La Casa Bianca: "Sarà allestito un molo temporaneo in grado di accogliere navi cargo di grandi dimensioni che trasportino cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei". Secondo il New York Times diminuiscono le speranze che un accordo sul rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre possa essere raggiunto la prossima settimana. Gli Houthi sono tornati a colpire nel Mar Rosso e per la prima volta dall'inizio della loro offensiva contro i mercantili occidentali hanno provocato vittime civili
Francia rafforza sicurezza per Ramadan, alta minaccia terroristica
Le autorità francesi hanno innalzato il livello di sicurezza in vista del Ramadan, il mese sacro all'Islam che quest'anno inizia domenica 10 marzo. Lo ha deciso il ministro degli Interni francese Gerald Dermanin che ha chiesto ai prefetti di proteggere ''tutti i luoghi di culto musulmano'' da parte della polizia e delle forze dell'operazione Sentinel.
Il ministro dell’Interno ha quindi parlato dell'“l’alto livello della minaccia terroristica che continua a gravare sul nostro Paese, nonché il persistere di tensioni a livello internazionale in particolare nel contesto del conflitto israelo-palestinese (che) richiedono il mantenimento di estrema vigilanza, soprattutto riguardo a manifestazioni e luoghi di carattere religioso” .
Von der Leyen a Cipro per lancio del corridoio umanitario a Gaza
"La presidente Ursula von der Leyen si reca questa sera a Cipro per lanciare il progetto di corridoio marittimo umanitario verso Gaza, la Commissione svolgerà pienamente il suo ruolo nell'arco dell'attuazione di questo progetto, che non ha nulla a che fare con altri annunci (ovvero l'interesse degli Usa, ndr)". Lo ha detto un portavoce dell'esecutivo europeo. "Le autorità cipriote ci hanno invitato perché siamo arrivati alla fase in cui l'iniziativa può nascere, dopo mesi di lavoro dietro le quinte: il nostro ruolo è quello d'incanalare gli aiuti lungo il corridoio", ha aggiunto.
Media: Israele nega l'ultimatum sul Libano
Una fonte politica israeliana ha negato informazioni apparse in Libano secondo cui Israele avrebbe indicato nel 15 marzo il termine ultimo per il raggiungimento di una intesa politica riguardo alla situazione di sicurezza al suo confine nord, dopo il quale potrebbe avere luogo una escalation militare. ''Quella notizia non è vera - ha detto la fonte alla radio pubblica Kan - non c'è una dead-line del genere''.
Tajani: 'Houthi pericolosi, reagiremo in caso di attacco'
Nel Mar Rosso "purtroppo la situazione è complicata: per questo abbiamo voluto e ottenuto una missione europea a protezione delle navi mercantili che attraversano Suez e il Mar Rosso. La pericolosità degli Houthi la conosciamo: stanno violando il diritto internazionale. E' una organizzazione terroristica. Noi reagiremo in caso di attacco, così come è stato fatto in occasione dell'attacco con drone contro la nave militare Caio Duilio". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del congresso del Ppe a Bucarest. "Assumeremo il comando operativo della missione europea - ricorda - per difendere con la forza il naviglio mercantile italiano ed europeo che passerà in quella zona".
Hamas: Israele ha vanificato sforzi mediatori
Sami Abu Zuhri, alto esponente di Hamas, ha accusato Israele di aver "vanificato" tutti gli sforzi dei mediatori per raggiungere un accordo su una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi prima del Ramadan. Secondo quanto riferito da lui alla Reuters, lo Stato ebraico insiste nel respingere i punti dell'accordo che porterebbero a una pausa nei combattimenti, garantirebbero l'arrivo degli aiuti e faciliterebbero il ritorno degli sfollati alle loro case. I negoziati al Cairo hanno raggiunto un punto morto e la delegazione del Movimento islamico ha lasciato la capitale egiziana, ma secondo media locali, i colloqui riprenderanno la prossima settimana. Le due parti tuttavia sembrano lontane dal trovare un compromesso.
Hamas: Qatar e Usa lasciano il Cairo dopo fase negoziati su Gaza
Le delegazioni di Qatar, Hamas e Stati Uniti hanno lasciato Il Cairo dopo la fine dell ultimo ciclo di negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra ostaggi e prigionieri, concluso con un nulla di fatto. Lo riferiscono fonti aeroportuali. Le delegazioni di Qatar e del Movimento della Resistenza Islamica hanno lasciato la città poche ore fa. Sono arrivate separatamente all aeroporto, accompagnate da convogli delle agenzie di intelligence egiziane, che le hanno prelevate dal luogo segreto dove si sono svolti i colloqui e la loro partenza si è svolta nel massimo riserbo. Poche ore prima aveva lasciato Il Cairo anche la delegazione americana.
