"La guerra finirà solo dopo l'eliminazione di Hamas" ha sottolineato il primo ministro israeliano. E' importante "il riconoscimento Usa dello stato palestinese e della sua piena adesione all'Onu attraverso una decisione del suo Consiglio di sicurezza". Lo ha detto il presidente Abu Mazen incontrando a Ramallah in Cisgiordania il segretario di stato Usa Antony Blinken al quale ha ribadito che Israele deve "fermare subito la sua aggressione a Gaza"
Fonte Israele, serve pressing su Hamas per nuova proposta
Israele chiederà ai mediatori "di fare pressione su Hamas affinché presenti una nuova proposta". Lo ha detto una fonte israeliana citata da Ynet secondo cui la controposta di Hamas "contiene molte questioni sulle quali non c'è alcuna possibilità che Israele sia d'accordo".
Fonti, domani nuovo round colloqui al Cairo su ostaggi
Un nuovo round di colloqui sugli ostaggi mediato da Egitto e Qatar inizierà domani al Cairo. Lo dicono fonti egiziane secondo quanto riportano i media del Cairo rilanciati dai giornali israeliani.
Tel Aviv: "Valutiamo attentamente nuova proposta di tregua"
Le autorità israeliane stanno valutando "attentamente" la nuova proposta di tregua a Gaza presentata dai negoziatori del Qatar. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del governo di Tel Avi, Avi Hyman. "Abbiamo ricevuto un aggiornamento, abbiamo ricevuto una comunicazione dai negoziatori del Qatar. Li stiamo esaminando. Il Mossad sta esaminando attentamente ciò che ci è stato presentato", ha dichiarato il portavoce.
Blinken: "Su ostaggi spero accordo ma molto lavoro da fare" (2)
Nel corso del colloquio, che secondo Ynet e' stato definito ''buono e prolungato'', Blinken ha affrontato fra l'altro con Netanyahu diverse questioni di carattere umanitario. In particolare ha fatto presente la preoccupazione americana per una possibile estensione delle attivita' militari israeliane a Rafah, nel sud della Striscia, dove sono concentrati centinaia di migliaia di sfollati. Fonti informate hanno aggiunto che Blinken ha detto di comprendere la ''problematicita' della risposta di Hamas'' ai mediatori. Netanyahu ha mostrato poi al Segretario di Stato immagini di un grande tunnel militare scavato da Hamas sotto alla sede centrale dell'Unrwa (l'agenzia dell'Onu per i profughi) nel rione Rimal di Gaza City. Si trattava - secondo il premier - di ''uno dei tunnel strategici'' di Hamas.
Israele: "Trovato tunnel a Khan Yunis, c'erano stati 12 ostaggi"
I soldati israeliani hanno scoperto a Khan Yunis nel sud di Gaza un tunnel "strategico" di Hamas lungo un chilometro usato da alti membri della fazione islamica e anche per tenere, in passato, circa 12 ostaggi. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui i soldati "hanno combattuto nel tunnel" contro i miliziani. "Sono state scoperte diverse stanze - ha spiegato - e tra queste una cella con le sbarre dove sono stati tenuti i 12 ostaggi in tempi differenti, un bagno e un'area di riposo usata dai terroristi a guardia degli ostaggi". Dei rapiti - ha aggiunto - "3 sono stati liberati e gli altri sono invece ancora a Gaza".
Blinken: "Su ostaggi spero accordo ma molto lavoro da fare"
"C'è molto lavoro da fare, ma siamo molto concentrati su questo lavoro e si spera, sulla possibilità di riprendere il rilascio degli ostaggi che era stato interrotto". Lo dice il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in visita in Israele dopo aver informato i leader israeliani sulla proposta di accordo mediata dal Qatar.
Media egiziani, domani nuovo round colloqui sugli ostaggi
Un nuovo ciclo di colloqui sugli ostaggi israeliani a Gaza mediato da Egitto e Qatar inizierà domani al Cairo. Lo riferiscono media egiziani, secondo quanto riporta Haaretz.
Blinken, discusso con Israele ulteriori passi su aiuti a Gaza
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha discusso con i vertici di Israele "ulteriori passi" per portare aiuti a Gaza.
Media, stasera conferenza stampa Netanyahu a Gerusalemme
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu terrà questa sera, alle 19.30 ora israeliana (le 18.30 in Italia), una conferenza stampa a Gerusalemme. Lo riferisce il Times of Israel, che rilancia notizie dei media locali dopo l'incontro tra Netanyahu e il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
No da ufficio Netanyahu, salta incontro Halevi-Blinken
L'incontro privato precedentemente programmato tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il capo di stato maggiore dell'IDF, Herzi Halevi non ci sarà. Lo riporta la stampa israeliana. Secondo il Times of Israel, l'incontro sarebbe saltato in quanto l'ufficio di Netanyahu si sarebbe opposto a un incontro tra un diplomatico straniero e il capo dell'esercito senza la presenza di esponenti politici e dirigenti ufficiali. Halevi, scrive ancora la stampa israeliana, partecipa all'incontro tra Blinken e Netanyahu con i suoi collaboratori e i membri del gabinetto di guerra.
