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Guerra Israele-Hamas, Biden: "Stop a operazione a Rafah senza piano per i civili"

©Getty

"La grande operazione militare di Israele a Rafah non può procedere senza un piano credibile per proteggere oltre un milione di civili" ha detto il presidente Usa dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania. Hamas ha annunciato la morte di tre ostaggi coinvolti in un attacco israeliano a Gaza. Blitz dell'Idf libera due ostaggi. Israele nega l'ingresso nel Paese a Francesca Albanese, inviata del Consiglio dei diritti umani dell'Onu

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Australia: offensiva Rafah avrebbe conseguenze devastanti

L'offensiva militare israeliana su Rafah avrebbe ''conseguenze devastanti'' per i civili palestinesi che hanno trovato rifugio nella città a sud della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri australiana Penny Wang, aggiungendo che l'operazione annunciata dal premier Benjamin Netanyahu ''causerebbe un grave danno agli interessi di Israele''. Ricordando il voto a favore di un cessate il fuoco umanitario, Wang ha affermato che ''molti amici di Israele, inclusa l'Australia, hanno espresso profonda preoccupazione per le notizie di un'operazione militare israeliana a Rafah".

Hezbollah: drone Israele colpisce alto funzionario

Un drone israeliano ha colpito l'auto sulla quale viaggiava Mohammed Aliwayeh, responsabile di Hezbollah per la regione di Maroun al-Ras, al confine con Israele. Il raid è avvenuto nella città di Bint Jbeil, roccaforte del movimento sciita nel sud del Libano. Lo ha confermato l'ufficio stampa di Hezbollah alla Dpa, spiegando che le condizioni di Aliwayeh sono ''molto gravi''.

Msf: 'Offensiva di terra a Rafah catastrofica, non deve andare avanti'

“L'offensiva di terra dichiarata da Israele su Rafah sarebbe catastrofica e non deve procedere”. Lo ha detto Medici Senza Frontiere (Msf). “Mentre il bombardamento aereo dell’area continua, più di un milione di persone, molte delle quali vivono in tende e rifugi di fortuna, si trovano ad affrontare una drammatica escalation di questo massacro ancora in corso”, ha scritto su X l'organizzazione umanitaria. “Nessun posto a Gaza è sicuro e i ripetuti sfollamenti forzati hanno spinto le persone a Rafah, dove sono intrappolate in un minuscolo pezzo di terra e non hanno opzioni”.

Hezbollah: drone Israele colpisce alto funzionario

Un drone israeliano ha colpito l'auto sulla quale viaggiava Mohammed Aliwayeh, responsabile di Hezbollah per la regione di Maroun al-Ras, al confine con Israele. Il raid è avvenuto nella città di Bint Jbeil, roccaforte del movimento sciita nel sud del Libano. Lo ha confermato l'ufficio stampa di Hezbollah alla Dpa, spiegando che le condizioni di Aliwayeh sono ''molto gravi''.



Cooperante palestinese a Rafah: 'Notte allucinante, se entrano sarà massacro'

E' stata ''una notte molto difficile, allucinante'' quella che hanno vissuto i palestinesi a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Gli israeliani ''hanno bombardato da terra, aria, i carri armati ovunque, le forze speciali israeliane sono entrate sotto copertura a Rafah. Hanno ucciso 105 persone'' e ''il cielo era illuminato a giorno dalle bombe. La paura è stata tanta''. Ma lo è ancora di più pensando all'annunciata operazione militare che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato contro Rafah. ''Se entrano sarà un massacro, le vittime non si conteranno più''. Lo racconta all'Adnkronos proprio da Rafah il cooperante palestinese Sami Abu Omar che all'inizio di dicembre, insieme alla sua famiglia, aveva lasciato Khan Yunis dopo che i cecchini israeliani si erano posizionati sul tetto della sua casa.Aveva camminato 14 chilometri insieme alla moglie e ai figli, il più piccolo di 12 anni, per arrivare a Rafah e trovare riparo dai combattimenti. Parte di ''un esodo di massa'' verso la città al confine con l'Egitto dove lui racconta di aver ''preso una stanza in affitto vicino al mare per 500 euro al mese. Quattro metri per quattro dove vivono 40 persone, le donne con i bambini. Gli uomini, io con i miei fratelli, dormiamo in tende di plastica lì vicino''.

Al momento da Israele ''non è arrivato un ordine di evacuazione per la popolazione di Rafah'', ma ''qualcuno sta già smontando le tende''. Il vero problema, racconta Abu Omar, è che ''la gente è disperata, non sa dove andare. Stamattina camminavo per Rafah e sentivo solo bestemmie e pianti''.  "Io stesso - confessa - non so cosa fare, come un altro milione di persone non so dove andare e per ora aspettiamo. Ci hanno detto di andare via dal nord e lo abbiamo fatto, via da Khan Yunis e lo abbiamo fatto. Ora dove andiamo, in mare? Non ci fanno neanche avvicinare. Dove ci vogliono portare, all'inferno?''.



