L'esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso Hassan Akasha, dirigente di Hamas responsabile del lancio di razzi dalla Siria verso il nord di Israele. "E' iniziata una fase meno intensa dei combattimenti caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei", ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. Intanto Antony Blinken è atterrato in Israele, pronto a incontrare il premier Netanyahu e il gabinetto di guerra
Media, da Libano no a truppe tedesche a confine Israele
Il Libano ha respinto la proposta israeliana di collocare truppe tedesche sul confine condiviso dei due paesi. Lo riportano i media arabi secondo quanto scrive il Jerusalem Post.
Mo: centinaia di pazienti e personale medico lasciano ospedale Al-Aqsa'
Centinaia di pazienti e personale dell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa, nel centro di Gaza, sono stati costretti a lasciare il nosocomio dopo gli ultimi intensi attacchi aerei sull'enclave. La maggior parte del personale medico, così come circa 600 pazienti, si sono diretti verso luoghi sconosciuti senza alcuna informazione su dove si trovino, ha riferito l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e le Nazioni Unite (Onu). L'associazione medica internazionale Medici Senza Frontiere (Msf) afferma di aver evacuato il suo personale medico, dopo che venerdì un razzo è penetrato in una parete del reparto di terapia intensiva dell’ospedale e “gli attacchi dei droni e il fuoco dei cecchini erano a poche centinaia di metri dall’ospedale”, ha detto Carolina Lopez, coordinatrice dell’emergenza di Msf.
Da Germania via libera per jet Eurofighter a sauditi
Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha dato il via libera alla vendita di jet da guerra Eurofighter all'Arabia Saudita. Baerbock è giunta ieri sera in Israele dove ha in programma un incontro con il collega Israel Katz e il presidente della Repubblica Isaac Herzog. Si tratta della quarta visita in Israele per il ministro tedesco dal 7 ottobre, giorno in cui è iniziato il conflitto con Hamas. Questa mattina, a una domanda dei giornalisti sauditi, il capo della diplomazia di Berlino ha dichiarato che la Germania approva la vendita degli Eurofighter all'Arabia Saudita: "L'Arabia Saudita fornisce un grande contributo alla sicurezza di Israele e alla prevenzione del rischio di scontri nell'intera regione. Ci auguriamo che Riyad non rinunci alla politica di normalizzazione con Israele", ha dichiarato Baerbock. Il via libera di Berlino alla vendita dei jet Eurofighter (costruiti da un consorzio di cui fanno parte Gran Bretagna, Spagna e Italia oltre alla Germania) ha fatto scalpore in Turchia, dopo che il governo tedesco aveva negato gli stessi aerei al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Baerbock in Cisgiordania: incontro con al-Maliki a Ramallah
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, è in visita oggi in Cisgiordania, dove ha in programma un incontro con i residenti di una comunità palestinese vicina agli insediamenti israeliani e un colloquio con il ministro degli Esteri palestinese, Riyad al-Maliki, a Ramallah. In serata Baerbock proseguirà per l'Egitto, dove domani incontrerà il ministro degli Esteri Sameh Shoukri prima di partire per il Libano.
Israele diffonde nuovo video shock del massacro del 7 ottobre
Le forze di sicurezza israeliane hanno diffuso stamani un nuovo video che mostra immagini del massacro di Hamas il 7 ottobre nei kibbutz, lungo le strade del sud di Israele, al rave party nel deserto. Decine e decine di cadaveri di giovani, corpi di ragazze e ragazzi ammassati, uno vicino all'altro, dove avevano cercato di nascondersi all'arrivo dei terroristi al festival Nova. Corpi per strada. Seggiolini per bambini sporchi di sangue vicino alle auto bucate dalle mitragliatrici, bruciate. Carbonizzati, ancora fumanti, i corpi delle persone distrutti dal fuoco dopo essere state colpite mentre erano in macchina, nei kibbutz, tra le macerie delle case date alle fiamme. Donne e uomini senza vita, morti nel loro sangue, vicino a un elettrodomestico, in camera, sul letto, in bagno, nei giardini. E sangue, scie di sangue nelle stanze dei bambini, in corridoio, nel salotto, sulle poltrone. Poi i corpi, quelli rimasti integri, recuperati dai soccorritori, adagiati in fila su teloni di plastica, quelli carbonizzati in un carrello, ancora dentro le autombili. Il filmato si conclude con la scritta "Non dimenticheremo mai l'orrore del 7 ottobre. Neanche il mondo dovrebbe farlo".
