Primarie Usa 2024, al via con il caucus dei repubblicani in Iowa: Trump in testa

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La Corsa alla Casa Bianca inizia con il test del Grand Old Party nello swing State. Secondo l'ultimo sondaggio del "Des Moines Register" in testa c’è Donald Trump al 48%, seguito da Nikki Haley al 20%. Rischia tutto Ron DeSantis, che se dovesse arrivare terzo potrebbe essere spinto dal partito a fare un passo indietro. Sull’affluenza rimane l’incognita maltempo, con temperature fino a -30 gradi, e non sono da sottovalutare i voti "trabocchetto" dei liberal

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La corsa alla Casa Bianca prende il via oggi, lunedì 15 gennaio, con i caucus repubblicani in Iowa che dovrebbero iniziate intorno alle 19 ora locale (le 2 del mattino in Italia). Secondo l'ultimo sondaggio del Des Moines Register in testa c’è Donald Trump al 48%, ma nello swing State - ovvero uno Stato che non è politicamente definito e in passato ha scelto alternativamente repubblicani che democratici - rimangono due incognite. La prima è quella del maltempo, la seconda il voto dei liberal. Ai caucus possono partecipare solo gli elettori repubblicani registrati, ma in genere partecipa solo una parte di loro. Sul risultato, a seguire i sondaggi, non dovrebbero esserci sorprese: Donald Trump domina, seguito dall'ex ambasciatore Usa all'Onu Nikki Haley e dal governatore della Florida Ron DeSantis.

Trump: "Andate a votare e salvate l'America"

Secondo il sondaggio dietro a Trump c’è l'ex governatrice del South Carolina Nikki Haley al 20%, seguita da Ron DeSantis al terzo posto con il 16%. "Vinceremo. Andate a votare e salvate l'America", ha detto il tycoon ai suoi sostenitori al Simpson College di Indianola, non lontano da Des Moines. Se le rilevazioni fossero confermate, l'ex presidente farebbe la storia: nessun candidato ha mai vinto con un margine così ampio. "Haley non è all'altezza del lavoro" da presidente, "non è abbastanza forte", ha aggiunto parlando al suo popolo, con il quale si è impegnato a "mettere fine all'invasione" dei migranti e "a impedire ai democratici di vincere nel 2024". "Sono stato incriminato quattro volte, più di Al Capone", ha sottolineato. E ha criticato DeSantis - una "delusione" - e Vivek Ramaswamy, il candidato repubblicano da molti definito il "Trump Millennial": "Non è Maga, non sprecate il vostro voto".

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L’ascesa di Nikki Haley

L'ultimo sondaggio del Des Moines Register conferma l'ascesa di Nikki Haley e fra lo staff dell'ex ambasciatrice c'è ottimismo anche se "nulla è dato per scontato. L'Iowa ha la chance, la prima nel Paese, di dar voce al desiderio per una nuova generazione di leader conservatori come Nikki Haley invece che sempre lo stesso Donald Trump". Un solido secondo posto dell'ex ambasciatrice potrebbe cambiare la corsa alla Casa Bianca, consentendole di arrivare alle primarie del New Hampshire - dove ha un forte sostegno - con il vento in poppa e presentarsi come la vera alternativa a Trump. La strada verso il 2024 per Haley comunque non è facile: i consensi fra i potenziali elettori non laureati sono solo al 3% mentre Trump in questa fascia domina incontrastato.

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La corsa di DeSantis

Chi ha più da perdere è DeSantis. L'ex governatore della Florida è stato a lungo considerato la maggiore minaccia per l'ex presidente ma la sua campagna elettorale non è mai veramente decollata e l'Iowa - di cui ha visitato tutte e 99 le contee - rappresenta un possibile test decisivo: dovrà dimostrare di essere l'anti-Trump o lasciare la corsa. Se dovesse arrivare terzo infatti confermerebbe i timori del partito repubblicano sul suo appeal politico e salirebbe nei suoi confronti la pressione per fare un passo indietro così da consentire una corsa. Anche perché più si prolunga la battaglia fra Haley e DeSantis, maggiori sono i benefici per Trump. "Le campagne vincenti non fanno affidamento sui dati pubblici", afferma lo staff di DeSantis commentando il sondaggio e osservando come la campagna dell'ex governatore sia "perfetta per le condizioni meteo previste", potendo beneficiare di una bassa affluenza.

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Le incognite

Sul caucus dell’Iowa resta l’incognita del maltempo, con la tempesta artica che sta portando neve, ghiaccio e venti sferzanti da est a ovest in oltre 34 Stati, compreso l’Iowa. Resta da vedere quanti saranno i residenti che si avventureranno a -30 gradi per far sentire la loro voce. Inoltre nello swing State è permesso registrarsi per votare e cambiare partito fino all’ultimo momento, cosa che potrebbe spingere gli elettori liberal a mutare schieramento per partecipare al caucus ed esprimere la loro preferenza per il candidato che ritengono sarebbe sconfitto più facilmente da Joe Biden.

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