La Corte internazionale di giustizia, dopo aver respinto il ricorso israeliano, ritiene che vi sia sufficiente urgenza per ordinare misure provvisorie. Media affermano che ci sarebbe un'intesa di base con Hamas sulla maggior parte dei termini di un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi. Hamas ha diffuso un nuovo video che mostra tre ragazze israeliane ostaggio a Gaza. Sale a 26 mila il numero dei palestinesi uccisi: 183 nelle ultime 24 ore
Corte Aja: preoccupati per la continua perdita di vite a Gaza
La giudice Joan Donoghue della Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ha affermato che la corte è consapevole della portata della tragedia umana che si sta verificando nella regione ed è profondamente preoccupata per la continua perdita di vite a Gaza.
Mezzaluna Rossa: 'Carri armati Idf sparano contro ospedale a Khan Younis'
La Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) afferma che i carri armati dell'esercito israeliano stanno prendendo di mira il cancello orientale dell'ospedale al-Amal. "L'ospedale è sotto assedio con pesanti colpi di arma da fuoco, che hanno provocato diversi feriti nelle vicinanze", ha scritto la Prcs su X.
Gli ospedali Al-Amal e Nasser a Khan Younis sono sotto assedio da parte delle forze israeliane da diversi giorni. Al-Amal è gestito dalla Prcs.
Corte Aja respinge richiesta Israele di archiviare il caso
La Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ritiene che esista una controversia tra Israele e Sudafrica e attribuisce alla corte la giurisdizione per pronunciarsi sul caso. Lo ha affermato la giudice americana Joan Donoghue, secondo cui "almeno alcuni atti sembrano in grado di rientrare nella convenzione sul genocidio", e "la Corte ritiene di non poter accogliere la richiesta di Israele di archiviare il caso".
Schlein: bene Mattarella, male assoluto senza paragoni
"Le parole del presidente della Repubblica Mattarella rinsaldano un patrimonio collettivo di memoria e consapevolezza. Un patrimonio che tutti farebbero bene a conservare e proteggere: quando dice che la Shoah e' stata il male assoluto, un orrore senza paragoni, afferma principi condivisi e verita' storiche cui nessuno puo' derogare". Cosi' in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
Piantedosi: su corteo Roma decidiamo oggi. Sono fiducioso
"A Milano hanno gia' deciso, oggi decidiamo su Roma. Sono fiducioso". Cosi' il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo a una domanda sul corte pro Palestina nella Capitale. A quanto si apprende, e' in corso un confronto con gli organizzatori per arrivare ad una scelta condivisa sul rinvio della manifestazione per motivi di sicurezza, con l'auspicio che l'indicazione del Viminale a far slittare il corteo venga accettata.
Mattarella: "Non negare ad altro popolo diritto a Stato"
"Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la celebrazione del Giorno della Memoria.
Mattarella: "Angoscia per ostaggi di Hamas e civili a Gaza"
"Sentiamo crescere in noi, di giorno in giorno, l'angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas. L'angoscia sorge anche per le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza. Tante donne e bambini". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la celebrazione del giorno della Memoria. "Anzitutto per l'irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque. E anche perché una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio", ha aggiunto.
Gb, incidente a largo coste Yemen, udite esplosioni
L'Agenzia per le operazioni del commercio marittimo del Regno Unito (Ukmto) ha ricevuto la segnalazione di un "incidente" a circa 60 miglia nautiche dalla città portuale dello Yemen di Al Hudayda. L'Agenzia afferma che si sono udite esplosioni e sono stati avvistati missili a circa quattro miglia nautiche dalla nave segnalante. Una seconda esplosione è stata segnalata a meno di un miglio nautico dalla posizione della nave, ma è stato confermato che la nave e l'equipaggio sono sani e salvi, afferma il rapporto.
