I membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu riuniti a porte chiuse hanno discusso l'adozione di una bozza di dichiarazione che "esprime profonda preoccupazione per le notizie secondo cui oltre 100 persone hanno perso la vita e altre 750 sono rimaste ferite dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco mentre la folla aspettava aiuti alimentari a sud-ovest della città di Gaza". "Ho appreso con profondo sgomento e preoccupazione la drammatica notizia di quanto accaduto" ha detto anche Meloni
Pe chiede per prima volta cessate fuoco incondizionato in Medio Oriente
Il Parlamento europeo chiede un cessate il fuoco "immediato" e incondizionato a Gaza, per la prima volta dallo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas, e ritiene "insostituibile" il ruolo dell'Unrwa. La richiesta e il riferimento all'Unrwa, sullo sfondo delle accuse di Israele contro l'agenzia delle Nazioni Unite, sono stati approvati ieri negli emendamenti passati con margini ristretti in una risoluzione sulla situazione dei diritti umani nel mondo, che nel suo complesso ha ottenuto 377 voti favorevoli, 90 contrari e 68 astenuti. L'emendamento, del gruppo della Sinistra, chiede "un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza affinche' l'intera popolazione possa avere accesso ininterrotto al cibo e all'acqua". E' la prima volta che il Parlamento europeo lancia un appello specifico per un cessate il fuoco incondizionato, dopo che la sua prima risoluzione sulla crisi - lo scorso ottobre - chiedeva una pausa umanitaria, e a gennaio aveva chiesto un cessate il fuoco condizionato al rilascio degli ostaggi e allo
smantellamento di Hamas. "Oggi abbiamo ottenuto una piccola vittoria, che purtroppo arriva troppo tardi con 30 mila morti", ha commentato l'eurodeputato Miguel Urba'n, tra i promotori dell'emendamento.
Hamas: 'Massacro orrendo durante consegna aiuti, Israele va fermato'
Un ''massacro orrendo, senza precedenti nella storia dei crimini di guerra''. Così Hamas ha definito l'attacco israeliano contro centinaia di palestinesi in fila per ricevere aiuti alimentari a ovest di Gaza City. Un attacco costato la vita ad almeno 77 persone e che, secondo Hamas, rientra nel piano di Israele di ''cancellare'' la causa palestinese e sfollare i palestinesi dalle loro terre. In una nota, Hamas ha chiesto alla ''Lega araba e al Consiglio di Sicurezza dell'Onu di riunirsi urgentemente e di agire per fermare le uccisioni di massa e la pulizia etnica a Gaza da parte di Israele''. E questo perché, ha aggiunto, ''tutti i paesi arabi devono rompere il silenzio riguardo al genocidio contro il nostro popolo' e mobilitarsi immediatamente per portare cibo e aiuti medici a Gaza''.
Relatore Onu: 'Grandi potenze smettano di fornire armi a Israele'
'Le grandi potenze devono smettere di fornire armi a Israele e un cessate il fuoco è imprescindibile per consentire l'arrivo degli aiuti alla popolazione della Striscia di Gaza: lo ha detto il relatore delle Nazioni Unite per i diritti umani Ben Saul all'emittente statale egiziana Al Qahera. "Un eventuale attacco alla Rafah palestinese causerà gravi danni ai civili in tutta la Striscia - ha aggiunto - e Israele potrebbe essere accusato di crimini di guerra". Saul ha poi ricordato che la Corte di giustizia, nella sua recente sentenza, ha obbligato Israele a evitare il rischio di genocidio e ha sottolineato le sue violazioni degli obblighi internazionali e i continui attacchi ai civili. Ben Saul, docente all'Università di Sidney e tra i massimi esperti mondiali di terrorismo e diritti umani, è stato recentemente nominato relatore speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e la protezione dei diritti umani e della difesa delle libertà fondamentali contro il terrorismo.
Capo diritti umani Onu: 'Operazione Rafah contraria a indicazioni Cig'
Un'operazione militare israeliana di terra contro la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, provocherebbe ingenti perdite di vite umane e rischierebbe che vengano commesse atrocità. Lo ha dichiarato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk, chiedendo che venga fatto ''di tutto'' per evitare una simile prospettiva che non è per nulla coerente con i principi espressi dalla Corte internazionale di Giustizia. Il riferimento è alla richiesta della Cig a Israele, perché faccia il possibile per evitare un genocidio della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. Un'operazione a Rafah, ha aggiunto Turk, ''porterebbe l'incubo della popolazione palestinese in una nuova dimensione''.
