La Corte internazionale di giustizia, dopo aver respinto il ricorso israeliano, ritiene che vi sia sufficiente urgenza per ordinare misure provvisorie. Media affermano che ci sarebbe un'intesa di base con Hamas sulla maggior parte dei termini di un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi. Hamas ha diffuso un nuovo video che mostra tre ragazze israeliane ostaggio a Gaza. Sale a 26 mila il numero dei palestinesi uccisi: 183 nelle ultime 24 ore
Al Jazeera, cecchini sparano su chi lascia ospedale Khan Yunis
Cecchini sparano alle persone che cercano di lasciare l'ospedale di Khan Younis: lo afferma Al Jazeerasostenendo che l'ospedale al-Amal "è sotto assedio militare negli ultimi giorni e ora è completamente fuori servizio". Secondo Al Jazeera, cecchini nelle vicinanze dell' ospedale sparano sui palestinesi sfollati se tentano di lasciare gli edifici.
Ministero Sanità Gaza, oltre 26mila palestinesi uccisi
Secondo gli ultimi dati pubblicati dal ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, sono almeno 26.083 i palestinesi uccisi e 64.487 feriti dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Lo riporta Al Jazeera. Nelle ultime 24 ore almeno 183 persone sono state uccise e 377 ferite, secondo la stessa fonte.
Hamas: "26 mila palestinesi uccisi; 183 in ultime 24 ore"
Sono 183 i palestinesi uccisi e 377 i feriti negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore. Lo afferma il ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas, secondo cui sono almeno 26.083 i palestinesi che sono stati uccisi e 64.487 feriti negli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre.
Berlino, 'estrema preoccupazione per civili a Khan Yunis'
"Sono estremamente preoccupata per la situazione disperata della popolazione di Khan Yunis. Anche il diritto all'autodifesa ha delle regole e nella lotta contro il terrorismo si applica il diritto umanitario internazionale. Il governo di Israele deve rispettarlo come tutti gli altri Stati del mondo, anche in un contesto difficile in cui Hamas sta violando tutte le regole e abusa delle persone come scudi." Lo dichiara in una nota Annalena Baerbock, ministra tedesca degli Esteri. Baerbock ha aggiunto che "molte centinaia di migliaia di persone hanno cercato rifugio nel sud di Gaza" su indicazione di Israele e ora "i civili non possono semplicemente sparire nel nulla. Per questo non basta l'invito a lasciare questi luoghi, ma è necessaria una pausa umanitaria". Questo è utile anche perché vengano "liberati finalmente tutti gli ostaggi" israeliani di Hamas, sottolinea Baerbock.
Ft, 'compagnie di navigazione cinesi puntano su Mar Rosso'
Diverse compagnie di navigazione cinesi hanno redistribuito le loro navi per servire il Mar Rosso e il Canale di Suez, in quello che gli analisti hanno definito come un tentativo di sfruttare la percepita immunità della Cina dagli attacchi Houthi che, cacciando la gran parte degli altri operatori dall'area per i legami con Israele, hanno dichiarato di agire a sostegno dei palestinesi di Gaza durante la guerra Israele-Hamas. Queste linee cinesi più piccole, scrive il Financial Times, "servono porti come Doraleh a Gibuti, Hodeidah nello Yemen e Jeddah in Arabia Saudita, che hanno tutti dovuto affrontare grandi cali di traffico".
Idf, intensa battaglia a Khan Younis, uccisi decine di miliziani di Hamas
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di ''intense battaglie nel cuore di Khan Younis'', la seconda città più grande della Striscia di Gaza nel sud dell'enclave palestinese. Qui, si legge in una nota, sono stati ''colpiti decine di obiettivi terroristici, tra cui depositi di armi e centri operativi di Hamas''. L'Idf spiega che ''dopo aver identificato cinque terroristi entrare in una struttura militare di Hamas, le truppe hanno colpito la struttura con un aereo militare e li ha eliminati''.
Le truppe di terra israeliane hanno poi ''identificato quattro terroristi che avevano poche ore prima lanciato missili anticarro contro i militari. La cellula terroristica è stata eliminate con un raid aereo''. Nel documento si legge poi ''altri terroristi uccisi durante combattimenti''.
Israele, 'pressione Usa importante per rilascio ostaggi'
"La pressione degli Usa è di grande importanza negli sforzi per far ritornare gli ostaggi". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant che ha parlato con i suo omologo statunitense Lloyd Austin. A lui Gallant ha denunciato che il rifiuto degli Hezbollah di ritirare le proprie forze "dal confine" del Libano "riduce la possibilità di raggiungere una soluzione politica, nonostante il sostegno di Israele a questa posizione".
Israele sotto accusa per genocidio, attesa sentenza Cig
E' atteso per oggi il pronunciamento della Corte internazionale di giustizia (Cig) sul ricorso presentato dal Sudafrica, che accusa Israele di violare la Convenzione sul genocidio sulla Striscia di Gaza. Presente all'Aia anche la ministra degli Esteri sudafricana Naledi Pandor. Israele si aspetta che la Cig respinga l'accusa di commettere il crimine di genocidio a danno dei palestinesi di Gaza, come ha detto nelle scorse ore il portavoce del governo israeliano Eylon Levy.