Replica di un tunnel di Hamas esposta davanti all'Eurocamera
Una replica dei tunnel di Hamas, dove ancora oggi sono trattenuti 136 prigionieri israeliani, è stata allestita davanti all'Eurocamera per sensibilizzare gli eurodeputati ad attivarsi per la liberazione degli ostaggi. All'interno del container che ospita la copia del tunnel sotto Gaza è stata organizzata un'esperienza immersiva di soli tre minuti in cui vengono riprodotti suoni grida, spari e immagini prese dai video di Hamas. Il container è decorato con i volti delle 136 donne, uomini e bambini ancora tenuti in ostaggio sovrastati dalla scritta "riportateli a casa adesso". L'iniziativa è stata organizzata da un gruppo di parenti degli ostaggi ed è stata esibita per la prima volta settimana scorsa fuori dal palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra.
Tajani: Italia aderisce a corridoio marittimo per Gaza
"Ho appena dato a Ursula von der Leyen l'adesione dell'Italia alla proposta che si fa sempre piu' concreta di un corridoio marittimo umanitario. Una proposta che nasce da Cipro per aiutare la popolazione palestinese e quindi un impegno dell'Italia a fianco della Commissione europea e di altri Stati, al quale si aggiungera' anche la nostra azione per coordinare meglio l'invio di aiuti alimentari alla popolazione di Gaza". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a margine del Congresso del Ppe a Bucarest.
Hamas, Israele vanifica sforzi dei mediatori per accordo
Un alto funzionario di Hamas ha accusato Israele di aver "vanificato" tutti gli sforzi dei mediatori per raggiungere un accordo per la tregua prima del Ramadan. Lo riporta il Guardian. L'alto funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri ha detto che Israele insiste nel respingere i punti dell'accordo che porterebbero a una pausa nei combattimenti, garantirebbe l'arrivo degli aiuti e faciliterebbe il ritorno degli sfollati interni alle loro case. La delegazione di Hamas ha ora lasciato il Cairo, anche se una fonte ha detto al canale di notizie egiziano Al-Qahera che i colloqui continueranno e riprenderanno la prossima settimana.
Italia aderisce a proposta di corridoio marittimo per Gaza
L'Italia aderisce "alla proposta, che si fa sempre più concreta, di un corridoio umanitario marittimo" per Gaza. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani spiegando ai cronisti di aver comunicato l'adesione dell'Italia a Ursula von der Leyen. "E' una proposta che nasce da Cipro per aiutare la popolazione palestinese", ha aggiunto.
Emissario di Netanyahu a Abu Dhabi per aiuti umanitari a Gaza
Il consigliere militare del premier Benyamin Netanyahu, il gen. Avi Gil, si è recato ieri ad Abu Dhabi nel contesto degli sforzi per trovare soluzioni alla crisi umanitaria a Gaza. Lo ha riferito la radio pubblica israeliana Kan. Una delle ipotesi esaminate riguarda la consegna di aiuti umanitari da parte degli Emirati arabi uniti via mare, fino a Gaza. L' emittente ha aggiunto che in precedenza si era recato ad Abu Dhabi anche Ghassan Alian, il coordinatore della attivita' israeliane nei territori palestinesi.
Hamas, nuovo bilancio vittime Gaza, sono 30.800
Il ministero della Salute di Hamas ha aggiornato il tragico bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza: dall'inizio della guerra, lo scorso 7 ottobre, sono 30.800, di cui 83 nelle ultime 24 ore. I feriti recensiti sono invece arrivati al numero di 72.298.
Israele, 'Sudafrica fa da braccio legale di Hamas all'Aja'
"Il Sudafrica continua a fungere da 'braccio legale' di Hamas nel tentativo di impedire ad Israele di difendere se stesso ed i suoi cittadini, e di agire per la liberazione dei suoi ostaggi": lo ha affermato su X Lior Hayat, portavoce del ministero degli esteri israeliano, commentando una nuova richiesta presentata dal Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja. "Si tratta - secondo Israele - di un ulteriore sfruttamento cinico di quella Corte, che ha già respinto due volte le sue richieste infondate di cessate il fuoco". Hayat ha poi ribadito che "Israele opera e continuera' ad operare in base al diritto internazionale" e consente l'introduzione a Gaza di aiuti umanitari. "Facciamo appello alla Corte - ha concluso Hayat - affinchè respinga in forma categorica questa nuova richiesta dei rappresentanti di Hamas".
Sudafrica presenta nuova richiesta alla Corte Aja contro Israele
Il Sudafrica ha presentato una nuova richiesta urgente alla Corte internazionale di giustizia per chiedere ulteriori misure di emergenza contro Israele, secondo un documento rilasciato dalla Corte citato dalla Cnn. Nella richiesta il Sudafrica sostiene di essere "costretto a ritornare davanti alla Corte alla luce dei nuovi fatti e dei cambiamenti nella situazione a Gaza provocati dalle continue e vergognose violazioni dei diritti umani". La dichiarazione richiede inoltre alla Corte di "indicare misure provvisorie o modificare le misure" emesse a gennaio.
