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Guerra Israele-Hamas, Due attentati in Cisgiordania: uccisa bambina per errore

©Getty

I tre reporter rimasti uccisi sono Mustafa Abu Thraya, Ali Salem Abu Ajwa, nipote di Ahmed Yassin, che fondò Hamas nel 1987 e rimase padre spirituale del gruppo fino alla sua uccisione da parte di Israele nel 2004, e Hamza Dahdouh. L'avvertimento di Netanyahu agli Hezbollah: "Dovrebbero imparare quanto Hamas ha già appreso negli ultimi mesi. Nessun terrorista è immune".  Il rapporto di Save the Children: "Più di 10 bambini al giorno amputati a Gaza"

 

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Al Jazeera condanna uccisione reporter 'presi di mira'

Al Jazeera condanna l'uccisione di giornalisti palestinesi "presi di mira" a Gaza dopo che due reporter che lavoravano per la tv con sede in Qatar sono morti in un attacco contro la loro auto. Hamza Wael Dahdouh, figlio del corrispondente da Gaza Wael Al-Dahdouh, e Mustafa Thuria, un videostringer per l'agenzia Afp che lavorava per Al Jazeera, sono morti nell'attacco a Rafah. "Al Jazeera Media Network condanna fermamente gli attacchi delle forze di occupazione israeliane contro le auto dei giornalisti palestinesi", ha affermato l'emittente in un comunicato, accusando Israele di "violazione dei principi della libertà di stampa". 

Media, seconda persona ferita in attacco terroristico in Cisgiordania, è grave

Una seconda persona è stata ferita nell'attacco terroristico di questa mattina in Cisgiordania e si versa in condizioni molto gravi. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo quanto reso noto, la donna, una 42enne residente a Jaffa, era nell'auto che viaggiava dietro il 33enne Ammar Mansour, ucciso nell'attacco. Un passante palestinese l'ha portata in un ospedale di Ramallah, ed è stata trasferita dopo diverse ore all'ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme. La donna è una farmacista che ha lavorato a sua volta all'Hadassah per 17 anni, secondo l'emittente pubblica Kan.

Tra i giornalisti uccisi il nipote del fondatore di Hamas

Sono tre i giornalisti uccisi a Gaza nel corso di raid israeliani. Lo riferiscono i media palestinesi secondo cui tra loro ci sarebbe Ali Salem Abu Ajwa, nipote di Ahmed Yassin, che fondò Hamas nel 1987 e rimase padre spirituale del gruppo fino alla sua uccisione da parte di Israele nel 2004. Abu Ajwa lavorava come giornalista a Gaza. Precedentemente era stato reso noto che due giornalisti palestinesi erano stati uccisi, tra loro il figlio del giornalista di Al Jazeera Wael Al-Dahdouh, ed altri due feriti, in un attacco aereo israeliano a ovest di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

Iran: arrestati i 32 terroristi coinvolti in bombe al cimitero

I 32 terroristi coinvolti nell'attentato di mercoledì nel cimitero di Kerman, durante una cerimonia tenutasi per celebrare il quarto anniversario della morte dell'ex comandante della Forza Qods Ghassem Soleimani, sono stati arrestati in cinque città, ha detto alla TV di stato il procuratore di Kerman Mehdi Bakhshi. Sono state scoperte più di 16 bombe a Kerman e 64 bombe in altre città, che che volevano far esplodere durante la cerimonia, ha detto Bakhshi alla TV di stato, aggiungendo: "L'incidente ha causato almeno 89 morti, tra cui 23 studenti e 13 cittadini afghani".  Il governo ha subito forti critiche per la mancanza di sufficienti misure di sicurezza durante la cerimonia. L'attivista imprigionato e vincitore del Premio Nobel 2023, Narges Mohammadi, ha affermato in un messaggio che l'esercito iraniano ha speso cifre enormi, sostenendo di aver annientato l'Isis e di aver rafforzato la sicurezza, "ma come mai l'Isis ha ripetutamente condotto attacchi nel cuore dell'Iran?". 

