Guerra Israele-Hamas. Veto Usa a cessate fuoco Onu. Hamas: Da Israele altri massacri

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Hamas ha condannato la decisione degli Usa di porre il veto alla richiesta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per un cessate il fuoco a Gaza, affermando che ciò equivale a dare a Israele il "via libera" per compiere "ulteriori massacri". Il Programma alimentare dell'Onu annuncia la sospensione degli aiuti alimentari nel nord di Gaza. Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas in esilio, è in Egitto per discutere con dirigenti locali un accordo con Israele per un cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi

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Russia a Onu: Stati Uniti unici responsabili situazione

La situazione a Gaza "non e' il risultato del fallimento del Consiglio di sicurezza, che oggi appare unita, ma della pericolosa politica di un singolo membro del Consiglio, e che si chiama Stati Uniti". Lo ha detto il rappresentante della Russia alle Nazioni Unite nel corso del Consiglio di sicurezza riunito per discutere la risoluzione dell'Algeria sulla crisi a Gaza. 

Mo: veto Usa a risoluzione Onu su cessate il fuoco immediato

Gli Stati Uniti hanno messo il veto su una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu presentata dall'Algeria che chiedeva un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. Tredici Paesi hanno votato a favore della bozza, mentre il Regno Unito si è astenuto. E' la terza volta che gli Stati Uniti usano il loro diritto di veto all'Onu dall'inizio della guerra.

"Un voto a favore di questo progetto di risoluzione è un sostegno al diritto alla vita dei palestinesi. Al contrario, votare contro implica un'approvazione della brutale violenza e delle punizioni collettive inflitte loro", aveva dichiarato davanti al Consiglio di Sicurezza l'ambasciatore algerino all'Onu, Amar Bendjama. 

Delegazione Usa nel Nord Sinai monitora invio aiuti per Gaza

Una delegazione della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti guidata da Adam Smith, democratico a capo della Commissione per le Forze armate, è stata ricevuto oggi in Egitto dal governatore del Nord Sinai, Abdel Fadil Shusha. Giunta all'aeroporto di Al-Arish, la delegazione è stata accolta dall' ambasciatore degli Stati Uniti al Cairo Hero Mostafa e insieme al capo della Mezzaluna Rossa egiziana Khaled Zayed hanno esaminato lo stato degli aiuti alla Striscia di Gaza. Il governatore ha illustrato come questi aiuti provengano dai Paesi arabi e dal resto del mondo dalle organizzazioni regionali e internazionali attraverso via terra, via mare e via aerea attraverso l'aeroporto internazionale di Al-Arish. Gli aiuti che arrivano nel Nord Sinai - ha spiegato Shousha - vengono immagazzinati in una serie di magazzini logistici attrezzati e successivamente trasportati nella Striscia di Gaza in coordinamento tra la Mezzaluna Rossa egiziana, la sua controparte palestinese e l'Organizzazione per i rifugiati palestinesi (Unrwa), in base ai bisogni più urgenti della popolazione civile della Striscia di Gaza.

Blinken da Lula in piena bufera per le dichiarazioni su Israele

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, è atteso in serata a Brasilia, dove domani ha in agenda una riunione col presidente Luiz Inacio Lula da Silva. L'incontro - organizzato da tempo - avviene nel pieno della bufera tra i governi di Brasile e Israele, dopo le dichiarazioni di Lula, che ha paragonato quanto accade nella striscia di Gaza con lo sterminio degli ebrei compiuto da Hitler. Nel programma di Blinken figura anche la partecipazione alla riunione dei ministri degli Esteri del G20, a Rio de Janeiro (21 e 22 febbraio), forum di cui quest'anno il Brasile detiene la presidenza. 

Anche il principe William esce dal riserbo, "Basta, troppi morti"

Con un'uscita che infrange il tradizionale riserbo sulle questioni politiche della famiglia reale britannica, il principe William ha chiesto "la fine dei combattimenti a Gaza il prima possibile" e si è detto "profondamente preoccupato per il terribile costo di vite umane" collegato al conflitto in Medio Oriente. "Troppe persone sono state uccise", osserva l'erede al trono britannico. Nella nota, William ha anche aggiunto che vuole vedere "un aumento degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza".

