Israele–Hamas, Netanyahu: "Guerra continuerà, pochi mesi per la vittoria"

Il premier israeliano ha anche reso noto di aver espresso agli Usa la sua contrarietà a uno Stato palestinese.  Secondo alcuni media, gli Stati Uniti stanno lavorando a una nuova proposta affinché l’Autorità nazionale palestinese possa “governare la Striscia di Gaza" dopo la guerra. Nuovo attacco missilistico Usa nella notte contro obiettivi Houthi nello Yemen. I ribelli sostenuti dall'Iran assicurano che continueranno a colpire le navi nel Mar Rosso

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Usa, lanciati nuovi attacchi contro gli Houthi oggi

"Nuovi attacchi Usa contro missili anti-nave degli Houthi sono stati lanciati questa mattina". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kibry in un briefing a bordo dell'Air Force One sottolineando che i raid "continueranno per tutto il tempo necessario". 

Netanyahu: "Guerra continuerà, pochi mesi per la vittoria"

La guerra contro Hamas "continuerà su tutti fronti fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi". Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu in conferenza stampa a Tel Aviv. "Per la vittoria - ha aggiunto - ci vorranno ancora pochi mesi, ma siamo determinati a a raggiungerla". "Il governo sotto la mia leadership - ha detto ancora - non si accontenterà di niente di meno che la vittoria totale". 


Morto in un bombardamento il capo del notiziario tv di Gaza

Wael Fanouneh, direttore del notiziario della TV palestinese al-Quds, è stato ucciso in seguito ai bombardamenti israeliani a Gaza City. Lo riferisce al Jazeera online, notando che Fanouneh è il nono dipendente del canale ad essere ucciso negli attacchi israeliani e che sono oltre 100 giornalisti palestinesi uccisi negli ultimi tre mesi e mezzo. 

Gallant: "Israele si prepari al peggioramento della situazione nel nord"

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha avvertito che il Paese "deve "tenere conto della possibilità che la situazione [della sicurezza] peggiori al nord", visti gli attacchi quotidiani degli Hezbollah. "Se questo accadrà - ha aggiunto - Israele chiederà un prezzo pesante dagli Hezbollah e dal Libano ma ci saranno morti anche qui". 

Gallant: "La situazione al confine con il Libano può peggiorare, rischio vittime"

Israele deve prepararsi a un ''peggioramento della situazione della sicurezza nel nord'', al confine con il Libano, a causa degli attacchi di Hezbollah. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. ''Se ciò dovesse accadere, Hezbollah e il Libano pagheranno un prezzo alto, ma ci saranno delle vittime anche qui'', ha affermato Gallant.

Il ministro ha aggiunto che Israele è impegnato a riportare circa 80.000 sfollati israeliani nelle loro case nel nord di Israele, ma ''se questo scenario non si verificherà attraverso mezzi diplomatici, raggiungeremo una situazione in cui sarà necessario creare le condizioni di sicurezza che consentano il loro ritorno''.

Guerra Medioriente, le cause della crisi tra Iran e Pakistan. VIDEO

L'Iran condanna reinserimento Houthi in lista terroristi degli Usa

L'Iran ha condannato la decisione degli Stati Uniti di inserire nuovamente gli Houthi yemeniti nella lista delle organizzazioni terroristiche. "Questa mossa non costruttiva da parte degli Stati Uniti non avrà alcun effetto sulla determinazione della nazione yemenita nel sostenere il popolo oppresso di Gaza", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, citato da Irna. "Se gli Usa sono sinceri nell'esprimere preoccupazioni riguardo alla stabilità e la pace nella regione, allora dovrebbero smettere di sostenere i crimini di guerra del regime sionista e il genocidio a Gaza", ha sottolineato il funzionario della Repubblica islamica. 

Isw: "Combattenti palestinesi hanno attaccato le forze israeliane nelle aree della Striscia di Gaza settentrionale dove queste avevano precedentemente condotto operazioni di sgombero"

Medioriente, medicine inviate dal Qatar entrate nella Striscia

Sono entrate nella Striscia di Gaza le medicine portate in aereo dal Qatar nell'ambito di un accordo per l'invio di farmaci agli ostaggi rapiti in Israele e alla popolazione civile. Lo ha riferito all'agenzia stampa Dpa un funzionario della Mezzaluna Rossa egiziana.

Si tratta, ha spiegato il funzionario, di 60 tonnellate di medicinali che, secondo gli accordi, saranno distribuiti nella misura di mille farmaci ai civili di Gaza per ognuno dato agli ostaggi. 

Due aerei carichi di medicinali forniti da Francia e Qatar sono atterrati ieri nella località egiziana di Al Arish. Oggi il carico è entrato nella Striscia attraverso il valico di Kerem Shalom, dopo un'ispezione da parte israeliana. Al momento non sono note le modalità della consegna di farmaci agli ostaggi. Il Comitato internazionale della Croce rossa ha precisato ci non avervi alcun ruolo. 

