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Morte di Navalny, 43 Paesi chiedono un’indagine indipendente

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L'appello, come segnala anche il “The Guardian”, è stato promosso dall'ambasciatrice europea Lotte Knudsen presso il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra e per conto di tutti i 27 Stati dell'Ue e di altri 16 Paesi, tra i quali anche Canada, Regno Unito, Stati Uniti e Ucraina

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Un gruppo di 43 Paesi ha chiesto alla Russia di permettere l’avvio di un'indagine internazionale indipendente sulla morte, in prigione, del dissidente russo Alexei Navalny, deceduto il 16 febbraio in una colonia penale a regime speciale della regione artica di Yamalo-Nenets. L'appello, come segnala anche il “The Guardian”, è stato promosso dall'ambasciatrice europea Lotte Knudsen presso il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra e per conto di tutti i 27 Stati dell'Ue e di altri 16 Paesi, tra i quali anche Canada, Regno Unito, Stati Uniti e Ucraina.

“La responsabilità di Putin”

"Siamo indignati per la morte di Navalny, per la quale la responsabilità ultima ricade sul presidente Putin e sulle autorità russe”, ha sottolineato Knudsen. “La Russia deve consentire un'indagine internazionale indipendente e trasparente sulle circostanze della sua morte improvvisa", ha poi aggiunto.

Russia, lunga fila anche ieri per deporre fiori sulla tomba di Navalny

Intanto il Cremlino conferma il silenzio sulla vicenda. "Nulla da dire": così Mosca ha liquidato la lunga fila di persone che anche ieri, a pochi giorni dal funerale di Navalny, hanno deciso di deporre un fiore o portare un ultimo saluto al dissidente, morto a 47 anni mentre stava scontando una condanna a 19 di carcere. "Non abbiamo parlato molto di questo argomento e crediamo che non ci sia altro da dire", ha dichiarato Dmitry Peskov, portavoce di Putin. Stando a sabato scorso, almeno 23mila persone avrebbero sfidato le autorità per visitare il cimitero in cui è sepolto Navalny, come riferito dall'emittente Dozhd che ha citato una fonte dell'amministrazione comunale. Ma, come detto, anche nella giornata di domenica si è formata una lunga fila di fronte al cimitero Borisovskoye. 

Yulia Navalnaya ha ringraziato i russi per gli omaggi al marito

Proprio per queste dimostrazioni, la vedova di Navalny, Yulia, ha ringraziato in queste ore tutti coloro che hanno partecipato ai funerali del marito e nei giorni successivi hanno continuato a mettersi in coda davanti al cimitero per deporre fiori sulla sua tomba. "Molti si chiedono perché Alexei abbia combattuto così duramente e non si sia mai arreso. Per il vostro bene. Persone belle, coraggiose e oneste che ormai arrivano in una fila infinita per dirgli addio. Grazie. Questo è il vero amore delle persone", ha scritto Navalnaya su X.

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