Guerra Israele-Hamas, ancora colloqui su ostaggi. Raid dal Libano, Israele risponde

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Gli attacchi dopo che un razzo lanciato da Beirut ha provocato la morte di una donna e il ferimento di altre otto persone a Safed. Le trattative in corso al Cairo per arrivare al rilascio degli ostaggi e ad una tregua sono state allungate di 3 giorni, ma Netanyahu non invierà domani una delegazione. Intanto il presidente palestinese lancia un appello "per risparmiare al nostro popolo palestinese il flagello di un'altra catastrofe". Tajani: "Noi siamo amici di Israele, ora de-escalation"

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Soccorso di Israele: "Una donna uccisa dai razzi lanciati dal Libano"

Una israeliana è stata uccisa nell'ultima salva di razzi lanciata dal Libano vero il nord del Paese, in particolare verso Safed. Lo hanno fatto sapere i Servizi di pronto soccorso che parlano anche di sette feriti. Secondo le Forze di difesa israeliane, i razzi dal Libano erano diretti verso una base dell'esercito. 

Al Cairo riprendono i negoziati, la delegazione di Hamas vede il Qatar

I negoziati tra Israele e Hamas sono entrati nel vivo al Cairo: una fonte di Hamas ha riferito all'Afp che una delegazione era diretta nella capitale egiziana per incontrare i mediatori egiziani e del Qatar, dopo che i negoziatori israeliani avevano avuto ieri colloqui con i mediatori. Anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è atteso al Cairo mercoledì per colloqui con il presidente Abdel Fattah al-Sisi. 

Libano, media: "Pioggia di razzi Hezbollah su Merom e Safed"

Media di Beirut danno notizie oggi del lancio da parte di Hezbollah di una pioggia di razzi contro basi militari israeliane nella profondità territoriale della Galilea, contro la base di Merom e contro quella di Safed.   Non ci sono ancora formali rivendicazioni da parte di Hezbollah ma nelle scorse settimane il movimento armato libanese ha più volte preso di mira Merom e Safed. 

Tajani: "I palestinesi abbiano uno Stato libero senza Hamas"

"Attenzione a non fare regali a Hamas. Abbiamo ottimi rapporti con il mondo arabo, come siamo amici fraterni di Israele. Il nostro obiettivo è dare vita alla strategia 'due popoli due Stati' perchè - garantendo la sicurezza di Israele assolutamente fondamentale per il Medio Oriente -  bisogna dare una prospettiva al popolo palestinese che deve avere uno Stato guidato non da Hamas o da terroristi, ma uno Stato libero, democratico. Hamas è una organizzazione militare terroristica" . Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102. 

Israele: "L'esercito continua le operazioni a Khan Yunis"

L'esercito israeliano continua ad approfondire le operazioni a Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia, non distante da Rafah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, aggiungendo che "sono stati uccisi circa 20 miliziani di Hamas" nei combattimenti sia a Khan Yunis sia in altri luoghi della parte centrale della Striscia. I soldati - ha aggiunto la stessa fonte - stanno continuando a scoprire "depositi di armi e imbocchi di tunnel del terrore". 

Khan Younis

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Tajani: "Israele ha diritto ad attaccare Hamas ma vittime civili sono troppe"

''Israele ha il diritto di reagire e attaccare Hamas, ma la reazione deve essere proporzionata. Ora ci sono troppe vittime civili'' e l'Italia ''come amico di Israele dice di fare attenzione ed evitare troppe vittime civili''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo su Rtl 102.5 e sottolineando che l'intervento militare israeliano sulla Striscia di Gaza ha provocato ''decine di migliaia di vittime civili, sono troppe''.

''Noi siamo amici di Israele, sosteniamo con forza il diritto di Israele a difendersi, sosteniamo necessità di Israele di non essere attaccato dall'esterno e nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica'', ha chiarito Tajani. Israele, ha aggiunto, ''è stata vittima di un attacco a freddo, una caccia all'ebreo da parte di Hamas'' che ha ''perpetrato violenze inaudite ai danni della popolazione civile''.