Sono tre i giornalisti uccisi in attacco israeliano

Sono tre i giornalisti rimasti uccisi nella Striscia di Gaza stamattina per un attacco israeliano. Lo ha riferito il governo di Hamas. Tra loro, Hamza Wael Dahdouh è uno dei figli del capo di Al Jazeera nella Striscia, Wael al Dahdouh, che ha già perso gran parte della sua famiglia nei bombardamenti. Hamza Wael Dahdouh e Moustafa Thuraya sono morti quando si spostavano in macchina per coprire un servizio giornalistico a Rafah, mentre un fotoreporter, Ali Salem Abu Ajwa, è morto in un attacco aereo sulla città di Gaza. Il governo di Hamas nella Striscia ha diramato un comunicato in cui sollecita "i sindacati della stampa e dei media, gli enti legali e le organizzazioni per i diritti umani a condannare questo crimine e a denunciare la sua reiterazione da parte dell'occupante". Secondo Hamas, Israele ha ucciso di proposito i giornalisti per "terrorizzare" i colleghi affinché smettano di fornire notizie da Gaza.


Operazione a Jenin, morti 7 palestinesi e una poliziotta israeliana

E' di 8 morti - 7 palestinesi, tra cui sei fratelli, e un'agente della polizia di frontiera israeliana - il bilancio di un'operazione dell'Esercito dello Stato ebraico a Jenin, in Cisgiordania. Lo hanno riferito fonti delle forze di difesa israeliane, secondo cui altri tre agenti sono rimasti feriti. L'operazione è partita dopo l'esplosione di un ordigno al passaggio di un veicolo a bordo del quale si trovava il sergente 19enne Shay Germay, insieme ad altri tre colleghi: l'Esercito israeliano ha lanciato un raid aereo sulla zona, provocando la morte di sei palestinesi, tutti civili, secondo il ministero della Sanità dell'Anp, mentre un settimo è morto qualche ora dopo in seguito alle ferite riportate. Sei delle vittime erano fratelli, di età compresa tra i 18 ed i 27 anni.

L'Esercito israeliano ha invece sostenuto che i sette fossero "terroristi" che stavano fabbricando ordigni esplosivi da utilizzare contro i militari. Secondo "Times of Israel", la Jihad islamica ha rivendicato la responsabilità dell'attacco contro il veicolo a bordo del quale si trovavano i quattro agenti della polizia di frontiera.

Erdogan messaggio agli Usa:" noi sempre con Palestina"

La Turchia rimarrà sempre al fianco del popolo palestinese. Lo ha ribadito il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, reduce da un incontro di due ore con il segretario di Stato americano Anthony Blinken ieri a Istanbul. "Mi dispiace per coloro che sono sostenitori di Israele, ma non volteremo mai le spalle alle vittime innocenti di violenza. Siamo stati al fianco dei nostri fratelli in Bosnia e la stessa cosa in Siria e Iraq e Gerusalemme. Nessuno nutra dubbi, rimarremo sempre fermi al fianco del popolo palestinese", ha detto Erdogan. Il presidente turco ha ringraziato la folla accorsa lo scorso primo gennaio sul ponte di Galata, dove "250 mila persone si sono radunate per condannare Israele".


Hezbollah: 'Colpiti gli occhi di Israele nel Nord'

Hezbollah ha rivendicato di aver colpito la principale base aerea dell'intelligence nel nord di Israele, conosciuta come "gli occhi dello stato nel nord", durante il suo attacco missilistico in cui ieri sera sono stati lanciati oltre 60 proiettili contro la Galilea. Lo riporta Ynet, spiegando che un video pubblicato dal gruppo islamico mostra che due delle tre cupole della stazione di monitoraggio della difesa aerea di Meron sono state colpite direttamente. Il sistema - spiega Ynet - è responsabile del monitoraggio di tutto il traffico dei velivoli nello spazio aereo israeliano e deve rilevare tentativi di infiltrazione. Secondo il gruppo libanese questa è la base responsabile del "comando e controllo aereo su Siria, Libano, Turchia e sulla parte settentrionale del Mediterraneo orientale". È anche il luogo da cui avviene l'interruzione dei segnali elettronici in cui "risiedono molti soldati e ufficiali". Hezbollah ha inoltre affermato che la base contiene sistemi radar a corto e lungo raggio e contiene una sala per il comando e il controllo degli Uav di sorveglianza con sistemi di comunicazione digitale.