L'intervento del principe è il più esplicito compiuto da un

membro della famiglia reale da quando, il 7 ottobre, c'è stato

l'assalto di Hamas a Israele. 

Anp ringrazia Lula, 'con coraggio rafforza speranza palestinesi in giustizia'

Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Muhammad Shtayyeh ha voluto ringraziare il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva per il suo impegno per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Un riconoscimento che arriva dopo che Israele ha dichiarato Lula ''persona non grata'' per aver paragonato quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza all'Olocausto. Lo rende noto l'agenzia di stampa Wafa.

Le parole di sostegno di Lula sono tipiche di "un leader in grado di ispirare e di un coraggioso combattente globale" e rafforzano "la speranza" dei giovani palestinesi di fronte "all'assenza di giustizia" verso "il diritto alla libertà e all'indipendenza", ha dichiarato Shtayyeh

Onu sospende distribuzione aiuti alimentari nel nord Gaza

Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti alimentari vitali nel nord di Gaza fino a quando le condizioni nell'enclave palestinese devastata dalla guerra non consentiranno distribuzioni sicure. In una nota il Wfp denuncia l'assalto ai propri camion da parte della popolazione. "La decisione di sospendere le consegne nel nord della Striscia di Gaza non è stata presa alla leggera, poiché sappiamo che significa che la situazione lì peggiorerà ulteriormente e che sempre più persone rischieranno di morire di fame", ha affermato l'agenzia alimentare dell'Onu.

Gaza, Unicef: a rischio migliaia bambini per fame e malattie

Hamas, 29.195 morti a Gaza da inizio guerra

E' di almeno 29.195 morti il bilancio nella Striscia di Gaza dall'avvio della guerra di Israele contro Hamas. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito dal Movimento islamico, precisando che i feriti sono 69.170.

Tv, Haniyeh al Cairo per diversi giorni

La visita del leader di Hamas Ismail Haniyeh al Cairo durerà diversi giorni, secondo fonti informate, per una trattativa a oltranza volta a giungere prima dell'inizio del Ramadan a una intesa sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per lo scambio tra ostaggi e prigionieri palestinesi. "Haniyeh è stato ricevuto da una delle agenzie egiziane di intelligence e scortato fino al luogo dell'incontro", hanno riferito fonti aeroportuali. 

Delegazione israeliana al Cairo per negoziati su Gaza

Una delegazione israeliana di alto livello è arrivata questa mattina al Cairo, a bordo di un aereo privato dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, per colloqui sulla situazione nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono all'ANSA fonti aeroportuali. "La delegazione israeliana è arrivata a bordo di un aereo privato Hawker Beechcraft 400XP ed è stata ricevuta all'aeroporto del Cairo da alti funzionari dell'intelligence egiziana e scortata da un convoglio di auto fino al luogo dell'incontro, in cui si parlerà del cessate il fuoco a Gaza e di un accordo per lo scambio di ostaggi e prigionieri tra Israele e le fazioni palestinesi. 

Il Sudafrica condanna: apartheid di Israele contro palestinesi

Israele sta applicando una versione ancora più estrema di apartheid nei territori palestinesi rispetto a quella sperimentata in Sud Africa prima del 1994: lo ha affermato Vusimuzi Madonsela, l'Ambasciatore sudafricano dell'Africa nei Paesi Bassi, dove ha sede la Corte internazionale di giustizia. "Noi sudafricani percepiamo, vediamo, ascoltiamo e sentiamo nel profondo le politiche e le pratiche disumane e discriminatorie del regime israeliano come una forma ancora più estrema di apartheid che è stata istituzionalizzata contro i neri nel mio Paese", ha affermato Madonsela. 