Ministero Salute Hamas: oltre 30mila morti a Gaza
Oltre 30mila palestinesi sono rimasti uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Lo afferma il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas. Il dato non distingue fra civili e combattenti, ma il ministero dichiara che la maggior parte sono donne e minori.
Assalto a camion aiuti a Gaza, Israele spara: "50 morti"
Una cinquantina di persone e' stata uccisa quando le truppe israeliane hanno fatto fuoco su un gruppo di palestinesi che dava l'assalto ai camion carichi di aiuti nella Striscia di Gaza. Lo hanno denunciato fonti sanitari palestinesi.
Leva per ortodossi e preghiere a al-Aqsa dividono Israele
Due questioni dividono il governo israeliano, impegnato nella guerra contro Hamas e nel confronto quotidiano con Hezbollah lungo il confine con il Libano. Il gabinetto di guerra ha deciso che il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvirnon, non potra' impedire agli arabi israeliani di pregare nella moschea di Al-Aqsa sul Monte del Tempio durante il Ramadan. Secondo Channel 12, il gabinetto di guerra - composto dal primo ministro Benjamin Netanyahu, dal ministro della Difesa Yoav Gallant e dal ministro Benny Gantz, cosi' come da diversi altri ministri che fungono da osservatori - ha deciso di essere l'unico organo a prendere decisioni riguardanti la politica da adottare sulla spianata delle moschee, mettendo di fatto da parte il ministro della Sicurezza nazionale, esponente dell'estrema destra, che a meta' febbraio aveva affermato che ai residenti palestinesi della Cisgiordania dovrebbe essere impedito di partecipare alle preghiere sul Monte del Tempio a Gerusalemme durante il Ramadan. Ieri il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, ha invitato i palestinesi di Gerusalemme e della Cisgiordania a marciare verso la moschea di Al-Aqsa per pregare nel primo giorno di Ramadan.
Hamas: 70 morti per attacco israeliano su persone in fila
Hamas denuncia che più di 70 palestinesi sono stati uccisi e 250 feriti in un attacco israeliano contro persone in attesa di aiuti alimentari vicino a al-Rashid Street, a sud di Gaza City questa mattina. Lo riporta Al Jazeera. I morti e i feriti sono stati portati all'ospedale al-Shifa, nel nord di Gaza.
Sinwar: 'Molte vittime utili per far pressione su Israele per fine guerra'
L'elevato numero di vittime civili nella Striscia di Gaza farebbe il gioco di Hamas, aumentando la pressione internazionale su Israele affinché metta fine alla rappresaglia lanciata lo scorso 7 ottobre. E' questo il messaggio che il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, ha inviato tramite un corriere agli alti funzionari del gruppo presenti in esilio in Qatar. Lo scrive il Wall Street Journal, spiegando che nel messaggio recapitato a Doha Sinwar afferma che il suo obiettivo è quello di uscire dal bunker dove è nascosto al termine della guerra per poter dichiarare una ''vittoria storica'' su Israele.
"Non preoccupatevi, gli israeliani sono esattamente dove li vogliamo. L'alto numero di vittime civili a Gaza aumenterà la pressione mondiale su Israele affinché metta fine alla guerra", si legge nel messaggio. Inoltre, Sinwar rassicurava sul fatto che i raid aerei israeliani non erano riusciti a eliminare tutti i comandanti di Hamas e che le Brigate al-Qassam, braccio armato del gruppo, si stavano comportando bene.
Media: 2 anziani uccisi in raid di Israele nel sud del Libano
Due anziani libanesi sono stati uccisi da bombardamenti aerei israeliani nel sud del Libano. Lo riferisce l'agenzia di notizie governativa libanese Nna, secondo cui 14 persone sono rimaste ferite nei raid aerei nemici sulle località di Kafra e Siddqin, a sud-est di Tiro, circa 100 km a sud di Beirut. I due anziani uccisi da Israele erano due anziani di 70 anni circa di età che non avevano accettato di lasciare la loro casa di Kafra e il loro terreno agricolo. Le fonti affermano che nei bombardamenti aerei israeliani sono state lanciate bombe incendiarie al fosforo e che tra i 14 feriti ci sono civili che hanno accusato disturbi respiratori.