Tajani: "Noi amici di Israele, ora serve de-escalation"

"Noi siamo amici di Israele, sosteniamo con forza il diritto di Israele a difendersi, a non essere attaccato, nessuno lo può cancellare dalla carta geografica. Il 7 ottobre c'è stata una caccia all'ebreo da parte di Hamas, non un attacco militare, io ho visto filmati incredibili. Noi diciamo che la reazione deve essere proporzianata, diciano 'attenzione a non fare troppe vittime civili'. L'interesse generale è la de-escalation, bisogna sostenere il dialogo in Egitto per avere una sospensione dei combattimenti e liberare gli ostaggi". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102. 

Esercitazione pasdaran, simulata distruzione degli hangar degli F-35 di Israele

Le forze dei Guardiani della Rivoluzione dell'Iran hanno simulato un attacco con missili balistici contro gli hangar dove sono alloggiati gli F-35 di Israele. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Mehr, precisando che durante l'esercitazione le forze dei pasdaran hanno usato i missili Emad e Qadr, simulando un attacco agli hangar della base aerea di Palmachim.

I missili balistici utilizzati durante l'esercitazione, sostengono i media iraniani, vantano ogive esplosive potenziate, nonché una maggiore portata e precisione. Secondo l'agenzia Tasnim, la versione potenziata dei missili Emad può colpire obiettivi distanti 1.700 chilometri con un margine di errore inferiore a quattro metri.

Medioriente, avanti con i negoziati per la tregua: allarme a Rafah

Continuano i febbrili tentativi internazionali di negoziare una tregua del conflitto fra Israele e Hamas, e in particolare di evitare l'attacco sulla cittadina di Rafah, al confine della Striscia di Gaza con l'Egitto, dove si sono rifugiati circa 1,4 milioni di persone, la metà dell'intera popolazione dell'enclave dal resto del territorio dall'inizio del conflitto, 4 mesi fa. I capi dei servizi segreti di Usa e Israele hanno discusso ieri al Cairo con il leader del Qatar e alti funzionari egiziani, che erano in contatto con Hamas che in questo modo ha partecipato indirettamente, ma finora senza arrivare a un accordo. Secondo il New York Times i negoziati fra le delegazioni andranno avanti per altri 3 giorni. Ieri il portavoce del consiglio di sicurezza Usa John Kirby si è detto ottimista sui negoziati del Cairo, ma non ha fornito dettagli. Le indiscrezioni parlavano di discussione su una tregua di almeno 6 settimane. Secondo una fonte americana riportata dal quotidiano, uno dei principali ostacoli è rappresentato dalla difficoltà di stabilire un numero dei detenuti palestinesi da rilasciare a fronte del rilascio degli ostaggi israeliani che si trovano ancora a Gaza; nella precedente occasione di fine novembre, erano 3 palestinesi liberati dal carcere per ogni israeliano di ritorno dalla Striscia.  Oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan incontrerà al Cairo il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi. 

Sirene di allarme nel nord di Israele al confine col Libano

Le sirene di allarme sono scattate nel nord di Israele al confine col Libano. Lo ha riferito il portavoce militare. Secondo i media un razzo ha colpito un edificio a Safed dove ci sarebbero degli israeliani feriti ma non sembra in gravi condizioni. 

Iran, esplosioni in diversi gasdotti. Teheran: "Atti terroristici"

Colpita la cosidetta "Linea 65" nella provincia di Chaharmahal e Bakhtiari, nel sud-ovest del Paese. Lo scoppio ha causato un grande incendio e l'interruzione della fornitura di gas. 

Schlein: "Italia guidi azione Ue per pace in Medio Oriente"

La segretaria del Pd Elly Schlein, in un colloquio con la Stampa, definisce "un avanzamento significativo" il voto della Camera per impegnare il governo a chiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza. "Erano passati mesi dall'ultimo dibattito parlamentare sul Medio Oriente, serviva un passo in avanti" spiega. Nel frattempo, "ci sono stati migliaia di morti e abbiamo visto morire Hind, una bambina di 6 anni. Abbiamo visto questo orrore". La segretaria del Pd ha invitato Giorgia Meloni a un confronto, affinché il governo metta in campo "un'iniziativa diplomatica degna della nostra tradizione - aggiunge - C'è uno scenario di costante violazione del diritto internazionale e non possiamo assistere in silenzio. Chiediamo che l'Italia guidi un'azione europea, come ha già cominciato a fare Josep Borrell per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza. Bisogna essere più fermi e più incisivi". E' un passaggio importante "l'aver portato il governo sulla posizione del cessate il fuoco", poi si dovrà valutare la traduzione di questo impegno ai tavoli internazionali. Schlein sottolinea che "a noi non interessano i derby interni, ma ci interessa contribuire come Italia alla fine di questo conflitto". Nell'intervento in Aula "ho richiamato la presa di posizione di Tajani - ricorda - è bene che il governo italiano dica che la reazione del governo israeliano sia sproporzionata. È un giudizio che da tempo diamo anche noi". Poi, ci sono altri passi da sollecitare, come "il riconoscimento dello Stato palestinese, che è un percorso più difficile, ma necessario". Comunque "è positivo quando c'è sintonia tra politica e società civile - sottolinea - che possono muoversi insieme, anche se ognuna sulla propria strada". Rispetto a quanto accaduto a Sanremo con Ghali, i cantanti devono "potersi esprimere liberamente - commenta - consideriamo sbagliata ogni forma di censura". E' un'aria "che non ci piace - osserva - Io sono sempre contenta quando il Paese discute e ragiona"