Tajani: "Nel Mar Rosso tuteliamo interessi economici dell'Italia"

Nel Mar Rosso ''il governo sta lavorando per tutelare i nostri interessi economici'' ed ''evitare interruzioni delle rotte di approvvigionamento di materie prime, semi lavorati e prodotti finiti''. Lo ha spiegato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione al Senato, ricordando che ''gli attacchi condotti con missili e droni'' degli Houthi, ''circa 30, che stanno mettendo a rischio una delle rotte commerciali più importanti al mondo soprattutto per i rifornimenti energetici per l'Europa meridionale, Italia inclusa, provenienti dai Paesi del Golfo''. A questa situazione, ''il governo sta reagendo in modo rapido e pragmatico, stiamo promuovendo risposta europea alla crisi nel Mar Rosso''.

''C’è preoccupazione che l'attuale situazione di crisi nel Mar Rosso possa protrarsi'', ha spiegato, spiegando che il governo è in contatto ''con i vertici delle principali associazioni di categoria del settore: armatori e porti'', ma anche con ''il settore delle crociere, fiorente in quell’area. I problemi di sicurezza nel Mar Rosso hanno un impatto e gli operatori temono una perdita di fatturato''. Tajani ha ricordato che gli attacchi sferrati dagli Houthi contro i mercantili hanno portato a riorientare i flussi commerciali. ''Il volume degli scambi attraverso Suez è diminuito del 28% su base annua fra l'ultima settimana di dicembre e la prima settimana di gennaio. I volumi degli scambi attraverso Capo di Buona Speranza sono aumentati del 67%''. Ma ''fare il periplo dell'Africa significa un aumento anche di 15 giorni dei tempi di consegna'' e ''ciò comporta un aumento dei costi della logistica e quindi dei prezzi delle merci'', oltre a ''rischiare di penalizzare fortemente i nostri porti''.

Tajani

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Israele: "L'Idf ha distrutto la maggiore struttura di razzi a Gaza"

L'esercito israeliano ha completato la demolizione della principale zona industriale di produzione di razzi e armi nella parte centrale della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che al tempo stessa è stata distrutta "una vasta rete di tunnel sotto la zona che ospitava una arte delle strutture". La stessa fonte ha aggiunto che i soldati hanno localizzato altri siti nella zona di Maghazi e tra Bureij e Nuseirat, sempre al centro. 

Ministero della Sanità di Gaza, 24.620 morti nella Striscia

Il numero dei palestinesi morti nella Striscia di Gaza è salito a 24.620, mentre i feriti sono in tutto 61.830. Lo afferma il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas. Nelle ultime 24 ore, viene reso noto, vi sono stati 172 morti e 326 feriti.

Centinaia di palloncini per il bebè Kfir Bibas ostaggio a Gaza

Una folla di centinaia di persone con palloncini arancione si è radunata nella Piazza degli ostaggi a Gaza per ricordare "il compleanno più brutto del mondo", ovvero quello di Kfir Bibas che oggi compie il suo primo anno di vita in cattività a Gaza. Kfir - dagli inconfondibili capelli rossi è stato rapito il 7 ottobre con la madre, il piccolo fratellino Ariel di 4 anni e il padre catturato separatamente - ha passato un quarto della sua vita in cattività. Non si sa se il gruppo familiare sia ancora vivo o morto. "Devono essere rilasciati oggi e non possiamo dimenticarli neppure per un momento", ha detto Yosi Schaider, cugino di Kfir. "Basta con le facce tristi. Dobbiamo urlare al cielo - ha aggiunto - che lì ci sono i nostri figli, fratelli, genitori e nonni". 

Dall'Indonesia arriva in Egitto una nave di aiuti per Gaza

Il ministro della Difesa indonesiano Prabowo Subianto ha mobilitato la nave ospedaliera KRI dr. Radjiman Wedyodiningrat-992 della Marina indonesiana per portare aiuti agli abitanti di Gaza, tra cui cibo, vestiti, acqua minerale e medicinali. da Giakarta ad Al Arish, in Egitto, al confine con Gaza. "Questa è la nostra prova del sostegno ai palestinesi nella loro lotta per difendersi e raggiungere la loro indipendenza. Continuiamo ad aiutarli con ciò che possiamo fare per loro", ha osservato il ministro, citato dall'agenzia indonesiana Antara, notando che la missione della nave "è molto pericolosa, perché passerà attraverso zone di guerra, in particolare attorno al Golfo di Aden e al Mar Rosso, dove attualmente infuria una guerra aperta". 