Qatar: uccisione di Arouri può influenzare negoziati per ostaggi
L'uccisione di Arouri a Beirut potrebbe pesare sui negoziati per gli ostaggi a Gaza. Lo ha sottolineato - secondo quanto riporta la Cnn - il premier e ministro degli affari esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, nel corso della conferenza stampa a Doha in occasione della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken. "Naturalmente l'uccisione di uno degli alti dirigenti di Hamas è qualcosa che può influenzare un processo così complicato", ha detto Al-Thani rispondendo ad una domanda.
Il Papa: fermare antisemitismo, basta persecuzione cristiani
"Preoccupa particolarmente l'aumento degli atti di antisemitismo verificatisi negli ultimi mesi; e ancora una volta sono a ribadire che questa piaga va sradicata dalla società, soprattutto con l'educazione alla fraternità e all'accoglienza dell'altro". Lo ha detto papa Francesco nell'udienza al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. "Parimenti preoccupa la crescita della persecuzione e della discriminazione nei confronti dei cristiani, soprattutto negli ultimi dieci anni", ha aggiunto il Pontefice.
Gallant avverte il Libano: Beirut potrebbe essere come Gaza
In una intervista al Wall Street Journal il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che se non sarà raggiunto con il Libano un accordo che consenta agli abitanti della Alta Galilea di tornare alle proprie abitazioni (che da mesi sono bombardate dagli Hezbollah), Israele non esiterà a fare ricorso alla forza. "Siamo pronti a fare sacrifici - ha detto Gallant - Loro vedono cosa succede a Gaza e sanno che abbiamo la capacità di fare un 'copia-incolla' con Beirut".
Papa: soluzione 2 Stati con Statuto speciale Gerusalemme
"Auspico che la Comunita' internazionale percorra con determinazione la soluzione di due Stati, uno israeliano e uno palestinese, come pure di uno statuto speciale internazionalmente garantito per la Citta' di Gerusalemme, affinche' israeliani e palestinesi possano finalmente vivere in pace e sicurezza". Lo ha ribadito Papa Francesco ricevendo in udienza il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri per il nuovo anno.
Papa: condannare ogni forma di terrorismo ed estremismo
"Non posso in questa sede non ribadire la mia preoccupazione per quanto sta avvenendo in Israele e Palestina. Tutti siamo rimasti scioccati dall'attacco terroristico del 7 ottobre scorso contro la popolazione in Israele, dove sono stati feriti, torturati e uccisi in maniera
atroce tanti innocenti e molti sono stati presi in ostaggio".
Cosi' Papa Francesco ricevendo in udienza il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri per il nuovo anno. "Ripeto la mia condanna per tale azione e per ogni forma di terrorismo ed estremismo - ha rimarcato il Pontefice -: in questo modo non si risolvono le questioni tra i popoli, anzi esse diventano piu' difficili, causando sofferenza per tutti. Infatti, cio' ha provocato una forte risposta militare israeliana a Gaza che ha portato la morte di decine di migliaia di palestinesi, in maggioranza civili, tra cui tanti bambini, ragazzi e giovani, e ha causato una situazione umanitaria gravissima con sofferenze inimmaginabili".
Il Papa: cessate il fuoco e liberazione ostaggi a Gaza
"Ribadisco il mio appello a tutte le parti coinvolte per un cessate-il-fuoco su tutti i fronti, incluso il Libano, e per l'immediata liberazione di tutti gli ostaggi a Gaza". Così il Papa al Corpo diplomatico sul conflitto israelo-palestinese. "Chiedo che la popolazione palestinese riceva gli aiuti umanitari e che gli ospedali, le scuole e i luoghi di culto abbiano tutta la protezione necessaria", ha detto. "Auspico che la Comunità internazionale percorra con determinazione la soluzione di due Stati, uno israeliano e uno palestinese, come pure di uno statuto speciale internazionalmente garantito per la Città di Gerusalemme, affinché israeliani e palestinesi possano finalmente vivere in pace e sicurezza", ha aggiunto il Pontefice.