Israele: operazione di terra a Gaza è importante per ostaggi

"Questa missione di salvataggio sottolinea l'importanza della nostra operazione di terra a Gaza". Lo ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari riferendosi alla liberazione dei due ostaggi israeliani avvenuta la scorsa notte. "Abbiamo un obbligo morale - ha aggiunto - di portare indietro a casa tutti i nostri ostaggi. Un obbligo per il cui adempimento continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere". 

Turchia preoccupata per gli attacchi di Israele contro Rafah

"Siamo estremamente preoccupati per i crescenti attacchi di Israele contro la città meridionale di Rafah, in seguito a distruzione e massacri che già sono stati inflitti contro la Striscia di Gaza". Lo afferma il ministero degli Esteri di Ankara in un comunicato, dove viene sottolineato che "gli attacchi in corso aggraveranno la tragedia umana a Gaza e metteranno a repentaglio gli sforzi per assicurare un cessate il fuoco duraturo nella regione". La Turchia considera l'operazione di Israele a Rafah "parte di un piano per espellere il popolo di Gaza dalla loro terra" e lancia "un appello alla comunità internazionale, in particolare al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, per prendere le misure necessarie a fermare Israele", si legge nel comunicato.

Panetta: 'Da conflitti rischi per inflazione, seguire sviluppi con attenzione'

"I conflitti in Medio Oriente sollevano anch’essi rischi per l’inflazione". E' quanto ha affermato il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, sabato nel corso del suo intervento al 30esimo Congresso di Assiom Forex. "Il trasporto marittimo - ha comunque avvertito - genera tuttavia solo una piccola parte dei costi di produzione complessivi. Inoltre anche in questo caso la bassa domanda e l’elevato volume di scorte riducono la probabilità che i maggiori costi di trasporto si trasmettano in misura significativa ai prezzi. Non possiamo comunque escludere che la situazione peggiori e che le tensioni si estendano, coinvolgendo l’offerta e i prezzi dei prodotti energetici. Questi sviluppi vanno seguiti con attenzione", ha indicato il governatore.



Media: nessun raid su Aleppo, esplosi ordigni di guerra

L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria smentisce che ci sia stato stamani un attacco israeliano contro l'aeroporto di Aleppo, nel nord della Siria, come in precedenza riportato da alcuni media panarabi. "Si è trattata di una esplosione causata da ordigni di guerra", ha scritto l'Osservatorio, riferendosi alla guerra ancora in corso in Siria dal 2011.

Tv: "Raid aereo israeliano contro l'aeroporto di Aleppo in Siria"

Un raid aereo israeliano è stato compiuto poco fa contro l'aeroporto di Aleppo nel nord della Siria. Lo riferisce la tv panarabo-saudita al Arabiya. Non si hanno al momento altre informazioni. 

Media: "Esponente di Hezbollah ucciso da un drone israeliano"

Un esponente di Hezbollah è stato ucciso stamani da un attacco con drone effettuato da Israele. Lo riferiscono media libanesi secondo cui l'attacco è avvenuto nei pressi di Bint Jbeil contro l'auto sulla quale viaggiava l'uomo. Non è chiaro se si tratti di un combattente o di un leader militare del Partito di Dio.

Hezbollah: "Non cerchiamo l'allargamento del conflitto"

Gli Hezbollah libanesi non intendono allargare il conflitto già in corso in Medio Oriente, nonostante i recenti attacchi israeliani nella profondità territoriale del Libano. Lo ha detto stamani Muhammad Raad, capogruppo parlamentare di Hezbollah, intervenendo ai funerali per un combattente ucciso in un raid israeliano nel sud del Libano.   Citato dai media libanesi, Raad ha affermato che gli attacchi israeliani (del fine settimana) sembrano superare le regole d'ingaggio finora osservate. Raad si è riferito all'attacco compiuto con un drone israeliano contro un membro di Hamas tra Beirut e Sidone, nella località di Jadra, 60 km a nord della Linea di demarcazione con Israele. Raad ha aggiunto: questi attacchi "non cambiano l'equilibrio delle forze in campo... ma sono una reazione (israeliana) al dolore inflitto dai colpi della resistenza (Hezbollah)". "Il nemico prova a spingere per un allargamento del conflitto... ma noi restiamo pazienti, per non scivolare verso quello scontro aperto così cercato dal nemico", ha detto il deputato di Hezbollah. 

Bbc: "Israele afferma che due ostaggi sono stati liberati a Rafah"

"I nostri soldati e le forze speciali sono eroi. Grazie al loro coraggio, due degli ostaggi, Fernando Simon Marman, 61 anni, e Norberto Louis Har, 70 anni, sono stati salvati e riuniti alle loro famiglie ieri sera. Dobbiamo fare tutto il possibile per riportare a casa tutti gli ostaggi". Così Israele su X. 

Hamas: "A Gaza più di 28 mila morti"

E' di 28.340 vittime palestinesi l'ultimo bilancio della guerra a Gaza fornito dal ministero della Sanità di Hamas. 

