Migranti, Parlamento dell'Albania approva l'accordo con l'Italia

Mondo
Ansa/Ipa

L’intesa, che richiedeva l'approvazione a maggioranza semplice, è passata con il sostegno di 77 deputati su 140 seggi. Nel nostro Paese il via libera del Senato era arrivato il 15 febbraio

ascolta articolo

Il Parlamento albanese ha approvato l'accordo con l'Italia sul trasferimento di migranti in due centri in Albania. L’intesa, che richiedeva l'approvazione a maggioranza semplice, è passata con il sostegno di 77 deputati del parlamento composto da 140 seggi, mentre l'opposizione ha boicottato il voto. 

Le tensioni sul voto

"Di mezzo c'è l'Italia, un Paese amico che ci è stato vicino in tutti i nostri momenti difficili, perciò l'accordo doveva essere sostenuto da tutti", ha dichiarato al termine della seduta Mesila Doda, parlamentare del Pdiu. Il documento è stato contestato sin dall'inizio dal Partito Democratico, principale forza dell'opposizione di centro destra, i cui membri non hanno preso parte alla votazione in aula. "La nostra posizione non riguarda le relazioni con l'Italia, né la nostra riconoscenza per quello che ha fatto, ma l'accordo va oltre a questo, in quanto viola l'interesse pubblico e minaccia la sicurezza nazionale", ha dichiarato Gazmend Bardhi, capogruppo parlamentare del Pd, tra i firmatari del ricorso presentato alla Corte Costituzionale, che però lo scorso 29 gennaio ha dato il via libera al protocollo. 

Il via libera in Italia

L'accordo in origine era stato siglato a Roma lo scorso 6 novembre dai premier Giorgia Meloni ed Edi Rama. In Italia il via libera era poi arrivato pochi giorni fa, il 15 febbraio, quando l’Aula del Senato aveva approvato in via definitiva il ddl di ratifica dell'intesa che durerà 10 anni. Previsti un centro di identificazione dei migranti nell'entroterra che potrà accogliere "fino a un massimo di 3 mila" persone, e un centro più piccolo di primo approdo, nel porto di Shengjin, dove far attraccare le navi italiane. 

approfondimento

Migranti, accordo Italia-Albania convalidato da Corte Costituzionale

Mondo: I più letti