Guerra Israele-Hamas, news. Netanyahu: "Non ci fermerà L'Aia né l'asse del male"

©Ansa

"Israele continuerà la guerra fino a quando non raggiungerà tutti gli obiettivi, che sono l'eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi e la promessa che Gaza non rappresenterà più una minaccia per il paese". Lo ha detto il premier israeliano nel corso di una conferenza stampa in coincidenza con il 100esimo giorno dall'attacco di Hamas a Israele. Tel Aviv ha informato il Cairo che sta programmando il lancio di un'operazione militare per prendere il controllo della frontiera tra Gaza e l'Egitto

LIVE

Israele: "L'operazione a Gaza deve continuare per gli ostaggi"

"Per ottenere risultati concreti" per il ritorno degli ostaggi israeliani, l'operazione a Gaza deve continuare. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi secondo cui Israele non deve cedere ai "tentativi di ricatto" per un cessate il fuoco, "che probabilmente non porteranno a risultati tangibili". "Il tempo - ha aggiunto - sta scadendo per restituire i nostri ostaggi, non li dimenticheremo né abbandoneremo questa missione superiore". 

Netanyahu: "Non ci fermerà L'Aia né l'asse del male"

Israele continuerà la guerra fino a quando non raggiungerà tutti gli obiettivi, che sono l'eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi e la promessa che Gaza non rappresenteraà più una minaccia per il paese. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel corso di una conferenza stampa in coincidenza con il 100esimo giorno dall'attacco di Hamas a Israele; e poi ha aggiunto: "Ripristineremo la sicurezza e nessuno ci fermerà, nè l'Aia nè l'asse del male". Lo riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth.

Israele accusa: "Rete di Hamas in Europa gestita dal Libano"

Hamas gestisce una rete in Europa diretta dal Libano. Lo ha denunciato l'ufficio del premier, il Mossad e lo Shin Bet sottolineando i tentativi della fazione islamica di colpire obiettivi israeliani all'estero. La rete di Hamas - hanno continuato la stessa fonte - aveva in programma di "attaccare l'ambasciata israeliana in Svezia per mezzo di droni e usando organizzazioni criminali europee a sostegno degli attacchi". Le agenzie di intelligence israeliane, e i loro partner stranieri, - hanno spiegato le fonti - sono stati in grado di "costruire un globale e  profondo" quadro degli sforzi di Hamas di portare a termine attacchi in Europa, come mostrato di recente in Germania, Olanda e Danimarca. Israele ha detto di aver scoperto "dettagli dei teatri delle operazioni, degli obiettivi terroristici e di coloro coinvolti nel condurre attacchi, dai comandanti in Libano fino agli ultimi degli operativi".

Onu: "100 giorni di guerra a Gaza sono macchia per umanità"

I cento giorni di guerra a Gaza sono "una macchia sulla nostra comune umanità". Lo afferma l'Onu alla vigilia della triste ricorrenza della guerra tra Hamas e Israele. 

Onu

©Ansa

Medioriente, inneggiano al 7 ottobre: 3 arresti a Londra durante manifestazione

La polizia di Londra ha arrestato tre persone per aver distribuito volantini inneggianti all'attacco di Hamas del 7 ottobre durante una manifestazione contro l'offensiva militare di Israele a Gaza. I volantini - scrivono su X le forze dell'ordine - esprimono “sostegno incondizionato e sincero e solidarietà alla lotta palestinese, che ancora una volta sfocia nella resistenza armata". La polizia sospetta che i tre fermati sostengano un'organizzazione terroristica.

“Noi comunisti - si legge sui volantini - ci uniamo a tutta l’umanità progressista nel congratularci con il popolo e con la leadership palestinesi per l’audace, coraggiosa ed efficace azione militare che stanno intraprendendo contro Israele sionista, l’ultimo stato di apartheid coloniale e colonizzato, quel mostruoso procuratore dell’imperialismo anglo-americano, usurpatore delle terre, dei diritti e della nazione palestinese”.

Governo Hamas: "Dal 7/10 uccisi 23.843 palestinesi a Gaza"

Il ministero della Sanità a Gaza, gestito da Hamas, ha detto che almeno 23.843 persone sono state uccise nel territorio in 99 giorni di guerra. Il ministero ha dichiarato di aver registrato 60.317 feriti dallo scoppio della guerra il 7 ottobre, mentre migliaia di persone rimangono intrappolate sotto le macerie. Lo rende noto Al Arabiya. Funzionari sanitari nella Gaza governata da Hamas hanno detto che gli attacchi israeliani durante la notte hanno ucciso almeno 60 persone nel territorio assediato, che è anche alle prese con un blackout delle telecomunicazioni.