In ogni caso non ci si aspetta per oggi una sentenza sull'accusa di genocidio, ma quello che potrebbe decidere la Cig, affermano gli osservatori, è di chiedere una serie di misure di emergenza, tra cui lo stop dell'operazione militare nella Striscia di Gaza. La sua decisione è vincolante e non appellabile, ma non è detto che Israele decida di rispettarla dato che la Corte non ha gli strumenti per far rispettare le sue sentenze.
Crosetto: "Abbiamo capacità per guidare missione nel Mar Rosso"
"Se ci chiederanno di averlo lo prenderemo, ne abbiamo le capacità , se lo vogliono i francesi va benissimo, il problema è avere presto una missione efficace per tutelare la sicurezza delle navi commerciali e le nostre economie, oltre al diritto internazionale". Lo spiega il ministro della Difesa Guido Crosetto in un'intervista al Corriere della Sera rispondendo in merito a un ipotetico comando dell'Italia nella missione europea nel Mar Rosso. Sul fatto se la Ue stia andando o meno in ordine sparso su questa vicenda il ministro precisa che "l'Europa al momento è fatta così, è un dato di fatto: esistono 27 politiche estere diverse, ogni Paese ha una sua agenda non solo a Gaza, ma anche in Libano, in Niger, nel Nord Africa, in Kosovo. Per questo non abbiamo un ruolo rilevante nel mondo". Sia in Germania che in Gran Bretagna si discute di invertire le strategie militari anche ripristinando la leva obbligatoria. "Tutti stanno cambiando tutto, ma qui in Italia a me dicono che voglio togliere denaro agli asili o alle scuole. Molti fingono di non voler capire che senza la difesa non c'è né libera istruzione né libero commercio né democrazia - spiega -. Noi non abbiamo un problema di numero, ma per esempio costruire una Riserva nazionale delle forze armate, come in Svizzera e in Israele, è un mio obiettivo, anche se da attivare, ovviamente, in casi gravissimi. Proporremo una legge, su questo, nelle prossime settimane, è una delle riforme necessarie all'Italia". La Lega ha proposto di frenare sugli aiuti a Kiev, poi ha fatto marcia indietro. "Non vedo spaccature nella maggioranza, sono polemiche inventate - assicura Crosetto -. La mozione Romeo è stata riformulata e approvata dall'intera maggioranza. Se poi mi chiede se si è stufi della guerra le rispondo che sono stufi tutti, gli ucraini, i russi, i francesi, i tedeschi, gli italiani, ma fino a quando non si stufa Putin purtroppo per tutti noi continuerà e rischia di peggiorare. Ha stufato chi l'ha iniziata".
Almeno 14 palestinesi uccisi in raid Idf a Gaza
Almeno 14 palestinesi sono morti la scorsa notte dopo una serie di bombardamenti dell'esercito israeliano nella parte centrale della Striscia di Gaza, anche se le operazioni israeliane sono rimaste concentrate soprattutto nella città di Khan Younis, nel sud dell'enclave. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, l'Idf ha ucciso undici persone nel campo profughi di Nuseirat in seguito ad un attacco ad una casa.
Secondo fonti sanitarie citate dall'agenzia, altre tre persone, tra cui una ragazza, sarebbero morte in un altro raid contro una casa nella cittadina di Zawaida. I dintorni del complesso medico Nasser a Khan Yunis hanno continuato a essere colpiti da un intenso fuoco di artiglieria e attacchi di droni. Pochi giorni fa, anche la Mezzaluna Rossa palestinese ha denunciato attacchi israeliani contro la sua sede, l'ospedale Al Amal, nella stessa città.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri in visita in Israele, ha incontrato Herzog e Netanyahu
Media: "Pressioni Cina su Iran per frenare Houthi nel Mar Rosso"
Funzionari cinesi hanno chiesto alle loro controparti iraniane di aiutare a frenare gli attacchi alle navi nel Mar Rosso da parte degli Houthi sostenuti dall'Iran, per non danneggiare le relazioni commerciali con Pechino. Lo hanno riferito fonti iraniane e un diplomatico, scrive Reuters sul suo sito. I colloqui tra Cina e Iran hanno avuto luogo in diversi incontri a Pechino e Teheran. "Fondamentalmente, la Cina dice: 'Se i nostri interessi vengono danneggiati, ciò avrà un impatto sui nostri affari con Teheran. Quindi dite agli Houthi di mostrare moderazione", ha detto un funzionario iraniano informato sui colloqui.