Salta incontro Blinken col capo di stato maggiore Israele
Non avrà luogo l'incontro privato fra il segretario di Stato Usa Antony Blinken ed il capo di stato maggiore israeliano, generale Herzi Halevy, che compariva nel programma della visita diffuso ieri da parte americana. La ragione, sostiene Israel ha-Yom, è dovuta all'opposizione espressa dall'ufficio del premier Benyamin Netanyahu. Una fonte politica, citata dal giornale, ha rilevato che nei rapporti diplomatici non è normale che un ministro straniero incontri un responsabile militare dell'altro Paese senza la presenza di un dirigente politico. "Israele non è una repubblica delle banane", ha aggiunto la fonte.
Medioriente, Israele pronto ad attaccare Rafah se fallisce trattativa
Se i negoziati sugli ostaggi falliscono, Israele "è pronto ad attaccare le postazioni di Hamas a Rafah", nel sud della Striscia di Gaza, al confine con l'Egitto. Lo ha detto l'emittente israeliana Kan tv secondo cui il messaggio è stato inoltrato da Israele al Qatar.
Cominciato incontro tra Blinken e Netanyahu a Gerusalemme
E' cominciato da pochi minuti a Gerusalemme l'incontro tra il segretario di stato Usa Antony Blinken e il premier Benyamin Netanyahu. Lo ha riferito la Radio pubblica.
Fonte Israele: "Le richieste di Hamas sono inaccettabili"
Molte delle richieste della controproposta di Hamas per un'intesa sono inaccettabili da Israele sotto ogni punto di vista. Lo ha ribadito a Canale 13 una fonte israeliana secondo cui la questione sul tavolo è ora se rigettare del tutto le richieste o intraprendere negoziati nel tentativo di ammorbidirle.
Medioriente, sondaggio Israele: ritorno ostaggi prioritario su Hamas
In Israele il 47% ritiene che il ritorno a casa degli ostaggi sia prioritario rispetto a rovesciare Hamas a Gaza, centrale per il 42%. È il risultato di un sondaggio condotto dall'Israeli Democracy Institute (Idi). La liberazione degli ostaggi risulta basilare soprattutto tra le donne intervistate (53% contro 40%) e gli arabo-israeliani (69% contro 8%). Su quale sia l'obiettivo principale della guerra per Israele si registrano divisioni che ricalcano anche l'appartenenza politica: il 71% degli intervistati che si identificano con il partito laburista ha affermato che l'obiettivo primario dovrebbe essere il recupero degli ostaggi mentre il 77% dei sostenitori del partito di estrema destra Sionismo Religioso caldeggia la sconfitta di Hamas come passo fondamentale
Hamas chiede a cinque paesi e all'Onu di garantire accordo di tregua
Hamas ha chiesto al Qatar, all'Egitto, agli Stati Uniti, alla Turchia, alla Russia e all'Onu di garantire l'attuazione della loro proposta di tregua. Lo scrive al-Jazeera citando fonti dell'organizzazione islamista. Qatar, Egitto e Stati Uniti hanno tutti lavorato all’accordo di tregua. La Turchia ha rapporti con Hamas e non ha dichiarato il gruppo palestinese una “organizzazione terroristica”. La Russia - scrive l'emittente del Qatar - è considerata un potenziale mediatore nella guerra.
Medioriente, Hamas vuole 1.500 detenuti più tutti i minori e anziani
Nella proposta di accordo Hamas chiede, oltre alla liberazione di 1.500 detenuti palestinesi (di cui 500 condannati all'ergastolo), anche il rilascio di "tutti i prigionieri palestinesi in Israele che sono più giovani di 19 anni o più anziani di 50 anni, così come di quelli malati". Lo riporta il quotidiano libanese Al-Akhbar - considerato vicino agli Hezbollah e alla stessa Hamas - ripreso dai media israeliani. Secondo calcoli dei media internazionali si arriverebbe a un totale tra i 3.000 e i 5.000 prigionieri.
Media: Israele pronto ad attaccare Rafah se fallisce trattativa
Se i negoziati sugli ostaggi falliscono, Israele "è pronto ad attaccare le postazioni di Hamas a Rafah", nel sud della Striscia di Gaza, al confine con l'Egitto. Lo ha detto l'emittente israeliana Kan tv secondo cui il messaggio è stato inoltrato da Israele al Qatar.
Proteste davanti ufficio Unrwa in Cisgiordania contro tagli finanziamenti
Attivisti hanno organizzato una manifestazione davanti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) vicino a Ramallah, in Cisgiordania, contro la sospensione dei finanziamenti. Un certo numero di paesi principalmente nazioni occidentali, tra cui Italia, Stati Uniti, Regno Unito e Canada – hanno sospeso i finanziamenti all'organismo dopo che Israele ha affermato che alcuni membri dello staff dell'Unrwa hanno preso parte agli attacchi di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele.
Medioriente, Netanyahu vede Milei: grazie per ambasciata a Gerusalemme
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato il presidente argentino Javier Milei e ha ringraziato "il grande amico dello Stato ebraico" per la sua decisione "di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e di trasferirvi l'ambasciata" di Buenos Aires. Secondo quanto riferito dall'ufficio del premier, Milei ha anche espresso l'intenzione di designare Hamas come organizzazione terroristica.