Braccia incrociate da questa mattina fino a martedì 9 gennaio. “Potrebbe essere uno degli inizi d'anno più difficili che il servizio sanitario nazionale abbia mai affrontato", ha affermato il direttore medico nazionale, Stephen Powis
Dalle 7 di questa mattina (le 8 italiane), fino alla stessa ora di martedì 9 gennaio, i medici ospedalieri inglesi sciopereranno in quella che è la più lunga mobilitazione nei settant’anni di storia del Nhs (National health service). I medici junior, infatti, quelli al di sotto del livello di consulente, incroceranno le braccia in una grave escalation della loro lunga controversia salariale con il governo del Regno Unito, con il primo ministro Rishi Sunak che ha fortemente criticato l’azione.
"Inizio anno più difficile che il servizio sanitario abbia affrontato”
La protesta arriva in un momento complicato per il servizio sanitario, considerando la crescente pressione delle malattie respiratorie invernali, e arriva successivamente ad uno sciopero di tre giorni indetto poco prima di Natale. La mobilitazione, secondo quanto riportato dai portavoce dell’Nhs: “Avrà un impatto significativo su quasi tutte le cure di routine”, con il direttore medico nazionale Stephen Powis che annuncia: "Questo gennaio potrebbe essere uno degli inizi d'anno più difficili che il servizio sanitario nazionale abbia mai affrontato" Le motivazioni dello sciopero annunciato già a dicembre sono legati al mancato accordo in merito all’aumento del salari, con la British Medical Association che ha definito la proposta del governo inaccettabile, poiché la stessa non garantirebbe un'uniformità tra i diversi gradi di medico. Previste mobilitazioni anche in Galles, con i medici junior che dovrebbero scioperare per 72 ore a partire dal 15 gennaio, in Irlanda del Nord, dove è stato votato un potenziale sciopero, mentre si è trovato un accordo tra i loro omologhi scozzesi e il governo di Edimburgo.