Questa mattina la polizia ha sparato contro gli attivisti dell'opposizione che avevano istituito posti di blocco per protestare contro le elezioni 'blindate'. Nessun ferito, hanno fatto saper ele forze dell'ordine, ma circa 60 persone sono state disperse a colpi di fucile
Chiuse le urne in Bangladesh dove si sono svolte le elezioni presidenziali e legislative e dove la premier Sheikh Hasina si gioca il suo quinto mandato. Le elezioni hanno fatto registrare un forte astensionismo, nonché proteste e scontri per le strade, con l'opposizione che ha invitato i cittadini a non votare per questo "voto farsa".
I disordini
Il Bangladesh è un paese lacerato all'interno della sua stessa democrazia. Questa mattina la polizia ha sparato contro gli attivisti dell'opposizione che avevano istituito posti di blocco per protestare contro le elezioni 'blindate'. Nessun ferito, hanno fatto saper ele forze dell'ordine, ma circa 60 persone sono state disperse a colpi di fucile. Il Partito nazionalista del Bangladesh (Bnp) "è un'organizzazione terroristica", ha detto la premier ai giornalisti dopo aver espresso il suo voto in un seggio di Dacca, attaccando il principale partito di opposizione. "Sto facendo del mio meglio per garantire che la democrazia continui in questo Paese", ha aggiunto la Hasina.