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Guerra Israele-Hamas, Biden: "Stop a operazione a Rafah senza piano per i civili"

©Getty

"La grande operazione militare di Israele a Rafah non può procedere senza un piano credibile per proteggere oltre un milione di civili" ha detto il presidente Usa dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania. Hamas ha annunciato la morte di tre ostaggi coinvolti in un attacco israeliano a Gaza. Blitz dell'Idf libera due ostaggi. Israele nega l'ingresso nel Paese a Francesca Albanese, inviata del Consiglio dei diritti umani dell'Onu

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Borrell: 'Se Unrwa viene cancellata, problema rifugiati palestinesi resta'

"C'è un solo modo per sciogliere l'Unrwa: dovrebbe essere sciolta quando il problema dei rifugiati palestinese non ci sarà più. Se verrà cancellata, il problema dei rifugiati palestinesi ci sarà ancora, ma sarà ancora peggiore". Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Bruxelles in conferenza stampa al termine del Consiglio informale Esteri Sviluppo. "Lavoriamo insieme per una soluzione che renda possibile non dover lavorare sul problema dei rifugiati palestinesi, perché è stato risolto con la creazione di due Stati, non cancellando l'Unrwa", conclude. 

Media: in colloqui privati Biden insulta Netanyahu

Il presidente Usa, Joe Biden, e' orami ai ferri corti con il premier israeliano Benjamin Netanyahu per la sua campagna militare a Gaza. Secondo l'emittente statunitense Nbc, il capo della Casa Bianca in colloqui privati ha insultato lo ha insultato chiamandolo "str....". Il presidente degli Stati Uniti ha esortato Israele ad accettare un cessate il fuoco, ma coloro che hanno familiarita' con le conversazioni hanno affermato che Netanyahu gli "sta facendo passare l'inferno" ed e' difficile trattare con lui. Biden in alcuni punti si e' riferito al primo ministro israeliano semplicemente come "questo ragazzo" e almeno in tre occasioni recenti o ha definito uno "str....". Il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha tuttavia respinto le dichiarazioni delle fonti di Nbc, affermando che, nonostante i disaccordi su alcune questioni, i due uomini hanno una "relazione decennale rispettosa in pubblico e in privato". Il presidente e' frustrato per l'incapacita' di Netanyahu di cambiare tattica a Gaza - dove il ministero della sanita' guidato da Hamas afferma che piu' di 28.000 persone sono state uccise dalle forze israeliane - e per la sua riluttanza a perseguire un accordo di pace a lungo termine.



Netanyahu: 'Non lasceremo in pace i battaglioni del terrore'

Israele non lascerà "in pace i battaglioni del terrore a Rafah" e la guerra "continuerà fino a quando non sarà raggiunta la vittoria totale". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrando a Gerusalemme il suo omologo olandese Mark Rutte alla terza visita in Israele dal 7 ottobre. Rutte ha visto anche il premier palestinese Mohammed Shtayyeh. (ANSA).

Netanyahu: 'Non lasceremo intatto Hamas a Rafah, guerra fino a vittoria totale'

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito al premier olandese Mark Rutte che "Israele non lascerà intatti i battaglioni dei terroristi a Rafah" e "la guerra è destinata a continuare fino alla vittoria totale su Hamas". E' quanto si legge in una nota diffusa dopo l'incontro a Gerusalemme.

Egitto: 'No a sfollamento palestinesi Gaza, non possiamo accettare altre morti civili'

"Respingiamo categoricamente lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukri, che  in dichiarazioni al canale egiziano Al Qahera ha lanciato l'allarme per il "livello senza precedenti di distruzione e uccisione di civili a Gaza". "La situazione a Gaza sta peggiorando e costituisce una violazione del diritto internazionale - ha detto - Non possiamo accettare la perdita di altre vite civili nella Striscia". 