A Khan Yunis esercito prosegue sgombero zona ovest
L'esercito israeliano continua a premere per lo sgombero della popolazione da alcuni rioni situati a ovest della citta di Khan Yunis, in prossimita' del mare. Un nuovo ordine di sgombero e' stato diffuso anche oggi sul web da Avichay Adraee, il portavoce militare in lingua araba. Riguarda - ha precisato - i rioni Nasser, Amal ed il campo profughi. Gli abitanti, ha aggiunto, devono adesso raggiungere la strada costiera, in direzione della 'zona umanitaria' istituita a Moassi, vicino a Rafah. Fonti locali aggiungono di aver notato oggi la presenza di mezzi blindati israeliani in prossimita' dell'universita' al-Aqsa, nel settore ovest della città.
IDF a residenti, evacuare Khan Younis
L'esercito israeliano ha invitato i residenti di diversi quartieri a ovest della città di Khan Younis a evacuare le loro case e recarsi nella vicina area di Al-Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza. "Ai residenti della zona di Khan Younis nei quartieri di Al-Nasr, al-Amal, del centro città e del campo profughi negli isolati 107-112: per la vostra sicurezza dovete spostarvi immediatamente nella zona umanitaria di Al-mawasi via Al-Bahr Street", ha detto l'esercito in un post su X. Il portavoce dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, ha pubblicato, oltre all'annuncio, una mappa delle zone che dovranno essere evacuate.
Nuova protesta a Kerem Shalom blocca ingresso aiuti a Gaza
Decine di persone hanno bloccato, per il terzo giorno consecutivo, l'ingresso degli aiuti umanitari al valico israeliano di Kerem Shalom con Gaza. Gli organizzatori della protesta - che vede tra le sue file anche parenti degli ostaggi - hanno denunciato che "nessun aiuto entrerà fino a che l'ultimo dei rapiti non sarà liberato".
Media: al-Sisi ha rifiutato colloquio telefonico con Netanyahu
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha rifiutato un colloquio telefonico chiesto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riporta Channel 13 citando un funzionario dell'ufficio di Netanyahu a condizione di anonimato. Il quotidiano israeliano 'Maariv' ha descritto il rifiuto di Sisi di ricevere una telefonata da Netanyahu come ''un segno dell'aggravarsi della crisi tra Egitto e Israele''. Si tratta di ''una grave escalation'' nel peggioramento dei rapporti tra i due Paesi dopo la guerra a Gaza seguita all'attacco sferrato il 7 ottobre da Hamas contro Israele.
L'ultimo colloquio tra i due risale a giugno dopo uno scontro a fuoco a un posto di blocco nel deserto del Negev, a ridosso del confine tra Israele ed Egitto, costato la vita a tre militari israeliani e a un agente della polizia egiziana.
media, cecchini Idf sparano a 2 fratelli che lasciano l'ospedale a Khan Younis
Due fratelli che stavano uscendo dall'ospedale al-Amal di Khan Younis sono stati colpiti da cecchini israeliani, nonostante uno di loro portasse una bandiera bianca. Lo scrive al Jazeera, sottolineando quanto sia ormai difficile spostarsi per la città.
I cecchini sparano a ogni oggetto in movimento - afferma l'emittente del Qatar - mentre le persone cercano di lasciare le strutture e cercano rifugio provano ad uscire da Khan Younis.
Missione europea nel Mar Rosso contro Houthi, Crosetto: “Italia pronta a guidarla”
“Il problema è avere presto una missione efficace per tutelare la sicurezza delle navi commerciali e le nostre economie, oltre al diritto internazionale", ha aggiunto il ministro della Difesa in un'intervista al Corriere della Sera parlando di un possibile comando dell'Italia nella missione europea nel Mar Rosso. LEGGI L'ARTICOLO
Ong, a Gaza la gente macina mangime per animali per fare farina
Le persone sono così disperate per il cibo a Gaza che stanno macinando mangime per animali da usare come farina: lo afferma l'ong Actionaid per la quale la fame sta raggiungendo "livelli catastrofici" a Gaza. "Con ognuno dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza che si trova ad affrontare livelli critici o anche peggiori di fame - scrive - alcuni sono così disperati per il cibo che stanno macinando mangime per animali da usare come farina. La carestia incombe su tutto il territorio, mentre si sospetta fortemente che si verifichino sacche di carestia nel nord, dove è estremamente difficile far giungere gli aiuti. Secondo il Programma alimentare mondiale, nessuno dei 335.000 bambini di Gaza sotto i cinque anni riceve un'alimentazione sufficiente, il che rischia di arrestarne la crescita e causare complicazioni di salute per tutta la vita. Nel frattempo alcune neomamme sono così denutrite che non riescono a produrre il latte per i loro figli".
