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Guerra Israele-Hamas. Usa: "Israele ha più o meno accettato accordo sulla tregua"

©Ansa

"Israele ha più o meno accettato l'accordo per una tregua a Gaza di sei settimane". Lo ha detto un alto funzionario Usa in una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti. Almeno 10 palestinesi sono stati uccisi oggi in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda a Rafah, ha detto il ministero della Sanità di Gaza. In attuazione del principio di auto difesa, la Nave Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Il drone, si trovava a circa 6 km dalla nave italiana, in volo nella sua direzione

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Hamas: 'Nulla osta alla formazione di un governo unificato'

Non vediamo differenze inconciliabili tra le fazioni riguardo alla formazione di un governo unificato": lo afferma il dirigente di Hamas Abu Marzouk, secondo Al Arabiya.

Gantz domani in Usa, ira Netanyahu: "C'è un solo premier"

Il ministro israeliano Benny Gantz volerà domani negli Stati Uniti: un viaggio che ha scatenato l'ira del premier Benjamin Netanyahu che ha ricordato all'ex capo di Stato maggiore come ci sia "un solo premier". E' quanto rivelato da Yedioth Ahronoth. L'ufficio del capo di governo ha fatto sapere che il leader di Unità nazionale non ha concordato la visita con il premier, violando le norme che regolano l'attività dell'esecutivo. La notizia del viaggio a Washington, e poi a Londra, di Gantz arriva mentre si moltiplicano i messaggi che attestano l'insofferenza del presidente americano Joe Biden nei confronti di Netanyahu per la condotta della guerra a Gaza, che si somma all'irritazione per i controversi alleati di governo dell'estrema destra messianica, come Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich. In un'intervista la settimana scorsa, il capo della Casa Bianca ha avvertito che "questo governo incredibilmente conservatore, con Ben-Gvir e altri...", fara' perdere allo Stato ebraico "il sostegno di tutto il mondo, e questo non e' nell'interesse di Israele". 

Egitto e Qatar ribadiscono, serve tregua a Gaza prima possibile

Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry e il suo omologo del Qatar, Mohammed bin Abdul Rahman bin Jassim Al Thani, durante un incontro a Doha, hanno ribadito "la necessità di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, l'attuazione della tregua e lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi nel più breve tempo possibile, nonché la necessità di garantire pienamente introdurre aiuti umanitari per alleviare la catastrofe umanitaria che i palestinesi sperimentano quotidianamente".

Al Arabiya: domani al Cairo riprendono negoziati per Gaza

Fonti della sicurezza egiziana annunciano ad Al Arabiya, che domani, domenica, riprenderanno al Cairo i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi. "Si ragiona su una lunga tregua a Gaza e sullo scambio - dice la fonte - ma per raggiungere l'accordo occorre stabilire il ritiro di Israele dal nord di Gaza e il rientro degli sfollati". 

Idf: colpiti nel sud del Libano miliziani filo-iraniani

Un veicolo su cui viaggiavano ''alcuni terroristi coinvolti in lanci di razzi contro Israele'' è stato colpito oggi dall'aviazione israeliana nel Libano meridionale. Lo ha riferito il portavoce militare. ''Quei terroristi - ha aggiunto - erano membri della 'Divisione Imam Hussein', una fazione affiliata all'Iran che opera assieme con i terroristi Hezbollah''. Gli aerei hanno colpito altre infrastrutture degli Hezbollah a Labbouneh e a Blida, nel Libano meridionale, fa sapere Israele.

Idf: attività militari a Rafah e Deir al-Balah sospese fino al 7

L’esercito israeliano ha annunciato oggi la sospensione delle "attività militari" a Rafah, nel sud di Gaza, e a Deir Al-Balah, fino al 7 marzo per “scopi umanitari”. Lo ha reso noto il portavoce delle Idf Avichay Adraee, precisando che la sospensione sarà tra le 10 e le 14. Il valico di Rafah, al confine con Egitto, dove avviene la consegna della maggior parte degli aiuti a Gaza, sta lavorando a un ritmo ridotto, e il valico alternativo di Kerem Shalom in Israele viene bloccato dai manifestanti che chiedono il rilascio di ostaggi detenuti da Hamas.

