse. Il suo messaggio al Cds, ha sottolineato, è che la comunità internazionale deve "inondare il mercato di Gaza con beni umanitari" e "rinvigorire il settore privato" in modo che possano entrare più beni commerciali per soddisfare le esigenze dei civili. "La riconversione dei modi di approvvigionamento via terra rimane la soluzione ottimale - ha affermato - È più facile, più veloce, più economica, soprattutto se sappiamo che dobbiamo sostenere l'assistenza umanitaria agli abitanti della Striscia per un lungo periodo di tempo".
Ordigno esplode vicino truppe in Cisgiordania, Idf lancia la caccia all'uomo
L'Idf ha dichiarato di aver lanciato una caccia all'uomo contro i sospetti palestinesi che hanno fatto esplodere un ordigno vicino alle truppe nella città di Silat ad-Dhahr in Cisgiordania. Secondo l’esercito israeliano, al momento dell'attentato, i soldati stavano cercando uomini armati che poco prima avevano aperto il fuoco contro una postazione dell'esercito vicino all'adiacente avamposto di Homesh.
I soccorritori hanno riferito che tre militari sono rimasti feriti nell'esplosione, uno dei quali sarebbe in gravi condizioni.
Cameron: "Occorrerà tempo per porto temporaneo a Gaza, riaprire Ashdod"
Il piano guidato dagli Stati Uniti per portare aiuti a Gaza grazie alla costruzione di un porto temporaneo "richiederà tempo". Lo ha detto alla Bbc il ministro degli Esteri britannico David Cameron, ribadendo la sua richiesta a Israele di aprire nel frattempo il "porto cruciale" di Ashdod.
Parigi denuncia piani Israele per nuove case in Cisgiordania
La Francia ''condanna con la più grande fermezza la recente decisione delle autorità isaeliane di approvare dei piani in vista della costruzione di circa 3.500 nuove unità abitative nelle colonie di Cisgiordania''. In una nota, il ministero degli Esteri di Parigi si appella al governo israeliano affinché ''riveda immediatamente questa decisione inaccettabile, illegale e irresponsabile rispetto alle tensioni già estremamente forti in Cisgiordania e con l'approssimarsi del periodo sensibile delle feste religiose''. Ricordando che ''la colonizzazione israeliana dei Territori palestinesi" rappresenta ''una flagrante violazione del diritto internazionale e deve cessare'', la Francia ''condanna ogni misura unilaterale che mina le prospettive di una soluzione a due Stati".
Usa, Gb e Francia chiedono riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu "sui crimini sessuali di Hamas"
Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno chiesto la convocazione di una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sui crimini sessuali di Hamas durante il massacro del 7 ottobre. La riunione, secondo il ministero degli Esteri israeliano, potrebbe tenersi già lunedì prossimo.
Lunedì scorso Pramila Patten, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite sulla violenza sessuale nei conflitti, aveva pubblicato un rapporto secondo cui "ci sono ragionevoli motivi per ritenere che la violenza sessuale legata al conflitto sia avvenuta in più luoghi durante gli attacchi del 7 ottobre, compresi stupri di gruppo presso il sito del festival musicale Nova, sulla road 232 e nel Kibbutz Re'im".
Strage tra folla in fila per aiuti, per Hamas "farsa e falsità" da Israele
Una "farsa". Hamas ha bollato così l'inchiesta delle forze israeliane (Idf) sull' "incidente" in cui a fine febbraio sono rimasti uccisi decine di palestinesi durante un'operazione di consegna di aiuti a Gaza. "Respingiamo i risultati dell'inchiesta fuorviante presentata dal criminale esercito di occupazione sionista, che costituisce una farsa", ha reagito Hamas, accusando Israele di cercare di "scagionare i suoi soldati terroristi" dopo "questo crimine orribile", un "massacro orribile che resterà come prova della criminalità e del nazismo" di Israele, "privo di valori umani ed etici".
I militari israeliani "hanno commesso questo crimine senza giustificazioni" e questa "inchiesta falsa e fuorviante" ignora "i fatti", riporta il giornale palestinese 'Filastin' legato a Hamas. Secondo il gruppo, "i palestinesi sono stati oggetto di spari diretti nella parte superiore del corpo con l'intenzione di provocare la morte immediata, fatto evidente dall'esame dei corpi dei martiri". "Ci sono altre prove ce confermano che sono stati sottoposti in modo deliberato a spari da parte di militari e tank", sostiene ancora Hamas.
