Guerra Israele-Hamas, Blinken vede Abu Mazen: "Sì a creazione Stato palestinese"

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Continua la missione diplomatica in Medioriente del segretario di Stato americano, che ha fatto tappa a Ramallah. Il Qatar ha elaborato una nuova proposta per la liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza. "Non vogliamo sfollare la popolazione di Gaza", ha detto Netanyahu. La Marina Usa, intanto, ha abbattuto un totale di 24 missili e droni Houthi lanciati dallo Yemen, in uno dei più grandi attacchi dei ribelli avvenuti nel Mar Rosso negli ultimi mesi.

Tajani: per ruolo incisivo in Medio Oriente serve difesa comune europea

"Gli attacchi nel Mar Rosso destano una grande preoccupazione, rischiano di innescare un'estensione del conflitto in Medio Oriente", lo ha detto nel question time alla Camera il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. L'Italia "sta portando avanti un'azione diplomatica a tutto campo per ristabilire la sicurezza della navigazione del Mar Rosso. Abbiamo assicurato sostegno all'operazione prosperity Guardian lanciata dagli Usa. e' un segnale concreto dell'importanza che l'Italia riconosce alla sicurezza della navigazione". Quanto al ruolo dell'Unione europea, "per giocare un ruolo piu' decisivo dovremo dotarci di una difesa comune europea". 



Tajani: 'Da attacchi nel Mar Rosso danni anche per porti italiani'

"La riduzione dei flussi commerciali attraverso il Mar Rosso" causata dagli attacchi dei "ribelli" Houthi "è un danno anche per le nostre compagnie di navigazione e per i porti italiani: penso ai poli logistici del sud come Gioia Tauro e a quelli del nord come Genova e Trieste". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso del Question Time alla Camera dei Deputati.

Cds Onu vota bozza che chiede stop attacchi Houthi nel Mar Rosso

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu voterà oggi una bozza di risoluzione che condanna e chiede l'immediata cessazione degli attacchi da parte dei ribelli Houthi dello Yemen contro navi mercantili nell'area del Mar Rosso. Nella bozza, secondo fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, si afferma che gli attacchi (almeno una ventina) stanno ostacolando il commercio globale "e minano i diritti e le libertà di navigazione, nonché la pace e la sicurezza regionale". Gli Houthi sostenuti dall'Iran hanno affermato di aver lanciato i blitz con l'obiettivo di porre fine alla devastante offensiva aerea e terrestre di Israele nella Striscia di Gaza.

Tajani: sostegno a Kiev e soluzione 2 popoli 2 stati in Medio Oriente

"Il nostro principale obiettivo è rafforzare il ruolo del G7 quale riferimento delle democrazie liberali e renderlo punto di riferimento" nella gestione delle crisi. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al Question time alla Camera. Quanto alle guerre in corso, per il Medio Oriente si perseguira' "la soluzione due popoli, due stati. Resta forte il sostegno del G7 all'Ucraina per una pace giusta e in vista della ricostruzione". La "stabilita' dell'Indo-Pacifico sara' altresi' importante, cambio di paradigma nei rapporti con l'Africa implementando il piano Mattei che fara' parte del piano Marshall europeo per l'Africa". 



Ministro Gb avverte gli Houthi: "Il troppo è troppo"

"Il troppo è troppo" e gli Houthi andranno incontro a "conseguenze" da parte delle potenze occidentali se proseguiranno nei loro raid lungo le rotte di navigazione - militari e commerciali - del Mar Rosso. Lo ha detto oggi il ministro dell'a Difesa britannico, Grant Shapps, in una dichiarazione al Parlamento rilasciata dopo la notizia - data dallo stesso governo di Londra - di un'operazione condotta nelle scorse ore unità della marina Usa e di quella del Regno per sventare "il più vasto" tentativo di attacco attribuito alle milizie sciite dello Yemen nella regione. "Il Regno Unito e i suoi alleati - ha sottolineato il ministro del governo di Rishi Sunak - hanno messo in chiaro che questi attacchi illegali sono completamente inaccettabili e che se continueranno gli Houthi ne subiranno le conseguenze. Il mio messaggio a loro è chiaro: tutto questo deve finire, occhio a come vi muovete". "Noi - ha quindi concluso Shapps - adotteremo tutte le azioni necessarie per proteggere vite innocenti e l'economia globale". 