25 palestinesi uccisi in bombardamenti israeliani a Gaza
È salito a circa 25 il bilancio dei palestinesi uccisi in seguito ai bombardamenti effettuati nelle ultime ore dall'esercito israeliano contro la Striscia di Gaza. Secondo le informazioni raccolte dall'agenzia di stampa palestinese Maan, almeno 17 persone sono state uccise negli attacchi contro due case nella città di Deir al-Balah e nell'adiacente campo profughi di Nuseirat, bombardamenti che hanno causato anche numerosi feriti. Altri sei palestinesi sono morti in un bombardamento intorno alla moschea Al Salah, situata a Jabalia, mentre un altro ancora è morto in un attacco aereo intorno all'aeroporto distrutto di Gaza City.
Ci sono inoltre informazioni su numerose vittime in attacchi separati a Nuseirat, a Gaza City e a sud di Deir al Balá, anche se per ora non è disponibile un bilancio su morti e feriti. L'esercito israeliano ha indicato nel suo bilancio delle ultime 24 ore di aver effettuato operazioni contro "diverse infrastrutture terroristiche" nel quartiere di Hamad, a Khan Younis, dove ha affermato di aver arrestato ieri 250 sospetti terroristi membri di Hamas e della Jihad islamica.
Wp, Usa valutano stop a uso armi proprie in attacco a Rafah
L'amministrazione Biden, preoccupata per una nuova catastrofe umanitaria, sembra stia valutando modi per impedire a Israele di utilizzare armi statunitensi nel caso in cui attaccasse l'area densamente popolata intorno alla città di Rafah. Lo scrive il Washington Post descrivendo "la frustrazione" di Biden verso Netanyahu. Il presidente Usa e i suoi consiglieri senior non hanno preso alcuna decisione ma, per il Wp, il fatto stesso che i funzionari discutano di questo passo estremo dimostra la crescente preoccupazione dell'amministrazione per la crisi a Gaza e il forte disaccordo con i leader israeliani sull'assalto di Rafah.
Inviata Onu, evacuare Rafah violerebbe diritti umani
Gli ordini di evacuazione israeliani imposti ai civili a Gaza sono "illegali" e un ordine di evacuazione a Rafah "costituirebbe una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani". Lo ha detto Paula Gaviria Betancur, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani degli sfollati interni, intervistata da Al Jazeera. "Sono rimasta completamente scioccata nel sentire che Israele intende estendere gli ordini di evacuazione a Rafah, che è l'unico rifugio per circa il 70% degli abitanti di Gaza sopravvissuti e l'unico punto aperto per l'assistenza umanitaria", ha detto l'inviata Onu. "Qualsiasi ordine di evacuazione imposto a Rafah nelle attuali circostanze, con il resto di Gaza ridotto in macerie, costituirebbe una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani", ha aggiunto. "Va sottolineato che qualsiasi evacuazione avvenuta a Gaza non è stata legale - ha concluso - gli israeliani non hanno reso più sicuri i residenti di Gaza".
Ankara contro Israele, costruire nuove case è occupazione
"Il piano di Israele di costruire 3.500 nuove abitazioni in Cisgiordania è un ulteriore passo verso l'occupazione della Palestina". Queste le parole usate dal portavoce del ministero degli Esteri turco, Oncu Keceli, in risposta al piano di espansione degli insediamenti israeliani in territori palestinesi. "Quando si parla di ciò che sta facendo Israele spesso erroneamente si utilizza il termine 'insediamenti illegali', ma sarebbe più appropriato parlare di 'espropriazione attuata con la forza' di terra appartenente ai Palestinesi", ha detto Keceli, che ha poi sottolineato che gli insediamenti previsti, così come quelli esistenti, sono 'illegali secondo il diritto internazionale'. Ankara chiede che Israele fermi immediatamente il piano d'espansione e parla di "crimini efferati" che vanno fermati per prevenire ulteriori violazioni del diritto internazionale. In base a quanto reso noto dall'Autorità Palestinese che governa la Cisgiordania gli insediamenti illegali sono 176 con una popolazione di 725 mila coloni.
Forze Israele effettuano decine di arresti in Cisgiordania
Le forze israeliane hanno effettuato arresti in tutta la Cisgiordania: l'esercito israeliano ha arrestato più di due dozzine di persone durante i raid nelle città occupate della Cisgiordania di Betlemme, Nablus e Tubas. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa. Dieci persone, tra cui quattro donne, sono state arrestate a Ramallah e nel vicino campo di Jalazone, sei persone sono state arrestate a Betlemme, cinque a Tubas e due persone a Nablus.
Nyt, si affievoliscono speranze su tregua prima di Ramadan
Si stanno affievolendo le speranze che un accordo sul rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre e per arrivare a una tregua temporanea a Gaza possa essere raggiunto prima dell'inizio del Ramadan, la prossima settimana. Lo riferisce il New York Times citando funzionari vicini ai colloqui.