Hamas, è di oltre 22.800 il bilancio dei morti a Gaza

Sale ancora il bilancio dei morti a Gaza nel conflitto in corso dal 7 ottobre secondo il ministero della Sanità della Striscia guidato da Hamas, che ad oggi conta 22.835 uccisi.

Netanyahu a Hezbollah: 'Guardate la lezione data ad Hamas'

All'indomani dei duri bombardamenti dal territorio libanese verso la Galilea, il premier Benyamin Netanyahu ha lanciato oggi, aprendo il consiglio dei ministri, un avvertimento agli Hezbollah: "Dovrebbero imparare quanto Hamas ha già appreso negli ultimi mesi. Nessun terrorista è immune". Israele, ha aggiunto, intende consentire agli abitanti del nord, sfollati per i bombardamenti, di tornare alle loro case in condizioni di sicurezza. "Questo e' il nostro obiettivo comune e operiamo con responsabilità per conseguirlo. Se potremo, lo faremo per via diplomatica. Altrimenti useremo altre vie".

A Jenin nuovo bilancio, 7 i palestinesi uccisi

E' a salito a sette il numero complessivo dei palestinesi uccisi oggi a Jenin nel corso di una incursione dell'esercito israeliano. Lo aggiorna la agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali riferiscono che quattro di loro erano miliziani di Hamas ed un quinto era di al Fatah. Un altro palestinese, aggiunge la Wafa, e' stato ucciso dall'esercito israeliano nel villaggio di Abwein, presso Ramallah. Al tempo stesso si e' appreso che a Jenin e' rimasta uccisa una agente della Guardia di frontiera di israeliana e che presso Ramallah un arabo-israeliano e' stato ucciso in un agguato teso da miliziani palestinesi che sono fuggiti.

Gantz difende Netanyahu: unico obiettivo difesa Israele

"L'unica considerazione qui è la sicurezza di Israele, niente altro. E' il nostro dovere verso il Paese i i suoi cittadini". Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz, in un post su X, in merito alle indiscrezioni pubblicate da Washington Post secondo cui il premier Netanyahu avrebbe intenzionale di estendere il conflitto al Libano per questioni di opportunita' politica. "La realta' e' che i cittadini del Nord di Gaza non possono tornare a casa, e questo richiede una soluzione urgente". "Il mondo deve ricordare - ha poi aggiunto - che è stato Hezbollah a iniziare l'escalation. Israele e' interessata a una soluzione diplomatica ma, se non si trovasse, il Paese insieme all'Idf rimuoveranno la minaccia. E tutti i membri del governo condividono questa visione". 

Blinken: Turchia assuma ruolo attivo post guerra a Gaza

Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha chiesto alla Turchia di assumere un ruolo positivo e attivo nella gestione della Striscia di Gaza, quando il conflitto in corso tra Israele e Hamas sara' terminato. Lo riferisce l'agenzia americana Bloomberg, che cita un funzionario di alto livello dello staff del capo della diplomazia Usa. Blinken vuole che il governo turco sia pronto a fare la propria parte, assumere un ruolo attivo nella gestione della Striscia e "allunga la mano alla Turchia", chiedendo ad Ankara di agire con attori regionali, Iran in primis, per evitare che il conflitto si espanda al Libano. Blinken, oggi in Giordania, ha iniziato la missione in Medio Oriente proprio da Istanbul, dove ha avuto un incontro di circa 2 ore con il collega Hakan Fidan e un faccia a faccia altrettanto lungo con il presidente Recep Tayyip Erdogan.



Media: 2 giornalisti uccisi in raid Israele a Khan Yunis

Due giornalisi sono rimasti uccisi in un raid Israeliano a Khan Yunis, riferisce l'agenzia Wafa: si tratta di Mustafa Abu Thraya e Hamza Dahdouh. Quest'ultimo sarebbe il figlio di un noto giornalista di Al Jazeera, Wael Al-Dahdouh, la cui storia fece il giro del mondo: apprese mentre era in un ospedale per girare un servizio sugli attacchi israeliani quando ricevette la notizia che un raid aveva sterminato gran parte della sua famiglia, come ricorda l'agenzia Anadolu.

