Guerra Israele-Hamas. Egitto: Hamas ha rifiutato una proposta di tregua di due mesi

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Lo ha riferito una fonte informata egiziana: la proposta prevedeva il rilascio degli ostaggi israeliani. In 24 ore 21 soldati iraeliani sono rimasti uccisi nei combattimenti in corso a Khan Yunis, a sud di Gaza: è il bilancio giornaliero più pesante dall'inizio del conflitto, come annunciato dal portavoce delle IDF. "Rinnovo il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario". Così il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres alla riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu 

Le comunicazioni di Hamas ora solo con pizzini, la rete nei tunnel ha funzionato fino alla tregua

Il leader di Hamas e i comandanti del gruppo armato delle Brigate di al Qassam hanno usato, sin dal 2009, una rete di comunicazioni terrestre sviluppata da ingegneri delle Brigate di al Qassam, e ammodernato negli anni grazie a componenti tecnologiche arrivate dall'estero, ha scritto il quotidiano arabo basato a Londra Asahrq Al-Awsat, precisando che dopo la conclusione dell'accordo con Israele per la tregua e il rilascio degli ostaggi Hamas è stata costretta ad affidarsi a un sistema di comunicazione più rudimentale, con messaggi scritti su pezzetti di carta portati in giro da galoppini. Lo stesso metodo è usato anche per le comunicazioni con gli esponenti all'estero che tuttavia non prendono decisioni se non sono state approvate dai dirigenti all'interno della Striscia, in particolare da Yahya Sinwar. 

Le comunicazioni fluiscono sotto terra, con centraline sistemate nei tunnel connesse a vecchie linee in superficie, e non vengono intercettate. Israele sarebbe stato al corrente di questo sistema da anni e ha cercato più volte di distruggerlo e bloccarlo. Quando la guerra è iniziata, il sistema era ancora in funzione ed è stato usato per discutere dei dettagli dell'accordo con Israele. I messaggi arrivavano ai leader di Hamas all'estero attraverso un software criptato.

Usa: "Il futuro di Gaza non può includere i leader di Hamas"

Qualsiasi sarà il futuro di Gaza, non potrà includere i leader di Hamas. Lo ha detto il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale John Kirby. 

Kirby

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Usa: "Il nostro inviato è in Medio Oriente per i colloqui"

La Casa Bianca conferma che l'inviato americano per il Medio Oriente Brett McGurk è in visita nella regione per parlare di un possibile accordo per il rilascio delle ostaggi nelle mani di Hamas in cambio di una pausa dei combattimenti a Gaza. McGurk è stato in Egitto e visiterà altri paesi per discutere "un potenziale altro accordo per gli ostaggi, che dovrebbe richiedere una pausa umanitaria di qualche durata", ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.

Barak a Netanyahu: "Vattene ora, per l'amor di Dio"

Israele rischia di rimanere "impantanato per anni nel fango" della Striscia di Gaza, se Benyamin Netanyahu si ostina "a rigettare una via d'uscita" dalla sanguinosa guerra innescata dall'attacco di Hamas del 7 ottobre. Parola di Ehud Barak, ex primo ministro e soldato più decorato nella storia dello Stato ebraico, che dell'attuale premier fu in anni lontani anche comandante militare. Intervistato dal britannico Daily Telegraph, Barak, 81 anni, non le manda dire al 74enne "Bibi", rivolgendosi a Netanyahu col suo nomignolo, e non nasconde di auspicarne l'uscita di scena al più presto. "Per l'amor di Dio, vattene", taglia corto citando le parole con cui Leo Amery, esponente Tory fra le due guerre mondiali, decretò la fine della carriera di Neville Chamberlain nel 1940.  "Israele - argomenta l'ex capo di governo ed capo di Stato maggiore delle forze israeliane - non può annunciare una vittoria senza distruggere Hamas sia militarmente sia nella sua capacità di governo. Mentre Hamas ha solo bisogno di sopravvivere, e sopravvivrebbe anche se Israele uccidesse (Yahya) Sinwar", suo leader politico. Barak denuncia quindi l'attuale situazione politica nel suo Paese come una situazione di "vuoto di leadership"; e imputa a Netanyahu di non voler prendere in considerazione neppure le sollecitazioni a pianificare una road map verso l'uscita dal pantano di Gaza che sale "dal suo gabinetto di guerra" per un mero interesse di sopravvivenza personale al potere. A costo, rincara la dose, di mettere in discussione la stessa "legittimazione" internazionale d'Israele e di aver portato la guerra oltre la soglia dei "100 giorni": indicato come limite storico di sopportabilità in termini sia politici, sia militari. 

Casa Bianca: "Aperti a pause umanitarie lunghe a Gaza"

Gli Stati Uniti sono aperti a sostenere lunghe pause umanitarie per il rilascio degli ostaggi e per la consegna di ulteriori aiuti a Gaza. Lo afferma il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale John Kirby, rispondendo a chi gli chiedeva se gli usa appoggerebbero pause di 30 o 60 o 90 giorni. Kirby ha inoltre osservato come ieri "e' stato un giorno terribile per l'Idf  in termini di perdite". 