Bremmer: 'Medio Oriente pieno di focolai, gli Usa sono soli'
"Né Teheran né gli Emirati o i sauditi hanno interesse a vedere la regione sconvolta da una vera guerra, ma ci sono molte altre micce che possono prendere fuoco. Facciamo un confronto con l'Ucraina: due anni dopo quel conflitto è rimasto sostanzialmente contenuto a questi due Paesi mentre in Medio Oriente dopo tre mesi di guerra a Gaza abbiamo incendi in Siria, Libano, nella West Bank, nel Mar Rosso, per non parlare delle violenze antisemite e islamofobiche che si diffondono anche in Europa e negli Stati Uniti". Così a Repubblica il fondatore e capo di Eurasia Ian Bremmer. "Ci sono troppi attori della regione che hanno interesse a rendere lo scontro sempre più cruento anche a costo di perdere il controllo della situazione - aggiunge - Hamas non ha nulla da perdere, e quindi tenta di fare più danni possibili. I ribelli Houthi continueranno ad attaccare le installazioni militari americane. L'Iran non si farà coinvolgere direttamente e non vuole una guerra, ma non li frenerà più di tanto. E poi c'è Israele: restare in assetto di guerra potrebbe non dispiacere a Netanyahu, visto che quando tornerà la pace lui dovrà sicuramente lasciare la guida del governo e potrebbe anche finire in prigione". "Hezbollah è filo iraniano ma ha anche un ruolo politico - prosegue - nel fragile mosaico libanese. Nasrallah ha motivi per essere cauto, ma è tutto relativo in una situazione così incandescente, mentre il ministro della Difesa di Israele dichiara che le finestre per un dialogo col Libano si stanno chiudendo. L'America cerca disperatamente di evitare la guerra, ma è sola. O, almeno, molto più sola di quanto non fosse quando Putin ha attaccato l'Ucraina".
Media Iran: 'Notevolmente più alto numero israeliani uccisi in base militare il 7/10'
Il numero di soldati israeliani uccisi nell'attacco alla base militare vicino al kibbutz di Nahal Oz il 7 ottobre è notevolmente più alto di quanto originariamente riportato, secondo un articolo del sito di notizie iraniano Tasnim. Il quotidiano semiufficiale iraniano ha citato fonti anonime secondo cui 24 uomini e donne di un'unità di intelligence da combattimento dell'esercito israeliano sono stati uccisi nell'attacco di Hamas. Tasnim ha pubblicato i nomi e le immagini dei soldati che sostiene siano stati uccisi. Includono 15 donne e nove uomini. L'esercito israeliano aveva affermato che 14 persone erano state uccise nel kibbutz. I combattenti palestinesi avevano attaccato il kibbutz e la base militare adiacente. Una clip di Hamas del 7 ottobre mostra un velivolo che sgancia esplosivi sulla postazione.
Iran: Israele non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi a Gaza
"Durante la guerra a Gaza, iniziata il 7 ottobre, il regime sionista non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi, tra i quali l'annichilamento o il disarmo di Hamas". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, come riferisce Irna, sottolineando che Israele non è riuscito a liberare gli ostaggi. "Per questi stessi motivi, Tel Aviv non ha avuto altra scelta che ricorrere all'assassinio dell'importante membro di Hamas, Saleh Al-Arouri, a Beirut il 2 gennaio", ha aggiunto il ministro. Teheran ritiene che non sarà raggiunta una situazione di calma e tranquillità a livello regionale fino a che non saranno fermati gli attacchi di Israele contro Gaza, fino a che non saranno inviati aiuti umanitari nella Striscia e fino a che sarà posta fine al trasferimento forzato del popolo di Gaza, ha aggiunto il ministro della Repubblica islamica.
Sgomberati con la forza manifestanti davanti alla Knesset
Agenti di polizia hanno sgomberato con la forza i manifestanti che hanno bloccato l'ingresso della Knesset questa mattina, chiedendo "elezioni subito", uno dei manifestanti è stato arrestato, come riporta Haaretz. Alcuni organizzatori della protesta sono familiari di persone uccise da Hamas il 7 ottobre. Roni Goren Ben-Zvi, il cui fratello Yonatan Richter è stato assassinato al Nova festival ha dichiarato riferendosi al premier Benyamin Netanyahu: "Mio fratello è stato ucciso a causa di un uomo che da otto anni conduce una guerra privata contro l'intero Paese solo per poter sopravvivere, eludere la giustizia e continuare a derubare i nostri fondi. Solo gli sciocchi seguono le sue bugie. È un narcisista che non ha mai pensato alla sicurezza del Paese e dei suoi cittadini.