Cina, 'molto preoccupati per l'escalation nel Mar Rosso'
La Cina è "profondamente preoccupata" per il forte aumento delle tensioni nel Mar Rosso le cui acque "sono un importante canale commerciale internazionale per beni ed energia". Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, ad una domanda sulle ricostruzioni di stampa relative alle richieste d'aiuto dei funzionari cinesi alle controparti iraniane per frenare gli attacchi Houthi per non rischiare di danneggiare i rapporti commerciali Pechino-Teheran, ha esortato "le parti interessate ad evitare di aggiungere benzina alle tensioni e a salvaguardare congiuntamente la sicurezza della navigazione in conformità con la legge".
Tv Israele: testo Hamas, "ogni israeliano è un obiettivo"
"Non c'è differenza fra uomini, donne, anziani e bambini. Tutti sono obiettivi legittimi per essere colpiti o prigionieri di guerra": questa l'indicazione impartita ai miliziani di Hamas dal suo Consiglio della Shura (la guida politico-religiosa). Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan citando un documento recuperato dall'esercito in una base di Hamas a Gaza. "L'intera società sionista - si legge - è un collettivo di coloni, responsabili del furto di terre, di stragi e di profanazioni di luoghi santi islamici". Secondo l'emittente "la crudeltà di Hamas aveva un avallo religioso, era progettata fin dall'inizio".
Attesa in mattinata decisione Corte Aia su Israele
E' attesa in tarda mattinata la decisione della Corte di giustizia dell'Onu contro Israele per presunto genocidio a Gaza, una sentenza storica seguita da vicino in Medio Oriente e in tutto il mondo. La Corte internazionale di giustizia (ICJ) potrebbe ordinare a Israele di fermare la sua campagna militare a Gaza, innescata dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre, o di facilitare gli aiuti umanitari. La Corte tuttavia non giudicherà se Israele stia effettivamente commettendo o meno un genocidio a Gaza in questa fase, ma emetterà ordini di emergenza mentre considera l'accusa più ampia di atti di genocidio a Gaza - un processo che probabilmente richiederà anni.
Tajani: "Due popoli due Stati unica via per futuro di pace"
"Al PM israeliano Netanyahu ho chiesto rafforzamento di iniziative umanitarie per civili palestinesi e offerto l’impegno del Governo italiano per la ricostruzione. Per l'Italia la soluzione "due popoli, due Stati" è unica via per un futuro di pace e sviluppo per i popoli israeliano e palestinese". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Per quanto riguarda il confine settentrionale "siamo favorevoli a trovare una soluzione che rinforzi la frontiera tra il Libano e il Nord di Israele. Condividiamo la proposta Usa. Abbiamo già trovato la soluzione per la frontiera marittima ora dobbiamo trovare per la frontiera terrestre in modo che le popolazioni civili dall'una e dall'altra possano vivere in tranquillità senza timore di attacchi", ha detto ieri ser Tajani nel corso di una conferenza stampa mentre era in Israele.
"Certamente bisognerà anche lavorare per la ricostruzione nella Striscia di Gaza ma con Hamas fuori, non un euro o un dollaro per Hamas. Hamas usa i soldi del popolo per fare la guerra. Noi vogliamo aiutare il popolo palestinese, non vogliamo aiutare Hamas. Tutto quanto accade è una responsabilità esclusiva di Hamas che ha fatto di tutto per evitare che Israele facesse un accordo con l'Arabia Saudita", ha detto. "Hamas è un'organizzazione terroristica. Non abbiamo nessuna intenzione di dialogare con Hamas, non parliamo con Hamas. Il nostro interlocutore è l'Anp e bisogna rafforzare il ruolo dell'Autorità nazionale palestinese", ha detto.