A Khan Yunis distrutto tunnel di 1 km in rione residenziale

Nel corso delle operazioni a Khan Yunis, nel settore meridionale della striscia di Gaza, le forze israeliane (Idf) hanno distrutto un tunnel lungo un chilometro scavato sotto il tessuto urbano della citta', in un rione residenziale, nelle vicinanze di due scuole. Lo ha riferito il portavoce militare. Per impedire ai militari di assumerne il controllo miliziani di Hamas hanno fatto esplodere alcuni imbocchi ed hanno sparato razzi Rpg. ''Ci sono stati combattimenti ravvicinati ed i terroristi sono stati eliminati'', ha affermato il portavoce. Nelle successive ispezioni, sotto il livello terrestre, e' stata trovata ''la piu' vasta sala per la produzione di razzi'' attiva nel settore meridionale della Striscia. Il tunnel è stato poi fatto saltare con la dinamite. 

Casa Bianca: "Centrati gli obiettivi dell'attacco agli Houthi"

I raid contro gli Houthi hanno "l'obiettivo che è quello di diminuire le loro capacità di colpire nel Mar Rosso. Le informazioni preliminari del Pentagono indicano che gli obiettivi" dell'ultimo attacco "sono stati centrati". Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.

Idf: "Gli aerei da combattimento dell'IAF hanno completato una serie di attacchi contro obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano, tra cui una risorsa militare gestita dalle forze iraniane e un complesso militare dove operavano i terroristi di Hezbollah"

Unicef, a Gaza più di 1000 bambini mutilati

"A Gaza, secondo le notizie che ci arrivano, più di 1.000 bambini hanno subito la perdita di un arto a causa dei bombardamenti, cambiando profondamente la loro vita". Lo scrive Unicef Palestina su X. 

Onu: sei palestinesi uccisi a Khan Younis

Sei palestinesi sono stati uccisi in un rifugio gestito dalle Nazioni Unite a Khan Younis, nel sud di Gaza, colpito ieri nel corso delle operazioni militari israeliane. Lo rende noto l'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi. "Almeno 6 sfollati sono stati uccisi e molti altri feriti durante gli intensi combattimenti attorno al nostro rifugio. Il personale terrorizzato, i pazienti e gli sfollati sono ora intrappolati nei pochi ospedali rimasti a Khan Younis mentre continuano i pesanti combattimenti. Invito tutte le parti a prendere ogni precauzione per ridurre al minimo i danni e proteggere i civili, le strutture mediche e il personale Onu in conformità con il diritto internazionale", ha scritto su X Philippe Lazzarini, commissario dell'Unrwa.

Qatar: in corso colloqui seri con flusso costante risposte

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari, ha espresso un cauto "ottimismo" per i colloqui in corso per raggiungere un accordo tra Israele e Hamas, nonostante finora le risposte siano state negative. Ci sono "discussioni serie da entrambe le parti, abbiamo presentato idee a entrambe le parti, riceviamo un flusso costante di risposte da entrambe le parti, e questo di per sé è motivo di ottimismo", ha riferito, esortando a concentrarsi "sul processo di mediazione in sé'".

Dombrovskis: "Il traffico nel Mar Rosso è calato del 22%"

"Tra il 25 e il 30% dei container mondiali passano attraverso il Mar Rosso e in questo mese abbiamo visto una diminuzione del traffico del 22%: la libertà di navigazione è essenziale per l'Ue dato che siamo una potenza commerciale, che esporta bene e servizi per 3,1 trilioni di euro e importa per 2,8 trilioni". Lo ha detto Valdis Dombrovskis, commissario europeo per il Commercio. "Al momento - ha aggiunto - non ci sono impatti visibili su prezzi energetici, o su prezzi de beni, ma vediamo già degli effetti sul prezzo dei trasporti: maggiori impatti dipendono dalla durata della crisi".

Ap: Hamas respinge proposta Israele per tregua di due mesi

Hamas ha rifiutato la proposta israeliana per un cessate il fuoco di due mesi in cambio del rilascio degli ostaggi. Lo riferisce un alto funzionario egiziano, in condizioni di anonimato, all'Associated press. Secondo la fonte, Hamas ha rifiutato insistendo sul fatto che non saranno liberati altri ostaggi finché Israele non cesserà la sua offensiva e si ritirerà dalla Striscia. La proposta prevedeva inoltre la liberazione di detenuti palestinesi dalle carceri di Israele e l'autorizzazione per i leader di Hamas a Gaza di trasferirsi in altri Paesi.

