L’ex surfista e produttore televisivo trentino fino ad ora ha scontato la pena dell’ergastolo in Florida, dove è stato condannato per l’omicidio di un imprenditore australiano nel 1998. Si è sempre dichiarato innocente. La premier Meloni, l'1 marzo, da Washington, ha fatto sapere che l'uomo sarà trasferito in territorio italiano
Accusato e condannato per omicidio negli Stati Uniti, dopo 24 anni Chico Forti, ex surfista e produttore televisivo italiano, lascerà il carcere in cui è detenuto in Florida e tornerà in Italia. Lo ha annunciato il 1° marzo 2024 la premier Giorgia Meloni. Da sempre Forti si dichiara innocente: negli anni si sono susseguite inchieste giornalistiche e televisive e appelli bipartisan dal mondo della politica per il suo ritorno in patria, fino a quando, il 23 dicembre 2020, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva annunciato il suo rientro in Italia per finire di scontare la pena dell’ergastolo. Quella volta si era sbilanciato troppo: l'accordo era sfumato per problemi burocratici.
Chi è Chico Forti
Enrico Forti, soprannominato Chico, è nato a Trento l’8 febbraio 1959 e, prima di diventare protagonista delle pagine di cronaca giudiziaria, è stato surfista e produttore televisivo. Durante la sua carriera sportiva ha gareggiato in diverse competizioni, tra cui la Coppa del mondo di windsurf del 1985, quando è diventato il primo italiano a tentare la sorte nella gara mondiale. Nel 1987 un incidente in auto interrompe la sua parabola sportiva e Forti inizia a dedicarsi alla produzione di documentari dedicati agli sport estremi. Partecipa anche a diversi programmi televisivi, tra cui Telemike, dove nel 1990 vince il premio in denaro che gli permette di trasferirsi negli Stati Uniti.
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L’omicidio in Florida
Nel 1998 Forti viene accusato di aver ucciso l’imprenditore australiano Dale Pike, il cui cadavere viene ritrovato su una spiaggia in Florida. Era il figlio figlio di di Anthony Pike, con cui l'imprenditore trentino era in trattativa per acquistare il Pikes Hotel, a Ibiza. L'ipotesi era che qualcuno avesse informato Dale che suo padre, affetto da demenza senile, stava per essere raggirato da Forti. Nel 2000 viene condannato all’ergastolo - senza possibilità di condizionale - che inizia subito a scontare nel Dade Correctional Institution di Florida City, poco distante da Miami. Forti si è sempre detto innocente e ha dichiarato di essere vittima di un errore giudiziario, iniziando una lunga battaglia, prima processuale e poi anche diplomatica e politica, per tornare in Italia, sulla base della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, chiedendo di poter scontare la pena nel suo Paese.