Mezzaluna Rossa: "12 feriti in raid israeliano a Nablus"

Dodici palestinesi sono rimasti feriti dopo che le forze israeliane hanno preso d'assalto la città occupata di Nablus, in Cisgiordania, e ne hanno assediato la città vecchia. Lo riferisce la Mezzaluna Rossa. Tra i feriti, anche due sedicenni colpiti agli arti inferiori. Una donna di 70 anni ha avuto un attacco di panico ed è stata curata sul campo. L'Idf ha arrestato anche cinque persone.


Erdogan: "Cattura spie israeliane in Turchia è solo il primo passo"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che la recente cattura di persone sospettate di "spionaggio" a favore del Mossad contro cittadini stranieri in Turchia "è solo il primo passo".   L'operazione che la scorsa settimana ha portato al fermo di 34 persone, sospettate di essere spie dei servizi segreti israeliani in Turchia, "ha seriamente sorpreso Israele", ha detto il presidente turco, durante una conferenza ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt. "Aspettate, questo è soltanto il primo passo, vi troverete a dovere conoscere la Turchia molto bene", ha aggiunto il leader turco. Il 2 gennaio, le forze dell'ordine turche hanno messo in custodia 34 persone sospettate di "spionaggio" a favore del Mossad, dopo che nelle settimane precedenti Israele aveva fatto sapere che avrebbe eliminato i dirigenti di Hamas ovunque si trovino, compresa la Turchia. L'arresto per 15 delle persone messe in custodia è stato successivamente confermato da Ankara. I sospetti sono accusati di avere lavorato per il Mossad con l'obiettivo di identificare, sorvegliare e rapire cittadini stranieri residenti in Turchia. 

Herzog: "Insieme vinceremo questa guerra"

Media, tra Blinken e Abbas incontro "teso" e con "discussioni"

E' stato un incontro ''teso'' quello tra il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas e il Segretario di Stato Antony Blinken, ricevuto a Ramallah. Un incontro segnato da ''discussioni'' tra le parti, come ha riferito Sky News Arabiya citando proprie fonti a condizione di anonimato. Durante l'incontro, spiega l'emittente, Abbas ha chiesto a Blinken di fare pressione su Israele affinché rilasci i fondi congelati dell'Autorità nazionale palestinese. ''Se non si ha la capacità di stanziare fondi, come si potrà fare pressione su Israele e raggiungere la pace e uno Stato palestinese?'', avrebbe chiesto Abbas a Blinken.

Il Segretario di Stato americano, come anticipato, ha chiesto al leader palestinese di assumersi la responsabilità di riformare l'Anp, alla quale potrebbe toccare un ruolo nell'amministrazione della Striscia di Gaza al termine del conflitto.

Blinken

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Ambasciatore Israele a Roma: "Accuse di genocidio infondate e oltraggiose"

"Le accuse di genocidio mosse contro Israele alla Cig sono totalmente infondate e oltraggiose. È lampante il tentativo di strumentalizzare questo orrendo crimine, per usarlo come arma contro Israele". Lo afferma sul social X l'ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, a proposito del ricorso presentato dal Sudafrica contro Israele per genocidio presso la Corte internazionale di giustizia (Cig).