Media: atteso al Cairo leader di Hamas Haniyeh

Una delegazione di Hamas guidata dal leader in esilio Ismail Haniyeh è attesa oggi al Cairo. Lo scrive il quotidiano libanese al-Mayadeen, secondo cui della delegazione fa parte anche il numero due del gruppo a Gaza, Khalil al-Hayya, che nei giorni scorsi aveva guidato i negoziati, poi falliti, sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi nella capitale egiziana

Israele smentisce notizia fuga Sinwar in Egitto

Israele smentisce le notizie del sito saudita Elaph secondo cui il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, la mente dell'attacco del 7 ottobre, sarebbe fuggito in Egitto attraverso i tunnel sotterranei della Striscia di Gaza. "Non siamo a conoscenza di quanto riportato nella notizia", ha dichiarato un funzionario, citato da Channel 12 .

Secondo 'Elaph' l'apparato di Difesa israeliano riterrebbe che la leadership di Hamas, tra questi Sinwar ed il fratello Muhammed, avrebbero recentemente raggiunto il Sinai provenienti da Rafah. Secondo la stessa - unica - fonte, i terroristi in fuga potrebbero aver portato con sé alcuni ostaggi da usare come scudi. 


Media: inviato di Biden domani in Israele e Egitto

Il consigliere per il Medio Oriente del presidente Usa Joe Biden, Brett McGurck, sarà domani al Cairo e in Israele. Lo riporta Haaretz e altri media. McGurk dovrebbe incontrare al Cairo il capo dell'intelligence egiziana Ababs Kamel, mentre in Israele vedrà il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant

Media saudita, 'Sinwar fuggito in Egitto, forse con ostaggi'

Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, sarebbe di recente fuggito in Egitto passando attraverso i tunnel che da Rafah nel sud della Striscia vanno nel Sinai. Lo ha riferito il quotidiano saudita 'Elaph' che cita fonti anonime della sicurezza israeliana. Secondo 'Elaph' Sinwar sarebbe fuggito con il fratello Mohammed e altri e ci sono "timori che abbia portato con sè ostaggi" nella fuga. Fonti ufficiali israeliane che hanno voluto mantenere l'anonimato hanno affermato di non essere a "conoscenza della notizia che è stata pubblicata".

Mar Rosso: Usa, colpiti due obiettivi Houthi nello Yemen

Le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno condotto nella notte due attacchi contro obiettivi Houthi nello Yemen. Lo riferisce lo stesso Comando centrale statunitense. Uno degli attacchi ha preso di mira un lanciamissili mobile, mentre il secondo attacco ha preso di mira un sistema aereo senza pilota.

Media, bozza Usa a Onu; cessate fuoco e no attacco Rafah

Gli Stati Uniti hanno proposto una risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco temporaneo a Gaza e che Israele non proceda con l'offensiva pianificata su Rafah nel sud della Striscia. Lo riporta il Guardian. E' la prima volta che gli Stati Uniti sostengono esplicitamente un cessate il fuoco nel conflitto Israele-Hamas, anche se la bozza del testo aggiunge che la tregua temporanea dovrebbe essere iniziata "non appena possibile", lasciando un certo margine di manovra all'esercito israeliano. Il testo viene offerto dall'amministrazione Biden come alternativa al progetto di risoluzione algerino che chiede un cessate il fuoco umanitario immediato, che dovrebbe essere discusso oggi. L'appello degli Stati Uniti su Rafah, dove si è rifugiata circa la metà dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza, fa seguito alle parole di Joe Biden nei giorni scorsi e segnala che Washington è disposta a ricorrere all'ONU per fare pressione su Israele.

Gaza, Uk: al via impegni William per 'riconoscere sofferenze'

Il principe britannico William porterà avanti una serie di impegni per "riconoscere la sofferenza umana" causata dal conflitto in Medio Oriente e per attirare l'attenzione sull'aumento globale dell'antisemitismo, ha detto il suo ufficio. Il 41enne erede al trono del Regno Unito incontrerà coloro che sono coinvolti nel fornire sostegno umanitario nella regione e ascolterà resoconti di prima mano della situazione sul campo, ha spiegato Kensington Palace in una nota citata dall'agenzia Reuters. 

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