La bandiera arcobaleno rappresenta la comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender. La legge russa vieta a chiunque nel Paese di “esporre i simboli” di organizzazioni considerate estremiste, un elenco che include il social network Meta
Due tribunali russi hanno stabilito le prime due condanne dopo l’approvazione della nuova legge che limita l’attivismo per i diritti della comunità LGBTQ.
Le condanne
Un tribunale della regione di Volgograd, nel sud-ovest del paese, ha giudicato colpevole un uomo che aveva condiviso online una foto della bandiera arcobaleno per aver «esposto i simboli di un’organizzazione estremista». L’ufficio stampa del tribunale ha detto che l’uomo si era dichiarato colpevole e aveva detto di aver fatto un gesto «stupido»: è stato condannato al pagamento di una multa di 1.000 rubli, circa dieci euro.
Il tribunale di Nizhny Novgorod, a est di Mosca, aveva condannato a cinque giorni di detenzione amministrativa una donna che stava indossando degli orecchini a forma di rana con un arcobaleno. L’organizzazione per i diritti LGBTQ+ Aegis ha detto che la donna era stata convocata dalla polizia dopo che un uomo aveva condiviso online un video in cui le chiedeva di toglierli.
Il sito di notizie indipendente Mediazona ha scritto che a Saratov, nel sud-ovest del paese, è inoltre in corso il processo contro un fotografo che ha condiviso alcune foto della bandiera su Instagram.
La Corte Suprema
Dallo scorso novembre la Corte suprema della Russia ha dichiarato il “movimento sociale internazionale lgbt” estremista e illegale nel paese. Le autorità possono compiere arresti indiscriminati con condanne pesantissime (si parte da un minimo di 12 anni di carcere), verso chiunque venga accusato di farne parte.