Cinque Paesi Ue partecipano al corridoio marittimo per Gaza
Sono cinque in tutto i Paesi Ue che prendono parte al corridoio marittimo lanciato dall'Ue insieme agli Stati Uniti e agli Emirati Arabi per fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Lo riferisce la Commissione europea in una nota. Oltre a Cipro, promotore dell'iniziativa, saranno impegnati nelle operazioni di assistenza anche l'Italia, la Germania, la Grecia e l'Olanda. L'adesione di Roma era stata anticipata dal ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Al corridoio parteciperà anche il Regno Unito.
Hamas: "Almeno 9mila donne uccise a Gaza dal 7 ottobre"
Almeno 9.000 donne sono state uccise a Gaza dal 7 ottobre. Ad affermarlo è il ministero della Sanità della Striscia, controllato da Hamas, secondo quanto riportato da Cnn. Secondo il ministero palestinese, circa 60.000 donne incinte nella Striscia soffrono di "malnutrizione, disidratazione e mancanza di assistenza sanitaria adeguata" e circa 5.000 donne incinte partoriscono ogni mese in "condizioni dure, non sicure e malsane". Anche l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Urnwa ha pubblicato una dichiarazione su X affermando che una media di 63 donne vengono uccise nell'enclave ogni giorno. "Nella Giornata Internazionale della Donna, le donne di Gaza continuano a sopportare le conseguenze di questa guerra brutale", si legge nel messaggio.
Aiuti a Gaza con imbarcazioni anfibie da Chef Andrés ed Emirati
José Andrés, il famoso chef e fondatore di World Central Kitchen, sta lavorando con gli Emirati Arabi per far sbarcare imbarcazioni anfibie, cariche di cibo, sulle coste di Gaza. Lo scrive Axios. Riconoscendo che gli aiuti a Gaza sono pericolosamente carenti, Joe Biden ha ordinato alle forze armate americane di costruire una banchina temporaneo a Gaza per aprire un corridoio umanitario marittimo. Ma il completamento del progetto richiederà settimane, quindi gli aiuti non arriveranno prima della fine di questo mese. Gli Emirati Arabi Uniti e Andrés hanno lavorato a una soluzione più rapida, ma più rischiosa. I loro aiuti umanitari potrebbero arrivare a Gaza entro pochi giorni, consegnati da navi provenienti da Cipro. "Stiamo lavorando con l'urgenza di adesso", ha detto lo chef ad Axios. "Vale la pena provare. Dobbiamo provare", ha proseguito, alludendo alle enormi sfide logistiche e tecniche dell'operazione. "Se ci riusciamo, tutti saranno aiutati", ha aggiunto.
Cameron: "Gb con gli Usa per il corridoio marittimo dedicato agli aiuti a Gaza"
Medio Oriente, le famiglie degli ostaggi chiedono la mediazione di Papa Francesco
Il Forum sugli ostaggi e delle famiglie scomparse nel raid del 7 ottobre condotto da Hamas ha chiesto con una lettera a papa Francesco di intercedere per il rilascio immediato degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. Le famiglie, secondo quanto riporta il Jerusalem Post, hanno scritto al Pontefice: "Esprimiamo profonda gratitudine e apprezzamento per tutti i vostri sforzi fatti finora e per il vostro continuo interesse, sostegno e coinvolgimento nel portare avanti il rilascio degli ostaggi - è scritto nella dichiarazione -. Ci auguriamo che il vostro impegno costante e la vostra voce morale contribuiscano al rilascio di tutti gli ostaggi".
Hezbollah conferma altri 3 morti tra le sue fila, "238 da ottobre"
Gli Hezbollah libanesi confermano la morte di tre combattenti senza chiarire le circostanze. Lo riferiscono i media libanesi dopo nuove operazioni israeliane contro obiettivi del 'Partito di Dio' nel sud del Libano in risposta agli attacchi contro il nord di Israele. Dall'8 ottobre, secondo il giornale libanese L'Orient Le Jour, sono 238 i combattenti di Hezbollah uccisi in operazioni israeliane.
Mar Rosso, nave britannica attaccata da militanti Houti. VIDEO
Media, a Gaza 5 morti per i lanci difettosi di aiuti
E' salito a cinque il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi da lanci difettosi di pacchi di aiuti umanitari oggi a ovest di Gaza City. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan che ha rilanciato immagini riprese sul posto dalla Al-araby.tv dopo l'incidente. Ancora non è noto a quale nazione appartenesse l'aereo da cui sono stati lanciati quei pacchi. Un portavoce militare giordano, citato da Al-araby.tv, ha riferito che oggi su Gaza sono stati condotti nove lanci di aiuti ''con la partecipazione di Egitto, Usa, Olanda e Belgio''.