Unrwa, sei palestinesi uccisi in nostro rifugio colpito

"Uno dei più grandi rifugi dell'Unrwa a Khan Yunis (sud di Gaza) è stato colpito durante le operazioni militari di ieri. Almeno 6 rifugiati sono rimasti uccisi e molti altri feriti duranti gli intensi combattimenti intorno al nostro rifugio". Lo ha riferito il commissario generale dell'agenzia Onu per i palestinesi, Philippe Lazzarini, sottolineando che "lo staff terrorizzato, pazienti e rifugiati sono ora intrappolati all'interno dei pochi ospedali rimasti a Khan Yunis mentre gli intensi combattimenti continuano". "Esorto tutte le parti a prendere ogni precauzione per ridurre al minimo i danni e proteggere i civili, le strutture mediche e il personale Onu locale in conformità con il diritto internazionale", ha concluso Lazzarini.

Egitto, Hamas ha rifiutato scambio tregua/ostaggi

Una fonte informata egiziana ha reso noto che Hamas ha respinto la proposta di Israele di un cessate il fuoco di due mesi in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza. Lo ha detto all'Associated Press in condizioni di anonimato. 

Stasera consiglio di sicurezza Onu su Gaza con Lavrov

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu torna a riunirsi sulla guerra a Gaza. All'incontro che inizia alle 14 locali, le 20 italiane, parteciperanno diversi ministri degli Esteri, a partire da quello russo Serghei Lavrov. E poi ci saranno il palestinese Ryad al Maliki, il francese Stephane Sejourne (presidente di turno del Cds), il turco Hakan Fidan, l'iraniano Hossein Amir-Abdollahiyan. Secondo fonti diplomatiche, a dominare la riunione saranno le richieste ad Israele di consentire maggiori aiuti a Gaza e di accettare un futuro Stato palestinese. Prima dell'incontro, Lavrov ha visto a New York il suo omologo iraniano per sollecitare Israele ad accettare un cessate il fuoco e avvertire gli Usa di non alimentare la diffusione del conflitto. 

Tel Aviv: "No a accordo con Hamas al potere a Gaza"

Israele non accetterà un accordo per il cessate il fuoco che lasci i suoi ostaggi a Gaza o che consenta a Hamas di continuare a governare l'enclave palestinese. Lo ha sottolineato il portavoce del governo di Tel Aviv, Eylon Lavy, citato da al-Arabiya. Il portavoce ha confermato che vanno avanti le trattative per ottenere il rilascio degli ostaggi, ma non ha aggiunto dettagli per non ostacolare i negoziati.

Borrell: "Israele non può avere diritto veto su Palestina"

"Una cosa è chiara: Israele non può avere il diritto di veto sull'autodeterminazione del popolo palestinese. Le Nazioni Unite riconoscono e hanno riconosciuto più volte il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese. Nessuno può porre il veto". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio di associazione Ue-Egitto. Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha affermato da parte sua che vi è "un consenso internazionale sulla necessità di risolvere il conflitto sulla base di una soluzione a due Stati". "E' giunto il momento di attuarlo e la comunità internazionale ha i mezzi, le risorse e i meccanismi per farlo", ha evidenziato. 

Hamas, 'Israele e Usa recepiscano messaggio, eliminarci è illusione'

Israele e Stati Uniti "devono recepire bene il messaggio" della "operazione di qualità" di ieri. Lo afferma Hamas dopo la notizia della morte nella Striscia di Gaza di 24 militari israeliani in un solo giorno, il più drammatico per le forze israeliane (Idf) dall'inizio dell'operazione di terra avviata nell'enclave palestinese in reazione alla strage del 7 ottobre in Israele.

"L'Amministrazione Usa e l'occupazione devono capire bene il messaggio dell'operazione di qualità di ieri", ha detto un portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, sostenendo che "la forza della resistenza sta aumentando, non diminuendo". E, ha detto, "eliminare Hamas è un'illusione". E' il "momento di riconoscere il diritto del popolo palestinese a ottenere libertà, autodeterminazione e a creare uno stato palestinese", ha riportato il giornale Filastin, legato a Hamas.

Sunak, 'raid contro Houthi, ma anche impegno diplomatico nella regione'

Gli ultimi attacchi aerei contro gli Houthi sono soltanto una parte di una "risposta più ampia" del governo. Lo ha detto il premier britannico Rishi Sunak alla Camera dei Comuni, precisando che l'esecutivo di Londra sta aumentando l’impegno diplomatico nella regione e lavorando per porre fine alla fornitura di armi al gruppo armato yemenita, anche attraverso l'utilizzo di sanzioni per cercare di tagliare i loro finanziamenti e fornendo aiuti umanitari per aiutare le persone nello Yemen che hanno sofferto a causa della guerra civile.

Sunak ha aggiunto che non esiste alcun collegamento tra ciò che sta facendo il governo e il conflitto a Gaza. Secondo il primo ministro, le persone che hanno glorificato gli attacchi Houthi stanno glorificando il terrorismo e questo avrà tolleranza zero.

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