Media: "L'operazione di liberazione degli ostaggi era stata rinviata due volte"

L'operazione di liberazione di Fernando Marman e Luis Har, i due ostaggi argentino-israeliani liberati nella notte a Rafah, era stata rinviata almeno due volte prima di essere portata a termine. Lo scrive Ynet News, precisando che la decisione è stata approvata dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Yoav Gallant. 

Gli ostaggi erano detenuti al secondo piano di un edificio strettamente sorvegliato e da altre guardie in un edificio accanto, scrive il Jerusalem Post. Le forze israeliane sono entrate clandestinamente nel complesso e hanno utilizzato esplosivi, fuoco pesante, contando su informazioni molto riservate e sull'esatta posizione degli ostaggi rispetto alle loro guardie per salvare Marman e Har senza che Hamas potesse ucciderli prima. 

Successivamente, un elicottero ha portato gli ostaggi allo Sheba Medical Center, dove sarebbero in buone condizioni. Un soldato è rimasto leggermente ferito, ma nessuno è rimasto ucciso.

Hamas: "Da Israele orribile massacro contro bambini e civili"

Hamas ha condannato quello che ha definito un "orribile massacro contro civili indifesi e bambini, donne e anziani sfollati" da parte di Israele contro i civili a Rafah, dopo che l'esercito israeliano ha confermato di aver condotto attacchi aerei vicino alla città per salvare due ostaggi. Lo ripora la Cnn. Hamas, confermando i 100 morti,  afferma che il raid "è considerato una continuazione della guerra genocida e dei tentativi di sfollamento forzato che Israele sta conducendo contro il nostro popolo palestinese". Nella sua dichiarazione, Hamas ha detto che il presidente americano Joe Biden e la sua amministrazione si devono assumere la "piena responsabilità" per le morti di civili. 

Borrell: "Unrwa insostituibile, le accuse vanno verificate"

"Una cosa per me è sicura: l'Unrwa oggi svolge un ruolo insostituibile, nessun altro può fare quello che sta facendo. In secondo luogo, le accuse devono essere verificate, la presunzione di innocenza è valida per tutti, in qualsiasi momento anche per l'Unrwa". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio informale Sviluppo dell'Ue. "Non è un segreto che il governo israeliano voglia sbarazzarsi dell'Unrwa. E non da ora. Perchè credono che togliersi di mezzo l'Unrwa significhi disfarsi del problema dei rifugiati palestinesi. No, la situazione sarebbe ancora peggiore. Centinaia di migliaia di persone ogni giorno hanno cibo grazie al lavoro dell'Unrwa. E non solo in Palestina, ma anche in Libano, in Siria, in Giordania", ha ricordato. "Sono felice di sapere che l'Unrwa ha già avviato un'indagine completa su cio' che sta avvenendo", ha aggiunto "richiederà il tempo necessario e nel frattempo le persone devono continuare a mangiare, ad andare dai medici", ha sottolineato Borrell. 

Oms: "Solo 15 dei 36 ospedali di Gaza funzionano parzialmente"

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che solo 15 dei 36 ospedali di Gaza sono "ancora parzialmente o minimamente funzionanti" e che gli operatori umanitari stanno facendo del loro meglio in circostanze impossibili. Lo scrive il Guardian.  Intervenendo al Vertice del governo mondiale a Dubai, ha affermato che l'Oms ha continuato a chiedere un accesso sicuro per il personale e le forniture umanitarie, il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e un cessate il fuoco. "Sono particolarmente preoccupato per i recenti attacchi a Rafah, dove la maggioranza della popolazione di Gaza è fuggita dalla distruzione", ha affermato.  "Finora abbiamo consegnato 447 tonnellate di forniture mediche a Gaza, ma è una goccia nell'oceano dei bisogni, che continua a crescere ogni giorno", ha aggiunto. 

Media: "Sale a 100 il numero delle vittime dell'attacco a Rafah, 230 i feriti"

Il bilancio delle vittime del massiccio attacco delle forze di difesa israeliane sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è salito a 100. Lo ha riferito il canale televisivo libanese Al Mayadeen, aggiungendo che più di 230 persone sono rimaste ferite. La maggior parte delle vittime dell'attacco sono donne e bambini.

In precedenza è stato riferito che gli aerei dell'aeronautica israeliana stavano effettuando attacchi mirati sulle moschee di Al-Huda e Al-Rahma, dove si trovano molti rifugiati. La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito di bombardamenti su edifici residenziali nell'area circostante e sul quartier generale dell'organizzazione.

Gli Houthi rivendicano l'attacco ad una nave Usa nel Mar Rosso

Gli Houthi dello Yemen hanno dichiarato di aver attaccato una nave statunitense nel Mar Rosso, dopo che le società di sicurezza marittima hanno riferito che sono stati lanciati missili su una nave portarinfuse (navi usate per trasportare carichi non-liquidi in container). "Le forze navali delle Forze armate yemenite hanno preso di mira la nave americana Star Iris nel Mar Rosso con una serie di missili navali, e i colpi sono stati precisi e diretti", ha dichiarato il portavoce degli Houthi Yahya Saree. 

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