Media, intensi raid di Israele nel sud del Libano

Media libanesi riferiscono di intensi attacchi di artiglieria e aerei israeliani nel sud del Libano, in particolare nelle località frontaliere a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi.   I media precisano che a essere colpite sono le località di Aytarun, Kfar Kila, Khiam, Adaisse, Mays al Jabal, Blida, Tayybe e le Fattorie di Shebaa. 

Medioriente, Croce rossa: "Nessun ruolo in consegna medicine ad ostaggi"

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) ha specificato di non svolgere alcun ruolo nella consegna di medicinali agli ostaggi di Hamas a Gaza. L'Icrc ha riferito in un comunicato di aver di essersi "confrontato con le parti" per il raggiungimento dell'intesa, raggiunta grazie agli sforzi di Francia e Qatar. Tuttavia, si legge, "il meccanismo concordato non prevede che l'Icrc svolga alcun ruolo nella sua realizzazione, compresa la consegna delle medicine".

La precisazione, ricorda Times of Israel, arriva dopo che un alto esponente di Hamas, Moussa Abu Marzuk, ha dichiarato sul social X che l'Icrc avrebbe consegnato tutte le medicine comprese nell'accordo, sia quelle per gli ostaggi che per gli ospedali di Gaza. Intanto anche l'ambasciata francese in Israele ha chiarito che Parigi non ha alcun ruolo nella consegna dei farmaci. Secondo il New York Times, i medicinali verranno portati agli ostaggi da funzionari del ministero della Salute controllato da Hamas. 

Il Forum delle famiglie degli ostaggi aveva chiesto al governo israeliano di farsi dare una prova visuale dell'avvenuta consegna di medicine salvavita ai loro cari.

Hezbollah rivendica una serie di attacchi in Alta Galilea

Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato oggi una serie di attacchi contro postazioni dell'esercito israeliano in Alta Galilea.   Lo riferisce un comunicato del Partito di Dio diffuso sui canali social, precisando che i cinque attacchi hanno preso di mira caserme e assembramenti militari israeliani nel settore occidentale e orientale della linea del fronte. 

Soldati

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Leader Houthi: "Gli Usa mobilitano paesi come l'Italia per sostenere il nemico sionista"

"L’Occidente non ha altra preoccupazione se non quella di classificare i mujaheddin come terroristi considerando pretenzioso che affrontino l’aggressione". Lo dichiara in un discorso trasmesso in Tv il leader degli Houthi yemeniti Abdul-Malik Badruldeen al-Houthi, all’indomani del loro reinserimento nella lista dei 'terroristi globali” statunitense. "Gli Usa -prosegue il leader del gruppo sciita filoiraniano- che hanno cercato di mobilitare il sostegno di più paesi a favore del nemico sionista come nel caso di Germania, Francia e Italia", sono "fonte del crimine, terrorismo e della tirannia, e non hanno strumenti per classificare gli altri". 

"Il popolo palestinese soffre da decenni, ma agli occhi degli americani e degli europei non ha il diritto di difendere sé stesso e la propria terra’" sostiene il capo degli Houthi affermando che "continueremo a prendere di mira le navi legate a Israele fino alla fine dell'aggressione e dell'assedio a Gaza". 

Tajani: "In nuova missione in Mar Rosso anche Paesi non-Ue"

L'Italia sta lavorando con Francia e Germania a "una nuova missione europea, Aspis, che ingloberà Emasoh Agenore già operativa nello stretto di Hormuz e opererà anche nel Mar Rosso e Golfo di Aden" per la sicurezza del transito marittimo. "Potrebbero partecipare anche Paesi non membri dell'Unione Europea". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo al question time al Senato. "Il nostro obiettivo è quello di prendere una decisione politica già lunedì" al Consiglio Esteri "in modo che la missione possa essere operativa al più presto. Sarà una missione non di attacco, ma di difesa", ha spiegato.

Lavrov: "Sicurezza di Israele possibile solo con Stato palestinese"

"Senza la creazione di uno Stato palestinese non ci può essere sicurezza per Israele": lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov nel corso della sua conferenza stampa annuale a Mosca. "Spero che la leadership israeliana arrivi a questa conclusione è' nell'interesse della Russia che Israele viva in pace", ha aggiunto Lavrov, sottolineando gli stretti legami tra i due Paesi e ricordando che l'Unione Sovietica è stato il primo Paese a riconoscere lo Stato ebraico, dove attualmente vivono centinaia di migliaia di russi e un milione e mezzo di russofoni. Alla creazione di uno Stato palestinese, ha insistito il ministro degli Esteri russo, si può arrivare solo con "un dialogo diretto e sforzi collettivi, qualcosa alla quale gli Stati Uniti non sono più abituati". Lavrov ha annunciato che ribadirà la posizione di Mosca in una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite alla quale parteciperà la settimana prossima a New York. 

Lavrov

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