Media: 'Notte di inferno israeliano nel sud del Libano'
Una notte di 'inferno israeliano' è stata vissuta dai civili del sud del Libano preso di mira pesantemente da raid aerei di Israele secondo quanto riferiscono i media di Beirut. Oltre alla 'pioggia di bombe' piovuta sulle cittadine di Kafra e Siddqin, dove sono stati uccisi due anziani, i media riferiscono che "un drone israeliano ha lanciato un missile nella stessa zona per impedire ai soccorsi di raggiungere la posizione precedentemente colpita a Siddqin" "Subito dopo - prosegue il racconto dei corrispondenti dei media libanesi nel sud del Libano - l'artiglieria israeliana ha di nuovo cannoneggiato le aree vicine a Hula", nel settore orientale della linea di demarcazione con Israele, "dove sono caduti 40 proiettili prima che razzi fossero lanciati dal Libano in direzione di postazioni israeliane". A inizio serata, sempre secondo le fonti, "colpi di artiglieria israeliana avevano preso di mira Hula, Taybe e Mays al Jabal".
Direttore generale Oms: 'Oltre 30mila morti a Gaza, violenza deve finire'
"Il bilancio dei morti a Gaza ha superato i 30mila, una grande maggioranza dei quali donne e bambini. Oltre 70mila palestinesi sono stati feriti. Questa orribile violenza deve finire. Cessate il fuoco". A scriverlo su X è stato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus.
Nuova Zelanda: ala politica e militare Hamas entità terroristica
La Nuova Zelanda ha designato l'intera organizzazione di Hamas come "entità terroristica", affermando che gli attacchi del 7 ottobre contro Israele hanno infranto l'idea che le sue parti politiche e militari siano separate. "L'organizzazione nel suo complesso è responsabile di questi orribili attacchi terroristici", ha dichiarato Wellington, annunciando la decisione di congelare i beni di Hamas in Nuova Zelanda e di vietare ai cittadini di fornire al gruppo "sostegno materiale". "Gli attacchi terroristici di Hamas dell'ottobre 2023 sono stati brutali e li abbiamo condannati in modo inequivocabile", ha dichiarato il primo ministro neozelandese Christopher Luxon in un comunicato. E ha sottolineato che la designazione riguarda Hamas "e non è una riflessione sul popolo palestinese a Gaza e nel mondo", indicando che il sostegno umanitario continuerà. "La designazione non impedisce alla Nuova Zelanda di fornire assistenza umanitaria e futura assistenza allo sviluppo a beneficio dei civili di Gaza". La Nuova Zelanda aveva designato le Brigate Ezzedine al-Qassam, l'ala militare di Hamas, come entità terroristica nel 2010. Ma è stata riluttante a seguire le altre nazioni occidentali nell'estendere la designazione all'intero gruppo, che è anche un partito politico e gode di un ampio sostegno palestinese.
Mo, almeno 70 palestinesi uccisi mentre aspettavano aiuti a Gaza City
Almeno 70 persone sono state uccise in un attacco israeliano contro un gruppo di palestinesi in attesa di ricevere aiuti sulla strada costiera a ovest di Gaza City. Lo riporta la Xinhua, citando fonti mediche e testimoni oculari palestinesi. Gli uomini uccisi, secondo al Jazeera, erano in attesa di aiuti alimentari presso una rotatoria, dando sono stati colpiti dal fuoco israeliano. Dopo i colpi, sono stati visti corpi a terra e i soccorritori non sono riusciti a raggiungerli a causa del pericolo di ulteriori attacchi israeliani.
Wsj: 'Leader di Hamas Sinwar: gli israeliani sono dove li vogliamo'
Il leader di Hamas a Gaza Yaya Sinwar torna a farsi vivo con un messaggio recapitato all'inizio del mese da un corriere ad una riunione della leadership di Hamas in esilio a Doha, rassicurando sul fatto che gli attacchi israeliani non stavano eliminando tutti i combattenti. "Non preoccupatevi, abbiamo gli israeliani proprio dove li vogliamo", afferma Sinwar come riporta il Wall Street Journal aggiungendo che il leader di Hamas a Gaza spiegava che le Brigate Al-Qassam, stavano andando bene. Secondo fonti del Wsj, Sinwar aggiungeva che un alto numero di vittime civili aumentava la pressione mondiale su Israele per fermare la guerra.