In una lettera al Corriere della Sera, l'ambasciatore ha precisato che "il Sudafrica basa la sua tesi su due assunti, nessuno dei quali regge ad un esame accurato. Il primo è la portata della distruzione e della morte di civili a Gaza. Non c'è dubbio che la guerra a Gaza sia stata devastante per la popolazione civile. Tuttavia, ciò non indica che sia avvenuto un genocidio. Il secondo sono varie dichiarazioni di funzionari o ex funzionari israeliani, che secondo l'accusa dimostrerebbero un intento speciale di commettere un genocidio. Non riflettono le azioni concrete di Israele, e molte sono state dette sull'onda emotiva all'indomani del massacro di massa e delle orribili atrocità commesse il 7 ottobre".

Delegazione Israele al Cairo per ripresa colloqui

Una delegazione israeliana è atterrata oggi al Cairo per un nuovo ciclo di colloqui con l'Egitto su un possibile scambio di ostaggi detenuti da Hamas con prigionieri palestinesi in Israele. Lo ha detto un funzionario egiziano secondo quanto riporta il Jerusalem Post. L'Egitto, insieme al Qatar e agli Stati Uniti, ha svolto il ruolo di mediatore tra Israele e Hamas nelle precedenti trattative. 

Abbas a Blinken, 'non permetteremo sfollamento palestinesi da Territori'

"Gaza è una parte inseparabile dello Stato palestinese e non permetteremo alcun tentativo di sradicare il nostro popolo in Cisgiordania, a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza". Lo ha dichiarato il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, nel corso dell'incontro a Ramallah con il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, Abbas ha messo in guardia del "pericolo" derivante dalle misure adottate dalle "autorità di occupazione" israeliane volte, a suo dire, a sfollare i palestinesi dai Territori, sottolineandone il suo "totale rifiuto".

Abbas e Blinken, sempre stando alla Wafa, hanno discusso degli ultimi sviluppi della crisi, degli sforzi compiuti per fermare l'operazione militare israeliana a Gaza e dell'importanza di accelerare l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia. Il leader palestinese, si precisa, ha evidenziato l'importanza di mettere fine immediatamente alla "guerra di sterminio" contro il popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania e ha auspicato l'attuazione di una soluzione politica basata sulla legittimità internazionale e la convocazione di una conferenza internazionale di pace.

Blinken, Casa Bianca a favore di creazione Stato Palestinese

La Casa Bianca è a favore di "passi tangibili" per la creazione di uno stato palestinese. Lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken al presidente Abu Mazen nell'incontro a Ramallah, secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di stato Matthew Miller. Secondo la stessa fonte, Blinken ha sottolineato "la crescente volatilità" della situazione sul campo in Cisgiordania e la crescita della violenza dei coloni contro i palestinesi. Blinken ha quindi appoggiato la richiesta di Abu Mazen che Israele scongeli le tasse raccolte per conto dei palestinesi. 

Abu Mazen: "Gaza parte inseparabile dello Stato palestinese"

Gaza "è parte inseparabile dello Stato palestinese e non consentiremo alcun tentativo di sradicare il nostro popolo dalla Cisgiordania, da Gerusalemme e dalla Striscia". Lo ha ribadito il presidente palestinese Abu Mazen nell'incontro a Ramallah con il segretario di stato Usa Antony Blinken. Abu Mazen, citato dai media, ha sottolineato "la necessità che siano scongelati i fondi delle tasse perché la loro trattenuta è contraria agli accordi con Israele e alla legge internazionale". Abu Mazen ha anche ribadito l'urgenza di portare "aiuto umanitario a Gaza" e di porre fine alla "guerra di sterminio" contro il popolo palestinese nella Striscia. 

Hamas, bilancio a Gaza arrivato a 23.357 morti

Il bilancio a Gaza è arrivato a 23.357 morti e 59.410 feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che nelle ultime 24 ore ci sono stati 147 e 243 feriti. 

