Chico Forti, Tajani: "Tra qualche settimana tornerà in Italia per scontare la pena"

Mondo
Ansa/Wikipedia

Il vicepremier e capo della Farnesina spiega che "un tribunale italiano deve riconoscere la sentenza degli Stati Uniti, poi deve essere mandato in Usa il documento, e poi naturalmente serve aspettare il ritorno in Italia del nostro connazionale". L'uomo d'affari trentino era stato condannato nel 2000 all'ergastolo per l'omicidio dell'imprenditore australiano Dale Pike. Si è sempre dichiarato innocente

ascolta articolo

Ancora “qualche settimana” e Chico Forti tornerà in Italia, da detenuto. Lo precisa il vicepremier e capo della Farnesina Antonio Tajani: “Un tribunale italiano deve riconoscere la sentenza degli Stati Uniti, poi deve essere mandato in Usa il documento, e poi naturalmente serve aspettare il ritorno in Italia del nostro connazionale". Forti, originario di Trento, si trova nel Dade Correctional Institution di Florida City dal 2000, condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’imprenditore australiano Dale Pike. Si è sempre dichiarato innocente. Dopo decenni di trattative fallite, ad annunciare il suo trasferimento dagli Stati Uniti è stata la premier Giorgia Meloni lo scorso 1° marzo, durante il suo viaggio a Washington. 

"C'è stata una condanna, quindi dovrà tornare in Italia e scontare la pena"

Tajani ha precisato, ai microfoni del Tg2, che con Forti le cose andranno diversamente da “come facemmo con la Baraldini, che venne liberata il giorno dopo il suo rientro in Italia". Il riferimento è al caso di Silvia Baraldini, attivista che nel 1983 fu condannata a 43 anni di carcere negli Usa per diversi reati, tra cui associazione sovversiva. “Era una situazione diversa, lei era coinvolta in reati correlati al terrorismo", mentre quella di Foti "è stata una vicenda molto controversa, poco chiara" e "un omicidio del quale si è sempre dichiarato innocente”. In ogni caso, “c'è stata una condanna” e quindi “tornerà in Italia dove sconterà una pena". Solo più avanti “si vedrà” se cambierà qualcosa. Nelle ultime ore, il consulente della famiglia Forti, Alex Tirelli, ha spiegato che “dopo 26 anni dall'applicazione dell'ergastolo se il condannato resipiscente ha dimostrato condotta irreprensibile, può ottenere la libertà condizionale".

"Abbiamo riportato a casa Forti, Piperno e la famiglia in Mali lavorando in silenzio"

Tajani esprime soddisfazione per aver sciolto il caso Forti e altre situazioni simili: "Abbiamo riportato a casa Chico Forti, Piperno e la famiglia sequestrata in Mali. Lo abbiamo fatto, lavorando in silenzio". Poi è tornato a parlare di Ilaria Salis, detenuta a Budapest con l'accusa di aver aggredito un gruppo di attivisti di estrema destra. "Non entriamo nel merito del processo. Abbiamo chiesto che non venga più condotta in aula in manette perché da noi è proibito. In Ungheria accade sempre così come negli Stati Uniti, ma io ho chiesto che venga usato lo stesso sistema usato in italia quindi durante l'udienza quantomeno avere mani e piedi liberi", ha detto Tajani.

vedi anche

Chico Forti, il legale: "È la vittima di un sistema corrotto"

Mondo: I più letti