Attacchi Israele a Rafah danneggiano recinzioni su lato egiziano

Testimoni oculari e fonti della sicurezza egiziana fanno sapere che sono in corso lavori di manutenzione delle protezioni alla frontiera con la Striscia di Gaza, in particolare a Rafah, città divisa tra Gaza ed Egitto, dove i violenti bombardamenti lanciati da Israele sul versante palestinese che hanno danneggiato recinzioni e filo spinato anche sul lato egiziano. L'Egitto sta continuando a rinforzare le misure sul confine, riferiscono le stesse fonti, e a ridistribuire forze di frontiera e pattuglie di sicurezza lungo il confine egiziano con Israele e Gaza. Il pesante bombardamento israeliano su diverse aree della città palestinese di Rafah ha portato molti residenti a lasciare le proprie case e ad avvicinarsi al confine egiziano per cercare riparo, secondo testimonianze degli abitanti del Sinai. Rinforzate anche le protezioni al valico di Kerem Salem. Una fonte della sicurezza ha confermato quanto riferito dai testimoni oculari. 

'L'inferno in terra', la paura dei palestinesi durante il blitz

Majed al-Afifi aveva solo 40 giorni quando è stato ucciso, ha detto suo zio all'AFP a Rafah, dove le forze israeliane hanno bombardato stanotte diverse case mentre salvavano due ostaggi di Gaza. "il bombardamento è arrivato senza preavviso", ha detto Said al-Hams, 26 anni, nel campo profughi di Rafah. Il neonato è tra le circa 100 persone uccise dalle forze israeliane durante la notte a Rafah, secondo il ministero della Sanità di Gaza. Sua madre è rimasta ferita. Mentre in Israele c'è stata esultanza per la liberazione dei due ostaggi, a Rafah la gente ha raccontato una notte di paura.

Ministro Esteri Israele: 'Guterres rimuova Albanese per parole antisemite'

"Il tempo del silenzio degli ebrei è finito. Se le Nazioni Unite vogliono tornare ad essere un organismo rilevante, il suo leader Antonio Guterres deve sconfessare pubblicamente le parole antisemite della loro 'inviata speciale' Francesca Albanese e rimuoverla immediatamente dal suo posto. Impedirle di entrare in Israele servirà a ricordare le atrocità commesse da Hamas, compreso lo spietato attacco agli innocenti". Così il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato sul social X la decisione di vietare l'ingresso in Israele alla relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati.

Violenze contro palestinesi, Gb sanziona 4 coloni israeliani

Anche il Regno Unitla Cisgiordania occupata". Lo riporta una nota del Foreign Office, precisando che i quattro colpiti dal congelamento degli asset e da restrizioni relative ai viaggi e ai visti per il Regno Unito sono Moshe Sharvit, Yinon Lev (l'unico dei quattro sanzionato anche dagli Stati Uniti), Zvi Bar Yosef e Ely Federman. "Le sanzioni odierne impongono restrizioni per coloro che sono coinvolti in alcuni dei più eclatanti abusi dei diritti umani", ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, secondo cui "i coloni israeliani estremisti minacciano i palestinesi, spesso con le armi, e li costringono ad abbandonare la terra che appartiene loro di diritto. Questo comportamento è illegale e inaccettabile". Cameron ha quindi chiesto a Israele di "adottare azioni più forti e porre fine alla violenza dei coloni. Troppo spesso vediamo promesse che non hanno seguito".



Nbc: 'Biden furioso con Netanyahu, in privato lo insulta'

Joe Biden sarebbe sempre più furibondo con Benyamin Netanyahu per la campagna militare israeliana a Gaza e con i suoi collaboratori, secondo quanto riferisce la Nbc, si sarebbe lasciato andare anche ad insulti verso il premier israeliano. A volte, riporta l'emittente Usa, Biden si riferisce a Netanyahu semplicemente come "quel ragazzo" mentre in almeno tre recenti occasioni lo ha definito "uno stronzo", riferisce Nbc News. Sollecitato su questo, il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa ha smentito, affermando che nonostante alcuni disaccordi i due hanno una "relazione decennale rispettosa in pubblico e in privato". 