Re Giordania a Blinken: "Fate pressione su Israele"

Il Re Abdullah II di Giordania ha invitato gli Stati Uniti a fare pressione su Israele affinche' ottenga un "cessate il fuoco immediato" a Gaza e ha messo in guardia dalle "ripercussioni catastrofiche" del proseguimento delle ostilita'. Il leader giordano ha ricevuto oggi il segretario di Stato americano Antony Blinken, impegnato in un tour che lo vedra' toccare le tappe di Qatar, Emirati, Arabia Saudita ed Egitto. Secondo una dichiarazione del palazzo reale di Amman, Abdullah II ha sottolineato anche la necessita' di porre fine alla "tragica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza". E ha riaffermato che "la regione non potra' raggiungere la stabilita' senza una giusta soluzione alla questione palestinese e senza il raggiungimento di una pace globale basata sulla soluzione dei due Stati", palestinese e israeliano.


Wp: Usa temono Netanyahu voglia allargare conflitto al Libano

Gli Usa temono che il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu possa considerare l'espansione della guerra in Libano come la chiave per la sua sopravvivenza politica, date le critiche interne per l'incapacità del suo governo di prevenire l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo scrive i Washington Post, che cita come fonte numerosi funzionari amministrativi e diplomatici. In conversazioni private, l'amministrazione Usa ha messo in guardia Israele da una significativa escalation in Libano, scrive il quotidiano americano. Se dovesse farlo, una nuova analisi riservata della Defense Intelligence Agency (Dia) ha rilevato che sarà difficile per le Forze di Difesa Israeliane (Idf) raggiungere i risultati sperati in quanto le loro risorse e mezzi militari sarebbero provati dato il conflitto a Gaza, aggiunge il Washington Post citando due fonti informate.

Idf: sparatoria in Cisgiordania è stato attacco terroristico

La sparatoria in cui è rimasto ucciso questa mattina in Cisgiordania un cittadino israeliano è stato un attacco terroristico. Queste le conclusioni cui sono giunte le Forze di difesa israeliane che hanno avviato una caccia all'uomo per catturare i terroristi responsabili dell'agguato compiuto vicino all'insediamento di Ofra. Ad essere ucciso è stato un cittadino israeliano di 33 anni, residente a Gerusalemme est, trovato in condizioni disperate dai soccorritori nella sua auto.

Capo forze Qods iraniane: 'Arouri sarà incubo per Israele'

"Il mondo vedrà come i fratelli del martire Arouri si trasformeranno in un incubo per il regime sionista che uccide i bambini", ha detto oggi il comandante delle forze Qods delle guardie rivoluzionarie, Esmail Qaani, in riferimento all'uccisione del vicecapo dell'ufficio politico di Hamas Saleh al-Arouri a Beirut. Secondo l'agenzia Irna, Qaaniin lo ha sottolineato in un messaggio inviato al capo dell'ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh. "Arouri è stato martirizzato mentre il cappio veniva stretto attorno al nemico israeliano nella Cisgiordania", ha detto, aggiungendo: "In effetti, il nemico e i sionisti cercano di minimizzare la loro pesante sconfitta a Gaza e in Cisgiordania assassinando i leader della resistenza".

Esercito: civile israeliano ucciso in attacco Cisgiordania

Un civile israeliano è stato ucciso oggi a colpi d'arma da fuoco a nord di Ramallah, in Cisgiordania: lo fa sapere l'esercito israeliano, che aggiunge di star dando la caccia agli autori dell'attentato.

Bilancio militari Israele: 'Uccisi finora 8.000 terroristi'

In esattamente tre mesi di guerra Israele ha ucciso ''circa 8.000 terroristi'' di Hamas: è quanto afferma l'esercito (Idf) nel suo internet. Nel settore nord della Striscia, all'interno di un'area fittamente popolata da 1,2 milioni di persone, è stata gradualmente smantellata - dopo la loro evacuazione - una struttura militare composta da 2 brigate che comprendevano 12 battaglioni, con una forza complessiva di 14 mila uomini. In totale nella Striscia di Gaza le forze armate hanno trovato e distrutto finora 30-40.000 armi e altri mezzi da combattimento custoditi nei bunker di Hamas ma anche in scuole, ospedali, moschee e in case.

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