Unicef Palestina: 'La popolazione di Gaza è disperata'

"Gli incidenti come quello gravissimo dell'altro giorno e altri meno gravi avvenuti in precedenza sono la dimostrazione che la situazione della popolazione civile è disperata, perché non riesce ad accedere ai beni essenziali per sopravvivere". Lo ha detto il portavoce di Unicef Palestina, il belga Jonathan Cricks, intervistato dal Quotidiano nazionale, commentando la morte di 112 persone in fila per ricevere aiuti umanitari. "Serve che l'aiuto umanitario possa raggiungere la popolazione civile ovunque essa si trovi. Serve che più aiuti umanitari possano entrare nella Striscia. E per questo è assolutamente indispensabile una tregua. Oggi abbiamo 2,2 milioni di persone, praticamente l'intera popolazione di Gaza, che vive di aiuti umanitari: questo non è sostenibile con operazioni militari in corso", sottolinea Cricks. Per l'operatore "ben il 55% della popolazione palestinese della Striscia riesce ad avere solo un pasto al giorno e un pasto magro, per nulla diversificato, con zero proteine e pochissima o zero verdura e frutta". Con effetti visibili: "La scorsa settimana ci è giunta dal ministero della Salute di Gaza la notizia di dieci bambini morti per malnutrizione e disidratazione".

Lofven: a Gaza è tragedia umana

"A Gaza e' tragedia umana. Israele e palestinesi devono vivere entrambi in pace e sicurezza. Condanniamo antisemitismo e islamofobia. Cito Rabin: 'Dobbiamo contrastare il terrorismo come se non ci fosse un processo di pace e dobbiamo perseguire la pace come se non ci fosse terrorismo'". Lo afferma dal palco del congresso Pse il Presidente Stefan Lofven.

Hamas. bilancio delle vittime nella Striscia salito a 30.320

Almeno 92 palestinesi sono rimasti uccisi nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza, portando il bilancio totale delle vittime palestinesi dall'inizio del conflitto a 30.320. Lo dichiara nel suo bollettino quotidiano il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas.

Egitto: 'Continueremo i lanci di aiuti alla popolazione di Gaza'

L'Egitto ha fatto sapere che aumenterà gli aiuti alla popolazione della Striscia di Gaza dal cielo, indipendentemente dall'approvazione di Israele e anche oggi compirà dei lanci di beni dal cielo, secondo quanto riferiscono fonti informate all'emittente statale Al Qahera. Un aereo egiziano effettuerà un volo nell'area del campo di Jabalia, nel nord della Striscia, con un carico di 6,7 tonnellate. Parteciperanno ai voli di soccorso - aggiunge al Qahera - aerei egiziani, emiratini e giordani, come sta avvenendo da almeno 5 giorni.

Delegazione israeliana al Cairo per discutere accordo su ostaggi

Una delegazione israeliana dovrebbe atterrare oggi al Cairo per portare avanti i colloqui per una tregua temporanea e il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce il notiziario libanese Al-Akhbar. Citando fonti egiziane anonime, il rapporto afferma che la delegazione avrebbe con sé un elenco di prigionieri palestinesi che Israele rifiuta di rilasciare e chiederà di vedere un elenco di ostaggi che da includere nell'accordo.

Media: martedì Abu Mazen sarà in Turchia

Il presidente dell'autorità nazionale palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) si recherà martedì ad Ankara per una serie di incontri. Lo scrive l'agenzia turca Anadolu, citando il ministero degli Esteri palestinese.