Abbas in Egitto: colloqui con al-Sisi per fermare violenze Gaza
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmpud Abbas è arrivato in Egitto, dove discuterà con le autorità locali della guerra in corso nella Striscia di Gaza e degli sforzi in atto per arrivare a un cessate il fuoco. Previsti colloqui con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, come scrive il quotidiano 'Egypt Today'. I due leader analizzeranno anche gli sforzi egiziani, arabi, regionali e internazionali per affrontare la catastrofe umanitaria senza precedenti nella Striscia di Gaza dopo l'aggressione israeliana,come ha spiegato l'ambasciatore palestinese al Cairo Diab al-Louh. Abbas e al-Sisi parleranno anche di come impedire lo sfollamento forzato dei palestinesi nella Striscia di Gaza e fermare le violenze in Cisgiordania.
Seul: Hamas usa armi prodotte in Corea del Nord contro Israele
Hamas utilizza armi prodotte in Corea del Nord contro Israele. Lo ha confermato l'agenzia di intelligence della Corea del Sud, aggiungendo che il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ordinato ad alti funzionari della sua amministrazione di cercare il modo di aiutare i palestinesi. Pyongyang ha sempre negato la fornitura di armi a Hamas. Il National Intelligence Service (Nis) sudcoreano ha diffuso una foto in cui mostra una parte di un razzo nordcoreano, confermando un rapporto di Voice of America (Voa) secondo cui i combattenti di Hamas hanno utilizzato un lanciagranate con propulsione F-7 prodotto in Corea del Nord. L'agenzia di stampa Yonhap precisa che l'agenzia di intelligence di Seul sta "raccogliendo e accumulando" prove dettagliate delle sospette forniture di armi da parte della Corea del Nord a Hamas, ma ''attualmente è difficile fornire prove a causa della necessità di proteggere le fonti e in considerazione dei rapporti diplomatici".
'Notte di intensi combattimenti a Gaza e con Hezbollah'
Le forze di difesa israeliane hanno riferito che nella notte ci sono stati intensi combattimenti a Khan Yunis, nel sud di Gaza, con l'aeronautica che ha lanciato attacchi su circa 30 obiettivi "significativi" di Hamas nell'area. Gli obiettivi includevano siti sotterranei, depositi di armi e altre infrastrutture. I combattimenti stanno continuando anche questa mattina. L'Idf ha reso noto su X di avere anche "colpito numerosi obiettivi di Hezbollah in Libano" durante la notte. In precedenza l'Idf aveva confermato che sabato un lancio di razzi di Hezbollah ha danneggiato una base aerea strategica nel nord di Israele.
Hamas: attacchi a giornalisti non nasconderanno verità su crimini Gaza
Gli attacchi sferrati da Israele contro i giornalisti non impediranno che si sappia la verità su quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato Osama Hamdan, alto esponente di Hamas, durante una conferenza stampa a Beirut dopo l'ultimo raid contro operatori dell'informazione nell'enclave palestinese nel quale è morto anche il figlio della redazione di al-Jazeera nella Striscia di Gaza. Gli attacchi contro i giornalisti ''da parte dell'occupazione'' sono un atto ''deliberato e sistematico'', ma ''non impediranno che il mondo sappia la verità sui crimini in corso a Gaza'', ha affermato. Questi attacchi, ha aggiunto, ''denotano il collasso della narrativa sionista e il suo obiettivo di nascondere la verità''.
Teheran: "L'Iran risponderà con forza a Israele in caso di attacco"
"Non esiteremo a dare una risposta schiacciante e decisiva a Israele nel caso in cui dovesse attaccare l'Iran", ha dichiarato in un'intervista rilasciata a Mehr uno dei comandanti delle Guardie rivoluzionarie, il generale Gholamali Rashid, aggiungendo: "È imperativo contrastare qualsiasi aggressione da parte degli Stati Uniti e di Israele contro qualsiasi nazione, dato il contesto dell'occupazione statunitense dell'Afghanistan e poi dell'Iraq all'inizio degli anni '80". "Tuttavia, è stato dimostrato che tutti coloro che hanno danneggiato la Repubblica islamica non sono riusciti a sottrarsi alla punizione, e anche gli autori dell'assassinio dell'ex comandante di Qods Ghassem Soleimani saranno presto puniti", ha sottolineato Rashid. Soleimani è stato ucciso a Baghdad nel gennaio 2020 dagli Stati Uniti.