Papa all'Angelus: "Continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, Palestina e nel mondo"

Mondo
©Ansa

"Oggi le comunità ecclesiali di Oriente, che seguono il calendario giuliano, celebrano il Santo Natale. In spirito di gioiosa fraternità, auguro che la nascita del Signore Gesù ci ricolmi dei luce, di carità e di pace" ha ricordato inoltre il Pontefice

ascolta articolo

Durante l'Angelus di questa mattina, dopo la messa nella Cappella Sistina dove ha amministrato il Battesimo ad alcuni bambini, Papa Francesco ha ricordato l'importanza di questo sacramento: "Nel Battesimo Dio viene in noi, purifica e guarisce il nostro cuore dal peccato, ci fa suoi figli per sempre, suo popolo e famiglia, eredi del Paradiso. Dio diviene intimo a noi e non se ne va più. Per questo è importante conoscerne il giorno del Battesimo e festeggiarlo. Ognuno di noi pensi: io ricordo la data del Battesimo? Se non lo sa, quando torna a casa si informi. Perché il Battesimo è il giorno della nascita come cristiani. È un nuovo compleanno". Il Papa ha riservato un pensiero anche per la celebrazione del Natale ortodosso che si celebra quest'oggi: "Le comunità ecclesiali di Oriente, che seguono il calendario giuliano, celebrano il Santo Natale oggi. In spirito di gioiosa fraternità, auguro che la nascita del Signore Gesù ci ricolmi dei luce, di carità e di pace".

"Il Battesimo è un nuovo compleanno"

"Prendiamoci l'impegno di cercare e di ricordare la data del nostro Battesimo - ha continuato il Pontefice -; e oggi ringraziamo il Signore anche per i genitori che ci hanno portato al fonte, per chi ci ha amministrato il Sacramento, per il padrino e la madrina, per la comunità in cui lo abbiamo ricevuto. Festeggiamo il nostro Battesimo, è un nuovo compleanno. E chiediamoci: io sono consapevole del dono immenso che porto in me per il Battesimo? Riconosco, nella mia vita, la luce della presenza di Dio, che mi vede come suo figlio amato, come sua figlia amata? E ora, in memoria del nostro Battesimo, accogliamo la presenza di Dio in noi - ha aggiunto -. Possiamo farlo con il segno della croce, che traccia in noi il ricordo della grazia di Dio, il quale ci ama e desidera stare con noi".

"Preghiamo per la pace"

"Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per la liberazione senza condizioni di tutte le persone attualmente sequestrate in Colombia - ha detto papa Francesco all'Angelus -. Questo gesto, che è un dovere davanti a Dio, favorirà anche un clima di riconciliazione e di pace nel Paese. E per favore continuiamo a pregare per la
pace. Per la pace in Ucraina, in Palestina, in Israele e nel mondo intero".

approfondimento

"Papa Francesco usurpatore", scomunicato il parroco Don Ramon Guidetti

Mondo: I più letti