Idf: manovre a Khan Yunis, a nord colpiti 2 lanciatori di razzi

L'esercito israeliano (Idf) ha proseguito anche ieri le proprie attivita' terrestri a ovest di Khan Yunis, nel settore meridionale della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare. Nel settore Nord la aviazione ha distrutto due postazioni di lancio da dove ieri Hamas aveva sparato razzi verso la vicina città israeliana di Sderot e il kibbutz di Zikim. Nel settore centrale della Striscia, ha aggiunto il portavoce, ''l'unità multidimensionale ha eliminato un certo numero di terroristi, ricorrendo a strumenti offensivi innovativi''. Si tratta della cosidetta Unità 'Refaim' ('Fantasmi' in ebraico) basata sulla capacità dei suoi membri di utilizzare anche all'interno di zone nemiche una vasta gamma di tecnologie, fra cui droni offensivi molto sofisticati. 

Israele-Gaza, 5 feriti gravi in attacco missilistico nel centro di Rafah

Un missile lanciato da un drone dell'esercito israeliano ha colpito un'auto nel centro di Rafah, ferendone gravemente i cinque occupanti e diverse persone che camminavano nelle vicinanze. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che i feriti sono stati portati all'ospedale Abu Youssef al-Najjar di Rafah.

Unione africana: Israele ha ucciso palestinesi in cerca di aiuti

Il capo dell'Unione africana, Moussa Faki Mahamat, ha accusato Israele di "uccisione di massa di palestinesi" e ha sollecitato un'indagine internazionale dopo che decine di persone sono morte in seguito all'assalto a un convoglio umanitario. "Il presidente della Commissione dell'Unione Africana, Sua Eccellenza Moussa Faki Mahamat, condanna fermamente un attacco delle forze israeliane, che ha ucciso e ferito più di 100 palestinesi in cerca di aiuti umanitari salvavita", ha affermato l'Unione in una dichiarazione pubblicata su X.

Lazzarini (Unrwa): la carestia a Gaza è indotta, aprire i valichi

"La carestia è indotta ed è facile tornare indietro: basta aprire i valichi". Lo ha detto Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa intervistato da La Stampa. Lazzarini commenta la strage del 29 febbraio, costata la vita a 112 palestinesi in fila per ricevere aiuti umanitari: "Nel Nord di Gaza incombe la carestia e come Unrwa non abbiamo più potuto portare aiuti dal 24 gennaio. Quando abbiamo riprovato a inizio febbraio il nostro convoglio è stato bloccato dall'esercito israeliano. Non ho una mia versione dei fatti, ma so che il trasporto di due giorni fa non era organizzato né dall'Onu né dall'Unrwa né da alcuna associazione umanitaria conosciuta. Sembra ci sia dietro un'iniziativa di altra natura". Per il rappresentante dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, l'assistenza umanitaria a febbraio è diminuita del 50% in media: "È mancata la volontà politica". In particolare di Israele: "Questa è una situazione puramente 'manmade', cioè indotta dall'uomo, artificiale. Non ho mai visto nella storia recente un posto in cui viene artificialmente provocata la carestia". Lazzarini replica anche alle accuse del governo Netanyahu, secondo cui l'Unrwa è compromessa con Hamas: "«Gli israeliani non si sono mai rivolti a noi con le loro accuse, le hanno sempre trasmesse via social-media o via tv". E sulla richiesta di dimissioni avanzata dal governo replica: "Israele vuole smantellare l'Unrwa perché è diventata un simbolo dei diritti dei rifugiati palestinesi e delle loro richieste di un percorso politico. La richiesta di dimissioni è il passo preliminare per eliminare l'Agenzia". 

Unione Africana "condanna fermamente strage" palestinesi

Il presidente della Commissione dell'Unione africana, Moussa Faki Mahamat, ha condannato "fermamente la strage dei palestinesi" che attendevano aiuti umanitari nel Nord di Gaza, ha chiesto un'indagine internazionale e un cessate il fuoco immediato. E' quanto si legge in una nota diffusa dall'Ua. Moussa Faki Mahamat ha accusato Israele di "strage di palestinesi in cerca di aiuti umanitari salva-vita". 



