Medioriente, Usa affondano tre imbarcazioni Houthi nel Mar Rosso: equipaggi uccisi

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Quattro navi hanno attaccato con le armi la portacontainer Maersk Hanzghou, tentando di abbordarla. Gli elicotteri Usa sono decollati rispondendo alla chiamata di soccorso dell'equipaggio e, dopo essere stati colpiti, hanno risposto al fuoco affondando tre delle quattro imbarcazioni Houthi e uccidendo gli equipaggi. Dopo l'attacco, la compagnia Maersk ha sospeso il transito di navi nel Mar Rosso per 48 ore

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Primo scontro tra le forze Usa e gli Houthi nel Mar Rosso. La marina americana ha neutralizzato tre imbarcazioni del gruppo islamista che avevano tentato di abbordare una nave portacontainer. Le forze armate statunitensi hanno riferito che quattro natanti provenienti dalle aree controllate dagli Houthi nello Yemen avevano sparato verso la nave Maersk Hangzhou, arrivando a pochi metri dal loro obiettivo. Nei minuti dell'attacco, gli elicotteri delle vicine navi da guerra statunitensi hanno risposto alla richiesta di soccorso della Maersk e, dopo essere stati colpiti da colpi di arma da fuoco, hanno affondato tre imbarcazioni "per legittima difesa". Gli equipaggi sono stati uccisi, mentre la quarta barca che aveva tentato l'abbordaggio è riuscita a fuggire. In particolare, dieci ribelli Houthi sono rimasti uccisi e due feriti: lo riferiscono fonti del porto di Hodeida in Yemen. Altri 4, invece, sono sopravvissuti. 

L'attacco degli Houthi

Secondo la ricostruzione Usa, le quattro imbarcazioni Houthi hanno attaccato intorno alle 6,30 (ora yemenita, le 4,30 in Italia) con armi montate a bordo e altre armi leggere, arrivando a meno di 20 metri dalla nave portacontainer. Dopo la chiamata di soccorso dell'equipaggio della nave Maersk, una squadra di sicurezza a bordo ha risposto al fuoco degli Houthi. Nel frattempo gli elicotteri della vicina portaerei Uss Eisenhower e del cacciatorpediniere Uss Gravely hanno risposto alla richiesta di aiuto. Mentre volavano sulla zona d'attacco, lanciando "avvertimenti verbali", gli elicotteri Usa sono stati colpiti dal fuoco degli Houthi. A quel punto le forze statunitensi "hanno risposto al fuoco per legittima difesa, affondando tre delle quattro piccole imbarcazioni e uccidendo gli equipaggi", ha detto Centcom. Non è stato registrato alcun danno al personale o alle attrezzature statunitensi. Si è trattato del secondo attacco alla Maersk Hangzhou in 24 ore, dopo l'attacco missilistico di sabato. 

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Primo scontro diretto Usa-Houthi

L'attacco è avvenuto, secondo la Marina britannica, a 60 miglia a nord-ovest di Al Hodeida, uno dei principali porti dello Yemen e controllato dagli Houthi. Si tratta del primo scontro diretto tra Stati Uniti e Houthi che lascia vittime tra gli insorti yemeniti da quando, due mesi fa, i ribelli hanno iniziato a lanciare raffiche di missili e droni contro il Sud di Israele e anche contro navi battenti bandiera dello Stato ebraico o di proprietà israeliana transitanti nel Mar Rosso e nello Stretto di Bab al Mandeb. Dopo aver sospeso il transito in quella zona, la compagnia di navigazione danese Maersk aveva deciso pochi giorni fa di riprendere la navigazione nel Mar Rosso, quando gli Stati Uniti hanno annunciato la creazione della nuova coalizione navale per difendere la sicurezza marittima internazionale. Dopo l'ennesimo attacco delle ultime ore, la compagnia Maersk ha deciso di sospendere il traffico nel Mar Rosso per 48 ore.

La dichiarazione Usa

Gli Stati Uniti non sono interessati a espandere ulteriormente il conflitto in Medio Oriente. E' quanto afferma la Casa Bianca dopo la morte di 10 ribelli Houthi in un attacco di elicotteri militari statunitensi nel Mar Rosso. "Non cerchiamo un conflitto più ampio nella regione e non stiamo cercando un conflitto con gli Houthi", ha affermato il portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, riferiscono le tv americane, rispondendo a una domanda sull'escalation delle tensioni nel Mar Rosso. "Il risultato migliore sarebbe quello di far cessare questi attacchi, come abbiamo chiarito più volte", ha proseguito. "Abbiamo significativi interessi di sicurezza nazionale nella regione e dispiegheremo le forze necessarie per proteggerli", ha aggiunto Kirby, sottolineando che la Casa Bianca non esclude un attacco preventivo. "Abbiamo chiarito pubblicamente agli Houthi e personalmente ai nostri partner che prendiamo sul serio le minacce che vengono ascoltate e prenderemo le decisioni di conseguenza". 

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