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Elezioni europee 2024, il Ppe candida Ursula von der Leyen

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La presidente della Commissione Ue ha ricevuto 400 voti favorevoli e 89 contrari. Prima della votazione, avvenuta durante la seconda giornata di Congresso del partito a Bucarest, von der Leyen ha tenuto un discorso di candidatura: "Prosperità, sicurezza, democrazia, di questo importa alla gente ed è di questo che ci occuperemo"

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Il Partito popolare europeo ha la sua candidata alla presidenza per le elezioni europee del 2024: l’attuale presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha ricevuto l’approvazione di una grandissima maggioranza del Congresso, anche se non l’unanimità. I votanti sono stati 499, dei quali 489 validi. Di questi 400 sono stati i voti favorevoli a von der Leyen e 89 i contrari.

Von der Leyen: “Designeremo commissario alla Difesa”

Nella seconda e ultima giornata di Congresso del Ppe a Bucarest, prima della votazione, Ursula von der Leyen ha tenuto il suo discorso come candidata alla presidenza della Commissione. “Noi crediamo nella dignità di ogni essere umano ed è per quello che combatteremo in questa elezione. E oggi questo è più importante che mai", ha dichiarato. "Oggi gli amici di Putin stanno seminando odio. La nostra Europa pacifica e unita non è mai stata così minacciata dagli estremisti e dai populisti, di estrema destra o estrema sinistra, da partiti come il Rassemblement National o l'Afd". Von der Leyen ha quindi sottolineato come nella difesa comune sia necessario “spendere di più e meglio. E da qui ribadisco che, dopo le elezioni, designeremo un commissario alla Difesa". E ha aggiunto: "E' l'Europa che decide chi entra o chi non può entrare e a quali condizioni, non sono i trafficanti a decidere". "Prosperità, sicurezza, democrazia, di questo importa alla gente ed è di questo che ci occuperemo".

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Von der Leyen: “Al fianco degli agricoltori”

Nel discorso pre-votazioni di Ursula von der Leyen spazio anche a green deal e ambiente. “Noi promettiamo un futuro di tecnologie industriali pulite per l'Europa. A differenza di altri noi siamo per soluzioni pragmatiche e non ideologiche, sappiamo che non esiste competitività senza la transizione ecologica ma sappiamo che non c'è industria pulita senza competitività". E ha aggiunto: "Nei giorni scorsi ho ascoltato a lungo gli agricoltori. Il Ppe sarà sempre al loro fianco. Non è accettabile che siano costretti a vendere i loro prodotti a costi minori di quelli di produzione". 

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I votanti al Congresso

I delegati aventi diritto di voto nel partito, spiegano fonti del Ppe, sono 801. Le stesse fonti non specificano quanti di questo fossero presenti al Congresso di Bucarest. Tra i votanti, avendo detto sì in 400 contro gli 89 contrari, la percentuale di delegati che ha dato via libera a Ursula von der Leyen, sottolineano le fonti del partito, è dell'82%. Ma nel loro conteggio non sono incluse le dieci schede non valide. Il voto era a scrutinio segreto ed è durato un'ora e mezzo, parallelamente agli ultimi interventi dal palco del Congresso. 

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