Amnesty International: 'Discorso Sunak su manifestazioni per Gaza preoccupante'

“Le proteste prevalentemente pacifiche contro le atrocità di massa a Gaza non devono essere confuse con l’estremismo". Lo ha detto Ilyas Nagdee, responsabile per la Giustizia razziale di Amnesty International Uk, commentando il discorso di ieri di Rishi Sunak, nel quale il premier britannico ha lanciato un appello diretto ai manifestanti filo-palestinesi affinché respingano i radicali e ha esortato la polizia ad assumere una posizione più dura. “La gente sta protestando a causa del numero spaventosamente alto di vittime civili a Gaza, che continua a crescere inesorabilmente, e per la mancanza di azione da parte del governo per un cessate il fuoco immediato per arginare le sofferenze insopportabili", ha spiegato il gruppo umanitario. “La minaccia di imporre ulteriori restrizioni al diritto delle persone a protestare pacificamente è profondamente preoccupante e suggerisce che il governo è determinato a mettere a tacere coloro che potrebbero non essere d'accordo con le sue politiche. Ciò è del tutto in linea con il caotico mosaico di leggi e gli ampi poteri di polizia che abbiamo visto introdotti negli ultimi anni - ha aggiunto Amnesty in un comunicato - Annunciando maggiori finanziamenti per il programma Prevent – ​​in cui gli stereotipi islamofobici svolgono un ruolo importante nelle denunce – il primo ministro sembra suggerire che i musulmani saranno presi di mira in questa nuova repressione del governo, che è incredibilmente preoccupante e deve essere contrastata”.



Onu: 'Circa 9mila donne uccise a Gaza dal 7 ottobre'

Circa 9.000 donne sono state uccise dalle forze israeliane a Gaza dallo scoppio del conflitto in corso tra Israele e palestinesi, lo scorso 7 ottobre. Lo ha affermato Un Women. Questa cifra è probabilmente sottostimata, ha affermato l'agenzia delle Nazioni Unite impegnata a promuovere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione delle donne, secondo cui ogni giorno a Gaza continuano le uccisioni, con una media giornaliera di 63 donne uccise, delle quali 37 sono madri, lasciando le loro famiglie devastate e i loro figli con minore protezione.  Più di quattro donne su cinque, ovvero l'84%, riferiscono che la loro famiglia mangia la metà o meno del cibo di quello che consumava prima dell'inizio del conflitto, e che sono le madri e donne adulte ad avere il compito di procurarsi il cibo, ma mangiano per ultime, meno e meno di tutti gli altri, ha riferito l’agenzia. Quattro donne su cinque, precisamente l’84%, a Gaza hanno dichiarato che almeno uno dei loro familiari ha dovuto saltare i pasti durante la scorsa settimana. Nel 95% di questi casi, sono le madri a restare senza cibo, saltando almeno un pasto per nutrire i propri figli. Secondo l'agenzia, l'intera popolazione di Gaza, composta da 2,3 milioni di persone, si troverà ad affrontare livelli acuti di insicurezza alimentare entro poche settimane. Alcune donne ora ricorrono alla ricerca di cibo sotto le macerie o nei cassonetti. Dieci organizzazioni femminili su 12 intervistate a Gaza hanno riferito di essere parzialmente operative, fornendo servizi essenziali di risposta alle emergenze. 



Onu: "Tanti feriti da arma da fuoco tra i sopravvissuti strage"

Molte delle persone ricoverate dopo la strage avvenuta al convoglio di aiuti a Gaza, nella notte tra mercoledi' e giovedi', hanno subito ferite da arma da fuoco: lo ha riferito l'Onu. Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha reso noto che un team delle Nazioni Unite ha visitato venerdi' mattina l'ospedale al-Shifa e ha visto "un gran numero di feriti da arma da fuoco" tra i sopravvissuti. Quanto alle salme dei deceduti, Dujarric non ha saputo dire se i suoi collaboratori abbiano esaminato anche le salme all'obitorio. Mohamed Salha, direttore ad interim dell'ospedale di al-Awda, aveva riferito in precedenza alla Bbc che il suo nosocomio aveva ricevuto 176 feriti, di cui 142 da proiettile; e che i restanti, erano stati ricoverati per fratture agli arti riportate nella calca precipitosa che e' seguita agli spari delle truppe israeliane. 

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