Shin Bet: arrestati 2 sospetti, volevano compiere attentato in Israele
Due uomini sono stati arrestati in Israele con l'accusa di aver pianificato un attacco terroristico all'interno del paese con l'aiuto di un miliziano di Hamas a Gaza. A renderlo noto sono stati lo Shin Bet e la polizia israeliana in un comunicato, citato dal Times of Israel, al termine di un'indagine congiunta.
I due sospettati, un 17enne di Gerusalemme e suo cugino di 29 anni di Nablus, sono entrati in contatto per la prima volta con l'uomo di Hamas l'anno scorso, prima dell'assalto terroristico e della guerra a Gaza del 7 ottobre, e hanno chiesto assistenza nella creazione di un ordigno esplosivo.
Secondo quanto riferito, il più giovane dei due sospettati è stato il primo a contattare l'agente di Hamas, parlando con lui tramite Telegram. La polizia ha anche scoperto che aveva cercato su Internet informazioni sulla fabbricazione di un ordigno esplosivo. Dopo aver inizialmente preso contatto con l'agente di Hamas, il diciassettenne ha rivelato il suo piano a suo cugino, che ha accettato di aiutarlo a pianificare l'attacco ed è diventato il principale punto di contatto del miliziano, che dopo lo scoppio della guerra a Gaza, ha interrotto i contatti.
Sinwar programmava la guerra dalla 'Stanza 6'
Il leader di Hamas Yahya Sinwar intendeva condurre la guerra da una base sotterranea fortificata chiamata 'Stanza 6',attrezzata "per soggiorni prolungati con personale militare e linee di comunicazione". Lo hanno fatto sapere fonti dell'intelligence militare israeliana, citate dai media, secondo cui, sotto la progressiva pressione dell'esercito nella Strscia e a Khan Yunis, Sinwar ha lasciato quella base presa dall'Idf ed ora si muove "da un posto all'altro". E' possibile - hanno spiegato - che sia già, o si appresti ad arrivare, in "un'altra struttura sotterranea a Rafah". "La distanza tra noi e lui - hanno aggiunto le fonti - si ridurrà per un suo possibile errore e noi dobbiamo essere lì o nelle vicinanze per riconoscerlo".
Hezbollah rivendica attacco con artiglieria nel nord di Israele
Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell'attacco di artiglieria sul nord di Israele avvenuto stamattina. Lo scrive Ynet News. Dieci razzi sono entrati nel nord di Israele dal Libano stamattina, attivando le sirene di allarme aereo nella città di confine di Shlomi. Non ci sono notizie di vittime o danni.
Colloquio Gallant-Austin, illustrati sviluppi a Gaza e nel nord di Israele
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant ha avuto un colloquio telefonico la notte scorsa con l'omologo americano, Lloyd Austin, durante il quale lo ha messo al corrente dei recenti risultati ottenuti dall'Idf nella guerra contro Hamas, a partire dalla "distruzione di decine di chilometri di tunnel di Hamas a Gaza", e ha ribadito la determinazione di Israele a continuare ad operare nell'enclave palestinese finché tutti gli obiettivi della guerra non saranno stati raggiunti". A riferirne è stato l'ufficio di Gallant, citato dal Times of Israel.
I due hanno anche discusso degli sviluppi lungo il confine libanese, dove Hezbollah lancia quotidianamente droni, missili e razzi nel nord di Israele. Gallant ha sottolineato ad Austin che Israele non “tollererà le minacce contro i suoi cittadini".
Mo, 2 morti e 6 feriti in attacchi israeliani contro milizie filoiraniane alla periferia di Damasco
Due membri delle milizie filoiraniane sono morti, altri 6 sono rimasti feriti negli attacchi sferrati la notte scorsa dall'esercito israeliano sulla periferia della capitale siriana Damasco. A fornire il bilancio - definendolo provvisorio, considerando che stanno proseguendo le ricerche dei dispersi - è stata la Ong Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra. Gli attacchi hanno preso di mira due edifici all'interno di una fattoria e un centro di addestramento di queste milizie, situati tra loro ad una distanza di circa 600 metri. Dall'inizio dell'anno, l'Osservatorio ha registrato 17 attacchi israeliani contro il territorio siriano, che hanno provocato la morte di 37 persone, tra soldati, miliziani siriani e iraniani e nove civili.