Media, canale Usa-Israele su episodi vittime civili
Gli Stati Uniti hanno creato un canale con Israele per discutere degli episodi in cui la popolazione e le strutture civili della Striscia di Gaza restano vittime di azioni dell'esercito israeliano, rende noto l'agenzia Reuters sul suo sito web citando due funzionari statunitensi. Il canale è stato creato dopo un incontro all'inizio di questo mese tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il gabinetto di guerra israeliano, durante il quale Blinken avrebbe espresso preoccupazione per le "costanti" notizie di attacchi israeliani che hanno colpito siti umanitari o provocato un gran numero di morti civili. Nell'incontro Blinken avrebbe detto al premier Benjamin Netanyahu e ai ministri Yoav Gallant e Benny Gantz che Washington ha bisogno di sapere "quali sono le risposte" quando si tratta di notizie di attacchi del genere e che cercava un "canale affidabile" attraverso il quale gli Stati Uniti Gli stati potessero sollevare regolarmente tali questioni con i funzionari israeliani. Attraverso questo canale attivo nelle ultime settimane Washington solleva a Israele "ogni specifico episodio preoccupante" legato alla campagna militare nella Striscia di Gaza, ha detto uno dei funzionari americani citati dalla Reuters. In alcuni casi gli israeliani hanno trasmesso informazioni aggiuntive che hanno fatto luce sugli incidenti mentre in altri hanno ammesso di "aver commesso un errore", ha aggiunto al fonte.
Austin sente Gallant, evitare escalation regionale
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato ieri con il suo omologo israeliano Yoav Gallant "per ribadire il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di difendersi e l'importanza di garantire una fornitura ininterrotta di assistenza umanitaria a Gaza". In un comunicato pubblicato sul suo sito we, il Pentagono aggiunge che Austin "ha riaffermato l'impegno degli Stati Uniti a perseguire nello sforzo diplomatico per risolvere le tensioni lungo il confine tra Israele e Libano e nell'obiettivo condiviso di evitare un'escalation regionale".
Cisgiordania: media, 4 palestinesi feriti da forze Israele
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che in Cisgiordania quattro cittadini sono rimasti feriti ieri sera in uno scontro con le forze israeliane nel villaggio di Fahma, a sud di Jenin. Secondo fonti locali citate dalla Wafa, i soldati avrebbero fatto irruzione in oltre dieci case della zona distruggendone il contenuto e picchiando i residenti.
Haaretz, 'intesa su maggior parte punti accordo ostaggi'
Israele e Hamas hanno raggiunto un'intesa di base sulla maggior parte dei termini dell'accordo che riguarda il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Lo scrive Haaretz citando una fonte che ha familiarità con i negoziati. Secondo quanto previsto - scrive il portale - l'accordo durerà 35 giorni, durante i quali verranno rilasciati tutti gli ostaggi israeliani. In cambio, Israele rilascerà i prigionieri palestinesi e fornirà aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Secondo la fonte, l'unica questione irrisolta è se nell'accordo verrà dichiarato un cessate il fuoco completo, una richiesta di Hamas che Israele rifiuta.
Media, 11 morti in raid Israele su campo Nuseirat
L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno undici persone sono morte in un attacco aereo israeliano che ieri sera ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Tra le vittime ci sarebbe un giornalista e alcuni membri della sua famiglia.
Blinken a ministra Sudafrica, garantire sicurezza Israele
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto ieri sera una telefonata con la ministra per le Relazioni internazionali sudafricana Naledi Pandor, con la Corte internazionale di giustizia dell'Aja che oggi dovrà pronunciarsi sull'accusa del Sudafrica secondo cui Israele sta commettendo un "genocidio" nella Striscia di Gaza. Un rapporto del Dipartimento di Stato americano citato dai media internazionali afferma che durante la loro telefonata Blinken e la Pandor hanno discusso "del conflitto a Gaza, inclusa la necessità di proteggere le vite dei civili, garantire assistenza umanitaria continua ai civili palestinesi e lavorare per una pace regionale duratura che garantisca la sicurezza di Israele e promuova la creazione di uno stato palestinese indipendente". Blinken ha "riaffermato il sostegno al diritto di Israele di garantire che gli attacchi terroristici del 7 ottobre non possano mai più ripetersi", aggiunge il comunicato.
Gaza: Usa, Qatar partner insostituibile in negoziati ostaggi
"Il Qatar è stato un partner regionale fondamentale, integrale e insostituibile" per gli Stati Uniti da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas il 7 ottobre scorso, ha affermato il vice portavoce del Dipartimento di Stato americano Vedant Patel. Il commento di Patel è arrivato ieri sera in conferenza stampa in risposta a una domanda sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che avrebbe etichettato come "problematico" il ruolo del Qatar negli sforzi di mediazione nel tentativo di garantire il ritorno degli ostaggi israeliani dalla Striscia di Gaza. "Non ho alcuna valutazione da offrire su questi commenti: quello che posso solo dire è che non vediamo l'ora di continuare ad approfondire la nostra partnership e di lavorare" con il Qatar "su una serie di questioni chiave", ha detto il funzionario Usa. Sulla questione è intervenuto anche il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano John Kirby. "Il Qatar è un partner chiave nella regione: siamo grati per il suo sostegno ai nostri continui sforzi per cercare di portare gli ostaggi fuori da Gaza e riunirli alle loro famiglie", ha detto Kirby in un comunicato.