"Riconosco - ha scritto in una nota - che avrei potuto fare un lavoro migliore assicurando che il pubblico fosse adeguatamente informato. Mi impegno a fare meglio". Telefonata chiarificatrice con Biden
Negli Stati Uniti il capo del Pentagono, Lloyd Austin, si è assunto "la piena responsabilità" per aver tenuto segreto il suo ricovero ospedaliero al presidente e al Consiglio per la sicurezza nazionale per tre giorni. "Riconosco - ha scritto in una nota - che avrei potuto fare un lavoro migliore assicurando che il pubblico fosse adeguatamente informato. Mi impegno a fare meglio. Ma è importante dire che questa è stata una mia procedura medica e mi assumo la piena responsabilità delle mie decisioni in merito alla divulgazione".
Biden: "Piena fiducia in lui"
Intanto c'è stata una telefonata chiarificatrice ieri tra Austin e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Secondo il New York Times, che cita due dirigenti americani, Biden ha piena fiducia nel segretario alla difesa ed è stato felice di sentire che si sta riprendendo.
Repubblicani "Indignati"
I repubblicani al Congresso hanno reagito con indignazione alla notizia del ricovero del segretario alla Difesa Lloyd Austin che il Pentagono ha tenuto nascosto alla Casa Bianca per tre giorni. Alcuni di loro, riporta Axios, stanno già chiedendo che Austin testimoni o addirittura venga cacciaro per quello che viene descritto come una "grave rottura" nelle comunicazioni.
Anche l'ex vice presidente Mike Pence è intervenuto nella polemica: "Inadempienza al dovere, totalmente inaccettabile", ha commentato sulla Cnn.
La vicenda
L'associazione dei giornalisti che coprono il Pentagono ha espresso in una lettera indirizzata alla Difesa americana "gravi preoccupazioni" per la segretezza intorno al ricovero di Austin, affermando che ritardarne l'annuncio per giorni fino "alla tarda sera di venerdì è uno scandalo. Il pubblico ha il diritto di sapere quando i membri del gabinetto americano sono ricoverati in ospedale, sotto anestesia o quando vengono delegati compiti a seguito di una procedura medica", sottolinea l'associazione. Il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, dal canto suo ha assicurato che "in ogni momento il viceministro della Difesa, Kathleen Hicks, era pronta ad agire e a utilizzare le prerogative del ministro, se necessario", senza specificare se ci sia stata questa evenienza.