Libano presenta terza denuncia alle Nazioni Unite

Il Libano ha presentato una nuova denuncia al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in risposta alle accuse israeliane di non rispettare la risoluzione 1701, che aveva posto fine alla guerra del luglio 2006 tra Hezbollah e Israele e ha chiesto un dispiegamento dell'esercito libanese nel sud del Libano. E' quanto riferisce il quotidiano libanese 'L'Orient - Le Jour'.  Si tratta della terza denuncia presentata dal Libano contro Israele da quando è scoppiato il conflitto dopo che Hamas ha attaccato Israele lo scorso 7 ottobre 2023. La reazione israeliana sulla Striscia di Gaza ha dato origine a tensioni tra Hezbollah e l'esercito israeliano nel sud del Libano.

La denuncia è stata presentata dal rappresentante permanente del Libano presso le Nazioni Unite, su richiesta del primo ministro uscente Nagib Mikati e del ministro degli Esteri uscente Abdallah Bou Habib. Il testo condanna i recenti attacchi israeliani che violerebbero la risoluzione 1701, come in particolare l'uso di armi proibite, come le munizioni al fosforo bianco, che causano incendi e danni ai civili, gli attacchi ai giornalisti e gli assalti alle strutture dell'esercito libanese.

Il Libano ha ribadito il suo impegno all'autodifesa e ha chiesto la piena attuazione della risoluzione 1701. Beirut chiede inoltre il sostegno delle Nazioni Unite per garantire la sua integrità territoriale, la sovranità e il ritorno sicuro degli sfollati nel sud del Libano meridionale. Il Libano ha anche sottolineato l'importanza di porre fine all'occupazione israeliana nei territori palestinesi al fine di raggiungere una pace duratura in Medio Oriente.

Blinken: "Servono misure concrete per Stato palestinese"

"Gli Stati Uniti sostengono misure concrete per la creazione di uno Stato palestinese". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken durante un incontro con il presidente dell'Anp Mahmoud Abbas a Ramallah. Secondo Blinken, "tutte le tasse palestinesi riscosse da Israele devono essere sistematicamente trasferite all'Autorità Palestinese, in conformità con gli accordi passati", mentre Israele blocca questi fondi, causando difficoltà finanziarie all'Autorità Palestinese. 

Blinken vede Abbas, focus su ruolo Anp a Gaza

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken sta incontrando a Ramallah il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas. In cima all'agenda dei colloqui il ruolo dell'Anp nel futuro della Striscia di Gaza. Ieri sera, nel corso di una conferenza stampa a Tel Aviv, Blinken aveva detto che l'Anp ''ha la responsabilità di riformarsi, di migliorare la sua governance'' e di questo avrebbe parlaro con Abbas.

Fuori dalla sede dell'incontro le forze della sicurezza palestinese hanno interrotto una protesta pacifica contro la visita di Blinken e i suoi colloqui con Abbas.

Davos: conflitto Ucraina e Gaza al centro del programma del forum

I conflitti in Ucraina e a Gaza saranno al centro del programma della nuova edizione del Forum economico mondiale che si aprirà la prossima settimana a Davos. Oltre alla Volodymyr Zelensky, alla conferenza infatti parteciperanno sia il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdelrahmane Al-Thani, che sta negoziando il rilascio degli ostaggi di Hamas, che il presidente israeliano Isaac Herzog.

Gli organizzatori del Forum hanno anche reso noto che tra gli altri parteciperanno il presidente francese, Emmanuel Macron, il primo cinese Li Qiang, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. In tutto sono attesi 2800 partecipanti, tra i quali oltre 60 capi di Stato e di Governo. 

Media Libano, Blinken domani a Beirut

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, domani è atteso a Beirut, una tappa non prevista nel suo quarto tour della regione dall'attacco di Hamas del 7 ottobre e lo scoppio della guerra a Gaza. E' quanto riporta il quotidiano libanese al-Akhbar, legato a Hezbollah, secondo il quale il capo della diplomazia americana incontrerà il presidente del parlamento Nabih Berri, il primo ministro Najib Mikati e altri esponenti libanesi. Blinken si trova attualmente a Ramallah, dopo aver visitato nei giorni scorsi una serie di Paesi tra cui Qatar, Arabia Saudita e Israele, prima di recarsi in Egitto. 

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