Mozione maggioranza, governo promuova sforzi diplomatici

Con la sua mozione sul Medio Oriente, la maggioranza punta poi a impegnare il governo a "sostenere ogni possibile sforzo negoziale per l'attuazione della risoluzione Onu 1701 del 2006 che prevede l'assenza di uomini armati e materiali bellici, ad esclusione dell'esercito libanese, tra il confine Libano-lsraele e la linea del fiume Litani e ad appoggiare la proposta degli Stati Uniti di allargare la distanza tra Hezbollah e Israele estendendo la 'linea Blu' di circa 7-8 chilometri". Tra gli impegni previsti, anche quello "a proseguire la collaborazione con i principali Paesi dell'area per assicurare cure adeguate ai minori palestinesi feriti e creare le condizioni per poter inviare un ospedale da campo dell'Esercito per aiutare la popolazione civile palestinese, che è vittima incolpevole dei terroristi di Hamas", e "a lavorare in sede europea affinché la proposta italiana per una missione navale difensiva dell'Unione europea nel Mar Rosso a difesa del traffico commerciale marittimo possa essere approvata già nel corso del prossimo Consiglio affari esteri di febbraio 2024". 

Israele vieta l'ingresso a una funzionaria italiana Onu

Israele ha deciso di negare l'ingresso nel Paese a Francesca Albanese, inviata del consiglio dei diritti umani dell'Onu. La decisione, hanno fatto sapere i ministeri degli Esteri e degli Interni, è legata "alle sue oltraggiosi affermazioni che 'le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise per la loro ebraicità ma in risposta all'oppressione israeliana'". 

Egitto rafforza 'sicurezza' al confine con la Striscia di Gaza

L'Egitto ha ulteriormente rafforzato la presenza di forze di sicurezza al confine con Gaza. Lo riferisce l'agenzia Dpa che cita testimoni e una fonte della sicurezza. Testimonianze parlano di un rafforzamento delle misure di sicurezza e di pattuglie intensificate lungo la frontiera, soprattutto nella zona del valico di Rafah e in quella del transito di Kerem Shalom. Si tratta, secondo la fonte della Dpa, di misure decise nel contesto di quanto annunciato da parte israeliana riguardo Rafah. La fonte ha anche confermato operazioni in corso per innalzare ulteriormente la recinzione al confine e rafforzare il filo spinato dopo danni attribuiti alle operazioni israeliane.

Rutte: "Operazione su Rafah avrebbe conseguenze catastrofiche"

''Un'operazione militare su larga scala a Rafah avrebbe conseguenze umanitarie catastrofiche''. Lo ha scritto in un tweet il primo ministro olandese Mark Rutte, oggi ''in Israele e nei Territori palestinesi'' per colloqui ''con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh''. Come ha scritto Rutte in un tweet, ''tre cose hanno ora la massima priorità: sono necessari molti più aiuti umanitari a Gaza, Hamas deve rilasciare immediatamente gli oltre 100 ostaggi e le operazioni israeliane devono ridurre rapidamente e in modo significativo la loro intensità''. Perché questo accada, ha aggiunto, serve ''una pausa immediata nei combattimenti, che deve culminare in una fine duratura di questo conflitto''. Necessaria ''una soluzione politica sostenibile: uno Stato palestinese vitale, accanto a un Israele sicuro''.

Gb alza i toni: "Ora basta, Israele si fermi"

Il Regno Unito è "molto preoccupato" per la situazione dei civili palestinesi a Rafah, che "non hanno più dove andare". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, alzando i toni nei confronti del governo israeliano sulla scia degli Usa. "E' impossibile vedere come si possa combattere una guerra fra la gente", ha poi rincarato Cameron riferendosi ai civili della Striscia di Gaza e sollecitando Israele a "fermarsi e riflettere molto seriamente prima di ogni ulteriore azione militare: noi vogliamo una pausa immediata dei combattimenti che conduca a un tregua sostenibile senza ripresa delle ostilità".

