Già copresidente della fondazione Memorial (alla quale è stato assegnato il Premio Nobel per la pace nel 2022), Orlov è accusato di "discredito" dell'esercito russo in base a una legge bavaglio che di fatto vieta di criticare l'invasione dell'Ucraina
La pubblica accusa ha chiesto una condanna a due anni e 11 mesi di reclusione per il dissidente russo Oleg Orlov, già copresidente della fondazione Memorial alla quale è stato assegnato il Premio Nobel per la pace nel 2022. Lo riporta la testata online Mediazona. Orlov è accusato di "discredito" dell'esercito russo in base a una legge bavaglio che di fatto vieta di criticare l'invasione dell'Ucraina (TUTTE LE NEWS DI GUERRA IN DIRETTA) da parte delle truppe russe. Orlov, in un articolo pubblicato in Francia nel 2022, definiva "fascista" il regime di Vladimir Putin e criticava la guerra in Ucraina.
La morte di Navalny
La richiesta di condanna nei confroti di Orlov arriva dopo la morte del celebre dissidente Aleksej Navalny in circostante poco chiare. La famiglia accusa il regime di Putin di essere il diretto responsabile del decesso e denuncia di aver subito pressioni perché i funerali vengano svolti in segreto. Accuse che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. ha definito "assurde".