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World Economic Forum 2024 al via oggi a Davos

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©Ansa

Partita la 54esima edizione dell’evento, quest’anno con un focus particolare sui conflitti che rischiano di minare la ripresa economica. Attese circa 2.800 persone tra politici, esperti del mondo della finanza e attivisti

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Parte oggi la 54esima edizione del World Economic forum di Davos, con circa 2.800 persone riunite nella cittadina delle Alpi svizzere, nel Cantone dei Grigioni, tra i protagonisti della politica internazionale, della finanza e attivisti provenienti da 120 paesi del mondo,. Focus particolare sui conflitti, dalla Palestina al Mar Rosso, che rischiano di minare la ripresa economica.

I partecipanti

Saranno presenti il premier cinese Li Qiang, il segretario di Stato Usa Antony Blinken accompagnato da una delegazione che comprende anche i senatori Christopher Coons (Partito democratico) e Mike Rounds (Repubblicano), oltre ai deputati Vern Buchanan (Repubblicano) e il democratico Juan Vargas della California, il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ma anche il nuovo presidente dell'Argentina, Javier Milei, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, oltre al premier spagnolo Pedro Sanchez e al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Per il governo italiano è prevista la partecipazione del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nella giornata di mercoledì. Per l'area del Medio Oriente ecco il presidente israeliano, Isaac Herzog, il premier libanese Najib Mikati, il primo ministro e ministro degli Affari Esteri dello Stato del Qatar, Mohammed Bin Abdulrahman Al Thani, il vice premier e ministro del petrolio dell'Iraq, Hayan Abdulghani, oltre a Bisher Hani Al Khasawneh, primo ministro del Regno Hascemita di Giordania. C’è anche una corposa delegazione dell'Arabia Saudita, che comprende il ministro degli Esteri, principe Faisal bin Farhan Al Saud e il direttore della fondazione Mohammed Bin Salman, Badr Al-Badr. Si segnala inoltre la presenza del vice presidente del consiglio dello Yemen, Aidarous Al-Zubaidi. Per l'area asiatica si segnala la partecipazione di Han Duck-soo, primo ministro della Repubblica di Corea. Fra i leader del continente europeo ci saranno il presidente polacco Andrzej Duda, il premier belga Alexander De Croo, quello greco, Kyriakos Mitsotakis, quello dei Paesi Bassi, Mark Rutte, e il presidente serbo Aleksandar Vucic. A Davos è atteso anche anche l'ex premier britannico Tony Blair. Vi saranno anche numerosi leader africani, in particolare è prevista la partecipazione di William Samoei Ruto, presidente del Kenya, e di Bola Ahmed Tinubu, presidente della Nigeria. Per quanto riguarda le organizzazioni internazionali, oltre a Guterres, è prevista la partecipazione di Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo monetario internazionale; Ajay Banga, presidente della Banca Mondiale; Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio; Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato; Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. A Davos tornerà anche il principe Alberto II di Monaco, impegnato da anni per il clima.

"Ricostruire la fiducia"

Nel forum, che si concluderà venerdì mattina, verranno affrontati, oltre al tema delle guerre, anche quelli del clima e dell'inquinamento, delle migrazioni e della crescita economica, ma anche quelli più recenti come l'intelligenza artificiale. Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, ritiene che: “Ci troviamo di fronte a un mondo fratturato e con crescenti divari sociali, che portano a un'incertezza e un pessimismo pervasivi. Dobbiamo quindi ricostruire la fiducia nel nostro futuro andando oltre la gestione della crisi, esaminando le cause profonde dei problemi attuali e costruendo insieme un futuro più promettente". "La guerra a Gaza è ancora in corso e ci sono preoccupazioni per un'ulteriore escalation. A Davos porteremo i principali portatori di interessi e vedremo anche come evitare un ulteriore deterioramento e cosa ci aspetta, perché dobbiamo anche apportare alcuni aspetti positivi", ha detto Borge Brende, presidente del World Economic Forum, presentando l'evento alla stampa. "In un momento in cui le sfide globali richiedono soluzioni urgenti – ha aggiunto Brende - è necessaria una collaborazione innovativa tra pubblico e privato per trasformare le idee in azioni, l'incontro servirà per accelerare la cooperazione, approfondendo i legami tra i leader e tra le iniziative".

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