Schlein

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Baerbock in Israele, vedrà Netanyahu e Katz

Visita oggi in Israele per la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. Si tratta della quinta missione nel Paese da quando, lo scorso 7 ottobre, è iniziata la guerra tra Israele e Hamas. Previsto a Gerusalemme un incontro con il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, mentre nel pomeriggio avrà colloqui con il primo ministro Benjamin Netanyahu. In programma anche un incontro con il leader dell'opposizione Yair Lapid. Domani Baerbock incontrerà il presidente israeliano Isaac Herzog. 

Familiari ostaggi all'Aja: "Hamas ha compiuto crimini di guerra"

Circa 100 familiari degli ostaggi israeliani a Gaza sono in partenza da Israele per recarsi alla Corte Penale internazionale dell'Aja dove intendono denunciare Hamas per crimini di guerra. "Questa è una importante parte della nostra lotta, come cittadini israeliani e del mondo, per dire 'mai più'", ha detto Ofri Bibas, il cui fratello Yarden è in cattività nella Striscia insieme alla moglie Shiri e ai loro due piccoli figli, tra cui Kfir che ha compiuto un anno in prigionia. "Sono tutti alla mercè di terroristi che hanno ucciso, violentato e torturato". "Oggi - ha concluso - faremo la storia e non è solo la nostra storia, domani sarà la storia del mondo". 

Idf: "Yahya Sinwar fugge e si nasconde nella sua rete di tunnel terroristici sotterranei mentre i civili di Gaza soffrono in superficie sotto il dominio del terrorismo di Hamas"

Iran: esplosioni in diversi gasdotti, atti terroristici

Esplosioni provocate da terroristi hanno colpito questa mattina diversi gasdotti nel sud-ovest dell'Iran: lo ha detto alla tv di Stato il direttore del Gas Strategic Center, Saeed Aghli. "Le esplosioni in diverse parti dei gasdotti in Iran questa mattina presto sono state provocate da atti terroristici condotti da sabotatori", ha affermato Aghli, aggiungendo che finora non sono state segnalate vittime. "Gli attacchi terroristici sono avvenuti alle 00:31 nei gasdotti vicino a Boroujen nella provincia di Chaharmahal e Bakhtiari, e anche a Safashahr nella provincia di Fars", ha precisato. 

Ambasciatore Israele: "È l'ora in cui vediamo chi sono i veri amici"

"Questo è un momento di prova per noi. Non siamo certamente dei santi. Abbiamo fatto, e purtroppo probabilmente faremo, anche degli errori. Ma questo è anche un momento di prova per i nostri amici, dei Paesi amici. L'ora in cui vediamo chi ci sta accanto. Chi è davvero impegnato per la sicurezza di Israele e non si limita a usare questo slogan nei giorni di calma, tanto per togliersi l'obbligo". Lo afferma l'ambasciatore israeliano a Roma, Alon Bar, intervenendo alle celebrazioni del 75esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra l'Italia e Israele.

Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco. FOTO SATELLITARI


Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. GUARDA LE IMMAGINI

Blitz israeliano in ospedale di Jenin: militari travestiti da medici e donne. VIDEO

Le forze speciali israeliane, vestite da medici e pazienti, hanno fatto irruzione nella struttura sanitaria in Cisgiordania, uccidendo tre presunti terroristi palestinesi. “Crimini dell'esercito israeliano non rimarranno senza risposta” ha detto Hamas. GUARDA IL VIDEO

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