Nuovo raid contro gli Houthi, colpito porto di Hodeida

Nuovo raid contro gli Houthi in Yemen. Media locali hanno riferito di un'incursione aerea contro una base navale del movimento nel porto di Hodeida, sul Mar Rosso. Avvertite diverse esplosioni.

Medioriente, attesa conferenza stampa di Netanyahu

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu terrà una conferenza stampa alle 18.30 ora italiana, non appena concluso lo shabbat, nella base militare di Kirya. Lo ha reso noto il suo ufficio, senza precisare il tema dell'incontro con i giornalisti, alla vigilia del centesimo giorno di guerra a Gaza.

Al Jazeera: "Nuovo attacco israeliano contro campo profughi di Nuseirat"

L’esercito israeliano ha bombardato una casa nella zona di Al-Sawarha, a ovest di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, provocando diversi morti e feriti. Lo riferisce al Jazeera.

Israele

©Ansa

"Nuovo raid su città controllata dagli Houthi in Yemen"

Un nuovo attacco oggi ha colpito una città portuale dello Yemen, Hodeida, controllata dagli Houthi. Lo hanno reso noto fonti di sicurezza legate al gruppo filo-iraniano che governa de facto il Paese sul Mar Rosso. "E' stato colpito il sito da cui è stato lanciato un razzo degli Houthi, alla periferia di Hodeida", è stato riferito, aggiungendo che non è chiaro se l'attacco provenisse dal mare o dall'aria. Negli ultimi due giorni Usa e Gran Bretagna hanno colpito una serie di obiettivi degli Houthi in Yemen. 

Premier Palestina: "I cristiani hanno un ruolo fondamentale"

"I cristiani rappresentano una componente molto importante del popolo palestinese. Il loro alto livello educativo appreso nelle vostre eccellenti scuole, la loro spiccata attitudine all'imprenditorialità e al commercio, come pure nelle libere professioni, e la loro appassionata appartenenza al destino del nostro popolo, li costituiscono come un elemento decisivo per la costruzione e lo sviluppo di uno stato finalmente libero e indipendente". Lo dice il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh in una intervista all'Osservatore Romano. "Non è solo un omaggio, è il riconoscimento di un ruolo importante che i cristiani hanno avuto nella nostra storia. Per esempio le scuole cristiane sono state il centro di gravità per molti movimenti politici sorti in Palestina. Molti nostri leader del passato erano cristiani. I cristiani hanno sempre rappresentato un ceto intellettuale di prestigio all'interno del nostro popolo", aggiunge il rappresentante di Fatah. "Nella nostra storia mai si sono date differenze tra musulmani e cristiani, anche perché l'occupazione israeliana non ha fatto certo differenze nel perseguitare gli uni e gli altri: anche i cristiani si sono ritrovati a essere dei rifugiati dopo il 1948, anche i cristiani vengono fermati ai check point, anche i cristiani sopportano soprusi, anche i cristiani rischiano le loro vite per la protervia dei soldati israeliani. È triste ammetterlo: ci unisce un comune destino", sottolinea. Sul futuro il premier ribadisce: "Gaza è Palestina. Non ci costringeranno a ritenere Gaza una cosa diversa dal resto della Palestina". 

Israele, un altro soldato ucciso a Gaza, bilancio ora a 187

Israele ha annunciato la morte di un altro soldato ucciso in combattimento a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta del riservista Dan Wajdenbaum (24 anni). Il bilancio dei soldati uccisi dall'inizio dell'operazione di terra a Gaza è ora di 187. 

Israele: "Quasi 100 giorni"

Idf: "Colpite infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel sud del Libano"

Gli aerei da combattimento dell'aeronautica israeliana hanno continuato a colpire le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel sud del Libano. Lo ha riferito l'Idf, dopo il lancio di ieri sera di razzi contro le città di confine israeliane. L'esercito ha affermato che le sue forze aeree hanno colpito un'area di provenienza dei missili che hanno colpito una casa nel moshav settentrionale di Shtula.

Nessuno è rimasto ferito nell'attacco. Tuttavia, i danni alla casa sono stati ingenti. I caccia israeliani hanno portato a termine anche un attacco contro le postazioni di Hezbollah nell'area dei villaggi di Meiss El Jabal e Yarine, nel sud del Libano.  

In una dichiarazione, l’esercito israeliano ha sottolineato che “l’attività terroristica in corso di Hezbollah e gli attacchi contro Israele violano la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'Idf continuerà a difendere i suoi confini da qualsiasi minaccia".