Ankara contro attacco Rafah "Parte piano pulizia etnica"

La Turchia condanna senza mezzi termini i bombardamenti israeliani nella città di Rafah, definiti "parte di un piano di pulizia etnica" che danneggia "gli sforzi per un cessate il fuoco".  "I continui attacchi di Israele non fanno che aumentare le dimensioni della tragedia in atto danneggiare gli sforzi mirati a raggiungere un cessate il fuoco", si legge nel comunicato. Parole dure, giunte dopo gli intensi bombardamenti che nelle ultime ore hanno ucciso decine di civili in fuga da Gaza verso il confine con l'Egitto. "Esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione per i massacri e la distruzione causati dall'attacco israeliano. Consideriamo questa operazione come parte di un piano per eliminare dal proprio territorio il popolo di Gaza", si legge nel comunicato del ministero. Con lo stesso comunicato Ankara chiede al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e alla comunità internazionale di "compiere i passi necessari per fermare Israele". 

Tajani: "Non dare prospettiva a palestinesi è aiutare Hamas, troppe vittime civili"

"Condanna durissima di quanto fatto da Hamas, ma continuiamo a dire a Israele di non coinvolgere la popolazione civile, ci sono troppe vittime civili provocate dalla reazione di Tel Aviv". Lo dice Antonio Tajani, segretario di Fi, a margine di una conferenza stampa alla Camera, rispondendo a una domanda sulla guerra a Gaza. "Per noi la soluzione è 'due popoli due Stati', l'ho detto a Netanyahu, l'ho detto a Abu Mazen" perché "non dare prospettiva ai palestinesi è aiutare Hamas. Basta vittime civili con numeri inaccettabili, e subito liberare gli ostaggi israeliani. Il nostro compito è favorire il dialogo e la nascita dei due stati".

Borrell: 'Molto preoccupato per situazione a confine Egitto'

Nel Consiglio informale dei ministri Ue oggi "parleremo anche della situazione a Gaza. Sono felice di sapere che due ostaggi sono stati liberati, ma sono anche molto preoccupato per la situazione al confine con l'Egitto, dove sembra che vengano intraprese nuove operazioni militari da parte delle forze di difesa israeliane". Lo afferma l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a margine della riunione a Bruxelles. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, prosegue, "aveva chiesto l'evacuazione di 1,7 milioni di persone, senza dire dove queste persone potrebbero essere evacuate. La situazione è molto tesa. Siamo preoccupati per ciò che può accadere: molti ministri dell'Unione Europea ieri hanno inviato messaggi, l'ho fatto anch'io, chiedendo a Israele di non impedire l'accesso a Gaza dei sostegni umanitari". "Se lanciano operazioni militari al confine con l'Egitto, come abbiamo già detto, gli aiuti umanitari non saranno in grado di arrivare a Gaza. Vediamo cosa succede nelle prossime ore. I ministri stanno seguendo la situazione, ma forse dobbiamo fare qualcosa di più che esprimere semplicemente preoccupazione", dice.



Portavoce Abu Mazen: 'Usa non siano schiavi politica Israele'

Nabil Abu Rudeina portavoce del presidente palestinese Abu Mazen - che si trova in Qatar per incontri con la leadership di Doha - ha chiesto alla Comunità internazionale di fermare l'offensiva di terra di Israele a Rafah, nel sud di Gaza. "L'amministrazione Usa - ha detto, citato dai media - non può rimanere ostaggio delle politiche israeliane". Rudeinah ha poi definito "insensate" e un "inganno del mondo" le affermazioni di Netanyahu sul piano di evacuazione dei civili dell'area di Rafah. "Non c'è più un posto sicuro a Gaza - ha spiegato - e i civili non possono ritornare al centro e al nord per i bombardamenti". 

Brigate Al-Quds: 'Uccisi soldati israeliani in un'imboscata'

I combattenti delle Brigate di al-Quds hanno rivendicato l'uccisione di soldati israeliani in un'imboscata stamattina presto in un'imboscata nel sud-est della città meridionale di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. In una dichiarazione su Telegram, l'ala militare del gruppo della Jihad islamica ha dichiarato: “Immediatamente dopo l’arrivo delle forze israeliane sul luogo dell’imboscata, le abbiamo attaccate con mitragliatrici e ordigni esplosivi, lasciando i nemici morti e feriti”. Il gruppo ha anche affermato che i suoi combattenti hanno bombardato con pesanti colpi di mortaio un posto di comando e controllo israeliano nella parte centrale di Khan Younis.

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