La 76enne, al potere dal 2009, si è aggiudicata tre quarti dei seggi in Parlamento. Proteste dei partiti di opposizione che hanno manifestato imbavagliati a Dacca
La prima ministra uscente del Bangladesh, Sheikh Hasina, ha ottenuto il quinto mandato con una vittoria alle elezioni tenutesi ieri. In un voto boicottato dall'opposizione che lo ha considerato "simulacro" di democrazia, il partito di Hasina ha ottenuto oltre 3/4 dei seggi parlamentari. Con la sua leadership, il Paese ha registrato una grande crescita dopo anni estrema povertà, ma il governo è stato accusato di sistematiche violazioni dei diritti umani e di repressione spietata dell'opposizione. Il tasso di partecipazione al voto è stato attorno al 40% e il partito di Hasina ha ottenuto 223 seggi su 300 del parlamento monocamerale. Il partito Jatiya, alleato della lega Awami, ne ha ottenuti 11, e una buona parte dei 61 candidati indipendenti potrebbe appoggiarla.
La protesta dell’opposizione
I militanti dell'opposizione hanno organizzato una manifestazione a Dacca, dove si sono presentati imbavagliati per simbolizzare il loro boicottaggio. Il principale partito dell'opposizione, il Partito nazionalista del Bangladesh, i cui ranghi sono stati decimati da arresti di massa, ha rifiutato di partecipare a quello che ha definito "simulacro" di elezioni. Hasina, al potere dal 2009, ha definito il partito di opposizione un'organizzazione terroristica, mentre il suo leader, Tarik Rahman, in esilio a Londra dal 2008, ha denunciato brogli definendo una vergogna il voto di ieri. Meenakshi Ganguly di Human Rights Watch ha dichiarato che "il governo non è stato sufficientemente rassicurante sull'equità del voto, temo una nuova repressione”.