Il Vicario apostolico d’Arabia: "Da Gaza agli Houthi preoccupa l’escalation"

L’escalation innescata dagli attacchi Houthi contro le navi mercantili dirette verso il mar Rosso e la risposta di Washington e Londra con il bombardamento contro postazioni dei ribelli filo-iraniani “può rendere più difficile la ripresa dello Yemen”. Lo sottolinea mons. Paolo Martinelli, vicario apostolico dell’Arabia meridionale (Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen) ad Asianews.  “Nonostante la buona volontà di tanta gente - osserva - permane la difficoltà obiettiva di trovare un equilibrio stabile delle forze in gioco, per una definitiva ripartenza. Speriamo che il lavoro iniziato e che lentamente stava proseguendo non si fermi ora”.  L’attacco deciso da Stati Uniti e Gran Bretagna “è accaduto da poco”, osserva ancora Martinelli, e sino ad ora “non ci sono cambiamenti percepibili a livello della vita pubblica. Direi che questo attacco si va ad aggiungere alla grande preoccupazione che è e rimane quella per il conflitto fra Israele e Hamas a Gaza”.  


Da Londra all'Indonesia, giornata di proteste pro-palestinesi.

Nel 100esimo giorno di guerra in Medio Oriente, si registrano tantissime manifestazioni a favore del popolo palestinese. Dal Regno Unito al Giappone, i partecipanti chiedono un "cessate il fuoco immediato" e lo "stop al genocidio". LE FOTO

Houthi diffondono video che simula attacco a Israele come quello di Hamas

Gli Houthi yemeniti hanno diffuso un video che simula un attacco contro una comunità israeliana, simile a quello condotto da Hamas il 7 ottobre scorso. Nella clip, ripresa su X dalla tv israeliana Kan, si vedono commandos Houthi entrare in un edificio dopo aver assaltato un falso villaggio. In una scena, in miliziano spara contro un poster del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Quindi si vede una coppia di uomini che indossa l'abbigliamento tipico degli ultraortodossi che prende alcuni ostaggi.

Sirene di allarme razzi da Gaza nel sud di Israele

Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono risuonate nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare.

Inviato Onu per lo Yemen: "Tutte le parti esercitino moderazione"

L'inviato speciale dell'Onu per lo Yemen Hans Grundberg esprime preoccupazione per i recenti sviluppi nel Paese ed esorta "tutte le parti coinvolte ad esercitare la massima moderazione". In un dichiarazione diffusa dopo i raid condotti dagli Stati Uniti e Gb contro le postazioni dei ribelli Houthi, Grundberg  ribadisce l'appello del segretario generale António Gueterres ad evitare azioni che "peggiorino la situazione nello Yemen,  aumentino  la minaccia per le rotte marittime commerciali o alimentino ulteriormente le tensioni regionali in questo momento critico". 

L'inviato Onu sottolinea inoltre la necessità di "proteggere i civili yemeniti e salvaguardare i progressi degli sforzi per la pace" fatti dalla tregua dell'aprile del 2022.

Grundberg nel comunicato evidenzia "con grave preoccupazione il contesto regionale sempre più precario e l'impatto negativo sugli sforzi di pace nello Yemen e la stabilità e sicurezza nella regione". E conclude esortando tutte la parti coinvolte "a dare priorità ai canali diplomatici rispetto all'opzione militare e alle richieste di de-escalation". 

Wsj: "Israele programma azione alla frontiera Gaza-Egitto"

Israele ha informato il Cairo che sta programmando il lancio di un'operazione militare per prendere il controllo della frontiera tra Gaza e l'Egitto stesso. Lo ha riferito il Wall Street Journal (Wsj) che cita fonti israeliane ed egiziane secondo cui Israele prenderebbe il controllo del valico di frontiera di Rafah e schiererebbe forze lungo il cosiddetto 'Corridoio Filadelfia' che separa l'Egitto da Gaza. L'operazione tuttavia - ha spiegato il Wsj, ripreso dai media israeliani - non ha ancora ottenuto il via libera da parte dei leader a Gerusalemme e l'attuazione è legata ai tempi dei colloqui con il governo egiziano visto che questo è al lavoro per mediare un nuovo accordo sugli ostaggi con Hamas. Israele inoltre - secondo la stessa fonte - ha cercato di tranquillizzare il Cairo preoccupato che l'operazione possa causare danni accidentali all'Egitto e ai limiti del Trattato di pace del 1979 tra i due Paesi per quanto riguarda i "limiti" della presenza di truppe nell'area in questione. 

Mondo: I più letti